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Autore: _CreepyAlis_    29/05/2015    2 recensioni
DEDICATA A REY-YA CHE HO FATTO SOFFRIRE DICENDOLE IL FALSO PER UNA SETTIMANA~♥
Fanfic di 'amore' tra la mia oc (?) e Suzuno Fuusuke, incentrato nelle serie pima del go ma con riferimenti... Auguri!!
Genere: Demenziale, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGO
[10 anni dopo] 


Un'auto blu sfrecciava mentre un verde e un rosso sorridevano impazienti.
 
Sui sedili posteriori un bambino dai capelli verde acqua scuro li guardava con occhi pieni di felice meraviglia.
Il tempo gli aveva insegnato ad avere fiducia nei suoi nuovi e definitivi genitori adottivi, e aveva abbandonato la faccia della medaglia che stava nell'ombra, tenendo solo quella che guardava alla luce.
 
La famiglia si fermò alla fine dell'autostrada e imboccò una secondaria, per poi fermarsi qualche chilometro più avanti di fronte a una casa dai muri azzurro pallido estivo.
 
"Allora, hai capito, Kariya? Sono amici, quindi non attaccarli!" esclamò ridendo Hiroto dopo aver parcheggiato.
 
"Hiroto, se magari non gli dessi questi consigli preziosi, non gli sarebbe mai venuto in mente! Dai, vieni Masaki." concluse ridendo pure l'altro, mentre aiutava il figlio a scendere.
 
"Hiroto! Mido! Da quanto! E questo chi è invece?" sentirono dire, e si girarono per vedere una figura sorridente che veniva loro incontro.
 
I suoi morbidi capelli cioccolato scuro seguivano i suoi passi ondeggiando, al pari degli orecchini.
 
Dietro di lei un ventenne dai capelli albini la seguiva con lo sguardo mentre sorrideva. I suoi occhi turchese chiaro, quasi grigi, erano piegati dagli anni in un'espressione felice, che rispecchiava quella stampata sul volto della mora.
 
"Choco, ciao! Ma se ci siamo visti ieri, non ricordi già più? E questo è Kariya Masaki, nostro figlio" finì Midorikawa arrossendo, sia d'imbarazzo che di felicità.
 
Hiroto aggirò la macchina e si pose a fianco del suo amore, cingendogli la vita con un braccio mentre con l'altra mano stringeva quella dell'undicenne.
 
"Ha undici anni il nostro acquamarina, ma gliene manca prima di sbarazzarsi di noi!" concluse ridendo nuovamente il rosso.
 
"Papà! Sai che non lo farò mai!" rispose il bambino, sbuffando. Stette al gioco.
 
"Non ascoltare Hiroto, sai che è pericolosamente contagiosa la sua idiozia?" concluse Midorikawa, ghinando al marito. Il sorriso era rispecchiato dal figlio complice, e Hiroto, sorridendo dopo un ironico sbuffo, sollevò le braccia in un gesto di arresa e sconfitta da parte delle due persone che più amava.
 
"Dai, venite! Sono già arrivati gli altri, aspettiamo solo voi ritardatari!" finì Choco, divertita dalla scena.
Dopo dieci anni, erano fortunatamente ancora tutti gli stessi.
 
Entrarono in casa e Suzuno prese a parlare con Hiroto  mentre Midorikawa seguiva Choco con Kariya.
 
Arrivati nel soggiorno, furono accolti dai saluti di Kazemaru, Gouenji, Mikeyla e Tsunami, e tutti coloro che erano potuti venire al giorno post-matrimonio di Choco e Suzuno. I due avevano organizzato la cosa tra amici, e avevano giurato non sul ‹sì› consueto, ma su cosa avevano provato durante quella partita a GTA, dove, abbracciati sul cuscino del salotto, si erano promessi di durare dieci anni giusti, sposarsi, e durarne altri mille ancora, figurativamente o meno.
 
Si era anche celebrato tra Mike e Tsunami, dato che il rosa aveva saltato, sfuttando la sua abilità nel calcio, per poter prendere i fiori, inchinarsi davanti a tutti ai piedi della rossa e chiederle di sposarlo.
 
Era stato il giorno di più felice imbarazzo di Mikeyla Jyaspers, e anche il più bello quando il suo sì fu accolto dal bacio di Tsunami.
 
"Allora, che mi raccontate di bello? Sono stufo di ascoltare sempre Choco!" disse ironicamente Suzuno mentre cingeva sua moglie affettuosamente.
 
"Oh sapessi io... ‹Choco aiutami qui, Choco cosa ne pensi di...›" rise la ragazza, donandogli un bacio sulla guancia, seguito da un ghigno complice che spuntò sulle labbra di entrambi.
 
La loro felicità era palpabile, sarebbe bastato allungare un dito per toccarla...
 
Se qualcuno avesse provato a sentirla, probabilmente avrebbe avuto il sapore più dolce del miele, più intenso del cioccolato, e più leggero dello zucchero filato.

Fin~
   
 
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