Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: _ Arya _    01/06/2015    8 recensioni
Cosa succederebbe se la principessa Emma Swan - una principessa non comune, ma audace e pronta all'avventura - , rapita dal pirata Barbanera, fosse salvata da Capitan Uncino?
-Spin off del capitolo 3 di One Year of Our Life-
"-Volete un goccio di rum? Allevia il dolore, ve lo assicuro.- mi domandò Hook, porgendomi la sua boccetta.
-Capitano, una principessa che beve il rum? Sarà abituata a baci e abbracci per il dolore, dubito beva!- intervenne Smee, e alcuni risposero con una risata.
In risposta li incenerii con lo sguardo, ed afferrai la boccetta per poi mandare giù ben più di un goccio." [dal primo capitolo]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

The power of truth and consciousness











EMMA POV

Aperti gli occhi, fui costretta a richiuderli immediatamente: la testa mi pulsava in maniera disumana, e se mi fossi mossa di un solo centimetro avrei sicuramente vomitato.
Cosa diavolo avevo combinato la sera precedente? Ricordavo solo di aver bevuto un po' più del solito... beh, non proprio un po'. Avevo seguito gli altri, un bicchiere dopo l'altro... e poi?
La mia mente aveva come un buco dopo il quinto bicchiere di vino di palma, avevo ricordi estremamente confusi; ricordavo solo che Hook mi aveva riportata nella tenda... e poi nulla.
In preda al panico mi studiai con le mani per assicurarmi di essere vestita: grazie al cielo lo ero. Forse non avevo fatto nulla di irreparabile... magari l'alcol mi aveva fatto soltanto venire sonno e lui mi aveva messa a dormire.
Comunque non potevo rimanere a letto tutto il giorno, quindi cercai di farmi forza e mi ribaltai per sdraiarmi di schiena, e poi feci un secondo tentativo di aprire gli occhi.
Senz'altro in quella posizione il senso di nausea era più leggero.
-Tesoro, ce l'avete fatta a svegliarvi...
-Eh?
Voltai leggermente la testa a destra. Il pirata era seduto a gambe incrociate davanti al tavolino, sorseggiando qualcosa.
Ma perché era in tenda con me? Ero piuttosto certa che Tiger Lily ce ne avesse date nuovamente due singole.
-Buongiorno...- sogghignò, mentre cercavo di metterlo a fuoco. Cercai anche di fare mente locale anche sull'accaduto della sera prima, ovviamente invano.
-Giorno...- borbottai quindi, richiudendo gli occhi.
-Comunque io direi quasi buon pranzo... è mezzogiorno, dolcezza.
-Eh?!- esclamai tirandomi su a sedere velocemente: mi maledii immediatamente, il senso di vomito tornò a farsi più intenso che mai, e per sicurezza mi portai una mano davanti alla bocca.
L'uomo si rimise a ridere, ed afferrando un bicchiere si alzò per raggiungermi e poi chinarsi accanto a me, porgendomelo.
-Bevete Swan, è miracoloso per il post sbornia... un quarto d'ora e starete molto meglio.
-No per favore...- storsi il naso all'odore estremamente dolciastro della bevanda: sarebbe stata un'impresa mandarla giù senza rimettere.
Quello non diede segno di sentirmi, e poggiando il braccio dietro la mia nuca mi avvicinò il bicchiere, in attesa.
Non avendo neanche le forze per ribattere, l'unica cosa che potei fare fu tapparmi il naso e mandare giù il liquido il più velocemente possibile.
Tanto da non riuscire a trattenere un conato di vomito; era stato ancora più dolce del previsto, e fu davvero un miracolo che la cena rimase nel mio stomaco.
Cauto, il capitano mi aiutò a stendermi nuovamente, per farmi poggiare la testa sul cuscino, poi si sdraiò accanto a me portandomi una mano tra i capelli.
Gli fui grata del fatto che rimase in silenzio, perché la mia testa non riusciva a sopportare il minimo rumore al momento: perfino il lieve suono del mio stesso respiro mi dava fastidio.
Cercai quindi di rilassarmi e concentrarmi sui movimenti dolci della sua mano, e questo mi aiutò.
Iniziai man mano che i minuti passavano a sentirmi meglio, probabilmente Hook aveva ragione.
Quella bevanda era davvero miracolosa, come d'altronde lo era stata la medicina per la mia febbre: avrei seriamente dovuto chiedere a Tiger Lily qualche ricetta che mi sarebbe potuta tornare utile una volta tornata a casa.
Quando fui finalmente in grado di aprire gli occhi, voltai la testa verso il capitano, ed ammirai il suo sorriso tenero, illuminato dagli occhi azzurri.
-Allora, come vi sentite?
-Meglio. Credo. Ma Dio, ho una tale confusione in testa che... che non lo so.- mormorai, ed istintivamente mi rifugiai tra le sue braccia, che mi offrirono ulteriore sollievo col loro calore.
-Lo immagino... avete mandato giù tanto di quel vino...
-Stavano bevendo tutti.
-Oh... solo per non essere da meno, quindi- disse con un ghigno -Però se aveste saputo...
-Un momento- lo interruppi, terrorizzata. Se avessi saputo... cosa? Cosa diavolo avevo combinato? Non mi ero limitata ad addormentarmi e basta?
Rimasi a guardarlo spaventata, non ero sicura di voler sapere... ma d'altra parte dovevo. Per poter porre rimedio in caso avessi fatto qualche grossa sciocchezza.
Lui al contrario di me sembrava divertito come non mai, e la cosa era tutt'altro che rassicurante: se l'avevo fatto tanto ridere, dovevo sicuramente aver agito in modo imbarazzante.
-Credevo ricordaste qualcosa. Beh... innanzitutto vi siete messa a cantare e ballare con gli altri. Non siete male, in realtà.
Non riuscii a proferire parola: mio Dio, che figura avevo fatto?! Io cantare e ballare?! Io non ballavo, se non nei rarissimi casi in cui ero costretta a farlo con qualche noiosissimo principe. Ma cantare ancora meno! Era mia madre quella che cantava con gli uccellini, non io!
-Poi vi ho portata in tenda... con me, perché non era il caso di lasciarvi da sola. E... diciamo che potrei denunciarvi per tentato stupro.- aggiunse divertito, mentre io lo ero sempre meno. Non poteva dire sul serio... non potevo essermi spinta a tal punto.
-Non è vero.- borbottai, e furono le uniche due parole che riuscii a far uscire dalla mia bocca.
-Oh sì Swan... quando ho cercato di mettervi a dormire avete detto che sono noioso, e che voi avreste avuto altre idee per passare la notte...
Scossi ancora la testa, riluttante a quelle parole a cui non avevo intenzione di credere. Semplicemente non era possibile, non era da me. Certo, ultimamente facevo fin troppe cose che non erano da me, ma addirittura questo!
-Poi, vediamo... quando sono riuscito a mettervi a letto avete pensato che lo avessi fatto perché sono un tipo tradizionale... ed eravate pronta a spogliarmi. E l'avete anche fatto, quasi... mentre mi sussurravate quante volte avevate desiderato essere sbattuta da me contro un albero...- continuò, per scoppiare a ridere del tutto mentre mi guardava.
-E' uno scherzo, vero?- chiesi speranzosa, ma quando riuscì a calmarsi un po' scosse la testa.
-No, ridevo per le vostre espressioni facciali. Poi avete detto che sono bellissimo, che ho degli occhi bellissimi e che ho fascino... ma effettivamente in confronto al volermi violentare, è stata cosa da poco. Sì, forse dovrei davvero denunciarvi...
-No!- esclamai con un tono lamentoso che stentai a riconoscere come mio, e mi coprii il viso con le mani: dovevo essere arrossita fino al midollo, perché mi sentivo avvampare come non mai.
Come avevo potuto solo con qualche bicchiere di vino arrivare a dire e fare certe cose?! La mia reputazione era andata per sempre.
-Tranquilla tesoro, ehi, scherzavo... non vi denuncerei mai!
-Ma non è questo! È che... come ho potuto! Non posso davvero aver fatto tutto ciò, ditemi che state scherzando!- lo supplicai, mentre cercava di togliermi le mani dal volto, ma non glielo permisi. Era troppo imbarazzante, non potevo guardarlo in faccia!
-Ma scusate tesoro, se sapete che l'alcool vi fa questo effetto... perché avete bevuto tanto?- mi domandò quindi ancora divertito, lasciandomi stare.
Fu allora che tolsi finalmente le mani e alzai il viso a guardarlo, ancora imbarazzata: tanto ormai avevo rovinato la mia reputazione, cosa poteva succedere di peggio?
-Cosa diavolo ne sapevo io che effetto mi avrebbe fatto!- esclamai quindi -E' la prima volta che succede!
-Volete dire che...
-Sì, voglio dire che in 25 anni non mi ero mai ubriacata prima! Avanti, ridete pure di me!
Lui si trattenne, forse per pura gentilezza, ma vidi chiaramente i muscoli del suo volto contrarsi nel tentativo di non scoppiare a ridere.
E non potevo neanche dargli torto! Se mi fossi ubriacata da ragazzina sarebbe stato del tutto normale, ma che per la prima volta lo facessi da adulta era assurdo. Forse ero davvero una maledetta principessina viziata che non superava mai i limiti, o almeno non li aveva mai superati in 25 anni di vita.
-Non fraintendete dolcezza, non mi viene da ridere perché non vi siete mai ubriacata. Ma perché avete deciso di farlo ora, senza sapere cosa sarebbe potuto succedere... ma siete stata adorabile, davvero.- ridacchiò e mi prese il viso stampandomi un leggero bacio sulle labbra, che non riuscii a ricambiare per l'imbarazzo.
Avevo fatto un'enorme figura di merda... no, anzi: avevo fatto una serie di enormi figure di merda davanti agli indiani, aii pirati, e soprattutto davanti a Hook!
Avevo davvero cercato di portarmelo a letto! Non lui a me, io a lui! Grazie al cielo era un uomo d'onore, ed era riuscito a tenermi a bada... altrimenti chissà come sarebbe finita.
Anzi, sarebbe finita che mi sarei svegliata nuda nel mio letto, senza ricordarmi assolutamente nulla di come fosse successo. Gran bel ricordo per una prima volta insieme al mio uomo. Decisi quindi di alzarmi e di lasciarmi accompagnare ancora frastornata davanti al tavolo, dove c'era dell'uva con cui avrei potuto fare colazione nonostante presto sarebbe stata ora di andare a pranzo.
Per un attimo desiderai di svuotare la mia fiaschetta di rum, ma ci ripensai immediatamente dato che era stato l'alcol a ridurmi in quella maniera, e mi limitai a mangiare in silenzio, sotto lo sguardo sorridente del pirata che colsi con la coda dell'occhio.
In fondo era stato carino, non mi aveva umiliata troppo... aveva solo riportato i fatti, scherzandoci su. L'avrei ringraziato, se avessi avuto l'uso della parola... ma era ancora troppo difficile anche solo guardarlo.
Sapevo solo che non mi sarei ubriacata mai più. Mai.

 

-Grazie di tutto! Mi mancherai, davvero. Amiche come te sono rare!- sorrisi alla principessa, dopo aver sciolto il nostro abbraccio.
-Anche tu mi mancherai. Non è facile trovare qualcuno con cui poter andare a caccia a divertirsi e contemporaneamente parlare di cose da donne!
-Oh, concordo in pieno!- esclamai, dandole ragione. Non era per nulla facile trovare persone così simili a me o a lei. Io non potevo di certo lamentarmi delle mie amicizie, però nessuna poteva capirmi come lei. Mulan ci andava vicino, ma avendo escluso le questioni amorose dalla sua vita non era estremamente oggettiva sull'argomento.
Certo, mi aveva consigliato di frequentare Neal per capire se mi sarebbe potuto piacere, ma nulla di più.
-So che Neverland non è il massimo, ma spero tornerai a trovarci qualche volta...
-Puoi contarci, promesso! E se a te andasse di fare un salto nella Foresta Incantata ovviamente saresti la benvenuta!
-Grazie Emma... lo farò senz'altro!- promise, e mi abbracciò ancora una volta -Magari mi inviterai alla festa di fidanzamento...- aggiunse con un sussurro, facendomi arrossire.
Era davvero qualcosa che non avevo messo in conto... ormai la vita da principessa sembrava lontana anni luce dalla nuova realtà in cui vivevo.
-Vedremo- dissi solamente, dato che non era quello il momento di esporle i miei mille dubbi a riguardo. In ogni caso era comunque presto.
La lasciai quindi a Hook, e si abbracciarono anche loro: erano teneri, e si percepiva quanto tenessero l'uno all'altra, mi sentii davvero stupida ad essere stata gelosa di lei! Erano come fratelli, ora mi era del tutto chiaro... quelli che avevo scambiato per sguardi ammiccanti, erano semplicemente sguardi di tenerezza.
Quando finalmente tutti ci fummo salutati, prendemmo le nostre cose e procedemmo sulla strada di ritorno, verso la Jolly Roger.

 

***

 

Eravamo seduti sul castello di prua ad ammirare il tramonto, Hook mi aveva fatto poggiare sul suo petto per stare comoda.
Avevamo appena finito di mangiare un po' di frutta per merenda, poi lui aveva lasciato alla guida il secondo timoniere. Trilli invece era andata a farsi un sonnellino.
Il viaggio era iniziato in maniera tranquilla, ed avendo altri tre giorni di tempo per raggiungere Pan, non avevamo alcuna fretta: saremmo comunque arrivati in anticipo.
-Emma, postumi di quel che è successo nella grotta non ne avete, vero?
-No, non ne ho tranquillo. Ormai sono passati giorni... non mi è ancora spuntata una coda, quindi penso sia tutto ok.- scherzai, voltandomi quanto bastava per baciargli la guancia. Era tenero come continuasse a preoccuparsi per me, sembrava incapace di farne a meno. Però non lo faceva ripetutamente, aveva smesso di essere irritante.
-Potrei controllare... un esame completo del vostro corpo...
In risposta gli diedi un pizzico sulla gamba, poi mi appoggiai nuovamente comoda contro di lui.
-Avete pianto... per me.- dissi più tra me e me, ma mi uscì a voce abbastanza alta, al che percepii il suo respiro fermarsi.
Mi voltai nuovamente a guardarlo, e aveva un'espressione piuttosto imbarazzata, con le labbra serrate. Mi maledii per aver dato voce a quel pensiero, immaginavo quanto per lui dovesse essere difficile ammetterlo. Anch'io mi vergognavo abbastanza quando piangevo, almeno in certi casi, ma per lui era decisamente peggio, ne ero sicura.
Però mi era uscito spontaneo, dato quanto ci avevo pensato negli ultimi giorni.
-Scusate...- sussurrai, abbassando lo sguardo.
Rimase ancora un po' in silenzio, poi mi circondò con le braccia, e mi diede un bacio sulla fronte.
-Sì Swan. Ho pianto... per voi.- ammise infine, e sentii il suo petto alzarsi mentre tornava a respirare.
Non dissi niente, per lasciare che fosse lui a parlare se avesse voluto.
-Non riuscivo a piangere, quando credevo di avervi persa. Rifiutavo di... accettarlo. Poi voi avete parlato, mi avete stretto e... sì, immagino di essere umano anch'io, alla fine.
Lo guardai sorridere, e sorrisi anch'io. Era bello che fosse riuscito ad ammetterlo, a parlarne... rendeva ancora più significanti quelle lacrime, che mi avevano colpita nel profondo più di quanto io stessa avevo compreso.
-E siete anche tenero...- azzardai sperando di non farlo arrabbiare, ma per fortuna il suo sorriso rimase intatto.
-Ora non esageriamo, Swan... “tenero” è una parola grossa. Voi siete tenera, non io.
-Io non sono tenera.- ribattei.
Ci guardammo negli occhi per qualche istante, poi scoppiammo entrambi a ridere.
Ormai non sapevo più come descrivere l'immensa felicità che avevo trovato con quell'uomo, sia tra baci e carezze che tra scherzi, risate e avventure.
Tornai con lo sguardo rivolto verso l'alto, e ripensai a quanto si era aperto con me dal primo momento fino ad oggi... ancor più di quanto io avessi fatto con lui.
Forse era arrivato il momento di rivelargli il mio ultimo segreto, e sperare che sarebbe andata bene. Avevo il timore che se anche l'avesse accettato mi avrebbe guardata con occhi diversi, ma valeva la pena correre il rischio... lui meritava di sapere.
Dopo tutto ciò che aveva fatto per me, dopo tutto ciò mi aveva detto di sé... non potevo continuare a nascondergli qualcosa di tanto grande e piuttosto importante.
-Hook c'è una cosa di cui vi devo parlare- dissi d'un fiato, per non cambiare idea.
-Di cosa, Swan? Del tatuaggio, finalmente?
-Oh...- abbassai lo sguardo e mi sollevai la manica destra di poco, non avevo ancora tolto il bendaggio. Erano successe tante cose, o meglio, una cosa. Avevo bevuto e avevo dormito fino a tardi, quindi non c'era stato tempo per pensarci.
-No. Cioé... sì, ok. Dopo.- annuii: avevo intenzione di mostrarglielo, ma non subito. Se non avessi parlato ora, non sapevo quando avrei ritrovato il coraggio.
-Va bene... vi ascolto.- fece confuso, e io mi guardai intorno per assicurarmi che fossimo soli. Fortunatamente chi non era sottocoperta era sull'altro lato della nave, quindi c'era abbastanza privacy.
Annuii nuovamente, e malvolentieri mi spostai dalla comoda posizione tra le sue braccia per sistemarmi a gambe incrociate di fronte a lui, per poterlo guardare negli occhi.
Lui mi scrutava con curiosità, i suoi bellissimi occhi azzurri si immersero nei miei e mi diedero il coraggio che mi serviva.
-Un giorno, più di 26 anni fa, mia madre e mio padre dovettero andare a cercare un albero. L'Albero della Saggezza, che sembra abbia una risposta a tutto... quindi gli avrebbe potuto rivelare come battere Regina. Erano con... Malefica, Ursula e Crudelia... per un unico scopo. Strinsero un accordo perché Regina doveva essere fermata a tutti i costi, ma l'albero avrebbe potuto rivelare la verità soltanto a due degli eroi più valorosi. I miei genitori erano i candidati perfetti.
-Oh lo so... vi sorprendereste di quanto so della storia dei vostri genitori- sorrise il pirata, e io ricambiai.
-Già... beh, quindi sono andati e hanno messo le mani nello spazio apposito. E hanno aspettato...- continuai, a voce sempre più bassa, ma abbastanza comprensibile.
-Non è successo niente. L'albero... alla fine li ha respinti. Hanno riprovato, ma non c'è stato verso.- dissi, cercando di continuare a mantenere il contatto visivo, anche se con qualche difficoltà.
Lui mi guardò e si grattò la testa, e nonostante il momento poco adatto a certi pensieri lo trovai un gesto dolce.
-Quindi... il problema è che i vostri genitori non sono così... puri, come si pensa che siano?- domandò.
-No, no. Lo sono... loro lo sono.
-E allora...
-Allora, Maleficent ha... ha detto che doveva esserci qualche interferenza. E... si è accorta di una cosa... ovvero che mia madre fosse incinta.
-E l'essere incinta era un problema?
-No, non era il fatto di essere incinta il problema. Ma chi portava in grembo.
-Continuo a non capire. Era incinta di voi, suppongo...
Annuii. Forse stava cominciando ad arrivare al punto, a capire quello che volevo dirgli. Ed ebbi paura, nonostante probabilmente non ne avessi motivo. Lui era un pirata, aveva preso molte scelte sbagliate... poteva comprendere l'oscurità. Ma Rumplestiltskin era un altro tipo oscurità, e io forse ero qualcosa che avrebbe potuto paragonare a quel tipo di male.
Quindi per farmi coraggio, gli presi la fiaschetta di rum dalla tasca interna della giacca e me la portai alla bocca sotto il suo sguardo divertito.
Forse in fondo, mi sarei potuta ubriacare di nuovo. Era comunque più facile di tutto questo discorso: almeno avrei avuto la scusa di non essere in me.
-Avanti Swan, smettete di bere e ditemi...- mi incitò riprendendosela, per bervi un sorso anche lui e poi riporla in tasca.
-D'accordo. Io ero... sono il frutto del vero amore. E quindi... quindi potrei diventare un eroe potente, capace di grandi gesta, e cose del genere. Solo che, non era tutto qui. Oltre ad un enorme potenziale per un tale bene, c'era qualcos'altro...
-E cosa, Swan...- intervenne vedendo che non andavo avanti -Potreste diventare la più grande cattiva di tutti i tempi ed iniziare a vestirvi come Regina? E magari mettervi un rossetto rosso fuoco, e tingervi i capelli di nero...
Rise, e uscì anche a me una risata, ma piuttosto isterica: neanche riuscii a riconoscerla come mia per l'orribile suono con cui venne fuori.
Abbassai lo sguardo per la vergogna, probabilmente pensava che fossi pazza. Ma non sapeva di averci preso in pieno.
-Sì.- dissi solamente, non sapendo come fare per tornare a guardarlo. Fu lui a semplificarmi le cose, alzandomi il viso per il mento, con un sorriso rassicurante.
-Non intendo abiti e capelli neri, Hook.- precisai, non capendo se fosse riuscito a comprendere cosa intendessi.
-Bene, perché non vi renderebbe molta giustizia il nero... è meglio qualcosa di più acceso. Il rosso, ad esempio. O anche il verde, per risaltare gli occhi...
-Hook. Zitto.- lo fermai, anche se riuscii a stento a trattenere un sorriso -Lasciatemi finire o non ci riuscirò mai.
Quello annuì, e tornò a stare in silenzio e guardarmi.
-Qual'è il momento della giornata più potente, secondo voi?- gli domandai, per avvicinarlo alla conclusione.
-Sia magicamente che esteticamente parlando direi l'alba... e il tramonto.
-Esatto. Quando luce e tenebre si incontrano. La luce di per sé è molto forte, e lo sono anche le tenebre... ma unite...
-Oh.
Ci guardammo negli occhi per istanti che sembrarono interminabili: aveva capito, finalmente. E dal suo sguardo non ero in grado di intuire cosa gli stesse passando per la testa in questo momento.
-Ho anche un potenziale per la Grande Oscurità.- continuai, tanto valeva finire il discorso -E no, non un'oscurità qualsiasi. Ma potrei essere la creatura più oscura che tutti i regni abbiano mai visto. E senza il bisogno di essere sotto alcun sortilegio. A quanto pare, dentro di me ho la luce e le tenebre più potenti di tutte. Buffo, no? Essere così potente e non essere neanche riuscita a prendere Barbanera a calci in culo.
Dopo aver finito rimasi di nuovo zitta, in attesa di una sua reazione che andasse oltre uno sguardo penetrante quanto indecifrabile. Avevo bisogno di sapere cosa pensasse a riguardo... se non altro avrebbe dovuto smettere di pensare di essere un problema, dato che io avrei potuto essere molto peggio di lui.
-Ok Swan, solo una curiosità. Se siete così... Oscura, perché non ho mai notato niente?- domandò, e i suoi occhi mi studiarono in maniera così penetrante che mi sentii nuda. Probabilmente stava cercando di cogliere un qualsiasi indizio che gli avrebbe potuto suggerire che stessi dicendo la verità.
-Perché... esiste anche il libero arbitrio, no? Non ho mai voluto essere cattiva, non ne ho mai visto il motivo... quindi non è che sia stato difficile. Insomma, se anche mi viene fatto qualche torto, di certo non mi viene voglia di uccidere... d'accordo a volte sì... ma non in quel senso! Intendo che...
Prima che potessi dire un'altra parola mi ritrovai le labbra dell'uomo sulle mie, e mi baciarono dolcemente mentre portava la mano dietro la mia nuca. Mi morse piano il labbro inferiore, poi tornò a baciarmi, e lentamente mi lasciai andare, per infine ricambiare.
Svuotai la mente da tutti i pensieri e mi concentrai su quel meraviglioso bacio e le carezze che mi arrivarono sulla schiena e in alto fino al collo.
Quando dovemmo staccarci per respirare restammo con le fronti una contro l'altra, in silenzio.
Dopo qualche istante alzai leggermente gli occhi, per incrociare i suoi che stavano sorridendo.
-Swan, Swan... davvero pensavate che vi avrei giudicata?
-Che mi avreste vista diversamente.
-Come potrei? Una donna che ha scelto la luce, ha scelto un pirata... se non aveste posseduto questo predisposizione, forse non mi avreste mai voluto, ora ha più senso... perché io sono oscuro, e non voi.
-No Hook, forse non vi è chiaro...
-Invece mi è tutto perfettamente chiarissimo. Forse vi sembro stupido, non so, ma vi assicuro che non lo sono. Ho capito che è una cosa seria, ma allo stesso tempo ho capito che voi non avete mai ceduto al vostro lato oscuro.
-Per ora. Ma se capitasse qualcosa che... mi facesse cambiare idea? Non temete che possa farvi soffrire, in qualche modo?
-No- disse semplicemente, scuotendo la testa -Mi dispiace Swan, ma anche se vi fate chiamare Black Swan, continuo a pensare di essere io quello cattivo e spietato, non voi! Se mai voleste diventarlo, non sarebbe per via di alcun destino... sarebbe una scelta, come per chiunque altro. Vi ho vista Swan, e ciò che ho visto è un'eroina. Una grande eroina, e se esiste il fato, il vostro è quello di essere una futura regina meravigliosa, destinata a grandi imprese eroiche... e ne avete già fatte. Sarà un grande onore servire una donna come voi.
Fu la seconda volta che quel maledetto pirata riuscì a commuovermi.
Scoppiai completamente in lacrime, senza riuscire a trattenermi, e lo strinsi con quanta più forza riuscii.
Sapere che credesse in me in tale maniera mi riempiva il cuore di gioia, neanche io stessa avevo tutta questa fiducia. Avevo sempre faticato a vedermi come una regina, mi ero sempre vista come al massimo la comandante dell'esercito, ma non di un intero regno.
Lui aveva accettato che io sarei stata un'eroina solo dopo pochi giorni, mentre io non ci ero ancora riuscita in 25 anni.
Il fatto che dentro di me ci fosse una grande oscurità non sembrava averlo minimamente turbato, mentre io avevo passato un anno di incubi dal giorno in cui avevo saputo la verità, prima di riuscire a convincermi che mi sarebbe semplicemente bastato fare le scelte giuste.
Dopo essere riuscita a fermare le lacrime lo baciai, avventandomi con una tale forza da farlo cadere all'indietro, per finire dritta addosso a lui. Ma non me ne importò proprio niente, continuai a baciarlo con foga, e lui ricambiò con la mia stessa passione.
Se era davvero stato il mio lato oscuro a spingermi ad innamorarmi di un pirata, allora forse non era poi così male.
-Swan... proprio non vedete l'ora di possedere il mio corpo, eh?- sussurrò sulle mie labbra con un ghigno; questo gli costò uno schiaffo molto sonoro, seguito però subito da un altro bacio.
Fui ancora più felice del timone che mi ero fatta tatuare sul polso, sembrava essere sempre più il simbolo perfetto.



Mancavano poco più di 24 ore all'addio dei due amanti, e Peter Pan sorrise con una gioia fredda, crudele. Avrebbe goduto nel vederli soffrire, ma soprattutto avrebbe goduto nel veder realizzato il suo piano.
Hook aveva fatto breccia nel cuore della bella principessa, colmandolo di un amore ormai consapevole.
Ciò di cui entrambi erano inconsapevoli, invece, era che prima del calar del sole del giorno successivo, allo stesso modo vi avrebbe portato odio, frustrazione e delusione, per rivelare quel lato oscuro che la giovane donna tanto aveva combattuto per anni.
L'avrebbe distrutta, e quel dolore avrebbe assicurato all'eterno bambino il potere e la vita eterna.




























 

Angolo dell'autrice;
Ciao! Ecco il nuovo capitolo... ed è quasi pronto anche il prossimo ormai, quindi penso che lo posterò piuttosto presto... sicuramente in settimana.
Qui ho voluto iniziare con un momento divertente (LOL), per concludere con uno più intenso. Emma finalmente è riuscita a rivelare la verità a Hook... e a lui non fa' né caldo né freddo, anzi, la trova ancora migliore, a discapito delle sue preoccupazioni.
Ed Emma, finalmente si è completamente resa conto del sentimento profondo che prova per lui...
Ci saranno ancora un paio di capitoli tranquilli, con bei momenti per loro due... o almeno nel prossimo... e poi entrarà in gioco Pan, quando lo raggiungeranno.
Un abbraccio, e alla prossima! Ovviamente ringrazio ancora tutti quelli che stanno leggendo, recensendo o aggiungendo la storia nelle categorie varie.
Buonanotte/Buongiorno o quel che è xD :*

P.S. Oltre a soffrire ancora per il finale di stagione di OUAT, sono anche destabilizzata per certe cose successe nel season finale di Outlander... chi l'ha visto mi capirà! 
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: _ Arya _