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Autore: Role    04/06/2015    4 recensioni
John diede una rapida scorsa al paragrafo, per un breve ripasso.
"L’osmosi indica la diffusione di un solvente attraverso la membrana semipermeabile dal compartimento a concentrazione minore di soluto a quello a concentrazione maggiore. Sebbene gli altri tipi di diffusione operi- "
Il biondo interruppe la lettura, distratto da qualcosa di ben più interessante.
Una nota, scritta in una calligrafia elegante e flessuosa, accompagnava la definizione.
Errato. Sono compartimenti a minore o maggiore potenziale chimico idrico, è improprio definirli in base alla concentrazione. Idiota.
[Raccolta di Flashfic] [AU]
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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6.

Non sapeva da cosa avesse avuto origine quella malsana idea.

Sembrava quasi che la sua mano, improvvisamente dotata di volontà propria, avesse deciso che quel gesto era giusto e che, pertanto, andava fatto.

John Watson, secchione della classe, aveva alzato la mano e chiesto al professore di collaborare con Sherlock Holmes, stramboide della scuola, nella realizzazione del progetto di scienze di metà semestre.

Le reazioni scaturite da quel gesto avevano spaziato dall’estrema sorpresa del professore, alle risatine scettiche dei compagni.

Quando il biondo, però, era stato costretto a precisare di essere serio, il silenzio si era fatto strada tra i ragazzi, lasciandoli attoniti.

 

Non era normale.

Le loro menti già galoppavano, alla ricerca di una spiegazione plausibile.

Cosa poteva esserci dietro quella scelta?

John Watson non prendeva in giro la gente, dunque non era un pretesto per uno scherzo.

Non aveva tantomeno bisogno di alzare i suoi voti collaborando con uno studente esperto.

E allora, perché?

Essendo incapaci di trovare una soluzione a quel mistero, fecero ciò che gli veniva meglio.

In poche ore, tutta la scuola parlava di quella vicenda.

Il pettegolezzo si era diffuso in ogni anfratto, infettando la mente di chiunque fosse disposto a tendere l’orecchio.

Ho sentito che Sherlock gli ha fatto il lavaggio del cervello!

Mary Sanders mi ha detto che stanno insieme!

Ho sentito che praticano il sadomaso tutti i giovedì!

Il biondo, da pressappoco invisibile, divenne oggetto di attenzione.

Nei corridoi serpeggiava, di bocca in bocca, il suo nome.

Cosa aveva da insinuare quella gente sul suo orientamento sessuale?

Lui era etero!

Eppure, nel profondo, le voci non gli importavano davvero.

Sherlock lo affascinava, più di quanto fosse pronto ad ammettere.

Non era una questione sentimentale, ovviamente.

Sentiva soltanto il bisogno di essere reso partecipe di ciò che avveniva nella sua mente.

Al termine delle lezioni, decise che era giunto in momento di affrontarlo direttamente.

Carico di determinazione si recò al suo armadietto, intenzionato ad instaurare un primo contatto.

Per l’amor del cielo, John, non è un alieno.

Attese pazientemente per venti minuti, prima di vederlo arrivare.

Camminava spedito, quasi speranzoso di non essere notato.

 La camicia un tantino troppo stretta e i capelli scompigliati.

Sembrava un poeta maledetto.

Gli scoccò uno sguardo penetrante.

Sentì i glaciali occhi azzurri che lo attraversavano, studiandolo e traendo informazioni.

In pochi attimi lo ebbe davanti.

Alto, fin troppo. Doveva quasi alzarsi sulle punte per guardarlo bene.

-I-io…-

Calma, John, coinciso.

Sherlock, dal canto suo, pareva completamente indifferente alla difficoltà del ragazzo nel relazionarsi con lui.

-Devo mandare un sms. –

Il biondo si riscosse.

Okay, sms. Gli sms si mandano con il telefono.

Vuole un telefono!

-T-tieni. – riuscì a proferire, porgendogli l’oggetto.

Osservò attentamente il ragazzo che pigiava ritmicamente i tasti, quasi incantato.

-Dì a tua sorella di smetterla di mangiarsi le unghie, non è una bella abitudine. – Disse senza alzare lo sguardo dall’apparecchio.

- Come sai…? –

- Minuscoli graffi sui tasti, mai uniformi, chi lo usa non ha mani curate, a differenza delle tue. Inoltre, è un modello che andava di moda due anni fa, ed è stato usato in questi due anni. Sul retro è irregolare al tatto, probabilmente per i rimasugli della colla degli strass. Una ragazzina ti ha dato il suo telefono, chi altro userebbe gli strass? Un modello così danneggiato indica che non l’hai comprato, ti è stato ceduto da qualcuno e hai dovuto togliere da solo gli strass. Ergo, una parente stretta, probabilmente una sorella minore. –

Era incredibile.

Nessuno poteva essere capace di una cosa del genere.

-E’ stato…pazzesco. –

Il moro alzò lo sguardo stupito e vagamente compiaciuto.

-Non è quello che la gente dice di solito…-

Come potevano disprezzare un talento del genere? Era geniale.

-Cosa dicono di solito? –

- Sta zitto…-

Una risata pervase entrambi.

Per la prima volta dopo tanto tempo, John rideva per davvero.

Decisamente, Sherlock andava approfondito.

 

 

 

Angolo dell’autrice.

Meglio tardi che mai u.u capitolo sei. Vorrei ringraziare tutti coloro che mi seguono, leggono e recensiscono u.u

                                                                                             Alla prossima, Role.

  
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