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Autore: Evil Ulquiorra    04/06/2015    2 recensioni
Nel mondo di Code Geass,il 10 Agosto del 2010,un giovane Lelouch VI Britannia perde la sorella Nunnally a causa dei bombardamenti alleati sulle coste Giapponesi. In preda alla disperazione,il principe esiliato trova tra i rottami della battaglia il corpo di un androide senziente che afferma di chiamarsi Ultron...
-Crossover tra Code Geass e Avengers
-LelouchXHarem
-Lelouch super intelligente,manipolativo e decisamente più psicopatico.
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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nota: ha volte mi riferisco a Lelouch con il termine creatura,in quanto lui è un ibrido tra macchina e uomo.

Il mio nome...è Zero

La Mustang di Villetta Nu infilò rombando la rampa d’ingresso del Nuovo Lincon Memorial, lungo la via diretta verso il centro di Tokyo.
In assequio alle leggi dell’economia,il bureau aveva preso in affitto la sede del reverendo Alastair.
La forza di pronto intervento aspettava a bordo di tre veicoli: in testa un ammaccato furgone con targa civile e , dietro, due furgoni neri della swat carichi di uomini e con i motori al minimo del grande garage buio.
Villetta tirò fuori dalla macchina la sacca con l’equipaggiamento e corse al furgone di testa, un veicolo bianco con la scritta PURISTI incollata sulle fiancate.
Quattro uomini la guardarono arrivare attraverso gli sportelli posteriori aperti. Villetta era snella, nella tuta di tela blu a maniche corte, e si muoveva svelta sotto il peso dell’equipaggiamento, con i capelli d’argento che rilucevano alla spettrale luce fluorescente.
<< Donne,sempre in ritardo>> commentò un agente.
Il responsabile dell’operazione era l’agente speciale Kwell Sorsei
<< Non è in ritardo. Non l’ho avvertita finchè non ci hanno dato il via>> disse
<< Deve aver portato il culo fin qui dal confine della città. Ehi Villaetta, passami la sacca>>
Lei battè il palmo della mano contro quello di Sorsei
<< Salve Kwell>>
L’uomo mormorò qualcosa al trasandato agente chino sul volante e, prima ancora che gli sportelli si chiudessero, il furgone partì per emergere nella gradevole sera autunnale.

Villetta Nu, veterana delle operazioni di sorveglianza in area 7, si abbassò per passare sotto l’oculare del periscopio e andò a sedersi il più vicino possibile al blocco di settanta chili di ghiaccio secco che ,quando restavano di guardia con il motore spento, serviva da condizionatore d’aria.
Il vecchio furgone aveva quell’odore carcerario di paura e sudore impossibile da togliere.
Nella sua lunga esistenza aveva cambiato molte scritte. Quelle sporche e sbiadite che ora portava sulle fiancate avevano trenta minuti di vita. I fori di proiettile riempiti di mastice erano più vecchi. I finestrini posteriori appositamente oscurati, funzionavano come specchi attraverso i quali si vedeva solo l’interno.
Villetta poteva osservare i grossi furgoni neri della swat che li seguivano. Sperava di non dover essere costretta a stare ore chiusa la dentro.
Tutte le volte che girava la faccia verso i finestrini, gli agenti maschi la squadravano.
L’egente speciale Villetta Nu, trentadue anni, con la pelle scura al pari di una regina d’africa, dimostrava la sua età ,e riusciva ad apparire attraente anche nella tuta di tela blu. Kwell, capelli arancioni e con il fisico di un atleta, recuperò il blocco di carta dal sedile anteriore.
<< Come mai piombiamo sempre in mezzo a queste cavolate, Nu?>> le domandò, sorridendo
<< Perché Jeremiah continua a chiedere di noi>> rispose lei
<< Fare da shaperò per un esecuzione. Che spreco del nostro tempo>>
<< Come se avessimo di meglio da fare>>
e poi, doveva ancora redimersi dall’umiliazione subita il giorno prima.
Era stata trovata in uno dei vecchi edifici presenti nel ghetto di Shinjuku, vestita in una camicia di forza e completamente priva di sensi, così come del proprio nightmare.
Evidentemente, era stata sorpresa da qualcuno dei terroristi eleven, probabilmente una donna, considerando che le avevano rubato l’uniforme.
Chiunque fosse stato, almeno, aveva avuto la decenza di rivestirla, pensò.

Il furgone si fermò e loro uscirono. Jeremiah Gottwald li aspettava all’esterno, accompagnato da un totale di quattro Shatterland
<< Siamo tutti pronti ?>>domandò, con fare imperioso.
Villetta annuì rapidamente
<< Sissignore>>
<< Bene, non voglio che niente e nessuno rovini il processo di stasera>>

                                                                                                                          * * *

Kallen afferrò il telecomando e accese il televisore, le parole che quell’uomo mascherato aveva pronunciato loro il giorno prima, ancora ben impresse nella propria mente.

Flashback

<< Sei pazzo?!>>
<< Sono certo che qualcuno lo dirà>>ridacchiò l’altro ,il tono di voce ornato da una lieve punta di divertimento.
Kallen fissò l’uomo con fare incredulo
<< Hai davvero intenzione di liberare Suzaku Kururugi ?>>
<< Sì,se questo vi motiverà ad aver fiducia nelle mie capacità>>dichiarò.
La donna inarcò un sopracciglio e il giovane prese un respiro profondo
<< La scelta di Suzaku Kururugi non è casuale. Attraverso un simile processo, i puristi riceveranno il via libera dall’imperatore stesso per abolire il sistema dei britanni onorari>>
<< Ci vorrebbe un miracolo per compiere una simile impresa>>commentò Ouigi, alle spalle della creatura.
Lelouch volse la propria attenzione nei confronti del capobanda
<< Un miracolo è una cosa che sembra impossibile, ma che avviene ugualmente. Non è solo un’idea. È un simbolo, così come lo è l’atto di compierlo, sono gli uomini a dare potere ai simboli. Da solo un simbolo è privo di significato. Ma con un bel numero di persone alle spalle anche un singolo miracolo…può cambiare il mondo>>
Per qualche strana ragione, la rossa si sentì subito rapita dall’ardore con cui l’uomo mascherato aveva pronunciato tali parole.
Abbassò la testa, emettendo un sospiro di rammaricò
<< Vorrei tanto che fosse possibile, tuttavia…ogni volta che ho visto cambiare questo mondo… è stato in peggio>>mormorò.
Il giovane britanno rimase fermo e immobile, inclinando leggermente il capo
<< Perché vuoi farlo?>>domandò Ouigi.
Lelouch compì un paio di passi in direzione dell’uscita
<< Perché una notte, qualcuno molto vicino a me, disse qualcosa che cambiò la mia vita per sempre>>
La donna inarcò un sopracciglio
<< Che cosa?>>
<< Questo paese ha bisogno di qualcosa di più di un governo>>continuò l’altro
<<  Ha bisogno di speranza>>

Fine flashback


Emise un sospiro, volgendo la propria attenzione nei confronti di Ouigi
<< Pensi che funzionerà?>>domandò, visibilmente scettica.
L’uomo rimase fermo e immobile, lo sguardo rivolto nei confronti del notiziario.

                                                                                                                        * * *

Il convoglio procedeva a una velocità di appena una decina di km orari, accompagnato dalle figure di quattro nightmare frame, uno per ogni lato del carro.
Al di sopra di esso, legato e sostenuto da un paio di guardie, vi era Suzaku Kururugi, un callora pulsante che ne adornava l’incavo del collo.
Centinaia di persone osservavano la scena, gli occhi puntati in direzione del prigioniero.
A filmare il tutto vi erano gli operatori di Diethard Dier,noto cronista dell’impero britannico, il volto chiuso in un espressione visibilmente annoiata, all’interno della sala di registrazione posta lungo il perimetro del percorso stabilito.
L’intera via era stata riccamente contrassegnata come zona chiusa a qualsiasi veicolo non autorizzato, attraverso l’uso di vari cartelli e segnali stradali. Il giornalista strinse gli occhi, emettendo un sospiro di rammarico. Lontani, ormai, erano gli anni d’oro della sua carriera ,dove l’emozione derivata da un servizio era sempre stata sufficiente a garantirgli una ricompensa più che profiqua, ben al di sopra del futile denaro.
Tutto questo…non era altro che una frasa. Una macchinazione diabolica dedita a corrompere le menti dei cittadini.
Erano passate appena 24 ore dalla morte del vicerè Clovis e poi,poco dopo le prime indagini, udite udite il miracolo!
Il colpevole viene ritrovato tra i britanni onorari, il figlio dell’ex primo ministro del Giappone  ,per giunta! Disgustoso, pensò.

In quel preciso istante, qualcosa attirò l’attenzione dei presenti. Un rombo di motori proveniente dall’estremità opposta del percorso.
La radio di Jeremiah, posta all’interno della faretra ascellare, emise un sonoro bip. Il marvagio non perse tempo e afferrò il comunicatore
<< Comandante Jeremiah>>
<< Cosa succede?>>
<< Ci sono quattro vetture che stanno entrando nella via principale dalla terza strada. Ho seguito gli ordini e ho cercato di fare un controllo ma non si sono fermate>>continuò la voce.
Il purista inarcò un sopracciglio
<< Pensi che possa aver a che fare con i terroristi?>>
l’uomo dall’altro capo della linea sembrò esitare un momento<< In realtà…le auto sono guidate dal mezzo di sua altezza Clovis>>
Al sentire tali parole, il vicerè dilatò le pupille
<< Ma che razza  di scherzo è questo? Non importa, lasciale passare senza problemi>>
Volse la propria attenzione nei confronti dei sottoposti
<< Fermate l’intera colonna !>>ordinò.
I soldati fecero come gli era stato detto.
L’azione suscitò la sorpresa della maggior parte dei partecipanti, manifestandosi sotto forma di una serie di sussurri. Dall’oscurità della notte, scaturirono le forme di quattro veicoli, uno dei quali pareva una perfetta riproduzione dell’auto utilizzata dall’ex principe Clovis La Britannia.
Gli altri tre ,invece, non erano altro che piccoli furgoncini, ciascuno dei quali, così come la macchina, presentava una cassa di metallo posta al di sopra della parte posteriore del mezzo.
<< Andate a controllare>>continuò Jeremiah. I privati fecero come gli era stato detto.
Armati di torce e pistole semiautomatiche, camminarono in direzione dei nuovi arrivati e questi, di conseguenza, interruppero il loro cammino, fermandosi a meta strada. Gli uomini esitarono un momento ma ripresero subito la loro compostezza.
Un giovane maschio fu il primo a farsi avanti
<< Ok,ragazzi,lo scherzo è finito…>>
si fermò di colpo, non appena la luce delle torce illuminò gli interni del veicolo. Afferrò il comunicatore
<< Signore…è vuoto>>
<< Cosa?>>
La sorpresa del purista sembrava quasi palpabile.
<< Anche questa qui>>li informò una guardia.
<< Sono tutte vuote, signore!>>continuò un altro.
L’uomo fuoriuscì dal nightmare, dirigendosi in fretta e furia verso il gruppo di convogli.
Fissò i posti di guida, con fare incredulo
<< Volete seriamente dirmi…che si sono guidate fin qui da sole?>>domandò, in tono freddo.
Il privato fece per rispondere ,quando un sibilo acuto attirò l’attenzione di entrambi.
Alzarono lo sguardo, in direzione dei container. Jeremiah strinse gli occhi
<< Ma che diavolo…>>
In quel preciso istante, le casse si aprirono, in una rapido scatto delle loro pareti, rivelando il loro contenuto: quattro oggetti di forma sferica, ciascuno dei quali presentanti una serie di borchie squadrate lungo la superficie.
Sulla cima del carro, Susaku non potè fare a meno di emettere un urlo di avvertimento, che venne, tuttavia, soppresso dal collare elettrico. Il marvagio compì un passo all’indietro
<< Oh no>>
E poi, i contenitori esplosero.
Una coltre di gas,iniziò a fuoriuscire dalle vetture. Arrivò dall’ingresso del parcheggio su Jefferso Road e anche così vicina non appariva diversa da una nebbia normale. Era bianca e luminosa, ma brillante. Si muoveva in fretta e aveva bloccato gran parte della luce dei lampioni. Dove prima vi erano gli oggetti ora cerano monetine d’argento nel cielo, così come una luna piena d’inverno, vista attraverso un sottile velo di seta. Veniva veloce ma pigra.
Avanzava imparziale sulle due corsie della strada asfaltata ,cancellandole dalla vista. I nightmare furono inghiottiti in un colpo.
Per un momento, il secondo piano dell’edificio accanto emerse da quel bianco, e poi scomparve anche lui. Il cartello TENERE LA DESTRA ,all’ingresso e all’uscita del parcheggio, scomparve, le lettere nere sul segnale parvero galleggiare per un momento nel limbo ,dopo che lo sfondo biancosporco fu sparito.
Poi presero a scomparire le persone
<< Tappatevi la bocca!>>urlò Gottwald, attirando l’attenzione dei soldati.
Accadde così in fretta. Il cielo blu scuro scomparve diventando prima un‘ ampia fascia, poi una striscia, poi una riga di penna, poi niente del tutto. Il bianco premeva contro il vetro dei finestrini. I civili arrivavano a vedere fino al bidone dei rifiuti che si trovava a un metro di distanza dal convoglio. Jeremiah poteva vedere i paraurti anteriori dei frame, ma non di più.
Poi,qualcosa attirò la sua attenzione. Era ancora vivo,pensò.
Prese una rapida boccata d’aria
<< Non è gas tossico>>sussurrò .
E allora capì.
Volse lo sguardo in direzione di un sottoposto
<< Dov’è il prigioniero?!>>domandò, con fare agitato.
Kwell non perse tempo e puntò la torcia nei confronti del carro. Sebbene la visibilità fosse piuttosto ridotta,dopo appena un paio di minuti,la nebbia cominciò a svanire rivelando la cima del convoglio.
Niente. Era completamente vuota.
L’uomo strinse i denti e sbattè ambe le mani contro il legno del mezzo, in un impeto d’ira
<< Maledizione!>>

                                                                                                            * * *

In tutto il mondo, le televisioni, così come gli enormi schermi che affacciavano lungo i vari edifici pubblicitari disposti nei centri città, iniziarono a vibrare.
Le varie effige che costituivano programmi, film e serie tv, cominciarono a lasciare il posto a un’immagine distorta e priva di alcuna forma, per poi rivelare la figura responsabile di quella notte scellerata.
Un uomo mascherato, comodamente seduto di fronte a una scrivania in stile ottocentesco, fissava l’obbiettivo della videocamera, un casco nero e lucente che ne adornava il volto.

All’interno della capitale dell’impero britannico, Pendragon , Charles Li Britannia, osservò il tutto con fare impassibile, accompagnato dalla presenza di un giovane bambino dalla lunga capigliatura dorata.

L’uomo prese un respiro profondo
<< Buona sera, Tokyo. Il mio nome…è Zero. Prima di tutto, vi prego di scusarmi per questa interruzione: come molti di voi, io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione; ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 Ottobre, un giorno, ahimè, sprofondato nell'oblio, sottraendo un po' di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere. Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. >>

                                                                                                                  * * *

All’interno della stazione televisiva di Tokyo,il personale era in fermento
<< Interrompete la trasmissione !>> ordinò qualcuno
<< No!>>
Al sentire tali parole, la figura volse la propria attenzione nei confronti di Diethard
<< Ma,signore…>>
<< Voglio sentire cos’ha da dire>> ribattè l’altro, in tono freddo.

                                                                                                            * * *

<< Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere e sottomettervi. Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole... non c'è che da guardarsi allo specchio>> fece una pausa per riprendere fiato<<  Io so perché l'avete fatto: so che avevate paura, e chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie: c'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, e il caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'attuale imperatore: Charles Li Britannia. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso obbediente consenso.  Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio. Ieri sera io ho ucciso il principe Clovis La Britannia, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. La capacità di reagire>>

La rivelazione fu accolta con una serie di grida e sussulti. Quest’uomo, chiunque egli fosse, aveva appena rivendicato l’omicidio del secolo! Jeremiah fissò lo schermo, il volto chiuso in un espressione di pura collera.

<<  Sette anni fa, un grande cittadino giapponese, Kyoshiro Todo, ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 Ottobre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l'equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato questo giorno>>
 Il tutto venne accolto da un profondo silenzio. Ogni persona del mondo, che fossero uomini, donne o bambini, trattenne il fiato, aspettando le prossime parole dell’uomo che aveva appena dichiarato guerra aperta all’impero più potente del mondo.
Dopo appena un minuto buono, la figura mascherata prese un respiro profondo
<< Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco. A un anno da questa notte, io farò cadere l’impero di Britannia, e insieme offriremo loro un 5 Ottobre che non verrà MAI- PIù –DIMENTICATO.>>
e fu lì, che la trasmissione si interruppe .
Quando la nebbia si levò, dalle strade della città di Tokyo, sia Suzaku Kururgi che una delle quattro macchine comparse durante la parata, erano scomparsi.
All’interno del ghetto di Shinjuku, Kallen Kozuki, così come ogni membro della squadra di combattenti, poteva pensare a una sola e semplice parola
<< Wow>>

                                                                                                                    * * *

In un vecchio edificio abbandonato ,posto nella periferia del ghetto di Shinjuku, Lelouch VI Britannia aveva appena finito di rimuovere il collare dall’incavo britanno onorario. Suzaku emise un leggero sussulto, per poi compiere un passo all’indietro
<< Chi sei?>>domandò ,in tono freddo.
Zero inclinò leggermente la testa
<< Chi ? Chi è solo il pronome conseguente alla funzione. Ma ciò che sono…è un uomo in maschera>>
<< Sì, questo lo vedo>>borbottò l’altro.
Il giovane si strinse nelle spalle
<< Certo,non metto in dubbio le tue capacità di osservazione, sto solo sottolineando il paradosso dal chiedere a un uomo mascherato chi egli sia>>commentò.
Suo malgrado, Suzaku si ritrovò costretto a emettere una piccola risata.
Volse la propria attenzione nei confronti della figura
<< Sei tu, non è vero? Colui che ha ucciso il principe Clovis>>
La creatura annuì in assenso
<< Ho dovuto farlo>>
<< Perché?>>
<< Avevo anche un’altra opzione. Tuttavia…nella vita bisogna fare scelte difficili>>continuò l’uomo, ignorando la domanda dell’eleven.
<< Ora >>
si voltò, per affrontare l'adolescente
<< Cosa fare con te?>>
Suzaku, che aveva appena finito di togliersi le manette ,fissò il giovane con diffidenza.
Lelouch ridacchiò, visibilmente divertito
<< Suvvia, non c'è bisogno di essere così cauti. Non sono andato attraverso tutte queste difficoltà solo per ucciderti. Una simile azione non porterebbe altro che al disastro>>
<< Cosa intendi?>> domandò l’altro, con fare incuriosito.
Zero volse lo sguardo in direzione dell’orientale
<< Cosa pensi che accadrebbe se il popolo giapponese, dopo essere andato a letto sorridente in questa notte di intrighi, si svegliasse il giorno dopo…solo per scoprire che il loro amato commilitone era stato ucciso mentre dormivano? Avrebbero subito supposto che i Britanni fossero responsabili di un simile accaduto. Un'esecuzione nonostante la mia testimonianza . Una cosa del genere sarebbe subito diventata causa di disordini. E questo sarebbe un male per le persone di tutti i paesi conquistati da Britannia. >>
Kururugi strinse i denti
<< E per quanto riguarda il tuo piccolo show? Le conseguenze potrebbero essere le stesse>>
<< Forse, ma improbabile>> rispose l’altro, il tono di voce ornato da una lieve punta d’indifferenza
<< L'unica cosa che il popolo di Britannia ama più del dramma è la guerra. Saranno troppo occupati a confermare la verità delle mie parole. E ciò mi darà il tempo sufficiente per prepararmi>>
<< Prepararti per cosa?>>domandò il giovane,con fare sospetto.
L’uomo si strinse nelle spalle
<< Per aiutare le persone, è ovvio. Il Refrain è dilagante. La povertà ? una costante della vita. Ho guardato dritto negli occhi della società attuale, Suzaku Kururugi, e sai cosa ho visto? La sofferenza. Deve finire. E finchè ci sarà aria nel mio petto, allora io… farò quello che posso per contribuire a migliorare la vita delle persone intorno a me >>
<< Anche se questo significa che alcuni soffriranno ?!>>gridò l’altro, visibilmente irato.
Sotto la maschera, Lelouch non potè fare a meno di inarcare un sopracciglio.
<< Soffrire?>>scosse la testa un paio di volte
<< Credo che  tu non abbia chiara la situazione. Le uniche persone a 'soffrire',come dici tu, sarebbero  quelli al potere. I deboli dovrebbero sostenere il forte e il forte dovrebbe proteggere i deboli. Questa è la vera via per la pace. Ciò che abbiamo ora è un sistema dove coloro che hanno il potere sono autorizzati ad opprimere quelli che ne sono privi >>
<< Così il terrorismo è la vostra risposta?!>>continuò il giovane, il volto chiuso in un espressione di pura collera.
L’uomo mascherato inclinò leggermente la testa
<<  Terrorismo? Pensi che io sia solo un altro combattente che lotta per la libertà dei giapponesi?>>
il tutto fu seguito da una risata divertita.
<< No, io non sono un terrorista. Io sono un rivoluzionario. C'è una grande differenza. Non giudico le persone a causa del proprio paese. Il mio conflitto è indirizzato non contro coloro che ne fanno parte ma verso lo stile di vita che lo affligge>>
<< Servirà solo a portare guai ! Perché non riesci a vedere che quello che stai facendo non causerà  altro che dolore ?!>>
<< Dolore,dici?>>
 scosse lentamente la testa
<<  I Sacrifici sono le fondamenta dell’agire umano. Nessuna occupazione  è mai stata risolta attraverso la resistenza passiva. Ci vuole il fuoco per combattere il fuoco. Se non si è disposti a perdere, non si può sperare di vincere. Ci vuole l'azione >>
<< Io non credo >> dichiarò Suzaku
<< So che le cose possono essere risolate in modo pacifico>>
<< Ah sì? E come  proponi di  farlo? Quale metodo useresti?>>domandò l’altro, visibilmente incuriosito.
L’eleven prese un respiro profondo
< Cambiando le cose dall'interno del sistema>> proclamò
<< La gente deve rendersi conto che le cose potrebbero andare meglio se decidessimo di collaborare con i britanni ,anziché combatterli. Se smettiamo di causare così tanti problemi sono convinto che riusciremo a farci accettare. Dopo di chè …saremo in grado di ricostruire le nostre vite!>>terminò.

Il giovane rimase in silenzio, a contemplare le parole del giapponese. 
Dopo che quel breve lasso di tempo giunse al suo temine ,parlò lentamente, come se stesse cercando di avvolgere la propria mente attorno a quel discorso.
<< Così …il vostro piano per cambiare le cose è quello di cedere agli oppressori e sperare che abbiano pietà di te?>>
fece una pausa per riprendere fiato
<< Sei un idiota>>

Com'era? Spero bello! Come al solito,commenti e recensioni sono molto graditi,soprattutto perchè ne ho ricevuti assai pochi per questa storia. Così,scopriamo un altro potere di Lelouch,ovvero quello di comandare le macchine a distanza,sempre attraverso contatto,prima,come la TX di Terminator 3.
Vi chiederete,che fine ha fatto la scena di Orange? Tranquilli,non ho lasciato niente al caso.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto,per cui...a presto!
  
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