Amelia osservò la casa, da cima a fondo, cercando di capire ogni ricordo che la carta da parati nascondeva dietro le pareti, era sicura che ve ne erano veramente molti e che a lei non fossero accessibili, per sua sfortuna.
Strinse la tazza con dentro il the caldo tra le mani che Miss Hudson aveva gentilmente preparato, e fissava il contenuto: si sentiva persa senza il Dottore, non sapeva dove cercare, era solo in grado di badare a se stessa. 
«Hai un piano?» chiese a John, guardandolo intensamente mentre aspettava la sua risposta.  Lui si portò le mani vicino al mento dopo aver sospirato, ed annuì prima di accarezzarsi la parte sinistra del baffo  «Ne ho molti, ma prima di tutto dobbiamo cercare aiuto, in due e senza nessuna magia non abbiamo molte possibilità. »
«A chi stai pensando? Agli Avengers?»
«No, assolutamente no. Dobbiamo far si che  la faccenda rimanga in Inghilterra. »
«Chi, allora? Oh, assolutamente no.»
«È la nostra unica speranza. »
«Chiamiamo anche Peter Pan, allora!»
«Lo hai detto tu.»
«Ma----è Harry! Esiste davvero? »
«Sì, ed abbiamo un disperato bisogno di lui, in questo momento. »
«Harry---ugh, e va bene! Ma non voglio il lupo mannaro intorno.  Scherzavi quando parlavi di Peter Pan, giusto? »
«Abbiamo bisogno di molta polvere di fata, Amelia.»
«Per tutti i Dalek, non è possibile. »
«Domani scriverò la lettera ad Harry, questa sera facciamo un viaggio ai giardini di Kensington. »