L'angolo dell'autrice
Ciao a tutti!!
Mi scuso con tutti se ho postato questo capitolo con un giorno di ritardo, ma ieri proprio non ce l'ho fatta :(
Allora, inizio dai ringraziamenti: grazie a Roby_Chan_ per la sua recensione e a najlafullbuster per aver aggiunto la raccolta alle preferite. Spero di mantenermi all'altezza delle aspettaive.
Con ciò, eccoci al sesto giorno, col prompt "Constellation".
Ammetto che avevo pensato di
scrivere la storia del matrimonio di Erza, di come Natsu perse le fedi e di come
i poveri spiriti di Lucy si diedero da fare per sfuggire all'ira funesta dei
Jerza. Poi ho cambiato idea, ma chissà, quest'altra magari la tengo buona per
una Nalu. O per una Loki/Lucy (Luki? Locy? Ma ha un nome questa povera ship che
nessuno considera?
Poi avevo pensato di inserire un dialogo tra Cobra e Jellal, ma le 500 parole
sono state un limite. Mi è dispiaciuto molto: non so perché ma credo che Cobra
e Jellal potrebbero effettivamente diventare buoni amici. Almeno, è così che
mi piace immaginarli.
Il risultato finale, comunque, è quello che trovate proprio qui sotto. Forse è un po' banale, ma sono un po' classica/romantica/sognatrice su queste cose xD
Buona lettura!!
Giulia
Sì.
Anche quel giorno di duro
lavoro stava giungendo al termine.
Jellal era felice: non aveva
mai cucinato tanto, ma lo aveva fatto volentieri, anche grazie all’aiuto di
Cobra. Quella sera avrebbe avuto una missione speciale da portare a termine con
Erza e voleva che tutto fosse perfetto.
Infine, lei arrivò: era la
prima volta che entrava a casa sua. O meglio, in quella che era stata la sua
casa prima della Torre del Paradiso. Nel suo villaggio natio.
- Erza! – esclamò Jellal.
– S..sì, ecco… vieni. -.
La prese per mano, senza
nemmeno osare guardarla negli occhi e la condusse fuori. Raggiunsero la spiaggia
e Jellal stese un grande telo colorato sulla morbida sabbia.
- Ecco… ora puoi accomodarti.
Lo so che è solo un telo e… ti ho chiesto di venire fin qui senza nessuna
spiegazione e… - Jellal non sapeva bene cosa dire.
Era adulto ma Erza lo metteva
completamente a disagio. Insomma, si trattava di parlare del futuro, di mettere
in fila due parole. Nulla di difficile. Ma aveva le farfalle nello stomaco come
un ragazzino.
Fu il sole a venire in suo
aiuto: il sole al tramonto, che tingeva l’acqua e rendeva il cielo cangiante.
-
Ecco, il tramonto. Il tramonto del mio villaggio. -.
Erza non riusciva a distogliere
gli occhi da quei colori meravigliosi.
- Tu… tu ti sei ricordato…
- arrossì.
Jellal abbassò lo sguardo.
-
Sapevo che ti sarebbe piaciuto. -.
Sorrisero entrambi e Jellal si
sedette accanto a lei, aprendo il cestino. Erza osservò tutto quei manicaretti
e sentì uno strano calore al cuore al pensiero che lui li avesse preparati per
lei.
Silenzio.
Mano nella mano ad osservare
quello spettacolo magnifico. Le onde frastagliate di riflessi, il cielo rosso,
arancione, rosa, viola. Durò poco, ma fu abbastanza per entrambi. Da mozzare il
fiato.
Iniziarono a mangiare e in cielo comparvero le prime stelle.
Finirono di mangiare e il cielo ormai era pieno di stelle.
Si sdraiarono a guardarle e
Jellal non aveva ancora avuto il coraggio di parlare.
-
Erza. – si decise. – Io… - sospirò. – Quando ti parlai la prima
volta del tramonto eravamo bambini. Ora siamo adulti. – abbassò lo sguardo.
– Ho commesso azioni orribili e se mi dirai di no, io capirò. -.
Titania iniziò ad intuire
qualcosa e il suo respiro accelerò. Si alzò un poco, appoggiandosi su un
braccio.
-
Io ti amo, Erza. Mi sono unito a Fairy Tail per stare con te, ma non mi
basta più. Sei bellissima. Sei forte. Sei eccezionale. Sei la donna con cui
vorrei passare il resto della mia vita, la donna che vorrei amare, se me lo
permetterai. Ci sei sempre stata per me e adesso vorrei essere io a prendermi
cura di te. Erza… - si alzò in ginocchio e tirò fuori un prezioso anello. -
… vuoi sposarmi? -.
Il cuore di Titania perse un
battito. Iniziò a piangere come una fontana e lo abbracciò di slancio. E solo
le stelle assistettero al sì.