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Autore: _fioredineve_    01/06/2015    7 recensioni
Ultimamente aveva notato alcuni particolari della Granger che per molti erano futili e, a tratti, infantili.
Ma non per lui, anzi, quei dettagli sembravano attrarlo.
Aveva notato che, quando era nervosa, tendeva ad attorcigliarsi i capelli ricci e cespugliosi intorno all'indice della mano destra, oppure se stava seduta muoveva freneticamente la gamba destra.
Quando era in imbarazzo o qualcuno le faceva un complimento tendeva ad abbassare lo sguardo e arrossire lievemente facendo mettere in risalto quelle poche lentiggini presenti sulle sue gote.
Quando era arrabbiata aveva una camminata pesante, veloce e abbastanza goffa, tendeva a sbuffare se infastidita da qualcosa.
Aveva un elenco lungo chilometri riguardante tutti i suoi particolari.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley, Ginny, Weasley, Hermione, Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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Uno.

La stanchezza si faceva sentire e Hermione sapeva anche da cos'era causata:, gli incontri segreti dell'ES e la preparazione per gli esami del quinto anno la tenevano sveglia fino a tardi.
A volte non aveva neanche il tempo di pensare a se stessa e comportarsi come una normale adolescente.
Poi ci si mettevano anche i gemelli a farle perdere tempo a causa delle loro stravaganti invenzioni del tutto illegali e pericolose.
Ne aveva abbastanza anche dei loro scherzi, da quando era diventata un Prefetto l'avevano presa di mira facendole scherzi su scherzi e porgendole indovinelli alquanto stupidi a parer suo.
Chiuse il volume di Trasfigurazione Avanzata e poggiò la testa sullo schienale della poltrona, era il punto della Sala Comune che più preferiva, beh, fino a quando non andavano a disturbarla ovviamente  stava bene, in pace, tranquilla, la poltrona era posta di fronte al camino e da lì poteva anche guardare al di fuori dell'enorme finestra della Sala. 
C'era silenzio e e gli unici rumori udibili erano la pioggia invernale che batteva contro la finestra e lo scoppiettare del fuoco, il resto dei Grifondoro erano a letto, tutto questo non fece che aumentare il sonno della ragazza che in poco tempo si appisolò sulla poltrona rossa, riscaldata dalle fiamme.

Era tardi, questo lo sapeva bene, ma in fondo non era la prima volta che lo faceva, no?
Quindi perchè farsi tanti problemi?
E poi non l'avrebbero mai beccato, conosceva quel Castello e tutti i suoi passaggi segreti meglio di Gazza e della sua Gatta, quindi non c'era niente di cui preoccuparsi.
Pronunciò la parola d'ordine per poi saltare attraverso il passaggio e entrare nella Sala Comune, il fuoco era ancora acceso, ciò significava che qualcuno era ancora lì.
Avanzò andando verso il dormitorio maschile, ma prima di salire le scale si voltò.
Sulla poltrona c'era la Granger addormentata, sul grembo aveva un libro chiuso, non se lo sarebbe mai aspettato, si era addormentata mentre studiava.
Questo non accadeva tutti i giorni, o almeno per lui, era la prima volta che vedeva la ragazza addormentarsi con l'unica cosa che, a quanto pare, la faceva sentire a suo agio.
Ultimamente aveva notato alcuni particolari della Granger che per molti erano futili e, a tratti, infantili.
Ma non per lui, anzi, quei dettagli sembravano attrarlo.
Aveva notato che, quando era nervosa, tendeva ad attorcigliarsi  i capelli ricci e cespugliosi  intorno all'indice della mano destra, oppure se stava seduta muoveva freneticamente la gamba destra.
Quando era in imbarazzo o qualcuno le faceva un complimento tendeva ad abbassare lo sguardo e arrossire lievemente facendo mettere in risalto quelle poche lentiggini presenti sulle sue gote.
Quando era arrabbiata aveva una camminata pesante, veloce e abbastanza goffa, tendeva a sbuffare se infastidita da qualcosa.
Aveva un elenco lungo chilometri riguardante tutti i suoi particolari, ma George questo non lo sapeva.
Non lo faceva per cattiveria, lo faceva solo perchè non voleva saltasse a conclusioni affrettate, il suo gemello era del tutto diverso da lui, di certo non fisicamente, ma in alcuni aspetti del carattere sì.
George era il classico tipo sensibile, sentimentale, suscettibile, cose che a Fred non appartenevano, lui era freddo, orgoglioso, testardo.
Non aveva mai provato cose simili all'amore o a semplici cotte adolescenziali.
Lui era più il tipo che faceva innamorare, lui non s'innamorava facilmente, anzi fino ad'ora non s'era mai innamorato e a lui la cosa stava bene così.
Tornò indietro e prese una coperta dal divano per poi poggiargliela addosso, mise il libro sul tavolo di fianco e decise di lasciarle un biglietto.
Scritto quello tornò sulla sua strada fino a salire del tutto la rampa di scale che portava al dormitorio maschile del settimo anno.

Aprì lentamente gli occhi, che ore erano?
Il fuoco era ormai spento.
Si spostò facendo cadere la coperta che aveva addosso, quella chi gliela aveva messa?
Non ricordava di essersi messa comoda.
Il libro?
Si guardò intorno trovandolo sul tavolino, sopra di esso c'era un biglietto.
Lo afferrò leggendo le poche parole scritte  con una calligrafia frettolosa e quasi incomprensibile "Granger, ti ho sempre detto che studiare troppo fa male anche a te" il tutto era firmato con due iniziale: FW.
Sapeva già a chi appartenessero e sorrise, tornò nel dormitorio femminile del quinto anno dove si lasciò scivolare tra le lenzuola calde e accoglienti del suo letto.

"Hermione sei strana" disse Ginny guardandola.
"In che senso?" chiese la riccia posando un libro sullo scaffale da cui lo aveva prelevato "Beh, ti comporti in modo strano, sembra che tu abbia la testa tra le nuvole, come quando frequentavi Viktor, ricordi?"
Hermione arrossì al ricordo della sua storia passata, alla fine non era andata come voleva, Viktor era tornato nel suo paese e tra allenamenti e partite di Quidditch l'unica cosa che potevano fare era mandarsi lettere, quindi avevano deciso di rimanere solo buoni amici, anche perchè Hermione aveva scoperto che splendida persona fosse in realtà.
"Ti sei presa una cotta per qualcuno?" se prima le gote di Hermione erano rosee per l'imbarazzo dei ricordi ora erano diventate color rosso acceso, quasi come i capelli di tutta la famiglia Weasley.
"No... non credo" sussurrò dirigendosi verso l'uscita della biblioteca, alla fine aveva lasciato perdere i libri che voleva leggere per trovarsi avvantaggiata rispetto ai compagni di corso.
"Sai che con me puoi confidarti" sussurrò la rossa seguendola, Ginny conosceva Hermione meglio di chiunque altro, soprattutto il suo lato femminile che molti ragazzi e i suoi due migliori amici si erano lasciati sfuggire.
"Saresti la prima a saperlo" le disse di rimando la riccia girando l'angolo del corridoio senza prestare attenzione a ciò che era davanti a lei.
Andò a sbattere contro qualcosa di alto e duro, all'inizio pensava fosse una delle colonne o uno scherzo di Pix, ma alzando la testa capì che non era nessuno dei due.
"Oh, scusami... George?" il ragazzo rise "Mi dispiace ma sono Fred, come hai potuto confondermi con la mia brutta copia, Granger?" un sorriso allegro e spontaneo nacque sulle labbra fini del ragazzo, Hermione si sentì arrossire, come mai prima d'ora le era successo in sua presenza.
Ginny osservò la scena tranquilla e sorridente, era raro vedere Hermione arrossire così davanti ad un ragazzo.
L'unica volta che l'aveva vista in quel modo era il giorno in cui Krum l'aveva invitata al Ballo del Ceppo, l'anno precedente.
"Ora vado, alla prossima, Granger" Hermione sembrò ridestarsi dal suo momento di trance e lo guardò "Alla prossima, Weasley" e sorrise.

"Fred, dobbiamo parlare" il ragazzo guardò il gemello confuso, avevano due sguardi diversi, uno serio e l'altro incuriosito.
"Dimmi Georgie" era come guardarsi allo specchio, tutto in loro era identico, stesso taglio di capelli, stessi occhi, stessi lineamenti, stesse labbra.
"Che ti succede?" disse George incrociando le braccia al petto.
"Che mi succede?" ripetè ancora più confuso, cosa voleva dire George?
"Sei distratto, non hai più idee per altre invenzioni, e per di più non mi dai retta quando ti chiedo di mettere in atto uno scherzo" sospirò George guardando il gemello "Ad esempio: stamattina mentre facevamo colazione  hai versato metà brocca col succo di zucca sul tavolo, e quando ti ho chiesto di fare l'ennesimo scherzo a Gazza? Oppure vogliamo parlare del fatto che oltre alla brillante idea delle Merendine Marinare e dei Torroni Sanguinolenti non ne hai più avuta una? Non è da te, fratello!"
Fred non rispose, cercando di ricordare almeno uno degli avvenimenti da lui accennati, quella mattina ricordava di aver versato il succo di Zucca, ma dello scherzo a Gazza che voleva fare non si ricordava niente.
"Ti sei preso una sbandata? Guarda che a me puoi dirlo, è Angelina?" Fred scosse la testa per poi sorridere "Sta tranquillo, nessuna sbandata, solo un po' di stanchezza poi domani sarò di nuovo in gran forma"
Ma chissà perchè nessuno dei due credeva nelle parole di Fred.





Ciao a tutti!
Prima di tutto mi presento: mi chiamo Vera e no, non sono nuova in questo fandom, ho già scritto due - pessime è dire poco - OS.
Vi chiederete "Allora perchè sei tornata?", il fatto è semplice, da un po' di tempo avevo questa strana voglia di scrivere su questa coppia - anche perchè pur non esistendo nè nei libri nè nei film l'adoro fin troppo - e beh, mi ci sono messa e dopo varie bozze e varie idee ecco qui una parte della storia.
Premetto che non sarà un storia lunga, anche perchè la mia fantasia potrebbe andare a farsi fottere ben presto.
Per qualsiasi cosa, chiarimenti o altro potete scrivermelo qui in una recensione o in messaggio privato.
Se poi trovate qualche errore scrivetelo pure, che sia inutile o meno, per me è necessario.
Beh, ora che faccio? Vi saluto - finalmente, direte voi - e torno davanti alla pagina bianca su cui scrivere il continuo adatto a questo.
Spero che come inizio vi piaccia, a presto!

Vera





 
   
 
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