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Autore: Sylvie91    04/06/2015    1 recensioni
ciao!!! :3 allora è da un po' che pensavo di scrivere qualcosa di continuativo ad un "Libro bianco", dato che una storia vera e propria non mi viene in mente... ho deciso di fare delle piccole shot!
mi mancava così tanto la figura di Anais e se anche a voi è mancata forse vi farà piacere leggere qualcosina...:3
vi auguro come sempre una buona lettura! bisous Sylvie
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bilbo, Dìs, Fili, Kili, Nuovo personaggio
Note: Lime, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'angolo del nano.'
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Guardo Anaïs mettere apposto la cucina, con uno straccio in mano dopo aver lavato i piatti nel suo quasi maniacale ordine; è sorprendente... è un disastro in tutto, ma nel mettere a posto i piatti si impegna come poche cose.
Sono seduto in cucina e talvolta alzo lo sguardo a guardarla, diventa ogni giorno più bella soprattutto con quell'enorme pancione che le limita i movimenti, rendendo ancora più necessaria la mia presenza con lei.
-Mi dici cosa hai?- mi richiama all'ordine, con sguardo accigliato.
-Niente.-
-Nano bugiardo.- ribatte, poi si avvicina e si siede davanti a me con uno sbuffo -Fili, hai dieci secondi per dirmi che cos'hai... poi dato che mi conosci; la mia pazienza scadrà e dovremo litigare; non vorrai litigare con una donna incinta?-.
Brividi, le sue minacce mi mettono e mi metteranno sempre i brividi.
Da ogni mese, da quando è incinta perde sempre più velocemente la pazienza; non che ne sia mai stata molto fornita; da una parte adoro provocarla e litigare con lei... ma dato il periodo delicato è meglio evitare di dormire sulla poltrona.
-Dieci, nove, otto...- comincia a contare la mia pazza personale, mentre io mi perdo di nuovo a fissarle la pancia, è un errore so che si arrabbia di più e lo sento dalla variazione della sua voce -Tre, due... uno e mezzo...-.
-Va bene, sono preoccupato.-.
-Grazie, per dire sempre cose scontate Fili.- risponde Anaïs -Per cosa sei preoccupato? Perchè?-.
-Non so cosa fare per quando nascerà, cioè.. so che ne abbiamo già discusso e durante il parto non mi vuoi avere tra i piedi, ma...-.
Sbuffa, bene l'arrabbiatura è evitata, ma sicuramente è innervosita.
-Senti, quando sarà... tu non devi entrare in camera per nulla al mondo, sarò una specie di Smaug e potrei dire cose poco piacevoli e fare minacce ancora più spiacevoli, tu devi andare a farti un giro; te lo dico e ripeto: fuori dai piedi!-.
E con questo la mia donna si alza e ricomincia a pulire, non riesce a stare mai ferma; mi alzo e l'abbraccio da dietro, accarezzando la pancia... lei sospira e la sento sorridere.
-Senti, perchè non vai da Gloin... ti saprà dare consigli utili. È da giorni che gira intorno, voglioso di spargere le sue perle di saggezza a te e a Kili.-.
-Mi stai invitando ad andare fuori di casa.-.
-Devo finire di pulire e tu hai bisogno di parlare con qualcuno che non sia in preda a sbalzi ormonali.- dice girandosi verso di me, per poi abbassarsi e darmi un dolce bacio, quando è dolce è ancora più bella.
-Va bene, andrò da Gloin... ci vediamo dopo.-.
-Il più tardi possibile, che domani viene Dis e devo pulire dappertutto!- esclama lei passandomi lo straccio davanti al naso.
-Non vuoi una ma...-
-No! Non voglio una mano Fili! Sloggia!-.
Mi rimangio l'affermazione sulla dolcezza di Anaïs, le serve solo per farmi fare quello che vuole, la mia piccola profittatrice; esco di casa e mi dirigo verso di quella di Gloin alla fine non ci vuole molto, forse potrei chiamare anche Kili... dopotutto le sue perle di saggezza servono anche a lui.
 
Se n'è andato,finalmente, è da nove mesi che mi sta attaccato come una cozza, capisco l'apprensione dopo tutto ciò che è successo e questo è il primo che aspettiamo veramente; ma basta... spero che Gloin lo blocchi per almeno quattro ore, magari gli illustrerà come cambiare un pannolino correttamente... ma ho qualche dubbio.
Dio, che fatica muoversi con questa pancia... non ce la faccio più e non ce la faccio più ad avere questi sbalzi di umore come si mi fossi fatta di chissà quale droga, bambino mio prima esci fuori, prima mamma sarà felice.
Chi se ne frega di papà, pensa a mamma tua...che è tanto stanca.
No, forse è meglio pensare anche a Fili, poverino è anche lui un esplosione di emozioni, talvolta è felice come un bimbo, talvolta premuroso come una mamma chioccia, talvolta preoccupato talmente tanto che mi fa salire un'ansia.
E vuole entrare a vedermi partorire, questa si che è una follia... un suicidio, spero di non avergli fatto venire io questi istinti poco carini; non voglio diventare vedova così presto.
Sbuffo.
Devo sistemare un sacco di cose e dentro questa casa sembra che ci sia passato un uragano, il pavimento è pieno di martelli, viti, progetti vari per la camera del piccolo ed io mi dovrei anche accucciare per prendere su tutto.
Ho paura di non rialzarmi.
Forse Fili, non era così inutile... accidenti a me e alla mia testardaggine! Potrei chiamarlo indietro, so che verrebbe di corsa... ma è da così tanto tempo che non si distrae; no, riuscirò a mettere in ordine!
Non posso permettere a Dis di fare il salto degli ostacoli in giro per casa.
Dai, Anaïs ce la puoi fare... mi chino a prendere le primi viti tenendomi ancorata alla poltrona, a pensare che prendevo in giro il Re dei Goblin: in questo momento mi sento obesa quanto lui; che tristezza non riuscire a vedere le punte dei piedi.
Le prime viti sono recuperate; mancano le carte ed i cacciaviti, respiriamo... sembra che abbia appena finito di fare una maratona da quanto ho il fiatone, a parte il dolore all'addome che mi toglie il fiato.
Mi avvicino a quelle dannate carte e riesco a piegare la mie tremolanti ginocchia, riuscendo a sfiorare il pavimento ed a spostare appena i progetti; ne prendo uno e poi guardo a terra... oh no, è tutto bagnato.
Vado alla finestra in quella che può sembrare una corsa ed urlo -Tauriel! Chiama Dis, Oin, qualcuno... è ora!-.
 
-Ragazzi, sono davvero contento che siate venuti da me!- esclama Gloin, dando a me e a Kili due pinte di birra della sua riserva segreta.
-Sì, alla fine ci servirebbero un paio di consigli...- affermo, assaggiando appena la bevanda.
-Siamo dei novellini, rispetto a te!- continua mio fratello, sembra più esagitato del solito... e qualcosa mi dice che non ha dormito dato le occhiaie, lasciamo perdere sono affari suoi dopotutto.
-Sì, lo siete.- conferma sorridente Gloin, affondandosi nel boccale e colorando la barba rossa di schiuma -Ma avete delle domande?-
-Io sì.- affermo -Vorrei assistere alla nascita di mio figlio o figlia, ma Anaïs non vuole sentire ragione... ma è una così brutta idea?-
-Anch'io vorrei essere vicino a Tauriel, non manca tanto neanche a lei...-
-Voi siete pazzi!- esclama Gloin alzandosi dalla poltrona del soggiorno e mettendosi a girare intorno -Punto primo: è cosa da donne.- sentenzia contando con le dita -Punto secondo: queste sono manie suicide. Punto terzo: nessun uomo sano dovrebbe sapere cosa accade dentro quella stanza.-
-Ma Oin...- intervengo, ma vengono subito zittito da Gloin con un gesto della mano.
-Mio fratello è un dottore, e per ovvi motivi non sente le urla.-
-Urla?- chiede Kili, sgranando gli occhi.
-Sì, urla come quelle delle aquile.-
-Con Anaïs, ci sono abituato.- affermo alzando le spalle; la maggior parte delle Montagne Azzurre è a conoscenza delle nostre litigate, dato la leggiadra voce della mia mogliettina.
-Questo è vero.- afferma Gloin -Ma Fili per te è ancora più pericoloso!-
-E' Anaïs, non mi farebbe mai del male!- affermo convinto, ma i sguardi dei due mi mettono su qualche dubbio non indifferente.
-Fili, mia moglie Glili è la donna più dolce che conosca; ma quando è nato Gimli e io sono entrato nella stanza mi ha tirato addosso il porta candele di argento, lasciandomi un bernoccolo per giorni... Anaïs è una brava ragazza, ma quando perde la calma sarebbe capace di trucidarti, se qualcuno in quel frangente le passasse un ascia.-.
Butto giù la saliva preoccupato dall'affermazione, e come niente mi è venuta in mente l'immagine di mia moglie durante la Battaglia delle Cinque Armate, che senza tanti problemi tagliava le teste ad orchi e orchetti.
Ha ragione, Gloin... non c'è da scherzare; Mahal sa quanto amo Anaïs, e proprio il suo carattere variegato mi ha fatto innamorare di lei, ma saperla in quel particolare stato d'animo non è proprio il massimo.
Ad un certo punto Glili entra sbattendo la porta, guarda la stanza con occhi un po' smarriti facendo vorticare la chioma rossa e poi si fissa su di me... e l'unico pensiero che mi salta in testa è rivolto ad Anaïs.
-Fili, stai per diventare padre.- afferma la nana.
Io velocemente esco fuori dalla stanza e mi metto a correre per la strada di casa, sento la voce di Kili che mi chiede di aspettarlo e la voce di Gloin che continua a dire -Non entrare nella stanza, Fili!-.
Ormai sono arrivato a casa nostra e sento le urla provenienti dalla nostra camera, mi ci fiondo come se non avessi sentito alcun consiglio di Gloin, troppo preoccupato per lei e la vedo distesa sul nostro letto a fianco c'è mia madre con in mano degli asciugamani.
Tauriel seduta vicino a lei che le passa un straccio bagnato sulla fronte, ed Oin ai piedi del letto che guarda le condizioni del bambino; Anaïs è arrossata e stremata, poi gira lo sguardo verso di me avendo sentito la porta sbattere.
Non l'avessi mai fatto.
-Tu!- comincia mia moglie -Infame di un nano. Prima mi riduci come un salvagente e poi... accidenti che male... Fili, ha un secondo per uscire. No! Ci ho ripensato, datemi qualcosa da lanciargli addosso.-.
-Fili! Esci!- mi ordina amad ed io esco, chiudendomi la porta alle spalle.
Gloin e Kili si sono già accomodati sulle poltrone, mentre io mi affosso su una delle sedie della cucina; tiro fuori dal taschino la pipa e comincio a fumare... cercando di non corrodermi dall'ansia.
Altre urla e forte è la voglia di irrompere là dentro, stare vicino a lei e solo tenergli la mano... non chiedo tanto; sarà da mezz'ora che si alternano grida ad esclamazioni di incitazione da parte di mia mamma.
Poi all'improvviso irrompe un pianto di bimbo, guardo Gloin e mi fa un cenno di assenso posso finalmente entrare.
Apro piano la porta, mentre Oin e Tauriel escono, vedo Anaïs seduta sul letto con la schiena appoggiata al muro ed in braccio un pargolo; mi avvicino e mi distendo sul letto affianco a lei, mia madre ci guarda e ci regala un sorriso, prima di uscire.
-E' un maschietto.- mi informa Anaïs, non staccando gli occhi dal bimbo che ha in braccio -Thorin.- sussurra questa volta verso di me, ed io mi avvicino ancora di più a lei e la bacio delicatamente.
Chino lo sguardo su mio figlio, ha un po' di ciuffi scuri ma gli occhi sono chiari... allungo un dito verso di lui, mi meraviglia quanto sia piccola la sua mano in confronto alla mia grande e ruvida.
-Mi dispiace, Fili.- afferma Anaïs, con voce triste.
-Perchè? Mi hai fatto un regalo bellissimo, amore.-.
-Sono stata impossibile in questi ultimi mesi... mi dispiace, così tanto.-.
-Anaïs, stai tranquilla... ti ho amato ogni giorno di più, avevi nostro figlio in grembo... non potevo provare sentimenti differenti.-.
Anaïs mi guarda con gli occhi lucidi e si allunga verso di me, richiedendo un altro piccolo bacio...poi le prendo dalle mani il mio bambino e la riguardo mentre si mette a posto i cuscini dietro alla schiena.
-Anaïs...-
-Mmm?- mi risponde appoggiandosi meglio sul letto.
-Che cos'è un salvagente?-.
 
Ma ciao :3
come scritto sull'introduzione ritorno con qualche shot sulla coppia che maggiormente adoro, questa l'ho scritto poco dopo aver finito un “Un Libro Bianco” e non sono ancora sicura.
Poi non ho scritto nient'altro su loro, quindi non so ancora se diventerà una raccolta o momenti così sporadici... boh, non chiedetemelo! Ahahah xD
vi auguro una buona serata! Spero che questo racconto vi faccia un po' sorridere pensando al mio personaggio un po' matto hahah
bisous
sylvie
   
 
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