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Autore: QueenFrozen    31/05/2015    3 recensioni
< Piacere, Steve Rogers! > si presenta. Il moro gli stringe debolmente la mano.
< Loki Laufeyson. > si limita a dire, tornando poi a disfare la valigia e a sistemare le sue cose nell'armadio.
< Questa camera è per tre persone, probabilmente arriverà qualcun'altr-->
< ROGERS! > Steve venne interrotto dall'irruenta irruzione di uno strano ragazzo. Alto, capelli marroni e corti, strani occhiali con lenti colorate addosso.
< ... COSA CI FAI TU QUI?! > gridò quasi sconvolto il biondo, fissando l'altro con sguardo incredulo.
< Ho corrotto il preside per farmi mettere in stanza con te! > esclama il ragazzo, avvicinandosi verso Steve con le braccia spalancate. Loki resta a fissarli, non volendo credere all'idea di dover condividere la stanza con due scalmanati.
[ School!AU ; ThorxLoki ; StevexBucky ; TonyxPepper
E' la mia prima fanfiction, spero non sia venuta un disastro. Buona lettura! ]
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Loki, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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[ Piccolo appunto: mi sono piuttosto sbizzarrita in questa fanfiction, soprattutto nel tipo di scuola.
Fatemi sapere cosa ne pensate e se ne vale la pena andare avanti, bye. ;; ] 



Erano già le sette e mezza della mattina, ma Loki di alzarsi non ne voleva proprio sapere. Si era trasferito da poco più di una settimana in quel paese con sua zia, e l'idea di dover frequentare i suoi ultimi due anni di liceo lì, lo turbavano non poco. Era riuscito a farsi degli amici nel vecchio paese, cosa veramente difficile per lui, e ora si ritrovava a dover ricominciare tutto da capo. 
Viveva con sua zia Anne da ormai sette anni, in seguito alla morte dei suoi genitori in un incidente stradale. Era solo un ragazzino all'epoca e prese davvero male la notizia. Da allora non fu più lo stesso Loki, e nemmeno ricordava come fosse il vecchio ragazzino magro dai capelli neri e occhi color smeraldo.
La casa che avevano trovato era abbastanza lontana dalla scuola che avrebbe dovuto frequentare, e la zia per il lavoro appena trovato sarebbe stata poco presente lì, per cui decisero di sfruttare la possibilità di allogiare nei dormitori della scuola.
"Sarà divertente, vedrai, ti farai velocemente un sacco di nuovi amici!" furono le parole della donna quando gli spiegò a cos'aveva pensato. Il ragazzo inizialmente disse di no, ma poi si arrese, capendo che era meglio soprattutto per lei, che avrebbe potuto lavorare in tranquillità senza doversi preoccupare di lui.
Sette e trentacinque, ancora nel letto a sbiascicare imprecazioni senza senso contro la sveglia che si rifiutava di smettere di strillare. 

<< Loki! Tesoro alzati, farai tardi a scuola! >> la voce lontana di zia Anne lo fece voltare a pancia in sù e aprire gli occhi. Se li strofinò, soffocando uno sbadiglio e decidendo che era arrivata l'ora di affrontare la sua nuova vita. 
Si avviò lentamente verso la cucina, lasciandosi dare il buongiorno dalla donna con un bacio sulla guancia e prendendo solo una brioche dalla tavola. Non aveva fame, si sentiva piuttosto nervoso, ma la mandò ugualmente giù velocemente per non darlo troppo a vedere. Si preparò in fretta, prendendo zaino e valigia. 
Sarebbe tornato a casa ogni fine settimana, e poi la domenica sarebbe ritornato nei dormitori. Pensò che comunque gli avrebbe anche fatto bene, starsene un po' da solo. 

<< Mi raccomando - cominciò la zia - fai il bravo, e stai attento. Chiamami per qualsiasi cosa. >>
<< Sì zia, non ti preoccupare. >> la donna lo baciò sulla fronte e lo lasciò uscire di casa, seguendolo con lo sguardo fin quando non arrivò il pullman che lo avrebbe portato a scuola. Per tutto il viaggio, che durò circa una mezz'oretta, Loki tenne gli occhi puntati fuori dal finestrino. Cominciava ad immaginare come sarebbe stata la scuola, i suoi nuovi compagni, la sua nuova vita. E immaginava anche come si sarebbe fatto odiare subito da tutti, come succedeva sempre.
Il pullman si fermò. Scese insieme ad altri ragazzi. L'aveva lasciato proprio davanti la scuola. Alzò lo sguardo. Si presentavano tre imponenti strutture, una un po' più distante dalle altre due. C'era un ampio spazio probabilmente ricreativo appena si varcava il cancello bianco di entrata. Si guardò intorno, vide un gruppetto di ragazzini che apparentemente sembravano del primo anno che ascoltavano un professore. Si avvicinò, gli stava spiegando come funzionava la scuola e tutto il restò. Indicò l'edificio più lontano e spiegò che quello era il dormitorio. Si diresse subito in quella direzione, il più discretamente possibile. Odiava avere gli sguardi addosso, preferiva non essere nemmeno visto.
La valigia cominciava a pesare nella mano destra, doveva sbrigarsi a raggiungere la sua camera. Entrò, e il suo sguardo si andò subito a posare nell'angolo in cui una signorina sui vent'anni massimo era seduta dietro una scrivania piena di pile di fogli. Parlava con un ragazzo dai capelli abbastanza lunghi, biondo, molto alto e ben piazzato, che appena sentì la porta aprirsi si girò verso di lui.
Loki perse praticamente ogni facoltà mentale a quello sguardo, probabilmente smise anche di respirare. Rimasero a fissarsi per interminabili secondi, il cuore cominciava ad aumentare i battiti e sentiva di star sudando freddo.

<< Thor? Thor ma mi stai ascoltando? >> La signora dietro la scrivania richiamò la sua attenzione e Loki si tirò un sonoro schiaffo sulla faccia. Non sapeva che cavolo gli era preso, in quel momento. 
<< Oh? Sisi Sif, scusa mi ero distratto! Ci vediamo dopo! >> Il ragazzo sorrise e prese la valigia accanto a lui, salendo per delle scale. Il moro scosse la testa, cercò di non pensarci più e si avvicinò alla scrivania.

<< Salve. Loki Laufeyson. >> Disse, mentre poggiava un attimo la valigia per terra per dare un po' di sollievo al suo braccio.
<< Ecco a te Loki, camera 21! >> Esclamò lei, dopo aver controllato su uno dei tanti fogli, dandogli una chiave. Loki accennò un sorriso e riprese la valigia, avviandosi verso le scale per cercare la sua stanza. Non gli fu difficile, nonostante il suo cuore risentisse ancora dei fatti avvenuti poco prima, trovò subito la stanza. Infilò la chiave nella serratura e la aprì lentamente. Trovò un ragazzo seduto sul materasso inferiore di un letto a castello, impegnato a fare qualcosa al cellulare.

<< Ciao! >> lo saluto quel tipo. Era biondo anche lui, occhi azzurri e muscoloso tanto quanto il tipo di prima. Santo cielo, era una persecuzione.
<< Ciao. >> disse, freddamente, mentre si appropiava del letto singolo dall'altro lato della stanza. 
<< Sei il mio compagno di stanza? >> chiede il biondo, alzandosi e incamminandosi verso di lui.
<< Così sembra. >> non lo degna nemmeno di uno sguardo, ma si ritrova a doverlo fare nel momento in cui se lo ritrova davanti con un sorrisetto da idiota in faccia e la mano tesa verso di lui.
<< Piacere, Steve Rogers! >> si presenta. Il moro gli stringe debolmente la mano.
<< Loki Laufeyson. >> si limita a dire, tornando poi a disfare la valigia e a sistemare le sue cose nell'armadio. 
<< Questa camera è per tre persone, probabilmente arriverà qualcun'altr-->>
<< ROGERS! >> Steve venne interrotto dall'irruenta irruzione di uno strano ragazzo. Alto, capelli marroni e corti, strani occhiali con lenti colorate addosso.
<< ... COSA CI FAI TU QUI?! >> gridò quasi sconvolto il biondo, fissando l'altro con sguardo incredulo.
<< Ho corrotto il preside per farmi mettere in stanza con te! >> esclama il ragazzo, avvicinandosi verso Steve con le braccia spalancate. Loki resta a fissarli, non volendo credere all'idea di dover condividere la stanza con due scalmanati.
<< Ma tu stai a due passi da qui, Stark, per quale motivo sei venuto a stare nel dormitorio?! >> gli chiede, indietreggiando.
<< Perchè mi andava! >> il tipo con gli occhiali lo raggiunge e lo abbraccia, non ricevendo però niente in cambio. Steve aveva la faccia di uno che ha appena capito che passerà un inferno, e a Loki quel tipo sembrava davvero uno da inferno. Si staccò dall'abbraccio a senso unico e si girò verso di lui.
<< Tu devi essere il nostro compagnio di stanza. Io sono Tony Stark, piacere! >> si presenta, togliendosi gli occhiali per squadrarlo meglio. Loki alza un sopracciglio, tornando alle sue faccende.
<< Loki. Loki Laufeyson. >> Tony uscì un attimo dalla stanza, tornando dentro con una valigia che lancia sul materasso superiore del letto a castello. 
<< Forza, andiamo a farci un giro e vediamo chi ci farà compagnia quest'anno nel dormitorio! >> dice con entusiasmo, non preoccupandosi minimamente nemmeno di sistemare le sue cose.
<< No, non mi va. >> gli risponde il biondo, incrociando le braccia.
<< Eddai Steve, non cominciare. >> sbuffa, prendendo il cellulare dalla tasca e dandogli uno sguardo.
<< Ma non mi va! E non mi va nemmeno che Loki resti da solo. >> Loki si ferma un attimo per guardarlo, quasi incredulo, ma poi torna a finire di sistemare le cose.
<< Uff, come vuoi, allora dopo ti aggiorno io. >> ed esce fuori a passo svelto, chiudendo poi la porta. Steve tirò un sospiro di sollievo.
<< Non fare caso a lui, infondo è un bravo ragazzo. >> il moro annuisce appena, chiudendo la valigia e mettendola sotto al letto, sistemando lì vicino anche lo zaino.
<< Sei nuovo, vero? A che indirizzo vai? >> Gli chiede, poggiandosi al muro.
<< Sì. Scientifico, quarto anno. >> Risponde, sedendosi sul letto. << Tu? >>
<< Oh, stesso indirizzo di Tony. - accenna una risata, pensando a quante ne dovrà passare il suo nuovo amico - Io sportivo, quarto anno anch'io. >> 
<< Mh. >> Annuisce ancora, sdraiandosi comodamente sul materasso. << A che ora cominciano le lezioni? >>
<< Solitamente alle otto, ma il primo giorno di solito verso le dieci. >> spiega, andando verso un mobile per sistemare qualcosa. Loki annuì.
< ROGEEERS!! >> la voce di Tony tornò a tormentare il povero ragazzo, seguita a ruota dal suo corpo che sbucò dalla porta, restando sulla soglia.
<< Indovina chi c'è al piano di sopra! >> Steve sbiancò, arrossendo subito dopo, tenendo lo sguardo fisso sul ragazzo.
<< Esatto! Barnes! >> esclama, con un enorme sorriso sul volto, entrando di nuovo nella camera. 
<< Chi è Barnes? >> chiede Loki, incuriosito.
<< N-nessuno.. Non è nessuno! >> risponde subito Steve, comprendosi il volto con le mani.
<< Oh, niente, è solo un tipo di cui il nostro buon Rogers è follemente innamorato. >> spiega Tony, avvicinandosi al biondo con sguardo innocente.
<< Non è vero! >> esclama lui, togliendo le mani dal viso, ancora rosso.
<< Nono, non è vero, shh, è tutto okay. >> ironizza l'altro, dandogli qualche pacca sulla spalla. 
<< La smetti?! >> si allontana bruscamente, visibilmente turbato dalla notizia.
Tony cominciò a ridere e anche Loki non potè non trattenere un sorrisetto divertito da quella scena.  Il biondo si lanciò sul letto, affondado il viso nel cuscino.
<< E' andato. >> Stark scrollò le spalle e guardò il moro.
<< Ehi, che ne dici se ti presento gli altri? >> farsi nuove amicizie non era sicuramente al primo posto nella lista di cose da fare in quella scuola, tantomeno se erano tutti come quei due.
<< Non mi fa differenza. >> dice, non ricambiando però lo sguardo. 
<< Forza Rogers, alzati, andiamo giù! >> esclama, tirando l'altro per la maglietta, ma senza risultati. Era piuttosto pesante. Si alzò comunque da solo, guardandolo male, avviandosi verso la porta. Stark sorrise soddisfatto, mentre anche Loki si alzò dal letto. Si convinse che infondo doveva farlo, e che magari avrebbe potuto rivederlo. Nono, che idiozie, non ci stava pensando davvero.
Uscirono tutti e tre dal dormitorio e proprio di fronte trovarono un gruppetto di ragazzi intenti a ridere e scherzare. 
<< Ehi, ragazzi! >> Li chiamò Tony, avvicinandosi. Si salutarono tutti amichevolmente.  Loki rimase in disparte vicino agli altri due, indietreggiando di poco soprattutto nel momento in cui scoprì che le preghiere del suo subconscio erano state esaudite. C'era anche il tipo biondo. 
<< Lui è Loki. E' nuovo, è capitato in stanza con noi. >> Stark lo presenta agli altri, con un sorrisetto sulle labbra. 
<< Piacere, io sono Bruce! >> sorrise allegramente uno di loro, alto con i capelli scuri.
<< Io mi chiamo Clint. >> un tipo bassino dai capelli molto corti, piazzato quasi quanto i biondoni.
<< Natasha. >> una ragazza dai capelli mossi, corti e rossi. Tony si meravigliò del fatto che la guardò appena e passò al prossimo ragazzo.
<< Thor. - sorrise, porgendogli la mano - Ci siamo visti prima, se non sbaglio. >> Il cuore di Loki ricominciò a battere innaturalmente mentre gli stringeva l'enorme mano. 
<< No, non ti sbagli. >> le sue labbra cercano di incurvarsi in un lieve sorriso, mentre l'altro scioglie la stretta.
"Fantastico. - pensò Tony fra sè e sè - Ho un altro gay in camera. Io voglio parlare di ragazze!"
   
 
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