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Autore: Paddy    20/02/2005    4 recensioni
Sono fondamentalmente una persona piuttosto equilibrata. Nella mia vita, ho saputo dare la giusta misura a lavoro ed amicizia. Non erano alla stessa altezza sulla mia bilancia personale, ma credo di avere fatto davvero un buon lavoro.
*Una vita perfetta, un lavoro perfetto. Manca solo il matrimonio, il secondo... e se l'ex-marito non volesse concedere il divorzio? Hermione è costretta a tornare al suo paese natale per convincerlo... come finirà?*
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FLURRY FLUSH

FLURRY FLUSH

 

 

2.

 

 

Oh darlin’

There’s something happy and ther’s something bad

‘bout wanting somebody, or so bad.

I wear my love darling’, without shame

I’d be proud if you would wear my name...

“I wanna merry you”, Bruce Springsteen

 

________________________________________________________________________________

 

Le ultime parole famose!!

 

 

Io lo odio. Lo odio, Ron Weasley. Che diritto ha di... di farmi questo?!

 

 

Io adesso sono costretta a... oh, non voglio nemmeno pensarci!, solo perchè il signorino non vuole scomodarsi a concedermi ‘sto dannatissimo divorzio.

 

 

Harry ha dovuto rinviare di due settimane il matrimonio.

 

 

L’ho ripreso parecchio, quando l’ho saputo.

 

 

-Insomma, Harry! Pensi forse che mi ci voglia così tanto per costringerlo a venire a firmare queste maledette pratiche?-

 

 

-Beh... più che costringerlo dovrai convincerlo... e, se è cocciuto come un tempo, ti ci vorrà un bel po’.-

 

 

-Dio, davvero non riesco a sopportarlo. Ho chiamato, richiamato, persino a sua madre... ho dovuto sorbirmi uno sproloquio sul fatto che eravamo una bellissima coppia da Molly, che si sta un po’ rincitrullendo... e adesso mi vedo costretta ad andare da lui. Oh, perchè il signorino...-

 

 

-Frena, Herm, frena. Ho già sentito questo discorso. E parecchie volte. Ok, è meschino da parte sua. Ma gli piaci talmente che...-

 

 

-Harry, non me ne parlare. Io ho chiuso con lui. E’ inutile che tenti questi sciocchi metodi di riappacificazione...-

 

 

Mi tappai la bocca con le mani. Riappacificazione? Ma cos’avevo, in testa?

 

 

Con, Ron, dopo questo, mai.

 

 

Ma così adesso sono qui. Sto per partire. Aereo.

 

 

Quando lo vedrò, dirò a Ron che dovrà rimborsarmi il biglietto.

 

 

-Allora ciao, amore.- Harry si abbassa dandomi un bacio a fior di labbra. –Goditi il viaggio...-

 

 

Godersi il che? Ma è ammattito?

 

 

-...e ricorda: tu sei Hermione Granger.-

 

Beh, lo so bene. Cos’è, una specie di avvertimento?

 

 

Svuoto la testa con disapprovazione, mentre Harry ridacchia.

 

 

-Ehi, era una battuta! Tranquilla... fra poco sarai Hermione Potter... sono orgoglioso del fatto che porterai il mio nome.-

 

 

Sorrido benevola. Ok, ci passerò sopra... per ora.

 

 

L’imbarco. Ho sempre odiato l’aereo, non so perchè.

 

 

Non che abbia paura di volare... questo mai. E’ solo che... beh... le nuvole, il cielo...

 

 

Ho preso l’aereo anche due anni fa...

 

 

Due anni, una settimana e sessantuno giorni...

 

 

Mi passo una mano sulla fronte. Harry non è il solo ad essere ammattito. Siamo proprio una bella coppia.

 

 

Mi accomodo sulla poltrona. Intorno a me ci sono bambini strillanti, una ragazza bruna che preme freneticamente i tasti del cellulare, alcuni vecchietti che già dormono.

 

 

La prima cosa che faccio è abbassare il finestrino. Preferisco isolarmi. Ho del lavoro da fare.

 

 

Tiro fuori il mio taccuino, dove annoto le cose più importanti.

 

 

“Gringott: i depositi sono in calo; da un mese fa, durante il quale il livello era dell’80%, si è abbassato ai 73%....”

 

 

Ho sempre odiato volare... non so bene perchè.

 

 

DRINN!

 

 

Oh, accidenti! Dovevo ricordarmi di spegnere il cellulare! Chissà per chi mi prenderanno...

 

 

-Pronto?-

 

 

-Hermione, ma allora è vero quel che si dice? Stai... realmente... fuggendo dal tuo primo marito?-

 

 

Amy, la mia collega, è famosa per le sue chiamate ad ore sballate, perciò non me ne stupisco. Ciò che mi fa venire ribrezzo è ciò che ha detto.

 

 

-Sei impazzita? Per chi mi hai preso, eh? Io amo Harry!-

 

 

-Oh, sì... ma, sai,... tensione da pre-nozze... sei sicura che non stai andando a farti dare coraggio da lui?-

 

 

-Amy, stai dando i numeri? Quello non lo sento e non lo vedo da anni!-

 

 

-Però ieri sera l’hai chiamato...-

 

 

-Come lo sai? Non hai ancora perso il vizio di intercettare le mie chiamate?-

 

 

-Beh... ho il tuo numero, sai...-

 

 

Amy è una pettegola, specializzata di gossip vari. E ficca il naso dappertutto, pretendendo di sapere tutto su tutti.

 

 

-Io amo Harry, va bene? Non lo tradirei mai, specie con Ronald! Con Ronald!-

 

 

-E calmati! ... e ancora questa mania di ripetere che ami Harry! Certo che lo ami, altrimenti non lo sposeresti, no?... sembra quasi che voglia convincerti di questo fatto...-

 

 

-Senti, sono su un aereo, va bene? Circondata da altre persone. Non posso reggere una discussione di questo genere... e che credo sia totalmente inutile. So quello che faccio, Amy. E con questo, ho chiuso.-

 

 

-Ti importa talmente del giudizio degli...- mi allontano il cellulare dall’orecchio e attacco. Sono rossissima in faccia, sento il calore sulle gote.

 

 

Amy mi ha davvero infastidita. Possibile che tutti pensino che io sia una sprovveduta?

 

 

Mi gira parecchio la testa, ma penso sia per la tensione e per la velocitàcon cui l’aereo è decollato.

 

 

Ancora una volta non riesco a non sentirmi un po’ preoccupata.

 

 

Ma perchè, poi?

 

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Il contatto con l’aria gelida è piuttosto pesante.

 

 

Il caldo a cui sono abituata (e quello dell’aereo) è troppo in contrasto con questo clima freddo.

 

 

Eppure... una volta non mi sorprendeva tanto...

 

 

Scuoto così forte la testa che mi prende un dolore al collo.

 

 

Uscendo dall’areoporto, mi rendo conto di aver fatto un’azione veramente avventata. Ci sfido che Harry era piuttosto perplesso!

 

 

Non è da me fiondarmi in un’avventura del genere. Che poi, meglio che modifichi il termine... non è, come sostiene Amy, l’ultima relazione prima della consacrata unione coniugale.

 

 

Storco il naso solo a pensarlo. Ah!

 

 

Mi guardo intorno. So benissimo qual’è l’indirizzo della casa di Ronald, ma...

 

 

Ehi! E’ lui!

 

 

Infatti, poco più in là, un uomo alto, dinoccolato e con una massa di capelli che spiccano come uno spruzzo di vernice rossa, è appoggiato ad una panchina ricoperta di scritte indecifrabili, e sembra aspettare qualcuno.

 

 

Me...?

 

 

Macchè, impossibile. Sarà già sorpreso di vedermi qui. Ci credo! Hermione Granger che va a fare una visitina all’ex marito poco prima di sposarsi! Impensabile, per chiunque mi conosca.

 

 

Solo che... Ronald ha conosciuto anche l’altra me stessa.

 

 

D’un tratto non ho più tanta voglia d’incontrarlo. Non so perchè, ma un vago malessere mi aleggia sullo stomaco.

 

 

Penso che sia solo affamata. Sì!, una capatina in un bar è quel che ci vuole. Gli passerò davanti senza guardarlo, non credo che mi riconoscerà... i miei capelli sono meno voluminosi e riccioli di un tempo, e la mia statura è salita...e poi...

 

 

Una ragazza piuttosto bassa, dai capelli bruni e corti, si dirige verso di lui.

 

 

Lo saluta agitando la mano convulsamente, con fare da vera scema.

 

 

E’... la ragazza bruna con cellulare sull’aereo!

 

 

Disprezzo le persone che hanno questo comportamento. Fanno sentire gli altri decisamente superiori.

 

 

E chi sarà, lei? La sua... fidanzata?

 

 

Ho sempre meno voglia di parlare con Ronald, e per nulla con quella. Mi dà sui nervi solo fissarla. Dio...! Ma come fa a frequentare una tale demente?

 

 

Non è stata una buona idea, quella di venire qui. No, per nulla.

 

 

“Hermione!”

 

 

Oh, accidenti. Ma ha una vista radar! O sono io che respirando faccio rumore, perchè, all’improvviso, si è girato verso di me.

 

 

“Sei tu!”

 

 

Chi vuole che sia? Piuttosto, sono io che voglio sapere chi è la sua amichetta. Anzi, no. Non voglio conoscerla.

 

 

“Sei... sei venuta, infine!” Sembra piacevolmente sorpreso.

 

 

Lo guardo dall’alto in basso (cosa alquanto difficile, dato che è sempre una spanna più imponente di me).

 

 

“Beh? Non dirmi che eri qui all’areoporto perchè lo sapevi?!”

 

 

Una piccola, piccolissima parte di me spera che dica che lo sospettava, che lo sperava... provvederò a farla diventare da piccola a nulla.

 

 

“Oh, no... insomma, ci... No, stavo aspettando...”

 

 

“...lei?” la mia non è quasi una domanda, ma un’affermazione.

 

 

“Già.”

 

 

“Non ci siamo ancora presentate, mi pare.” Mi rivolgo a quella santarellina tentando di sorridere.

 

 

Questa mi fissa, mi fissa, poi... scoppia in una risata fragorosa.

 

 

“Che razza di gente frequenti?” sibilo furiosa a Ronald, che sembra però anche lui divertito.

 

 

“Ma Hermione, sul serio non mi riconosci?” domanda la ragazza asciugandosi gli occhi.

 

 

“Dovrei?”

 

 

“Ma se sono Ginny!”

 

 

Ginny?... Ginevra Weasley? La sorella di Ronald?!

 

 

“Oh, ma certo, che sbadata!” esclamo sarcasticamente. “Sei molto più alta di qualche anno fa... e che dire dei tuoi capelli?”

 

 

“Avevo voglia di cambiare” spiega allegramente Ginevra. “E tu, come stai? Sono secoli che non ti vedo... e dimmi, davvero stai per sposarti? Chi è il fortunato?”

 

 

“Lo sfortunato, vorrai dire” la corregge Ronald, con un ghigno sfacciato.

 

 

Trattengo un pugno da sbattere su quelle guance rosee.

 

 

“Harry Potter” dico con voce più altezzosa che mai.

 

 

Sortisce l’effetto desiderato. Ronald si fa scuro in volto e Ginevra si affloscia sulla pancina, sfoderando un poco convincente sorriso stiracchiato. Ho sempre saputo che Ginevra ha una cotta per Harry, fin dai tempi di Hogwarts, ma non pensavo fosse ancora persitente.

 

 

“Oh... beh... congratulazioni.” Mormora. Ronald tace. “E’ strano. Io ti ho da sempre vista con Ron. Specialmente quando vi siete...”

 

 

“E’ una cosa passata” la interrompo. “Non era... autentica.”

 

 

Ronald si irrigidisce. Ginevra capisce di avere fatto una gaffe.

 

 

“Ehm... e perchè sei qui, Hermione?”

 

 

“A cancellare definitivamente quella ‘cosa passata’” spiego soddisfatta. Sento Ronald, al mio fianco, fare dietro-front e dirigersi verso la sua auto parcheggiata lì accanto.

 

 

“Oh.” La voce di Ginevra si è ridotta ad uno squittio. Fissa Ronald trattenendo il respiro. “Oh, beh, allora... dove alloggi?”

 

 

Oh, accidenti. Non c’ho pensato. Tanta era la fretta di partire che...

 

 

“In un albergo.”

 

 

“Prenotato?”

 

 

Mi stringo nelle spalle. Ginevra sembra capire.

 

 

“Starai da noi, Hermione. Non farti problemi.” La voce di Ronald è fredda e distaccata.

 

 

“Neanche per...”

 

 

“Oh, suvvia!” mi prega Ginevra. “Solo per qualche giorno!”

 

 

Sospiro di rassegnazione. E’ in questo momento che l’occhio mi cade sulla mano sinistra di Ronald.

 

 

All’anulare porta una specie di... anello. Di legno, intagliato da mani esperte. Ci sono incise due iniziali.

 

 

R&H.

 

________________________________________________________________________________

 

 

 

 

 

Ringrazio:

 

*Elivi

 

*Daffydebby

 

*Maho

 

*Mirtilla

 

*FallenStar

 

  
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