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Autore: Phoenix12    30/05/2015    2 recensioni
Ok, l’avevo promesso a Jason.
Avrei passato qualche giorno al Campo Mezzosangue.
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Poi c’è Will.
Lui non è semplicemente un amico, è strano.
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Una manticora mi attacca.
Paro il colpo con il piatto della spada e la respingo, subito ne arriva una seconda e insieme mi attaccano.
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Vedo Hazael piangere e Reyna gridare.
**
“Va tutto bene Raggio di Sole, ci sono qua io. Resisti.”
**
Dopo la battaglia contro Gea le cose sembrano andare meglio per Nico.
Quando decide di rimanere a campo per un po' viene attaccato da due manticore, un segno del destino?
Ma verrà fuori il suo rapporto per una persona importante, molto importante, Will Solace.
##
Spero di avervi incuriositi un po'.
Buona lettura, fatemi sapere cosa ve ne pare^^
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Quasi tutti, Reyna, Will Solace
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAP. 5 PICCOLI INCIDENTI
POV AUTRICE
I giorni passarono e Nico si riprese. Dopo una settimana e mezza rinchiuso in infermeria finalmente potè uscire.
Si stupì di quanta gente passò a salutarlo.
Il coach e Chuck passarono spesso, a volte andava anche Mellie, i sette praticamente erano da lui ogni giorno. Almeno una volta tutti i ragazzi andarono da lui per salutarlo e chiedergli come stava.
Ninfe, satiri e figlio di Apollo in infermeria si fermavano spesso a parlare con lui.
Ma quello fisso era Will. Se non lo vedevi in giro, era lì; se non si occupava di nessun ferito, era lì.
Dopo quell’alba le cose erano migliorate parecchio. Era così naturale stare insieme per loro, Nico sorrideva più spesso e Will era più raggiante del solito. Eppure ogni volta che si toccavano si formava una tensione imbarazzante, come se rimpiangessero quel bacio mancato.
Di questo in molti se n’erano accorti, e da buoni amici quali erano, si sentivano in dovere di intervenire, tutti.
Quando Nico uscì dall’infermeria erano già le 11.30, ovviamente scortato da Will.
Camminarono per un po’, mentre Nico veniva aggiornato da Will sugli ultimi cambiamenti.
Per esempio non era più obbligatorio dividersi per case a mensa. C’era voluto molto, ma alla fine l’avevano avuta vinta, ora ognuno si sedeva dove voleva vicino a chi voleva. A Nico non era mai piaciuta quella regola, perché era sempre solo al suo tavolo, per questo non trattenne un sorriso alla notizia.
A mezzogiorno la fame si fece sentire e si avviarono al padiglione della mensa.
Appena entrati il caos li travolse. Tutti i ragazzi urlarono e gridarono felici “Bentornato Nico!”
Nico era esterefatto. Poteva abituarsi ad avere amici, alle visite in infermeria, ad alcune manifestazioni di affetto, ma questo.. questo era davvero nuovo. Fuori dall’ordinario.
Sotto shock, non si accorse nemmeno di star sorridendo. Per un attimo sembrò di rivedere il ragazzino di dieci anni appena arrivato  al campo. Quel ragazzino che sorrideva sempre e pieno di vita che chiedeva tutto a tutti.
“È un vero sorriso quello, Nico?” gli chiese Jason avvicinandosi
“Potrebbe darsi, Grace..” rispose lui sempre sorridendo.
Jason gli circondò le spalle con un braccio e lo condusse a un tavolo sedendosi vicino a lui, dall’altra parte c’era Will che rideva con Lou e Cecil.
Davanti a lui Hazael e Reyna, le sue muove sorelle, sorridevano felici, mentre Piper, di fianco a Jason, gli pizzicò scherzosamente una guancia.
Mangiò così tanto da credere di scoppiare. Non si era mai sentito così a casa.
Dopo pranzo andò all’arena e duellò un po’  con Frank e un ragazzo della casa di Ermes.

Le giornate passavano veloci e serene, tanto che Nico pensò di ricominciare a vivere.
Due giorni dopo, mentre duellava nell’arena con Reyna, non si accorse che alcuni dei suoi amici stavano sospettosamente sussurando qualcosa l’uno all’altro “Tutto pronto?” “Si.”

Will, Austin, Angel e Derek stavano giocando a basket dall’altra parte dell’arena contro quattro figlio di Ares.
Anche se sembrava che tutti e sette volessero sfiancare Will.

Intanto Nico e Reyna avevano appena concluso il duello finendo in parità.
“Vedo che ti sei ripreso.” Disse Annabeth che era lì a guardarli “Già, come nuovo.” “Allora non ti dispiace se ti sfido, giusto?” gli chiese Percy. Nonostante avesse il fiatone Nico accettò “Preparati a essere sconfitto, Jackson!” “Vedremo Di Angelo.”
Spade contro spade. Bronzo celeste contro ferro dello Stige. Uno scontro all’ultimo respiro: un semplice scontro tra amici.
Percy attaccava, Nico parava e rispondeva.
Nico puntò alla spalla, ma Percy si spostò e l’unica a risentirne su la sua maglietta tagliata, senza neanche sfiorare la pelle.

Un canestro in rete e un altro punto per i figli di Apollo.
Will era senza fiato, ma che avevano gli altri quel giorno? Volevano per caso ucciderlo? Era una partita di basket, non uno scontro all’ultimo sangue! Stava morendo di caldo e fatica. Prese un bel respiro sotto il sole delle 4.00 del pomeriggio.
Alzò lo sguardo e vide Nico duellare con Percy. Schivava, attaccava, tutto con la solita scioltezza del miglior spadaccino e la grazia che solo lui aveva. Cavolo era uno spettacolo!
Vari ragazzi si erano radunati per osservarli ammirati e divertiti. Avrebbe voluto essere lui lì, a guardarlo in prima fila.. sarebbe rimasto a guardarlo per ore.
Una pallonata sul braccio lo riscosse dai suoi pensieri “Allora?! Già stanco, Solace?” Will rise “Non prima di avervi stracciato.” E riprese a giocare.
Si passavano e lanciavano la palla, fin che Derek con una finta passò a Will la palla che fece subito un canestro da tre punti.
Urla di esultazione si levarono tra i figli di Apollo, proprio come la maglietta di Will, che lasciò in bella mostra il petto nudo del ragazzo, con tanto di addominali e pettorali muscolosi al punto giusto e perfettamente abbronzati. Le gocce di sudore luccicavano sotto al sole, dando a Will un aspetto divino.
I presenti ghignarono. Il  piano procedeva bene.
Un rumore d’acqua riscosse tutti i presenti, che si girarono verso i due figli dei pezzi grossi.
Dell’acqua vorticava nell’aria “Vediamo come te la cavi ora, Di Angelo!” Percy rise, Nico ghignò. Dal terreno comparvero due scheletri armati di spada “Fatti sotto!”
Gli scheletri attaccarono, l’acqua li travolse. Nico e Percy si buttarono incontro. Le spade incrociate.
Anche Will e gli altri si avvicinarono. Will per controllare che Nico non facesse niente di stupido. Gli altri lo seguirono scambiandosi discreti occhiolini e pollicini in alto con gli altri ragazzi. Percy se ne accorse, rise e continuò. Nico e Will no.
Una sfera di tenebre si scagliò contro Percy, subito fermata da una d’acqua. Altri tre zombie sbucarono dalla terra, l’acqua li investì.
Nico si sentì vacillare, ma attaccò lo stesso schivando un fendente di Percy che gli lasciò solo un graffio sul braccio.
Un getto d’acqua si sprigiono dalla mano del figlio di Poseidone e Nico stanco per aver usato i suoi poteri poco dopo la ripresa dalle manticore non fu abbastanza veloce..
Si sentì la testa girare e la vista offuscarsi. Si chinò leggermente in avanti portandosi una mano alla fronte respirando faticosamente e non si accorse subito dell’acqua.
“Nico!” la vista parve ristabilizzarsi un attimo “Attento!” vide l’acqua in avvicinamento e cercò di schivarla, Percy se ne accorse e cercò di fermarla, ma ormai era troppo vicina.
“Nico!” e l’acqua lo travolse. Si sentì spazzare via dalla forza del colpo e finì diversi metri più in là a terra.
“Nico!” Will gli corse incontro. “Stai bene?” “Si..” si guardò i vestiti “..solo un po’ bagnato.” Intorno a lui si era formata una pozza d’acqua.
Vide Percy avvicinarsi con  gli altri ragazzi “Oh Dei Nico, scusami! Pensavo lo schivassi, credevo l’avessi visto..” “Tranquillo Percy, sto bene, non è successo niente.” Disse girandosi verso Will che lo guardava contrariato.
“Hai usato i tuoi poteri.” Disse con le sopracciglia aggrottate “Ti avevo detto di smetterla.” Rimarcò “Era per un buon motivo.” Will alzò un sopracciglio “Per un duello amichevole?” “Esattamente.” Will sbuffò e iniziò a vedere in che condizioni era.
Solo in quel momento Nico parve rendersi conto che Will era senza maglietta e che era anche vicinissimo a lui per curarlo. Si sentì avvampare.
Will era fantastico, muscoloso al punto giusto e perfettamente abbronzato –doveva essere una qualità dei figlio di Apollo-, ma era anche gentile e premuroso.
Gli prese piano un braccio e posò una mano sul taglio sanguinante appena sopra il gomito. Una tenue luce si sprigionò dalla mano del guaritore e quando la levò la pelle era tornata bianca e liscia come sempre.
“Grazie Will..” sorrise debolmente “Figurati Raggio di Sole.” Gli sorrise radioso e Nico arrossì lievemente per poi ricordarsi che non erano soli.
Tutti gli stavano guardando sorridendo, come se fossero lo spettacolo che tanto desideravano vedere. Si chiese se non fosse così…
Will gli sorrise e si tirò su e gli tese una mano.
Nico allungò la sua gocciolante d’acqua e la afferrò.
I due non capirono come successe.
Sarà perché Nico era completamente fradicio, sarà perché Will era distratto per star stringendo quella piccola mano bianca nella sua, sarà perché gli Dei si volevano divertire, e chissà, magari una combinazione di queste.
Fatto sta che scivolarono. Nico cadde di sedere nella pozzanghera ai suoi piedi e Will gli finì sopra. Ma la cosa che lasciò tutti senza fiato - in primis i due ragazzi a terra, ma per ragioni diverse- fu che le loro labbra si incontrarono.
I due ragazzi rimasero fermi a guardarsi e il silenzio scese nell’arena. Tutti li guardarono trattenendo il fiato.
Will chiuse gli occhi e approfondì il bacio.
Poi successe quello che nessuno si sarebbe mai aspettato. O forse no.
Nico, inizialmente incredulo, ricambiò il bacio chiudendo gli occhi.
Un sospiro di sollievo riscosse tutti gli spettatori, che temevano la reazione del moro. Erano così contenti, finalmente ce l’avevano fatta. I figli di Afrodite ringraziarono la madre dell’aiuto; quelli di Apollo sorrisero felici per il fratello, come gli altri del resto; i sette, Reyna, Calipso, Lou, Cecil e Miranda sorrisero inteneriti e fieri per il moro. Gli Stoll e altri si batterono il cinque per la riuscita del piano.
All’improvviso Nico aprì gli occhi e spinse Will via.
Tutti ritornarono in silenzio a guardarli. Temevano che Nico, così poco abituato ai gesti dall’affetto –o d’amore- potesse spaventarsi.
Will guardò intensamente Nico negli occhi, capiva che per lui era tutto nuovo.
Nico si toccò le labbra, le sentiva in fiamme -come il viso- non sapeva se fosse perché aveva finalmente baciato Will o perché l’avesse fatto davanti a tutti.
Will era ancora fermo di fianco a lui che lo guardava imbambolato. Si alzò velocemente e corse via rosso d’imbarazzo.
“Nico!”
“Vi prego lasciatemi morire in pace!” questo pensò il ragazzino mentre correva verso la sua cabina “Ma che ho combinato? Chissà cosa penserà lui adesso, cosa diranno tutti gli altri... sono un vero idiota!” si chiuse la porta alle  spalle e si lasciò cadere sul letto nero, con la faccia sprofondata nel cuscino.
Agitato e scioccato com’era, non si era neanche accorto che Will gli era corso dietro.

Ehilà!
Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno messo la storia tra le preferite, seguite, ricordate e chi ha recensioto, grazie davvero, un bacio.
Spero di non aver fatto errori di battitura.
I poteri di Percy e Nico mentre combattevano o quelli curativi di Will, potrei averli un po' modificati secondo la mia immaginazione, ma credo siano abbastanza fattibili.
Spero di riuscire ad aggiornare presto, ma non posso promettervelo perchè sono un po' presa in questi giorni.. ma farò del mio meglio^^
Grazie a tutti e a presto.
Baci
Phoenix



 

   
 
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