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Autore: milly92    06/01/2009    7 recensioni
Debora è una normalissima ragazza di quasi sedici anni che purtroppo non esita a sentirsi “Sfigata” in ogni occasione, così decide di partecipare ai provini per diventare la “Life coach” del suo aspirante cantante preferito di un programma musicale, Music’s Planet, che si chiama Niko. Con suo grande stupore ce la fà, ma purtroppo per lei quell’evento non è un arrivo, bensì un inizio: ce la farà a vivere nel frenetico mondo della tv, dove contano solo l’aspetto esteriore, i soldi e il potere? Resisterà alle varie offese, orari stancanti e un certo aspirante cantante che la manda in tilt? E se poi all'affetto per Niko si aggiungesse anche quello per Andrea, basato più sul sentimento che sull'aspetto esteriore?? Dedicata a tutti coloro che amano sognare un (bel) po’ e che sanno che essere adolescenti e crescere NON è assolutamente semplice… Baci, milly92 ^^
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Just Believe In Yourself- Debora's Confessions'
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La Gelosia? Più La Scacci E Più La Proverai

Ciao a tutti e Buona Epifania!

Mi credete se vi dico di aver sognato Debora che  doveva scontrarsi in una gara di canto con Samanta ed io ero sotto il palco a tifare con voi? E’ una cosa assurda visto che non vi conosco di persona e non so come siete fatte! Oddio…

Mi ricordo in particolare una ragazza bionda che aveva preparato anche i pon-pon per tutte noi per sostenere Deb… Qualcuna di voi è bionda?! xD

Vabbè, sogni assurdi a parte,  ci tenevo a precisare che questo cap è uno dei miei preferiti e che, da come si capisce dal titolo (scusami, caro Celentano, per aver stroppiato la tua canzone!) è incentrato sulla gelosia…

Grazie mille a:

95_angy_95: Eh si, mi sa proprio che Deb ha vinto un terno al lotto diventando la life coach dei carissimi Gold Boyz! Mille volte meglio che perdere tempo dietro a Niko e i suoi attacchi di antipatia…

vero15star: Augurissimi anche a te! Purtroppo riguardo Rossella, eh, la conosciamo e sappiamo com’è fatta, ha l’istinto della vedova nera per dirla con le parole di Deb. Certo, non è affatto giusto se si rimette con Andrea… m dopotutto, quand’è che a Deb succede qualcosa di giusto? Comunque, vedremo cosa succederà nei prossimi cap per dire l’ultima parola!

Angel Texas Ranger: Andrea e Deb rosa e fiori? Speriamo… E comunque hai ragione, Deb sta iniziando a farsi rispettare! E per Samanta beh, ti lascio scoprire cosa combinerà in questo cap…. Cosa la odierai ancora di più come me!

Giulls: Carissima, è stato un piacere conoscerti su msn! Comunque hai ragione, purtroppo tutte noi appena sveglie sembriamo degli spaventapasseri, specialmente circa i capelli cespugliosi e gli occhi gonfi, ma Andrea è perfetto proprio perché, preso dall’amore, non lo nota ihih! E mi dispiace se dovrai aspettare altri 8 cap, dai, non odiarmi… xD

giunigiu95: Siii, anche io adoro il vestito di Deb, pensa che l’ho descritto dopo averlo visto per davvero in un negozio! Solo che costava 367 euro, sigh, per questo posso limitarmi a sognarlo, ihih!

Infine volevo dirvi che ho appena finito di scrivere l’ultimo cap della storia, il 54esimo. Volete che questa storia abbia anche un epilogo?Fatemi sapere!

 A sabato, baci,

la vostra milly92.

 

Capitolo 31

La Gelosia? Più La Scacci E Più La Proverai

Il martedì mattina me ne stavo nella mia stanza a canticchiare qualcosa che nemmeno lontanamente avrebbe potuto assomigliare a “Semplicemente” degli Zero Assoluto mentre vedevo il dvd della partita di calcio del giovedì precedente con le lacrime agli occhi per le risate. Era andato in onda il giorno precedente in  tv, e Ivan mi aveva detto che era stato un successo e che di sicuro quel pomeriggio la replica sarebbe stata vista dal doppio del pubblico abituale.

Ero stata ripresa parecchie volte di profilo, e sarei sprofondata sotto terra se avessi potuto quando mi vidi urlare quella frase di incoraggiamento per Andrea, ma di conseguenza sorrisi come un’ebete quando lo vidi correre ad abbracciarmi dopo aver fatto goal. Notai quanto si era dovuto abbassare per arrivare alla pari del mio metro e sessantacinque di altezza con un velo di malinconia, il fatto che lui fosse così grande in tutti i sensi per me mi attanagliò come un serpente. La storia, ahimè, si stava ripetendo, solo che questa volta il soggetto era diverso, ancora più irraggiungibile, e non solo per i suo venti centimetri in più. 

“Hai visto la mia cintura di Gucci?”.

La voce di Samanta interruppe i miei pensieri, e sussultai trovandomela all’improvviso nella stanza, con un’espressione poco amichevole e le mani poggiate sui fianchi.

“No, la prima ed unica volta che ho visto una cintura di Gucci da vicino è stato a Gennaio a Roma, quando la mia amica spendacciona ne ha comprata una per il suo ragazzo per l’anniversario…” risposi cercando di risultare simpatica. Ma evidentemente fallii.

“Non dirmi che da Armani non ne hai viste…” mi rimbeccò acida, mentre si smuoveva dal suo fosso e apriva il suo armadio.

“No, ero interessata ai vestiti ad essere onesta, e poi lì di sicuro c’erano cinture di Armani, non di Gucci!” ribattei scocciata, mentre spegnevo la tv e il lettore dvd.

Lei non mi rispose, ma uscii dalla stanza tre secondi dopo senza una parola e premurandosi di sbattere la porta. Non c’era un valido motivo per questa nostra “Lite”, “Disputa” o come volete chiamarla, fatto sta che lo trovai un’ora dopo, quando mi avviai in cucina per prendere una tazza di caffè. Quella notte avevo dormito solo tre ore a causa delle estenuanti prove e la conseguente insonnia dovuta ai sorrisi di Andrea.

Trovai Annah e Giulia intente nel lavare i piatti, Rita che lanciava sguardi insistenti a Niko e quest’ultimo che faceva finta di non accorgersene seduto su una sedia ed intento nel ripassare il testo di qualche brano.

“Benvenuta nell’Inferno delle 11:30” mi accolse sottovoce Daniele sorridendo, raggiungendomi da dietro.

“Cosa succede?” chiesi curiosa, dimenticandomi del caffè.

Lui mi fece un piccolo cenno che equivaleva a dire: “Seguimi e te lo dico”, così annuii, presi rapidamente una tazza, la riempii di caffè e lo seguii in salotto, dove prese posto sul mio divano preferito.

“In poche parole Samanta ha litigato con Niko, e lui vuole cambiare life coach” mi informò sghignazzando.

Spalancai la bocca, incredula di quello che mi stava dicendo.

“Che cosa?” chiesi senza parole e avvicinandomi ancora di più a lui.

“Si, perché lui si è lamentato del fatto che lei non vuole mai seguire le prove, non gli dà mai una mano… Non fa un cavolo in poche parole. E ad un certo punto è uscito fuori anche il tuo nome” aggiunse con l’aria di chi la sa lunga.

“Sarebbe a dire?”

“Niko le ha rinfacciato che tu eri una brava life coach, diligente… E lei se ne è andata furiosa”. 

Quella notizia mi fece sentire soddisfatta ad essere sincera. E lo fui ancora di più quando a pranzo Niko mi servì la pasta e mi riempì il bicchiere ogniqualvolta si svuotava. Di acqua, ovviamente!

Fatto sta che Samanta lo guardava senza parole, con aria di disapprovazione e umiliata allo stesso tempo.

L’aria tempestosa della ragazza-furia proseguì per tutta la giornata e culminò con un particolare evento.

Era pomeriggio inoltrato ed io me ne stavo a parlare degli ultimi dettagli con Kevin nel backstage del palco quando la voce di Francesco mi chiamò da una ventina di metri.

“Deb! Deb! Vieni subito, seguimi!”.

Il suo tono era preoccupato, così mi scusai con Kevin e lo raggiunsi di corsa, chiedendo subito: “Ma cosa è successo?!”.

Non mi rispose, ma trenta secondi dopo mi ritrovai nel mio camerino, dove regnava il caos: c’erano i miei smalti rovesciati per terra, la mia cipria e i miei ombretti in pezzi e al centro della stanza Andrea urlava come un forsennato contro Samanta, che aveva in mano un paio di forbici gialle. Il mio vestito per la serata era poggiato sul letto come se fosse carta straccia e le costose scarpe erano sparpagliate per la stanza, una a nord e l’altra a sud.

“… Tu sei una pazza, giuro che lo dirò alla produzione, potrei denunciarti! Che cavolo volevi fare?!” stava urlando Andrea.

Samanta aveva lo sguardo basso, tuttavia un po’ di sfacciataggine persisteva ancora sul suo viso.

“Si può sapere cosa diamine è successo alla mia roba?” domandai esasperata, abbassandomi per vedere i resti dei trucchi e cercando di non scivolare sullo smalto.

“Debora! Finalmente, questa pazza stava… Ti stava distruggendo tutto, ha messo Rita a fare il palo e quando sono entrato stava per tagliarti il vestito!” spiegò ancora irato, mentre Samanta si dimenava dalla sua stretta.

“Che?” chiesi, alzandomi per trovarmi alla sua altezza. “Ma sei pazza o cosa? che cavolo ti è preso? Cosa ti ho fatto?” urlai, con la testa che quasi mi girava per tutto quel disastro.

“Ma vaffanculo!” mi urlò lei, con le lacrime agli occhi e cercò di correre via, scivolando per terra a causa del mio smalto rosa e sporcandosi tutti i pantaloni bianchi.

“Vaffanculo lo dici a qualcun altro! Samanta sei una spostata! Che cazzo, io…” mi fermai di botto, sedendomi su una sedia lì vicina. Mi girava la testa e mi sentivo quasi febbricitante, forse era stato lo spavento e l’emozione troppo forte. Sentii una figura avvicinarsi a me e Samanta urlare un “Lasciami!”. Io soffrivo già normalmente di vertigini, figuriamoci in un momento simile…

“Stronza, l’hai fatta anche sentire male!”la rimproverò la voce di Andrea,e capii che era lui quello vicino a me mentre Francesco la teneva. Mi teneva saldo il capo e mi accarezzava i capelli mentre io tenevo gli occhi chiusi, temendo di riaprirli onde evitare una nuova vertigine.

“Ragazzi, basta, scusatemi è l’eccessivo stress di quest’ultima settimana…” si lagnò la ragazza, e dal suo tono capii che stava piangendo.

“Io più che altro la chiamerei gelosia…” si infervorò Francesco, e udì un ulteriore singhiozzo. Aprii gli occhi e mi ritrovai davanti la faccia rassicurante di Andrea.

“Vieni, andiamo al bar e ti prendi una camomilla! Invece tu metti tutto in ordine e preparati a chiedere scusa e a comprare tutta la roba a Debora altrimenti dirò tutto alla produzione! Controlla tu, Fra, per favore!” disse Andrea con un tono autoritario che mi metteva quasi ansia e mi condusse fuori al camerino tenendomi un braccio intorno alla spalla.

Per fortuna non incontrammo nessuno fino al bar e li mi fece sedere a tavolino e presi una camomilla, mentre lui si limitò a prendere un bicchiere di acqua frizzante. Mi spiegò che era venuto a cercarmi per tenergli un po’ di compagnia prima dei vari preparativi  e che fuori la porta aveva trovato Rita che aveva fatto di tutto per non farlo entrare e lui alla fine si era insospettito sentendo il rumore di qualcosa che si era rotto ed era entrato, trovando la stanza in quello stato e Samanta che si avvicinava al vestito con in mano le forbici. Poi in seguito era passato Francesco che era venuto a chiamarmi.

“Io non capisco” esclamai, sorseggiando la camomilla bollente. “A cosa serviva fare tutto questo?”.

“Forse pensava che avresti ritardato a prepararti non avendo più trucco e vestito, così non saresti potuta entrare in scena e… Boh, forse pensa che Niko non ci avrebbe ripensato nel cambiarla come life coach!” ipotizzò.

Non era un’idea troppo credibile, ma fatto sta che io pensavo ancora al fatto che era venuto a cercarmi per stare un po’ insieme…

“Cavoli, ha rovinato quasi 80 € di cosmetici!” dissi sconfortata. “Non so cosa le farei, denunciarla è poco! E pensa che è la mia compagna di stanza! E se le viene qualche raptus di notte e mi ammazza?” drammatizzai.

“Non ha bisogno di un raptus per farlo, credimi” sdrammatizzò lui, prendendo la mia mano poggiata sul tavolo tra le sue e portandola sulla sua guancia.

“Hai ragione” concordai, e per un pelo il raptus non venne  a me quando la voce di Giovanni l’assistente della redazione irruppe nel bar e ci chiamò.

“Ragazzi, dovete registrare un messaggio che andrà in onda tra due ore, su!”.

Il messaggio in poche parole consisteva nel dover annunciare al pubblico il life coach che ogni talent aveva scelto.

I Gold Boyz furono davvero carini, Francesco aveva già preparato una scenetta simpatica, nel quale alla fine dovevo giungere io e spiegare che era stato un onore essere stata scelta da loro.

“Venerdì abbiamo saputo di dover cambiare life coach, e abbiamo accettato la notizia con grande gioia” iniziò Francesco.

“Si, e non di certo perché Samanta ci stava… Antipatica” continuò Andrea con una trattenuta vena di sarcasmo.

“Semplicemente per il fatto che il rapporto con il life coach è diverso da quello con il vocal coach, c’è un rapporto più umano, invece con il vocal coach di base ci deve essere quello professionale” fece Dante.

“Che poi con il nostro vocal coach c’è ne è anche uno affettivo, beh, questa è un’altra storia…” precisò Giuseppe con la sua solita parlantina.

“Comunque, noi abbiamo trovato la nostra nuova life coach e questi 4 giorni di… convivenza, hanno confermato che è quella giusta per noi!” disse Francesco.

“Infatti, perciò, siamo lieti di annunciarvi che abbiamo scelto….” dissero gli altri tre in coro.

“…Debora!” terminarono, ed io, che me ne stavo seduta davanti a loro per non farmi vedere, mi alzai mostrandomi alle telecamere e sorridendo per quel che mi riusciva.

Dissi che ero felice di essere stata scelta e cose simili, così ritornai nel mio camerino di nuovo in ordine un po’ scombussolata.

Non riuscivo a capacitarmi del fatto che Samanta avesse fatto un cosa simile, e il fatto di dormire con lei mi spaventava per davvero. 

Alle nove meno un quarto ero pronta, anche se stranamente avevo avuto un altro paio di vertigini, ma almeno mi sentivo soddisfatta del modo in cui mi andava il vestito e di qual era stato il risultato finale. Non so quale santo mi aiutò ad astenermi dal raccontare l’accaduto all’estetista che mi chiese dov’erano finiti i miei trucchi, così fui costretta a fingere di averli dimenticati nel loft.

“Debora, sei davvero bella” mi accolse Niko con un piccolo sorriso.

Finsi di non essere stupita ed abbozzai un sorriso, forse si era reso conto di quanto fossi utile e voleva cercare di fare una piccola pace dopo tutti quei disguidi.

“Grazie” risposi, prima di voltarmi e fare per raggiungere gli altri.

“Aspetta!” mi richiamò, e mi voltai nuovamente verso di lui.

“Si?”.

“Tu… Tu sarai la life coach dei Gold Boyz, giusto?” mi domandò lentamente.

Annuii.

“E… come ti trovi?”.

“Benissimo, ne sono davvero soddisfatta” risposi, forse fin tropo gelidamente per tutte quelle questioni, perché lui fece un piccolo cenno, abbozzò un sorriso e si allontanò grattandosi la nuca, come faceva di solito quando era nervoso.

Mi sentivo un po’ in colpa ad essere sinceri ma avevo deciso di dovermi fare rispettare, così mi avviai vicino agli altri, dove Silvia mi fermò.

“Debora, sei divina! Che bambolina che sei!” dichiarò entusiasta, sorridendo e abbracciandomi lievemente.

“Grazie Silvia, anche tu stai benissimo” risposi, e per la prima volta lo sentivo per davvero: quell’abito nero le stava davvero bene, non era un po’ volgare come al solito, forse perché non metteva in risalto il seno.

Mi sorrise in risposta prima di allontanarsi ed avvicinarsi a Lara.

“Max!” esclamai, vedendolo poco lontano, seduto su uno sgabello mentre suonava la chitarra riprovando il suo pezzo, apparentemente apatico a tutto quel caos che lo circondava.

Stavo per chiamarlo quando mi dissi che lo avrei solo disturbato, così andai a cercare il “Mio gruppo”. Ero vicina alla porta che conduceva allo studio riservato al pubblico quando vidi nientepocodimeno che Rossella intenta nel parlare con… Beatrice!

Di sicuro rimasi imbambolata come un pesce lesso ma mi risvegliai quando vidi le due chiamarmi. Mi avvicinai, sorpresa.

“Debora, ciao, come stai?” mi chiese Beatrice mentre ci salutavamo con due formali baci sulle guance. Sorrideva, sembrava proprio felice.

“Bene, grazie, e tu..?” chiesi esitante.

Lei lanciò uno sguardo sereno a Rossella prima di sorridere e dire: “Bene… potresti farmi un favore?”.

“Ma certo!”.

“Dovresti portarmi nel camerino di Massimo e poi condurre anche lui li, devo dirgli una cosa…”.

Detto fatto. La sensazione che stesse per succedere qualcosa di super buono mi prese al volo e così tre secondi dopo ero vicina a Max, che dal canto suo stava ancora suonando.

“Max, scusami, potresti farmi un favore?” gli domandai lentamente.

Lui si deconcentrò e mi guardò quasi seccato.

“Si, certo…” sbuffò quasi.

“Vedi, la produzione mi ha detto che è arrivata una lettera dai miei ma per sbaglio l’hanno portata nel tuo camerino… Potresti…?”.

“Tieni la chiave” rispose subito.

“No, ma che, devi venire tu, io non saprei dove mettere le mani, ti prego, ci vorranno tre secondi…” lo supplicai, facendo una faccia in stile angioletto cuccioloso.

Fu così che si rassegnò, posò la chitarra per terra e si avviò verso il camerino, con un’aria palesemente seccata.

“Ecco, vieni” disse, aprendo la porta e facendomi segno di entrare.

Mi affacciai un secondo, giusto il tempo di controllare se Beatrice c’era ancora e lo spinsi dentro, chiudendo la porta alle sue spalle.

Avrei origliato ad essere onesti se il corridoio non fosse stato pieno di gente…

“Debora, eccoti!”.

La voce di Dante mi raggiunse ansiosa ed emozionata.

“Ehi, Dante” risposi raggiungendolo.

“Vieni, manca poco” spiegò, e ci avviammo dietro l’entrata dei gruppi vocali, dove mi fermai incantata vedendo il modo in cui era vestito Andrea: jeans blu, giacca nera e camicia bianca sbottonata di due bottoni. Semplice ma fichissimo.

“Hai rinunciato alla cravatta per non venire  a disturbarmi, eh?” chiesi con aria furba, avvicinandomi.

Lui, che stava discutendo degli ultimi particolari con Luke, si voltò nella mia direzione e rimase qualche secondo a fissarmi prima di dire: “Ma che, non era proprio inclusa! E poi avrei avuto una scusa per venirti a trovare, no?” ragionò ridendo, prima di dire: “Comunque stasera stai ancora meglio…”.

Arrossii, ma purtroppo Giuseppe fece un “Ehm, ehm” che ci costrinse a smetterla e a voltarci verso di lui.

“Che maleducati, Luke stava parlando…!” ci rimproverò ridendo.

Arrossii ancora di più, prima di bofonchiare un lieve: “Scusate” e voltarmi verso di Luke, che fece: “Ma che, figuratevi! Comunque, dicevo, Debby, il cambio life coach ci sarà subito, prima dell’inizio della gara, ok?”.

“Ok…” risposi emozionata, sentendomi lo stomaco annodarsi. Ma la mia emozione diminuì, trasformandosi in gioia, quando vidi Massimo passare radioso ed annunciare: “Mi sposo! Mi sposo! Beatrice ha parlato con Rossella!”.

Lo sommergemmo per la notizia, facendogli le nostre congratulazioni, e lui disse che poi ci avrebbe spiegato tutto.

“Meno male, Rossella ha guadagnato dieci punti” fece Andrea sollevato, e questa affermazione non fece altro che farmi ingelosire senza motivo.

Tre minuti dopo entrammo in scena, e dopo le varie presentazioni  ci fu il cambio life coach. Fummo accolti da un caloroso applauso, e Ivan commentò anche con un: “Sapete, Debora era molto richiesta come life coach! Siete fortunati, Gold Boyz, trattatemela bene!” e così dicendo lanciò un mezzo sguardo a Niko che alla fine aveva dovuto accettare Samanta come aveva scelto precedentemente. Daniele era andato con Lara, Alessandro con Rossella, Dario con Max, Rita con i Locos Sounds.

“Ma certo” risposero in coro, stringendomi in un abbraccio collettivo.

Così la gara iniziò, e come al solito fu davvero stupenda, ognuno si impegnò al massimo. I Gold Boyz furono bravissimi in “A te”.

Fu un sollievo quando si salvarono, e ad andare a rischio di eliminazione furono i Locos Sounds. Vidi Rita piangere vicino a Samanta, e non potetti far altro che essere un po’ soddisfatta anche se avrei preferito Samanta al suo posto dopo tutto quel casino. Non ci parlavamo, ci limitavamo solo  a lanciarci occhiatacce…

Ma il peggio per me venne quando, nella seconda manche, ad andare in ballottaggio fu Rossella.

“Cavoli, speriamo bene! Mi sento uno schifo perchè sono contento di aver cambiato talent…” mormorò Daniele, prendendo posto vicino a me mentre Ivan spiegava la situazione.  

“Dai, siamo ottimisti” fece Max, guadagnandosi dieci occhiate da parte nostra: parlava lui, quello che ultimamente era stato il re dell’ottimismo…!

Così ognuno si esibì per far vedere ciò che valeva alla giuria, e  Rossella cantò “I love Rock and Roll”, ed Andrea disse: “Che brava, spero non se ne vada…”.

Quelle parole mi fecero sentire uno schifo, e non so cosa mi portò ad appoggiarmi alla spalla di Daniele, che quasi sussultò ma subito mi circondò un fianco con il braccio destro.

Andrea, che stava vicino a me, ci notò, fece uno sguardo acido,si voltò e disse: “Si, sembrerà crudele, ma dopotutto preferisco che si salvi Rossella…” facendomi arrivare la gelosia alle stelle.

E, cinque minuti dopo, mentre Silvia eliminava i Locos Sounds salvando Rossella, lui e gli altri Gold Boyz si aggiunsero ai festeggiamenti di Niko ed Alessandro, correndo subito in direzione della ragazza che ci stava raggiungendo in lacrime.

E lei per prima cosa saltò addosso ad Andrea, abbracciandolo come se fosse l’ultimo abbraccio che aveva a diposizione nella vita…

Cosa stava succedendo? Lui non era quello che la stimava ben poco?

Vidi Luke passarmi davanti, seguito dai cameraman, e Kevin poco lontano parlava con gli eliminati, circondati da tutti tranne me, Daniele, Rossella ed Andrea.

Ora Rossella si stava asciugando le lacrime mentre Andrea le passava un fazzolettino e diceva: “L’importante è che ce l’hai fatta, ammetto che  senza di te il loft non sarebbe stato lo stesso… Siamo in semifinale!” prima di lanciare uno sguardo a me e  Daniele.

Rossella si voltò verso di lui, raggiante, dicendo: “Hai ragione! Sei troppo dolce Andrea!” prima… prima di alzarsi sulle punte e stampargli un bacio in piena bocca…

In quel momento mi sentii capitolare, avrei tanto voluto andare lì e tagliarla a pezzettini… Speravo che Andrea si staccasse, ma rimasi ad aspettare invano…. Lui non si mosse, anzi, si abbassò per aiutarla e la strinse a sé… Rispose al bacio, facendolo diventare passionale… In quel momento sembravano di nuovo la vecchia coppia di qualche settimana prima, solo che c’era una differenza: lei non se ne stava fregando delle telecamere e degli altri… E, mentre la mia delusione divampava, senza riuscire a farne a meno, desideravo tanto essere al suo posto…

Io stessa cercavo di scacciare la gelosia di Samanta ma allo stesso tempo non potevo far altro che provarne a mia volta…

 

Qualche Anticipazione:


“Ross, dai… Oddio, ma… Shh, c’è Deb che dorme sul divano!”.

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Magnifico. Si vedeva che il secondo bacio me l’ero perso.

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“Sono un po’ arrabbiato, tutto qui, quella Samanta mi ha semplicemente incastrato” rispose. Stava per aggiungere qualcosa quando richiuse la bocca e bevve un sorso di  quello che scoprii essere camomilla.

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“Dormire per la seconda volta con il signor Niko ti ha fatto male, eh?” chiese Daniele con aria furba.

“La prossima volta dormirò con te e vedrò come mi sveglierò, contento?”

_____

“Si, ma che resti tra noi” sussurrò, mentre tutti i nostri volti si avvicinavano al suo. “Stamattina mentre venivo qui l’ho visto che bussava alla porta della sua stanza per restituirle il reggiseno…”.

_____

Niko scoppiò a ridere, e poco dopo, mentre gli passavo i tovaglioli, disse: “Sono felice, dai, dopotutto tutto sta tornando alla normalità!”.

 

  
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