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Autore: QueenFrozen    02/06/2015    3 recensioni
< Piacere, Steve Rogers! > si presenta. Il moro gli stringe debolmente la mano.
< Loki Laufeyson. > si limita a dire, tornando poi a disfare la valigia e a sistemare le sue cose nell'armadio.
< Questa camera è per tre persone, probabilmente arriverà qualcun'altr-->
< ROGERS! > Steve venne interrotto dall'irruenta irruzione di uno strano ragazzo. Alto, capelli marroni e corti, strani occhiali con lenti colorate addosso.
< ... COSA CI FAI TU QUI?! > gridò quasi sconvolto il biondo, fissando l'altro con sguardo incredulo.
< Ho corrotto il preside per farmi mettere in stanza con te! > esclama il ragazzo, avvicinandosi verso Steve con le braccia spalancate. Loki resta a fissarli, non volendo credere all'idea di dover condividere la stanza con due scalmanati.
[ School!AU ; ThorxLoki ; StevexBucky ; TonyxPepper
E' la mia prima fanfiction, spero non sia venuta un disastro. Buona lettura! ]
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Loki, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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[ Ho riscritto questo capitolo due volte, spero sia venuto bene. Fatemi sapere cosa ne pensate! ]


Le presentazioni furono piuttosto veloci, soprattutto perchè si resero conto che era ormai ora di andare ognuno nelle proprie classi. E così fecero. Loki si ritrovò a dover condividere il banco con Tony, e Bruce davanti a loro. Il professore arrivò dopo pochi minuti. Un tipo basso, dall'accento tedesco, con degli occhialini rotondi ben saldi sul viso. Lo chiamò e velocemente lo presentò alla classe. Il moro non disse nulla, semplicemente se ne stette lì a fingere di essere allegro, fin quando non se ne tornò a posto. 
La lezione di chimica cominciò, e per quanto a Loki interessasse, non riuscì a seguire nemmeno la metà della lezione.

<< Ehi, ho visto come guardi Point Break, magari possiamo andare a guardare qualche partita di football in questi giorni, è nella squadra d'istituto col buon Rogers. >> cominciò Tony, intento a fare di tutto pur di non stare a sentire la lezione. Erano tutte cose che già sapeva o che poteva benissimo capire da solo, per cui era raro se seguisse qualche lezione.
<< Che cosa? Che razza di soprannomi dai alla gente?! - sbuffò Loki, sforzando il cervello per ascoltare il professore e non lui - E no, non verrò a nessuna partita di football. >> odiava lo sport, qualsiasi tipo. Per lui non aveva alcun senso, bastava farsi una corsetta ogni tanto, invece di rincorrere una palla come deficenti o prenderla a schiaffi.
<< Oh andiamo, è divertente! >>
<< No, non lo è! >> Tony sospirò. Lo avrebbe senza dubbio convinto, lui convinceva sempre tutti. Restò zitto per qualche attimo, vagando con lo sguardo per la classe, soffermandosi poi su una ragazza al primo banco.
<< Parlando di biondi, che te ne pare di quella tipa lì infondo? >> gli chiese, indicandola.
<< Ancora intento a conquistare la Potts, Tony? >> si intromise Bruce, girandosi verso di loro, attento comunque a non farsi beccare.
<< Ovvio, e quest'anno ci riuscirò. >> Annuì convinto, mentre Loki si rassegnò all'idea che avrebbe dovuto imparare a studiare da autodidatta.

Passarono tre interminabili ore, e finalmente la campanella di uscita suonò. Bruce salutò i due e se ne andò a casa. 
<< Vieni in mensa con me? Magari becchiamo anche qualcun'altro. >> era una domanda piuttosto retorica, perchè era ora di pranzo ed entrambi sentivano un certo languorino. Il ragazzo annuì, seguendolo in mensa. Era una sala piuttosto affollata, piena di tavoli colmi di ragazzi, ma dopo aver preso qualcosa da mangiare in un vassoio, Tony riuscì ad individuare comunque delle facce amiche ed avviarsi verso di loro.
<< Ehi! Barnes! >> Chiamò verso un angolo della grande aula, sbracciandosi con il braccio sinistro, mentre con l'altro teneva il vassoio. Si diressero verso quella direzione. Al tavolo erano seduti un ragazzo, capelli scuri e lunghi fino al collo, e due ragazze, una con i capelli lisci e più chiari, l'altra un po' mossi e più scuri. Si salutarono amichevolmente e Tony si sedette, seguito silenzioso da Loki. 
<< Lui è Loki, è nuovo. E' in classe con me. >> Lo presenta subito ai suoi amici, sorridendo.
<< Piacere, io mi chiamo James, ma tutti mi chiamano Bucky. >> il ragazzo dai capelli lunghi gli sorride, allungando la mano destra verso di lui. Solo in quel momento, Loki si rese conto che al ragazzo pendeva la manica sinistra della maglia marroncina che indossava. Non aveva nulla lì, il braccio gli mancava. Lo osservò attentamente per qualche secondo prima di stringergli la mano e ricambiare a stento il sorriso. E lui doveva essere quel tipo di cui parlavano prima in camera, quello che al solo sentir pronunciare il suo nome Steve era diventato un pomodoro. Beh, brutto non era.
Le altre ragazze si presentarono allo stesso modo. Jane e Darcy si chiamavano.
<< Allora, che mi dite di nuovo? >> chiese Tony, addentando un pezzo di pane e non curandosi di non parlare mentre masticava rumorosamente.
<< Niente di che. Esami, quest'anno. Sono già nervoso. >> rispose il ragazzo, inforchettando qualche foglia di insalata e portandosela alla bocca.
<< Ma perfavore, non farmi ridere, secchione. Pensa a me piuttosto, chi mi farà i compiti ora che tu te ne andrai? >> chiese disperata Darcy, coprendosi il volto con le mani.
<< Magari è ora che cominci a studiare sul serio, che ne dici? >> la rimprovera l'altra, sembrando stufa di dover ripetere sempre le stesse cose all'amica.
<< E tu, Loki? Da quanto ti sei trasferito qui? >> gli chiede Bucky, sorseggiando un bicchere d'acqua.
<< Da una settimana, più o meno. Mia zia ha trovato lavoro qui e abbiamo dovuto trasferirci. >> spiega il moro, mettendo in bocca un pezzo di carne che aveva precedentemente tagliato.
<< Non vivi con i tuoi? >> chiese Darcy, inopportuna come al solito. Loki stette zitto per qualche secondo, masticando. Odiava parlare dei suoi genitori, non lo aveva praticamente mai fatto da quando erano morti.
<< No. >> si limita a dire, freddamente.
<< Brutto argomento? Non sei l'unico qui, amico. >> prende le redini del discorso Stark, parlando per esperienza personale, finendo il suo pezzo di pane.
Quella breve tensione che si era venuta a creare fu interrotta da Jane che sembrava aver appena visto la cosa più magnifica dell'universo.
<< Darcy! Guarda, guarda, lì! >> cominciò la ragazza, tutta entusiasta, aggrappandosi al braccio dell'amica.
<< Cosa? Che cos.. Oh, i biondoni! Ehi, ragazzi! >> si sbracciò verso Thor, Steve e Clint che erano appena entranti nella sala e avevano finito di prendere da mangiare.
<< Che cosa fai?! Non chiamarli! >> Jane arrossì, nascondendo il volto dietro la spalla della ragazza, che fu però bellamente ignorata da questa. I tre si avvicinarono subito al tavolo, e Loki alla vista del biondo cominciò a sentirsi piuttosto turbato. Intanto, Steve lo stava usando come scudo mentre avanzavano, avendo visto il motivo dei suoi rossori quotidiani. Clint prese subito posto a capotavola, salutando gli altri, mentre Steve stava per sedersi in mezzo a Jane e Darcy, ma quest'ultima glielo impedì.
<< Non mi dividerai da Jane! >> esclamò, guardandolo male. Il biondo alzò un sopracciglio, conosceva bene l'amica e sapeva che non poteva definirla la persona più normale di questo mondo, e sapeva anche che l'aveva fatto apposta, perchè l'unico altro posto libero era vicino a Bucky, dato che Thor si era impossessato di quello in mezzo a Tony e Loki. Sospirò e si andò a sedere, piuttosto imbarazzato. In realtà ogni volta che stava vicino a lui, tutte le sue paranoie e turbamenti passavano. Si sentiva stranamente tranquillo, e se ne stupiva sempre. 
<< Ciao Steve. >> lo salutò lui, con un dolce sorriso stampato sul volto.
<< Ciao Bucky.. >> ricambiò il suo sorriso, per poi cominciare ad ascoltare cosa si dicevano gli altri amici. 
Parlarono del più e del meno, di Darcy che voleva tentare il suicidio perchè Jane non gli avrebbe fatto copiare i compiti dopo che Bucky se ne sarebbe andato, di Clint che si lamentava di non avere abbastanza tempo per allenarsi con l'arco per colpa dello studio, e di Tony che cominciava a proporre party e feste varie a casa sua. Loki disse poco e niente, non aveva ancora troppa confidenza con nessuno di loro e per quanto non si sentisse a disagio con loro ( cosa strana, perchè di solito odia stare in compagnia ) non parlò comunque più di tanto. Semplicemente perdeva anni di vita ogni volta che Thor si voltava per guardarlo e si malediceva mentalmente per quelle reazioni. Finito il pranzo, salutò tutti e se ne andò in camera, lanciandosi sul letto e affondando il viso nel cuscino.
Non poteva credere che conosceva quel ragazzo da così poche ore e già gli faceva quell'effetto. Non credeva ai colpi di fulmine, non credeva all'amore in generale. Credeva fosse solo una debolezza, se ne era accorto in prima superiore, quando si era preso una cotta per il suo compagno di banco, che fu poi costretto a trasferirsi. Stette così male che si giurò che non si sarebbe mai più innamorato di nessuno, e fino ad allora ci era riuscito. Sperava che con il passare dei giorni, quelle strane sensazioni sarebbero andate via.
Il pomeriggio non fece nulla, stette un po' al telefono con zia Anne, che volle sapere per filo e per segno cosa era successo in quel primo giorno ( ovviamente sorvolò i dettagli ) e lesse un libro. Amava leggere, era un grande fan dei libri fantasy, nella nuova casa era riuscito ad avere una libreria in camera sua, così da poterci sistemare per bene tutta la sua collezione.
Tony uscì con qualche ragazza e Steve andò agli allenamenti di football con Thor e qualche altro ragazzo. Così per tutto il pomeriggio potè starsene in tranquillità.

Arrivata la sera, i due tornarono insieme.
<< Adesso fila in doccia, santo cielo, puzzi come una capra! >> esordì Tony, stando a dovuta distanza dall'amico, tenendosi il naso tappato.
<< Hai voluto stare in camera con me? E ora ne paghi le conseguenze. >> Steve era tutto sudato ed emanava un odore non molto gradevole. Loki chiuse il libro e lo ripose nello zaino, salutando i due con un gesto di mano, tirandosi seduto sul letto.
<< Non stare qui a blaterale, lavati! >> esclamò ancora il ragazzo, posando i suoi occhiali da sole sul comodino vicino al loro letto e sedendosi poi sul divanetto per togliersi le scarpe.
Steve sbuffò, prendendo la roba pulita dall'armadio e andando dritto in bagno per farsi una doccia. Stark guardò il moro, alzando il sopracciglio.
<< Che cavolo hai fatto tutto il pomeriggio? >>
<< Nulla. Sono stato qui. >> spiega l'altro, scrollando le spalle, era uscito solo per andare a prendere qualcosa per cenare.
<< Integrati un po', amico, non è bello stare sempre soli. >> si alza e prende dall'armadio un paio di shorts di tuta e una cannottiera nera, il suo pigiama improvvisato, e si cambia velocemente lanciando gli altri vestiti sul divanetto, per poi salire sul suo letto e starsene comodo là sopra.
Loki non disse nulla, semplicemente si mise anche lui il suo pigiama a maniche corte verde e si rimise a letto. Steve uscì dopo poco, pulito e profumato.
<< Sei già a letto Stark? Di solito se non è l'una il materasso non lo guardi nemmeno. >> scherza il biondo, facendo una smorfia di disappunto quando vede i suoi vestiti malamente gettati sul divano.
<< Non rompere, sono stanco. >> borbottò l'altro. Steve si stese sul letto, tirando un sospiro rilassato.
<< Il coach oggi ci ha distrutto, persino Thor non si reggeva più in piedi. >> il biondo si girò su un fianco, socchiudendo gli occhi. Erano solo le nove di sera ma già aveva un sonno tremendo.
<< Primo giorno e già vi strema così? Cominciamo bene. >> commenta Tony, mettendosi a pancia in sù.
<< Faccio bene a non entrare mai in nessuna squadra. >> ridacchia il moro, guardando i due dal suo letto. E comunque anche volendo non lo avrebbero mai preso, magro e debole com'era.
<< Per un certo verso sì. >> Steve ridacchia a sua volta, sistemandosi meglio sotto al lenzuolo.
<< State zitti ora, voglio dormire. >> dice Tony, accucciandosi sotto alle coperte.
<< Di già? >> chiede Loki, mettendo un braccio sotto al cuscino.
<< Ho sonno. >> si limita a dire l'altro, sbuffando.
<< E va bene, tanto anch'io sono piuttosto stanco. >> afferma Steve. E lo era davvero, aveva avuto una giornata piuttosto pesante.
<< Allora buonanotte. >> li saluta il moro, mettendosi comodo e chiudendo gli occhi.
<< Rogers, russa e giuro a Dio che sfondo il letto e ti cado addosso. >> sbuffa Stark, chiudendo gli occhi.
<< Io non russo Stark! >> borbotta l'altro. << Buonanotte. >> 
Si addormentarono subito tutti, e Loki si rese conto che quella sua nuova vita non sarebbe stata poi così male, la gente era strana ma di sicuro meglio che noiosa. 
   
 
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