Ciao
a tutti e Buona Epifania!
Mi
credete se vi dico di aver sognato Debora che
doveva scontrarsi in una gara di canto con Samanta ed io ero sotto il
palco a tifare con voi? E’ una cosa assurda visto che non vi conosco di persona
e non so come siete fatte! Oddio…
Mi
ricordo in particolare una ragazza bionda che aveva preparato anche i pon-pon per
tutte noi per sostenere Deb… Qualcuna di voi è bionda?! xD
Vabbè,
sogni assurdi a parte, ci tenevo a
precisare che questo cap è uno dei miei preferiti e che, da come si capisce dal
titolo (scusami, caro Celentano, per aver stroppiato la tua canzone!) è incentrato
sulla gelosia…
Grazie
mille a:
95_angy_95: Eh si, mi sa proprio che Deb ha vinto un terno al
lotto diventando la life coach dei carissimi Gold Boyz! Mille volte meglio che
perdere tempo dietro a Niko e i suoi attacchi di antipatia…
vero15star: Augurissimi anche a te! Purtroppo riguardo
Rossella, eh, la conosciamo e sappiamo com’è fatta, ha l’istinto della vedova nera
per dirla con le parole di Deb. Certo, non è affatto giusto se si rimette con Andrea…
m dopotutto, quand’è che a Deb succede qualcosa di giusto? Comunque, vedremo cosa
succederà nei prossimi cap per dire l’ultima parola!
Angel Texas Ranger: Andrea e Deb rosa e fiori? Speriamo… E comunque hai
ragione, Deb sta iniziando a farsi rispettare! E per Samanta beh, ti lascio
scoprire cosa combinerà in questo cap…. Cosa la odierai ancora di più come me!
Giulls: Carissima, è stato un piacere conoscerti su msn! Comunque
hai ragione, purtroppo tutte noi appena sveglie sembriamo degli spaventapasseri,
specialmente circa i capelli cespugliosi e gli occhi gonfi, ma Andrea è
perfetto proprio perché, preso dall’amore, non lo nota ihih! E mi dispiace se dovrai
aspettare altri 8 cap, dai, non odiarmi… xD
giunigiu95: Siii, anche io adoro il vestito di Deb, pensa che l’ho
descritto dopo averlo visto per davvero in un negozio! Solo che costava 367
euro, sigh, per questo posso limitarmi a sognarlo, ihih!
Infine
volevo dirvi che ho appena finito di scrivere l’ultimo cap della storia, il 54esimo.
Volete che questa storia abbia anche un
epilogo?Fatemi sapere!
A sabato, baci,
la
vostra milly92.
Capitolo 31
La Gelosia? Più La Scacci E Più La Proverai
Il
martedì mattina me ne stavo nella mia stanza a canticchiare qualcosa che
nemmeno lontanamente avrebbe potuto assomigliare a “Semplicemente” degli Zero
Assoluto mentre vedevo il dvd della partita di calcio del giovedì precedente
con le lacrime agli occhi per le risate. Era andato in onda il giorno
precedente in tv, e Ivan mi aveva detto
che era stato un successo e che di sicuro quel pomeriggio la replica sarebbe
stata vista dal doppio del pubblico abituale.
Ero
stata ripresa parecchie volte di profilo, e sarei sprofondata sotto terra se
avessi potuto quando mi vidi urlare quella frase di incoraggiamento per Andrea,
ma di conseguenza sorrisi come un’ebete quando lo vidi correre ad abbracciarmi
dopo aver fatto goal. Notai quanto si era dovuto abbassare per arrivare alla
pari del mio metro e sessantacinque di altezza con un velo di malinconia, il
fatto che lui fosse così grande in tutti i sensi per me mi attanagliò come un
serpente. La storia, ahimè, si stava ripetendo, solo che questa volta il
soggetto era diverso, ancora più irraggiungibile, e non solo per i suo venti
centimetri in più.
“Hai
visto la mia cintura di Gucci?”.
La
voce di Samanta interruppe i miei pensieri, e sussultai trovandomela
all’improvviso nella stanza, con un’espressione poco amichevole e le mani
poggiate sui fianchi.
“No,
la prima ed unica volta che ho visto una cintura di Gucci da vicino è stato a Gennaio
a Roma, quando la mia amica spendacciona ne ha comprata una per il suo ragazzo
per l’anniversario…” risposi cercando di risultare simpatica. Ma evidentemente
fallii.
“Non
dirmi che da Armani non ne hai viste…” mi rimbeccò acida, mentre si smuoveva
dal suo fosso e apriva il suo armadio.
“No,
ero interessata ai vestiti ad essere onesta, e poi lì di sicuro c’erano cinture
di Armani, non di Gucci!” ribattei scocciata, mentre spegnevo la tv e il
lettore dvd.
Lei
non mi rispose, ma uscii dalla stanza tre secondi dopo senza una parola e
premurandosi di sbattere la porta. Non c’era un valido motivo per questa nostra
“Lite”, “Disputa” o come volete chiamarla, fatto sta che lo trovai un’ora dopo,
quando mi avviai in cucina per prendere una tazza di caffè. Quella notte avevo
dormito solo tre ore a causa delle estenuanti prove e la conseguente insonnia dovuta
ai sorrisi di Andrea.
Trovai
Annah e Giulia intente nel lavare i piatti, Rita che lanciava sguardi
insistenti a Niko e quest’ultimo che faceva finta di non accorgersene seduto su
una sedia ed intento nel ripassare il testo di qualche brano.
“Benvenuta
nell’Inferno delle 11:30” mi accolse sottovoce Daniele sorridendo,
raggiungendomi da dietro.
“Cosa
succede?” chiesi curiosa, dimenticandomi del caffè.
Lui
mi fece un piccolo cenno che equivaleva a dire: “Seguimi e te lo dico”, così
annuii, presi rapidamente una tazza, la riempii di caffè e lo seguii in
salotto, dove prese posto sul mio divano preferito.
“In
poche parole Samanta ha litigato con Niko, e lui vuole cambiare life coach” mi
informò sghignazzando.
Spalancai
la bocca, incredula di quello che mi stava dicendo.
“Che
cosa?” chiesi senza parole e avvicinandomi ancora di più a lui.
“Si,
perché lui si è lamentato del fatto che lei non vuole mai seguire le prove, non
gli dà mai una mano… Non fa un cavolo in poche parole. E ad un certo punto è
uscito fuori anche il tuo nome” aggiunse con l’aria di chi la sa lunga.
“Sarebbe
a dire?”
“Niko
le ha rinfacciato che tu eri una brava life coach, diligente… E lei se ne è
andata furiosa”.
Quella
notizia mi fece sentire soddisfatta ad essere sincera. E lo fui ancora di più
quando a pranzo Niko mi servì la pasta e mi riempì il bicchiere ogniqualvolta
si svuotava. Di acqua, ovviamente!
Fatto
sta che Samanta lo guardava senza parole, con aria di disapprovazione e
umiliata allo stesso tempo.
L’aria
tempestosa della ragazza-furia proseguì per tutta la giornata e culminò con un
particolare evento.
Era
pomeriggio inoltrato ed io me ne stavo a parlare degli ultimi dettagli con
Kevin nel backstage del palco quando la voce di Francesco mi chiamò da una
ventina di metri.
“Deb!
Deb! Vieni subito, seguimi!”.
Il
suo tono era preoccupato, così mi scusai con Kevin e lo raggiunsi di corsa,
chiedendo subito: “Ma cosa è successo?!”.
Non
mi rispose, ma trenta secondi dopo mi ritrovai nel mio camerino, dove regnava
il caos: c’erano i miei smalti rovesciati per terra, la mia cipria e i miei
ombretti in pezzi e al centro della stanza Andrea urlava come un forsennato
contro Samanta, che aveva in mano un paio di forbici gialle. Il mio vestito per
la serata era poggiato sul letto come se fosse carta straccia e le costose
scarpe erano sparpagliate per la stanza, una a nord e l’altra a sud.
“…
Tu sei una pazza, giuro che lo dirò alla produzione, potrei denunciarti! Che
cavolo volevi fare?!” stava urlando Andrea.
Samanta
aveva lo sguardo basso, tuttavia un po’ di sfacciataggine persisteva ancora sul
suo viso.
“Si
può sapere cosa diamine è successo alla mia roba?” domandai esasperata,
abbassandomi per vedere i resti dei trucchi e cercando di non scivolare sullo
smalto.
“Debora!
Finalmente, questa pazza stava… Ti stava distruggendo tutto, ha messo Rita a
fare il palo e quando sono entrato stava per tagliarti il vestito!” spiegò
ancora irato, mentre Samanta si dimenava dalla sua stretta.
“Che?”
chiesi, alzandomi per trovarmi alla sua altezza. “Ma sei pazza o cosa? che
cavolo ti è preso? Cosa ti ho fatto?” urlai, con la testa che quasi mi girava
per tutto quel disastro.
“Ma
vaffanculo!” mi urlò lei, con le lacrime agli occhi e cercò di correre via,
scivolando per terra a causa del mio smalto rosa e sporcandosi tutti i
pantaloni bianchi.
“Vaffanculo
lo dici a qualcun altro! Samanta sei una spostata! Che cazzo, io…” mi fermai di
botto, sedendomi su una sedia lì vicina. Mi girava la testa e mi sentivo quasi
febbricitante, forse era stato lo spavento e l’emozione troppo forte. Sentii
una figura avvicinarsi a me e Samanta urlare un “Lasciami!”. Io soffrivo già
normalmente di vertigini, figuriamoci in un momento simile…
“Stronza,
l’hai fatta anche sentire male!”la rimproverò la voce di Andrea,e capii che era
lui quello vicino a me mentre Francesco la teneva. Mi teneva saldo il capo e mi
accarezzava i capelli mentre io tenevo gli occhi chiusi, temendo di riaprirli
onde evitare una nuova vertigine.
“Ragazzi,
basta, scusatemi è l’eccessivo stress di quest’ultima settimana…” si lagnò la
ragazza, e dal suo tono capii che stava piangendo.
“Io
più che altro la chiamerei gelosia…” si infervorò Francesco, e udì un ulteriore
singhiozzo. Aprii gli occhi e mi ritrovai davanti la faccia rassicurante di Andrea.
“Vieni,
andiamo al bar e ti prendi una camomilla! Invece tu metti tutto in ordine e
preparati a chiedere scusa e a comprare tutta la roba a Debora altrimenti dirò
tutto alla produzione! Controlla tu, Fra, per favore!” disse Andrea con un tono
autoritario che mi metteva quasi ansia e mi condusse fuori al camerino
tenendomi un braccio intorno alla spalla.
Per
fortuna non incontrammo nessuno fino al bar e li mi fece sedere a tavolino e
presi una camomilla, mentre lui si limitò a prendere un bicchiere di acqua
frizzante. Mi spiegò che era venuto a cercarmi per tenergli un po’ di compagnia
prima dei vari preparativi e che fuori
la porta aveva trovato Rita che aveva fatto di tutto per non farlo entrare e
lui alla fine si era insospettito sentendo il rumore di qualcosa che si era
rotto ed era entrato, trovando la stanza in quello stato e Samanta che si
avvicinava al vestito con in mano le forbici. Poi in seguito era passato Francesco
che era venuto a chiamarmi.
“Io
non capisco” esclamai, sorseggiando la camomilla bollente. “A cosa serviva fare
tutto questo?”.
“Forse
pensava che avresti ritardato a prepararti non avendo più trucco e vestito,
così non saresti potuta entrare in scena e… Boh, forse pensa che Niko non ci
avrebbe ripensato nel cambiarla come life coach!” ipotizzò.
Non
era un’idea troppo credibile, ma fatto sta che io pensavo ancora al fatto che
era venuto a cercarmi per stare un po’ insieme…
“Cavoli,
ha rovinato quasi 80 € di cosmetici!” dissi sconfortata. “Non so cosa le farei,
denunciarla è poco! E pensa che è la mia compagna di stanza! E se le viene
qualche raptus di notte e mi ammazza?” drammatizzai.
“Non
ha bisogno di un raptus per farlo, credimi” sdrammatizzò lui, prendendo la mia
mano poggiata sul tavolo tra le sue e portandola sulla sua guancia.
“Hai
ragione” concordai, e per un pelo il raptus non venne a me quando la voce di Giovanni l’assistente
della redazione irruppe nel bar e ci chiamò.
“Ragazzi,
dovete registrare un messaggio che andrà in onda tra due ore, su!”.
Il
messaggio in poche parole consisteva nel dover annunciare al pubblico il life
coach che ogni talent aveva scelto.
I
Gold Boyz furono davvero carini, Francesco aveva già preparato una scenetta simpatica,
nel quale alla fine dovevo giungere io e spiegare che era stato un onore essere
stata scelta da loro.
“Venerdì
abbiamo saputo di dover cambiare life coach, e abbiamo accettato la notizia con
grande gioia” iniziò Francesco.
“Si,
e non di certo perché Samanta ci stava… Antipatica”
continuò Andrea con una trattenuta vena di sarcasmo.
“Semplicemente
per il fatto che il rapporto con il life coach è diverso da quello con il vocal
coach, c’è un rapporto più umano, invece con il vocal coach di base ci deve
essere quello professionale” fece Dante.
“Che
poi con il nostro vocal coach c’è ne è anche uno affettivo, beh, questa è
un’altra storia…” precisò Giuseppe con la sua solita parlantina.
“Comunque,
noi abbiamo trovato la nostra nuova life coach e questi 4 giorni di…
convivenza, hanno confermato che è quella giusta per noi!” disse Francesco.
“Infatti,
perciò, siamo lieti di annunciarvi che abbiamo scelto….” dissero gli altri tre
in coro.
“…Debora!”
terminarono, ed io, che me ne stavo seduta davanti a loro per non farmi vedere,
mi alzai mostrandomi alle telecamere e sorridendo per quel che mi riusciva.
Dissi
che ero felice di essere stata scelta e cose simili, così ritornai nel mio
camerino di nuovo in ordine un po’ scombussolata.
Non
riuscivo a capacitarmi del fatto che Samanta avesse fatto un cosa simile, e il
fatto di dormire con lei mi spaventava per davvero.
Alle
nove meno un quarto ero pronta, anche se stranamente avevo avuto un altro paio
di vertigini, ma almeno mi sentivo soddisfatta del modo in cui mi andava il
vestito e di qual era stato il risultato finale. Non so quale santo mi aiutò ad
astenermi dal raccontare l’accaduto all’estetista che mi chiese dov’erano
finiti i miei trucchi, così fui costretta a fingere di averli dimenticati nel
loft.
“Debora,
sei davvero bella” mi accolse Niko con un piccolo sorriso.
Finsi
di non essere stupita ed abbozzai un sorriso, forse si era reso conto di quanto
fossi utile e voleva cercare di fare una piccola pace dopo tutti quei disguidi.
“Grazie”
risposi, prima di voltarmi e fare per raggiungere gli altri.
“Aspetta!”
mi richiamò, e mi voltai nuovamente verso di lui.
“Si?”.
“Tu…
Tu sarai la life coach dei Gold Boyz, giusto?” mi domandò lentamente.
Annuii.
“E…
come ti trovi?”.
“Benissimo,
ne sono davvero soddisfatta” risposi, forse fin tropo gelidamente per tutte
quelle questioni, perché lui fece un piccolo cenno, abbozzò un sorriso e si
allontanò grattandosi la nuca, come faceva di solito quando era nervoso.
Mi
sentivo un po’ in colpa ad essere sinceri ma avevo deciso di dovermi fare
rispettare, così mi avviai vicino agli altri, dove Silvia mi fermò.
“Debora,
sei divina! Che bambolina che sei!” dichiarò entusiasta, sorridendo e
abbracciandomi lievemente.
“Grazie
Silvia, anche tu stai benissimo” risposi, e per la prima volta lo sentivo per
davvero: quell’abito nero le stava davvero bene, non era un po’ volgare come al
solito, forse perché non metteva in risalto il seno.
Mi
sorrise in risposta prima di allontanarsi ed avvicinarsi a Lara.
“Max!”
esclamai, vedendolo poco lontano, seduto su uno sgabello mentre suonava la
chitarra riprovando il suo pezzo, apparentemente apatico a tutto quel caos che
lo circondava.
Stavo
per chiamarlo quando mi dissi che lo avrei solo disturbato, così andai a
cercare il “Mio gruppo”. Ero vicina alla porta che conduceva allo studio
riservato al pubblico quando vidi nientepocodimeno che Rossella intenta nel
parlare con… Beatrice!
Di
sicuro rimasi imbambolata come un pesce lesso ma mi risvegliai quando vidi le
due chiamarmi. Mi avvicinai, sorpresa.
“Debora,
ciao, come stai?” mi chiese Beatrice mentre ci salutavamo con due formali baci
sulle guance. Sorrideva, sembrava proprio felice.
“Bene,
grazie, e tu..?” chiesi esitante.
Lei
lanciò uno sguardo sereno a Rossella prima di sorridere e dire: “Bene… potresti
farmi un favore?”.
“Ma
certo!”.
“Dovresti
portarmi nel camerino di Massimo e poi condurre anche lui li, devo dirgli una
cosa…”.
Detto
fatto. La sensazione che stesse per succedere qualcosa di super buono mi prese
al volo e così tre secondi dopo ero vicina a Max, che dal canto suo stava
ancora suonando.
“Max,
scusami, potresti farmi un favore?” gli domandai lentamente.
Lui
si deconcentrò e mi guardò quasi seccato.
“Si,
certo…” sbuffò quasi.
“Vedi,
la produzione mi ha detto che è arrivata una lettera dai miei ma per sbaglio
l’hanno portata nel tuo camerino… Potresti…?”.
“Tieni
la chiave” rispose subito.
“No,
ma che, devi venire tu, io non saprei dove mettere le mani, ti prego, ci
vorranno tre secondi…” lo supplicai, facendo una faccia in stile angioletto
cuccioloso.
Fu
così che si rassegnò, posò la chitarra per terra e si avviò verso il camerino,
con un’aria palesemente seccata.
“Ecco,
vieni” disse, aprendo la porta e facendomi segno di entrare.
Mi
affacciai un secondo, giusto il tempo di controllare se Beatrice c’era ancora e
lo spinsi dentro, chiudendo la porta alle sue spalle.
Avrei
origliato ad essere onesti se il corridoio non fosse stato pieno di gente…
“Debora,
eccoti!”.
La
voce di Dante mi raggiunse ansiosa ed emozionata.
“Ehi,
Dante” risposi raggiungendolo.
“Vieni,
manca poco” spiegò, e ci avviammo dietro l’entrata dei gruppi vocali, dove mi
fermai incantata vedendo il modo in cui era vestito Andrea: jeans blu, giacca
nera e camicia bianca sbottonata di due bottoni. Semplice ma fichissimo.
“Hai
rinunciato alla cravatta per non venire
a disturbarmi, eh?” chiesi con aria furba, avvicinandomi.
Lui,
che stava discutendo degli ultimi particolari con Luke, si voltò nella mia
direzione e rimase qualche secondo a fissarmi prima di dire: “Ma che, non era
proprio inclusa! E poi avrei avuto una scusa per venirti a trovare, no?”
ragionò ridendo, prima di dire: “Comunque stasera stai ancora meglio…”.
Arrossii,
ma purtroppo Giuseppe fece un “Ehm, ehm” che ci costrinse a smetterla e a
voltarci verso di lui.
“Che
maleducati, Luke stava parlando…!” ci rimproverò ridendo.
Arrossii
ancora di più, prima di bofonchiare un lieve: “Scusate” e voltarmi verso di Luke,
che fece: “Ma che, figuratevi! Comunque, dicevo, Debby, il cambio life coach ci
sarà subito, prima dell’inizio della gara, ok?”.
“Ok…”
risposi emozionata, sentendomi lo stomaco annodarsi. Ma la mia emozione
diminuì, trasformandosi in gioia, quando vidi Massimo passare radioso ed
annunciare: “Mi sposo! Mi sposo! Beatrice ha parlato con Rossella!”.
Lo
sommergemmo per la notizia, facendogli le nostre congratulazioni, e lui disse
che poi ci avrebbe spiegato tutto.
“Meno
male, Rossella ha guadagnato dieci punti” fece Andrea sollevato, e questa
affermazione non fece altro che farmi ingelosire senza motivo.
Tre
minuti dopo entrammo in scena, e dopo le varie presentazioni ci fu il cambio life coach. Fummo accolti da
un caloroso applauso, e Ivan commentò anche con un: “Sapete, Debora era molto
richiesta come life coach! Siete fortunati, Gold Boyz, trattatemela bene!” e
così dicendo lanciò un mezzo sguardo a Niko che alla fine aveva dovuto
accettare Samanta come aveva scelto precedentemente. Daniele era andato con Lara,
Alessandro con Rossella, Dario con Max, Rita con i Locos Sounds.
“Ma
certo” risposero in coro, stringendomi in un abbraccio collettivo.
Così
la gara iniziò, e come al solito fu davvero stupenda, ognuno si impegnò al
massimo. I Gold Boyz furono bravissimi in “A te”.
Fu
un sollievo quando si salvarono, e ad andare a rischio di eliminazione furono i
Locos Sounds. Vidi Rita piangere vicino a Samanta, e non potetti far altro che
essere un po’ soddisfatta anche se avrei preferito Samanta al suo posto dopo
tutto quel casino. Non ci parlavamo, ci limitavamo solo a lanciarci occhiatacce…
Ma
il peggio per me venne quando, nella seconda manche, ad andare in ballottaggio
fu Rossella.
“Cavoli,
speriamo bene! Mi sento uno schifo perchè sono contento di aver cambiato
talent…” mormorò Daniele, prendendo posto vicino a me mentre Ivan spiegava la
situazione.
“Dai,
siamo ottimisti” fece Max, guadagnandosi dieci occhiate da parte nostra:
parlava lui, quello che ultimamente era stato il re dell’ottimismo…!
Così
ognuno si esibì per far vedere ciò che valeva alla giuria, e Rossella cantò “I love Rock and Roll”, ed Andrea
disse: “Che brava, spero non se ne vada…”.
Quelle
parole mi fecero sentire uno schifo, e non so cosa mi portò ad appoggiarmi alla
spalla di Daniele, che quasi sussultò ma subito mi circondò un fianco con il
braccio destro.
Andrea,
che stava vicino a me, ci notò, fece uno sguardo acido,si voltò e disse: “Si,
sembrerà crudele, ma dopotutto preferisco che si salvi Rossella…” facendomi
arrivare la gelosia alle stelle.
E,
cinque minuti dopo, mentre Silvia eliminava i Locos Sounds salvando Rossella,
lui e gli altri Gold Boyz si aggiunsero ai festeggiamenti di Niko ed
Alessandro, correndo subito in direzione della ragazza che ci stava
raggiungendo in lacrime.
E
lei per prima cosa saltò addosso ad Andrea, abbracciandolo come se fosse
l’ultimo abbraccio che aveva a diposizione nella vita…
Cosa
stava succedendo? Lui non era quello che la stimava ben poco?
Vidi
Luke passarmi davanti, seguito dai cameraman, e Kevin poco lontano parlava con gli
eliminati, circondati da tutti tranne me, Daniele, Rossella ed Andrea.
Ora
Rossella si stava asciugando le lacrime mentre Andrea le passava un
fazzolettino e diceva: “L’importante è che ce l’hai fatta, ammetto che senza di te il loft non sarebbe stato lo
stesso… Siamo in semifinale!” prima di lanciare uno sguardo a me e Daniele.
Rossella
si voltò verso di lui, raggiante, dicendo: “Hai ragione! Sei troppo dolce Andrea!”
prima… prima di alzarsi sulle punte e stampargli un bacio in piena bocca…
In
quel momento mi sentii capitolare, avrei tanto voluto andare lì e tagliarla a
pezzettini… Speravo che Andrea si staccasse, ma rimasi ad aspettare invano….
Lui non si mosse, anzi, si abbassò per aiutarla e la strinse a sé… Rispose al
bacio, facendolo diventare passionale… In quel momento sembravano di nuovo la
vecchia coppia di qualche settimana prima, solo che c’era una differenza: lei
non se ne stava fregando delle telecamere e degli altri… E, mentre la mia
delusione divampava, senza riuscire a farne a meno, desideravo tanto essere al
suo posto…
Io
stessa cercavo di scacciare la gelosia di Samanta ma allo stesso tempo non
potevo far altro che provarne a mia volta…
Qualche Anticipazione:
“Ross,
dai… Oddio, ma… Shh, c’è Deb che dorme sul divano!”.
_____
Magnifico.
Si vedeva che il secondo bacio me l’ero perso.
_____
“Sono
un po’ arrabbiato, tutto qui, quella Samanta mi ha semplicemente incastrato”
rispose. Stava per aggiungere qualcosa quando richiuse la bocca e bevve un
sorso di quello che scoprii essere
camomilla.
_____
“Dormire
per la seconda volta con il signor Niko ti ha fatto male, eh?” chiese Daniele
con aria furba.
“La
prossima volta dormirò con te e vedrò come mi sveglierò, contento?”
_____
“Si,
ma che resti tra noi” sussurrò, mentre tutti i nostri volti si avvicinavano al
suo. “Stamattina mentre venivo qui l’ho visto che bussava alla porta della sua
stanza per restituirle il reggiseno…”.
_____
Niko
scoppiò a ridere, e poco dopo, mentre gli passavo i tovaglioli, disse: “Sono
felice, dai, dopotutto tutto sta tornando alla normalità!”.