FLURRY FLUSH
2.
Oh darlin’
There’s
something happy and ther’s something bad
‘bout
wanting somebody, or so bad.
I
wear my love darling’, without shame
I’d
be proud if you would wear my name...
“I wanna merry you”, Bruce Springsteen
________________________________________________________________________________
Le ultime parole famose!!
Io lo odio. Lo odio, Ron Weasley. Che diritto ha di... di farmi
questo?!
Io adesso sono costretta a... oh, non voglio nemmeno pensarci!,
solo perchè il signorino non vuole scomodarsi a concedermi ‘sto
dannatissimo divorzio.
Harry ha dovuto rinviare di due settimane il matrimonio.
L’ho ripreso parecchio, quando l’ho saputo.
-Insomma, Harry! Pensi forse che mi ci voglia così tanto per
costringerlo a venire a firmare queste maledette pratiche?-
-Beh... più che costringerlo dovrai convincerlo... e, se è
cocciuto come un tempo, ti ci vorrà un bel po’.-
-Dio, davvero non riesco a sopportarlo. Ho chiamato, richiamato,
persino a sua madre... ho dovuto sorbirmi uno sproloquio sul fatto che eravamo
una bellissima coppia da Molly, che si sta un po’ rincitrullendo... e adesso mi
vedo costretta ad andare da lui. Oh, perchè il signorino...-
-Frena, Herm, frena. Ho già sentito questo discorso. E parecchie
volte. Ok, è meschino da parte sua. Ma gli piaci talmente che...-
-Harry, non me ne parlare. Io ho chiuso con lui. E’ inutile che
tenti questi sciocchi metodi di riappacificazione...-
Mi tappai la bocca con le mani. Riappacificazione? Ma cos’avevo,
in testa?
Con, Ron, dopo questo, mai.
Ma così adesso sono qui. Sto per partire. Aereo.
Quando lo vedrò, dirò a Ron che dovrà rimborsarmi il biglietto.
-Allora ciao, amore.- Harry si abbassa dandomi un bacio a fior di
labbra. –Goditi il viaggio...-
Godersi il che? Ma è ammattito?
-...e ricorda: tu sei Hermione Granger.-
Beh, lo so bene. Cos’è, una specie di avvertimento?
Svuoto la testa con disapprovazione, mentre Harry ridacchia.
-Ehi, era una battuta! Tranquilla... fra poco sarai Hermione
Potter... sono orgoglioso del fatto che porterai il mio nome.-
Sorrido benevola. Ok, ci passerò sopra... per ora.
L’imbarco. Ho sempre odiato l’aereo, non so perchè.
Non che abbia paura di volare... questo mai. E’ solo che... beh...
le nuvole, il cielo...
Ho preso l’aereo anche due anni fa...
Due anni, una settimana e sessantuno giorni...
Mi passo una mano sulla fronte. Harry non è il solo ad essere ammattito. Siamo proprio una bella coppia.
Mi accomodo sulla poltrona. Intorno a me ci sono bambini
strillanti, una ragazza bruna che preme freneticamente i tasti del cellulare,
alcuni vecchietti che già dormono.
La prima cosa che faccio è abbassare il finestrino. Preferisco
isolarmi. Ho del lavoro da fare.
Tiro fuori il mio taccuino, dove annoto le cose più importanti.
“Gringott: i depositi sono in calo; da un mese fa, durante il
quale il livello era dell’80%, si è abbassato ai 73%....”
Ho sempre odiato volare... non so bene perchè.
DRINN!
Oh, accidenti! Dovevo ricordarmi di spegnere il cellulare! Chissà
per chi mi prenderanno...
-Pronto?-
-Hermione, ma allora è vero quel che si dice? Stai... realmente...
fuggendo dal tuo primo marito?-
Amy, la mia collega, è famosa per le sue chiamate ad ore sballate,
perciò non me ne stupisco. Ciò che mi fa venire ribrezzo è ciò che ha detto.
-Sei impazzita? Per chi mi hai preso, eh? Io amo Harry!-
-Oh, sì... ma, sai,... tensione da pre-nozze... sei sicura che non
stai andando a farti dare coraggio da lui?-
-Amy, stai dando i numeri? Quello non lo sento e non lo vedo da
anni!-
-Però ieri sera l’hai chiamato...-
-Come lo sai? Non hai ancora perso il vizio di intercettare le mie
chiamate?-
-Beh... ho il tuo numero, sai...-
Amy è una pettegola, specializzata di gossip vari. E ficca il naso
dappertutto, pretendendo di sapere tutto su tutti.
-Io amo Harry, va bene? Non lo tradirei mai, specie con Ronald!
Con Ronald!-
-E calmati! ... e ancora questa mania di ripetere che ami Harry!
Certo che lo ami, altrimenti non lo sposeresti, no?... sembra quasi che voglia
convincerti di questo fatto...-
-Senti, sono su un aereo, va bene? Circondata da altre persone.
Non posso reggere una discussione di questo genere... e che credo sia
totalmente inutile. So quello che faccio, Amy. E con questo, ho chiuso.-
-Ti importa talmente del giudizio degli...- mi allontano il
cellulare dall’orecchio e attacco. Sono rossissima in faccia, sento il calore
sulle gote.
Amy mi ha davvero infastidita. Possibile che tutti pensino che io
sia una sprovveduta?
Mi gira parecchio la testa, ma penso sia per la tensione e per la
velocitàcon cui l’aereo è decollato.
Ancora una volta non riesco a non sentirmi un po’ preoccupata.
Ma perchè, poi?
________________________________________________________________________________
Il contatto con l’aria gelida è piuttosto pesante.
Il caldo a cui sono abituata (e quello dell’aereo) è troppo in
contrasto con questo clima freddo.
Eppure... una volta non mi sorprendeva tanto...
Scuoto così forte la testa che mi prende un dolore al collo.
Uscendo dall’areoporto, mi rendo conto di aver fatto un’azione
veramente avventata. Ci sfido che Harry era piuttosto perplesso!
Non è da me fiondarmi in un’avventura del genere. Che poi, meglio
che modifichi il termine... non è, come sostiene Amy, l’ultima relazione prima
della consacrata unione coniugale.
Storco il naso solo a pensarlo. Ah!
Mi guardo intorno. So benissimo qual’è l’indirizzo della casa di
Ronald, ma...
Ehi! E’ lui!
Infatti, poco più in là, un uomo alto, dinoccolato e con una massa
di capelli che spiccano come uno spruzzo di vernice rossa, è appoggiato ad una
panchina ricoperta di scritte indecifrabili, e sembra aspettare qualcuno.
Me...?
Macchè, impossibile. Sarà già sorpreso di vedermi qui. Ci credo!
Hermione Granger che va a fare una visitina all’ex marito poco prima di
sposarsi! Impensabile, per chiunque mi conosca.
Solo che... Ronald ha conosciuto anche l’altra me stessa.
D’un tratto non ho più tanta voglia d’incontrarlo. Non so perchè,
ma un vago malessere mi aleggia sullo stomaco.
Penso che sia solo affamata. Sì!, una capatina in un bar è quel
che ci vuole. Gli passerò davanti senza guardarlo, non credo che mi
riconoscerà... i miei capelli sono meno voluminosi e riccioli di un tempo, e la
mia statura è salita...e poi...
Una ragazza piuttosto bassa, dai capelli bruni e corti, si dirige
verso di lui.
Lo saluta agitando la mano convulsamente, con fare da vera scema.
E’... la ragazza bruna con cellulare sull’aereo!
Disprezzo le persone che hanno questo comportamento. Fanno sentire
gli altri decisamente superiori.
E chi sarà, lei? La sua... fidanzata?
Ho sempre meno voglia di parlare con Ronald, e per nulla con
quella. Mi dà sui nervi solo fissarla. Dio...! Ma come fa a frequentare una
tale demente?
Non è stata una buona idea, quella di venire qui. No, per nulla.
“Hermione!”
Oh, accidenti. Ma ha una vista radar! O sono io che respirando
faccio rumore, perchè, all’improvviso, si è girato verso di me.
“Sei tu!”
Chi vuole che sia? Piuttosto, sono io che voglio sapere chi è la
sua amichetta. Anzi, no. Non voglio conoscerla.
“Sei... sei venuta, infine!” Sembra piacevolmente sorpreso.
Lo guardo dall’alto in basso (cosa alquanto difficile, dato che è
sempre una spanna più imponente di me).
“Beh? Non dirmi che eri qui all’areoporto perchè lo sapevi?!”
Una piccola, piccolissima parte di me spera che dica che lo
sospettava, che lo sperava... provvederò a farla diventare da piccola a nulla.
“Oh, no... insomma, ci... No, stavo aspettando...”
“...lei?” la mia non è quasi una domanda, ma un’affermazione.
“Già.”
“Non ci siamo ancora presentate, mi pare.” Mi rivolgo a quella
santarellina tentando di sorridere.
Questa mi fissa, mi fissa, poi... scoppia in una risata fragorosa.
“Che razza di gente frequenti?” sibilo furiosa a Ronald, che
sembra però anche lui divertito.
“Ma Hermione, sul serio non mi riconosci?” domanda la ragazza
asciugandosi gli occhi.
“Dovrei?”
“Ma se sono Ginny!”
Ginny?... Ginevra Weasley? La sorella di Ronald?!
“Oh, ma certo, che sbadata!” esclamo sarcasticamente. “Sei molto
più alta di qualche anno fa... e che dire dei tuoi capelli?”
“Avevo voglia di cambiare” spiega allegramente Ginevra. “E tu,
come stai? Sono secoli che non ti vedo... e dimmi, davvero stai per sposarti?
Chi è il fortunato?”
“Lo sfortunato, vorrai dire” la corregge Ronald, con un
ghigno sfacciato.
Trattengo un pugno da sbattere su quelle guance rosee.
“Harry Potter” dico con voce più altezzosa che mai.
Sortisce l’effetto desiderato. Ronald si fa scuro in volto e Ginevra si affloscia sulla pancina, sfoderando un poco convincente sorriso stiracchiato. Ho sempre saputo che Ginevra ha una cotta per Harry, fin dai tempi di Hogwarts, ma non pensavo fosse ancora persitente.
“Oh... beh... congratulazioni.” Mormora. Ronald tace. “E’ strano. Io ti ho da sempre vista con Ron. Specialmente quando vi siete...”
“E’ una cosa passata” la interrompo. “Non era... autentica.”
Ronald si irrigidisce. Ginevra capisce di avere fatto una gaffe.
“Ehm... e perchè sei qui, Hermione?”
“A cancellare definitivamente quella ‘cosa passata’” spiego
soddisfatta. Sento Ronald, al mio fianco, fare dietro-front e dirigersi verso
la sua auto parcheggiata lì accanto.
“Oh.” La voce di Ginevra si è ridotta ad uno squittio. Fissa
Ronald trattenendo il respiro. “Oh, beh, allora... dove alloggi?”
Oh, accidenti. Non c’ho pensato. Tanta era la fretta di partire
che...
“In un albergo.”
“Prenotato?”
Mi stringo nelle spalle. Ginevra sembra capire.
“Starai da noi, Hermione. Non farti problemi.” La voce di Ronald è
fredda e distaccata.
“Neanche per...”
“Oh, suvvia!” mi prega Ginevra. “Solo per qualche giorno!”
Sospiro di rassegnazione. E’ in questo momento che l’occhio mi
cade sulla mano sinistra di Ronald.
All’anulare porta una specie di... anello. Di legno, intagliato da
mani esperte. Ci sono incise due iniziali.
R&H.
________________________________________________________________________________
Ringrazio:
*Elivi
*Daffydebby
*Maho
*Mirtilla
*FallenStar