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Autore: MiwakoUchiha    01/06/2015    1 recensioni
Una storia molto triste dove, dietro ad essa, è nascosta un'indimenticabile e bellissima storia d'amore.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Sorpresa
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Proteggerò ciò che tu ami, in tua assenza

 

Speravo fosse stato solo un piccolo incubo.

Stavo per alzare le mie palpebre lasciando così posto ai miei occhi dall'iride bianca.

Avevo paura che dopo aver aperto gli occhi, la mia vita sarebbe cambiata.

E in fatti... Era proprio così.

 

Sentii delle voci che provenivano poco distanti da me e uno strano odore di disinfettante che mi stava facendo venire la nausea.

Avevo molto freddo, credo che l'aria condizionata puntasse esattamente su di me.

Decisi di aprire gli occhi per vedere dove esattamente mi trovassi. La prima cosa che vidi fu il lampadario, in quel momento spento, che era appeso al muro della stanza; mi sedetti sul lettino in cui, fino a qualche secondo prima, mi trovavo sdraiata e feci subito caso alle bende che avevo attorno al polso destro e intorno alla mia testa.

Ero in un ospedale.

 

«Cosa ci faccio qui?...» mi chiesi da sola mentre facevo mente locale appoggiandomi la mano sulla fronte e coprendo leggermente un occhio

 

Spalancai gli occhi, mi ricordavo tutto ciò che era accaduto per farmi finire qui.

 

«Un momento – dissi mentre mi alzavo dal letto fissando fuori dalla finestra che era poco distante dal me – ma oggi.. che giorno è oggi??»

 

Venni improvvisamente interrotta da una porta che si aprì con ben poca delicatezza

 

«Ehy ragazzino, fermati! Non puoi entrare senza il permesso di noi infermiere» urlò un'infermiera a chi stava entrando nella mia stanza

 

Vidi entrare dentro un bambino dai capelli e gli occhi neri come il carbone.

Lo riconobbi subito, la loro somiglianza era sensazionale, sembrava lui in versione piccola.

 

«Sasuke..» dissi guardandolo in testa, anche lui era leggermente fasciato. Feci segno all'infermiera che era tutto a posto, così se ne andò.

 

«Siediti.. non essere timido» avevo male alla testa, dovevo subito chiarire ciò che è successo quella notte

 

Mi misi seduta sul mio letto, avevo ancora un po' di vertigini, Sasuke invece si mise su una sedia accanto a me e iniziammo a discutere

 

«Come ti ha ridotta in quello stato..?» finalmente, dopo che tenne tanto lo sguardo a terra mi guardò dritta negli occhi, potevo percepire lo stato confusionale e la solitudine che in quel momento poteva provare

 

«Non ti preoccupare mi ha solo colpito un po' alla nuca. Confronto alle altre persone...» il mio sguardo si fece triste.

Io ero sopravvissuta. Io e Sasuke siamo rimasti gli unici sopravvissuti da quella notte di Luna rossa.

Cercai di trattenere le lacrime, capii subito che Itachi si stava portando da solo un peso troppo grande perfino per lui; volevo aiutarlo e per questo mi sentivo inutile

 

«Non devi piangere per lui, Ayame. Al villaggio tutti vi ammiravano, tanto giovani eppure già degli ottimi Jounin, tutti i giorni eravate sulle bocche dei cittadini. Anche i bambini del clan Uchiha vi avevano presi come punto di riferimento...» si fermò, abbassò la testa e si strinse forte le mani «Ma ora... è solo un inutile traditore!»

 

Il mio volto sbiancò mentre il bambino si mise a correre uscendo dalla mia stanza d'ospedale.

Ero triste, ero tristissima. Il motivo per cui Sasuke, il suo fratellino, lo odiasse me l'aveva spiegato, voleva dare a lui una ragione di vita dopo lo sterminio del proprio clan.

 

«Come al solito riesci sempre nel tuo intento. Questa volta mi hai proprio fregata... Itachi» misi la mia testa tra le mie gambe e iniziai a piangere, come io non abbia mai fatto prima d'ora.

 

 

Era diventata sera. I miei occhi ormai erano diventati rossi a causa di quanto io ebbi pianto quella lunga giornata.

«Voglio sapere.. Voglio sapere perché l'ha fatto» affermai singhiozzando ancora mentre mi cambiavo con i miei vestiti

Aprii la finestra e saltai fuori.

Decisi di andare al palazzo dell'Hokage, lui sapeva qualcosa, lui era la causa di tutto ciò.

Dopo pochi minuti arrivai al palazzo.

Saltai direttamente alla finestra del suo ufficio facendo così irruzione.

Non era lì, dov'era finito il 3° Hokage?

«BYAKUGAN» Attivai il mio Byakugan, non volevo perdere tempo.

Volevo sapere subito tutta la verità

«Eccolo.. è in una stanza al quarto piano! È solo. Farò presto e saprò tutta la verità» Corsi per le scale fino ad arrivare al piano in cui era.

 

Entrai nella stanza e chiusi la porta e mi avvicinai all'altra stanza che era collegata a dove mi trovavo in questo momento.

«Ancora un'altra porta e ci siamo» Mi avvicinai con la mano alla maniglia della porta in legno che era davanti a me, ma non ebbi il tempo di aprirla «I... Itachi?» Con i miei occhi, dalla porta, riuscivo a vedere la figura di Itachi che era vicino a quella dell'Hokage. Ritirai il braccio e iniziai ad origliare.

«Mi dispiace Itachi.. per tutto quello che i miei superiori, e io, ti abbiamo fatto fare» Il vecchio stava fissando il ragazzo con uno sguardo un po' perso

«Non si preoccupi. Per un Jounin come me la salvezza di Konoha è la cosa principale, tutto il resto non conta...» Il corvino, che in quel momento era inginocchiato a terra, abbassò il suo sguardo freddo

Sarutobi prese la sua solita pipa in legno, la accese e se la mise in bocca, riempendo la stanza di fumo.

«Tutto il resto non conta, eh..- Si fermo per far uscire di nuovo il fumo dalla bocca per poi continuare – Eppure, qualcuno hai voluto salvare proprio perché sono le persone più importanti della tua vita.
Beh, almeno sei riuscito nel tuo obbiettivo. Sei riuscito a fermare la rivolta che stava progettando il tuo clan salvando così milioni di giovani vite che potevano essere travolte in tutto ciò, tuttavia..»


Rivolta?? Il clan Uchiha stava progettando una rivolta per prendere il comando di Konoha??
Ma perché?

 

«Tuttavia... ora tu sarai presente nella bacheca dei ricercati di livello S, e di questo già ne eri consapevole molto prima di quello che hai fatto» Finì di parlare al moretto mentre quest'ultimo si alzò in piedi

 

«Non posso crederci.. tutto questo solo per salvare il proprio popolo. Tu hai tenuto questo peso da solo senza chiedere aiuto a nessuno... e ora sei la persona che più soffrirà» dissi piano singhiozzando per non farmi sentire dai due uomini nella stanza accanto.

Le mie gambe tremavano tanto che poi, crollai con la schiena al muro fino a toccare il pavimento col sedere.

Iniziai a piangere di nuovo. Tutto ciò mi rese triste e impotente.

«Terzo Hokage, si ricorda del nostro patto?» chiede dubbioso il moretto

L'Hokage abbassò il cappello rosso coprendo leggermente il suo volto e pronunciando solo un semplice «Si..»

«Grazie e prenditi cura di loro» abbassò la testa in segno di ringraziamento per poi affacciarsi alla finestra aprendola

«Ancora una cosa, grazie per avermi permesso di salvare qualcuno a cui tengo veramente»

Il ragazzo saltò via dalla finestra del palazzo e proprio in quel momento entrai io di colpo in stanza affacciandomi alla finestra e urlai

«Proteggerò ciò che tu ami, in tua assenza, Itachi...» Lo urlai molto forte, non sapendo se il messaggio arrivò a lui.

Ma ero sicura di una cosa: quel mio messaggio arrivò direttamente al suo cuore.

«Ed eccomi di ritorno.  Scusate se per questi ultimi giorni non ho pubblicato capitoli della mia Fan Fiction, ma ho avuto dei problemi e quindi non sono riuscita a scrivere nulla !!!
Comunque, spero che quest'ultimo capitolo vi piaccia almeno un po'
Un abbraccio dalla vostra giovane e sempre impegnata, MiwakoUchiha :3 »

 

   
 
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