Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: valechan91    05/06/2015    2 recensioni
Rika Taddei (ehm ehm alter ego dell'autrice ehm ehm) è una ragazza italo-giapponese di diciassette anni. I genitori agenti di viaggio,con la sorellina minore di dodici anni, sono sempre in viaggio per il mondo e la ragazza è abituata a vivere da sola. Fino alle elementari anche lei viveva in quel modo,ma alle medie scelse di restare ferma in un posto.come ultima meta, il Giappone, Tokyo. Anche per coltivare la sua passione, la pallavolo. Pur essendo di statura media, eccelle nella ricezione.
Iniziando le superiori, dopo uno shock all'ultimo anno di scuole medie,inizierà ad avere lo stesso sogno ricorrente, su un ragazzino ribelle,suo primo amore d'infanzia da cui si è divisa.
Non sa che iscrivendosi al Liceo Seirin incontrerà più persone di sua conoscenza,alcune non sempre piacevoli, e forse troverà anche l'amore...
è la mia prima fanfiction :) ATTENZIONE: spoiler per chi non segue il manga, ma più avanti nella storia
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Salve sono valechan91. Eccoci qui con un nuovo capitolo.
Come campioni, cosa attende adesso i nostri eroi? State a guardare! C’è ancora qualcosa da svelare.
Buona lettura!

 

Capitolo 32- La sfida della Generazione dei Miracoli…e non solo

 

La mattina dopo, Rika si sentiva fresca e riposata. Il dolore era completamente scomparso e aveva tolto la fasciatura. Quel pomeriggio, i ragazzi del secondo anno andarono a salutare Kiyoshi facendogli una breve festa d’addio. Rika era andata per un po’ , poi insieme a Kuroko si era diretta verso un campetto, perché chiamati entrambi da Akashi.
“ Kiyoshi senpai verrà  al festival questa sera, ma starà per poco tempo” commentò Rika.
La coach la guardò sorniona, e Rika non capì il perché… non sapeva che lo avrebbe scoperto quella sera…
Akashi, intanto, aveva chiamato tutta la Generazione dei Miracoli per scusarsi. L’atmosfera amichevole era tornata, e Rika e Momoi ne erano felici.
Intanto,  nella palestra della Seirin c’erano solo i primini. Kagami,  appena arrivato, chiese dove fossero i senpai. Aveva dimenticato la partenza di Kiyoshi per l’America su consiglio di Alex!
“ ma quindi…gli allenamenti…” fece qualcuno
Improvvisamente, quel qualcuno si beccò un pugno sulla testa. “ Certo che no, idioti” esordì Hyuuga, che era di ritorno insieme all’allenatrice.
Kagami si beccò un calcio da parte di Rika, che era furiosa. Così come l’allenatrice, anch’essa furiosa, riprese i primini. “ Ci saranno altri tornei e ricominceremo tutto da capo con il nuovo anno scolastico e nuove matricole. Non siete esonerati dal confessarvi nudi”
“Quindi…” fece Hyuuga, terrorizzato., comprendendo…
“ Kuroko ancora non è arrivato?” chiese Tsuchida
Kuroko e Rika erano arrivati insieme, ma come sempre, Kuroko era passato inosservato. Rika ridacchiò.
“ Dovrebbe essere negli spogliatoi” commentò Kagami
“Kagami, cosa aspetti ad andarlo a prendere?” fece la coach, adirata
“perché io?” chiese il ragazzo
“Kuroko-kun era pronto. Stava sistemando l’armadietto” fece Rika “ vengo con te, Tai-chan”
I due si diressero negli spogliatoi e Kuroko comparve accanto a loro.
“ Scusa. Momoi-san ha voluto fare delle foto e ho voluto attaccarle. Ecco perché ho fatto tardi”
“ Dimenticavo come ci si sente quando compare all’improvviso” pensò Rika, per poi sorridere quando vide la foto appesa “ io la appendo dopo”
“ Già…volevi fare qualcosa per il tuo compl…Ma dobbiamo pensare alle cose serie!” esordì Kagami “ dobbiamo andare all’allenamento, ci sono già tutti!”
“Andiamo!” fece Kuroko
“ Giusto, manca poco al tuo compleanno, Kuroko-kun” commentò Rika “ il mio è a metà febbraio”
Kagami sogghignò, ridacchiando. “ Si, a San Valentino”
“Zitto, Tai-chan!” replicò Rika, piccata
“Sei in ritardo, Kuroko!”  disse la coach Riko
“Scusatemi” rispose il ragazzo
“ bene! Iniziamo l’allenamento!” concluse la ragazza
Ad un certo punto, durante gli allenamenti,  la coach Riko disse: “ ragazzi, state a sentire Rika-chan. Ha trovato una nuova tecnica che potrebbe servirci”
“ In realtà, ragazzi” fece Rika “ mi è venuta in mente pensando a Kuroko-kun, e credo che sia quello che può sfruttarla meglio. Ma in alcune situazioni, può andare bene per tutti. Ora vi spiego.  Tai-chan, Kuroko-kun, fate come se vi doveste sfidare”
I due si posizionarono ed iniziarono quasi a squadrarsi.
Rika sogghignò. “ Ora, Kuroko-kun, senza usare la Misdirection, tenta di smarcarti e di passare”
Kuroko si voltò, la guardò e disse “ non credo mi sia possibile, Rika-san”
“Ehi, Rika, che ti salta in mente?!”  esclamò Kagami
“ Non preoccupatevi. Tai-chan, tu blocca Kuroko-kun. Kuroko-kun, tu cerca di passare.  Pensa a come puoi fare” rispose la ragazza
Kagami sospirò e Kuroko tentò di replicare, ma poi ci ripensò.  Se prima veniva bloccato dalla mole di Kagami, ad un certo punto riuscì a passare. Kuroko si fermò poco distante dall’amico.
“ Visto?” commentò Rika, sogghignando
“ Ma come…” disse Kuroko
“ Ne ho parlato con Riko-san prima” rispose Rika “ tu non sei molto alto, e Tai-chan ti supera di parecchio. Ci ho pensato grazie al Kokuu di Mibuchi, a dire la verità, e perché anche io per la pallavolo non sono particolarmente alta. Una persona alta guarda istintivamente davanti a sé alla propria altezza, e anche se abbassa lo sguardo, naturalmente non supera una certa soglia. È istinto naturale. Se si entra nel punto cieco di quella visione, si sparisce al campo visivo dell’altra persona. Istintivamente, ti sei abbassato più del solito e Tai-chan non ti ha visto. Quindi sei passato”
“ Ottimo!” intervenne Hyuuga
“ Ha però due punti deboli” continuò Rika “ Hyuuga senpai, mettiti vicino a Kuroko-kun e fate la stessa cosa”
I due seguirono le indicazioni di Rika, ma Kuroko non riuscì a passare.
“ Il primo è proprio questo, la differenza di altezza. Se non è oltre una certa soglia, non è facile smarcarsi. O comunque, si deve aumentare la forza per piegarsi sulle gambe. Questo pregiudica la velocità” commentò Rika
“ Questo perché il campo visivo è quasi lo stesso” intervenne la coach “ e poi…”
“ Ora, Izuki-senpai, fai a cambio con Hyuuga senpai e tu e Kuroko-kun ripetete ancora una volta la stessa cosa” concluse Rika
Anche stavolta, Kuroko non riuscì a passare.
“ Altro punto debole è che se capacità come Eagle Eye, Hawk Eye ed Emperor Eye bloccano la Misdirection, a maggior ragione ti bloccano così” disse Rika “ questa tecnica, però, può utilizzarla chiunque.  Basta solo tenere a mente questo. Lo so, forse è meno stupefacente di quanto non sembri, ma credo che almeno un po’ possa servirci”
“ è sempre qualcosa in più” commentò la coach Riko “ non dobbiamo adagiarci e dobbiamo dare il nuovo esempio alle matricole che arriveranno”
“ Come mai ti è venuta in mente con il Kokuu di Mibuchi?” chiese Hyuuga, curioso
“ il Kokuu funzionava con la spinta dalle gambe, piegate maggiormente” rispose Rika “ e questo fa abbassare il baricentro del corpo. Ho pensato che si potesse fare lo stesso per smarcarsi apportando qualche modifica”
Hyuuga si irritò. “ Va bene, ma se ti sento dire di nuovo che non vali come Momoi, ti uccido, stupida” disse, entrando in clutch time e posandole duramente una mano sulla testa
“ gliel’ho detto anche io” intervenne Riko, schioccando le dita .
Rika deglutì a vuoto… “ Ahia!"

 


Intanto,  in albergo, il Rakuzan si preparava. Avrebbero passato altri due giorni in giro per Tokyo per poi tornare a Kyoto.
Akashi stava uscendo. Era tornato, e aveva parlato con i propri compagni di squadra. Persino Mayuzumi aveva capito, lui che era all’ultimo anno. Aveva parlato in privato anche con l’allenatore e la manager, che increduli avevano capito. Akashi sospirò, almeno si era tolto dei macigni dal cuore.
“ Yo, Akashi! Quanto tempo. Ti sei fatto più alto” si sentì chiamare
Si voltò e… “ … Nijimura…san…”
“ Non sei cambiato per niente, sei solo più alto” sorride il più grande, avvicinandosi e facendo quasi a mo’ di misurare.
“Sei…tornato dall’America?” chiese Akashi
“ Sì” rispose Nijimura “ ho visto la partita. Sei molto migliorato, ma puoi fare di meglio”
Akashi sospirò. “ Abbiamo perso, ma sapevo che sarebbe successo, prima o poi” mentre pensava “ dovrò dire anche lui ciò che è successo, un giorno… e se…”
“ Ho parlato con Rika. Poi devo salutare anche gli altri” aggiunse Nijimura
Akashi pensò alla partita contro Midorima, e avvertì una piccolissima stretta al cuore.
“ Come va? Il Rakuzan è proprio adatta a te come squadra.” Commentò Nijimura
“ Mi trovo bene con i ragazzi, e gli allenamenti vanno bene “ rispose semplicemente il ragazzo
“ e come immaginavo, non sono molto stupito del fatto che, anche se sei una matricola, tu sia capitano” ghignò Nijimura “ ho sempre creduto molto in te, Akashi”
Akashi ringraziò, ma nella sua testa si faceva largo un pensiero. “ Se sapesse quello che ho fatto, come mi guarderebbe?”
Nijimura fischiò, osservando l’imponente struttura alberghiera. “ Sapevo che eri messo bene, ma non sapevo alloggiassi qui. Dai, andiamo. Voglio vedere la tua squadra in azione!” concluse, mettendogli un braccio intorno alle spalle amichevolmente e trascinandolo dentro.
“ Akashi, chi è questo ragazzo?” chiese Hayama, una volta che i due furono arrivati
“ Questo è Nijimura Shuuzo” disse Akashi” è un mio senpai. È stato il capitano della Teiko che mi ha preceduto”
“ Questi sono i Generali senza Corona” pensò Nijimura, mentre salutava “ sono curioso di vederli  giocare”
Il Rakuzan iniziò gli allenamenti e Nijimura assistette per tutto il tempo. “ Sono in gamba” pensò, mentre rimaneva esterrefatto dal ritmo serrato dell’allenamento.
Alla fine degli allenamenti, mentre i ragazzi sistemavano i palloni, Nijimura si avvicinò al cesto, ne prese uno e lo lanciò ad Akashi.
“ Ohi Akashi, che ne dici di un uno contro uno, adesso?” propose Nijimura
Akashi lo guardò, e ghignò appena. “ Nijimura-san, non per contraddirti, ma non sono più quello che ero alle medie.  Non ti sarà facile battermi”
“ Vedremo” rispose ghignando Nijimura “ non sei il solo ad essere migliorato, sai?  Forza. Cinque possessi di palla. Cinque canestri.”
“ La storia si ripete” pensò Akashi, sogghignando” va bene, Nijimura-san”

 

 

Anche la Seirin aveva finito gli allenamenti, un po’ prima del solito. I ragazzi sarebbero andati a casa per una doccia per poi tornare a scuola. 
Riko, sogghignando, disse “ La nostra squadra per il festival ha allestito un cafè. Ce ne siamo occupati io, Junpei e Teppei. Ragazzi, voi farete i maggiordomi, mentre io e Rika-chan le maid. Dopo la doccia, tornate immediatamente. Vi vestirete qui, abbiamo allestito i camerini. Non preoccupatevi per i vestiti. Ci sono per tutti, anche per te, Rika-chan”
Rika deglutì a vuoto. L’espressione della coach non era molto rassicurante…
 Una volta terminato,  dalla porta aperta della palestra della Seirin entrò parecchia gente.
“ Ciao, ragazzi. Scusateci. Rikacchi, dobbiamo parlarti” fece Kise
“ Kise, per favore, lascia parlare me” intervenne Akashi, in tono calmo
Si trattava di della Generazione dei Miracoli al completo.
“Ragazzi, che ci fate qui?” chiese Rika, avvicinandosi. Kagami la seguì, curioso
“Kagami, puoi allontanarti un po’ per favore?” chiese Akashi
“ Non sembra nemmeno lui…” pensò Kagami, mettendosi a breve distanza da Rika
Akashi continuò, mentre i ragazzi si disponevano in una sorta di fila disordinata.
“ Rika, siamo qui per chiederti una cosa” fece Akashi, incurante di Murasakibara, più distante ed intento a mangiare patatine, e Midorima che si sistemava continuamente gli occhiali, con le guance appena colorite “ volevamo sapere chi scegli. Sai a cosa mi riferisco” concluse, guardandola con sguardo penetrante.
La ragazza arrossì “ Intende, forse, che…?”
“ Un attimo! Ci siamo anche noi!” intervenne Takao, che insieme ad Himuro e Kasamatsu, era appena arrivati. Ma il numero 10 dello Shuutoku, slanciandosi, fece cadere tutti a terra, e Kasamatsu, che era avanti agli altri due, si trovò seppellito…
“Cosa?” commentò Rika, sorpresa
Kagami, intanto si era innervosito…

 


“Takao!” commentò Midorima
“ Muro-chin…” fece, indifferente, Murasakibara, avvicinandosi  nuovamente alla porta, poggiandosi al muro e continuando a mangiare
“ Kasamatsu senpai…” disse Kise
“Oddio anche Kasamatsu senpai…  ma cosa…” Rika era sorpresa.
I ragazzi si rialzarono.
“ Shin-chan, vediamo chi vince stavolta” disse Takao ghignando e avvicinandosi a Midorima
“Rika, siamo qui per lo stesso motivo di tutti loro. Vogliamo una risposta chiara” sentenziò Himuro, guardandola intensamente
“ Kise, non credere che ti permetta tutto perché sei il nostro asso… e perché hai uno stuolo di fangirl urlanti dappertutto…capito?!” disse Kasamatsu, rosso in volto
Rika arrossì. Non sapeva cosa pensare.  Come sarebbe uscita da questa situazione?
“ Non dimenticatevi  di me” fece Kuroko, che non lo dava a vedere ma era abbastanza irritato. Era lì da un po’ e nessuno lo aveva notato.
“Kurokocchi, non comparire così!” fece Kise
Il ragazzo si avvicinò a Rika, sorridendole, per poi guardare i ragazzi. Cinse dolcemente le spalle della ragazza e la baciò delicatamente, lasciando tutti a bocca aperta.
“ A dire la verità, dovete includere anche me” disse semplicemente Kuroko, quando si staccò.
Rika era imbarazzatissima.
“ Kuroko…” disse Akashi, squadrandolo intensamente, e dando voce ai pensieri di tutti
Anche Kagami era furioso e stringeva i pugni.
“Ragazzi…ecco…io… non so cosa dire…” iniziò Rika, in imbarazzo.
La squadra assisteva alla scena e Kagami, da dietro, si stava innervosendo.
“ Ecco…forse…mi spiace. C’è…qualcuno di cui sono innamorata.  Anche se non so se prova lo stesso”
Akashi sospirò. “ Immaginavo” commentò, sorridendo appena
Anche Kuroko sospirò, con un lieve sorriso.
“ Rikacchiiiii” piagnucolò Kise “ Ehi, non sarà mica Shougo-kun?”
“ KISEEEEE MA CHE TI METTI A PENSARE, IDIOTA?!” sbraitò Rika
“ Scusa, e che ne so?!” replicò, con un broncio, il biondino
Kise si beccò un pugno a Kasamatsu ed un’occhiata gelida da Akashi.
Himuro sospirò. Aveva intuito. “ Allora buona fortuna”
“Scusate se abbiamo interrotto la vostra routine” disse Akashi, sorridendo mefistofelicamente in direzione di Kuroko
“ Ragazzi…” fece Rika, ancora un po’ in imbarazzo “ venite al nostro festival più tardi”
Rika si diresse verso Kuroko, ancora alquanto rossa. “ Kuroko-kun…ecco…io…”
“ Non preoccuparti per me e per gli altri, Rika-san” rispose Kuroko, accennando un lieve sorriso “ era una cosa che già sapevamo, o comunque immaginavamo, ma volevamo tentare lo stesso”
Rika annuì, un po’ mesta. Izuki, intanto, aveva osservato la situazione per tutto il tempo, e mentre squadrava Rika, prese una decisione…


Quando i ragazzi se ne furono andati, mentre tutti fischiavano all’indirizzo di Kuroko, che noncurante teneva in braccio Nigou, Hyuuga si avvicinò, un po’ imbarazzato, alla coach,
“ Riko…senti…volevo chiederti…” fece il ragazzo
“ Dimmi, Junpei” rispose la ragazza
“ Ti…ti andrebbe di venire con me al festival, stasera?” . Lo disse tutto d’un fiato e con un tono di un’ottava più alta del normale. “ Sono uno sfigato, maledizione” pensava intanto Hyuuga. Gli ci era voluto un certo coraggio per chiedere una cosa del genere.  Ma non poteva perdere quell’occasione…

FLASHBACK
“ Hyuuga, stasera al festival, metticela tutta” disse Kiyoshi, mentre lui e Hyuuga discutevano da soli
“ Che vuoi dire, Teppei?” chiese il numero  4 della Seirin
“ Non fare finta di nulla, sai a cosa mi riferisco. E parlo di Riko” fece Kiyoshi, in tono serio “ Dai un taglio al passato, vai avanti e fatti sotto. Metticela tutta, capitano”
“ Non sono affari tuoi!” sbottò, completamente rosso, Hyuuga
“ Siete entrambi miei amici. Forza, andiamo a divertirci, stasera!” rispose Kiyoshi, iniziando a ridere ed irritando l’amico, che ricevette anche una pacca sulla schiena
FINE  FLASHBACK


Hyuuga aveva il fumo che gli usciva dalle orecchie, e la tensione saliva. Riko arrossì vistosamente, una volta capita la domanda dell’amico.
“Non potevi chiedermelo in un altro momento, stupido?!” sbottò la ragazza, imbarazzata, tirandogli un pugno che stese il capitano.  Poi, dopo averlo fissato per qualche secondo, sorrise appena, e ancora rossa, si voltò dall’altra parte e disse “ Non… non ci sono problemi. Per me…va bene. Se sei tu, non credo che mio pare farà problemi”
Hyuuga, a quelle parole, sorrise, per poi deglutire a vuoto.  Kagetora Aida…
Rika sorrise sorniona, mentre altri fischi si levavano dai ragazzi della squadra, e coach e capitano sbraitavano, invitando tutti ad andare negli spogliatoi. “ E bravo Hyuuga senpai. Ce l’hai fatta!”

 

Kagami, intanto, era come in trans. “C’è…qualcuno di cui sono innamorata”. Era rimasto a quelle parole, e il suo cuore aveva perso un battito. Il mondo si era fermato.
“Rika… è innamorata.”
Il ragazzo tentò di riprendersi, strinse i pugni ed in un moto d’ira andò a cambiarsi velocemente e andò via.
Rika lo seguì, tentò di fermarlo tirandolo per un braccio.
“ Tai-chan, che ti è preso?” domandò la ragazza, confusa
Kagami, però, scostò con forza non eccessiva il braccio, e con voce roca, quasi in un ringhio, disse “ Per favore…Rika…lasciami stare…ti prego…”.  Sembrava quasi tornato il ragazzo che era all’inizio, e Rika era preoccupata.
Il ragazzo se ne andò, lasciando Rika in preda alla tristezza. “ Cosa ti prende, Tai-chan?”
Kagami tornò a casa e fece una doccia veloce.  Servì a farlo riflettere e a calmarsi, almeno un po’.
A luci spente, si lasciò scivolare accanto al letto, in asciugamano. Solo allora si accorse che dagli occhi sgorgavano lacrime. Non singhiozzava.  Solo, dagli occhi uscivano incessanti delle lacrime. Guardò quello che aveva scelto di indossare quella sera, aiutato da Himuro ed Alex. Non sarebbe mai riuscito a chiederloa  Rika.
Kagami prese il cellulare e compose un numero.
“ Ho deciso.  La porterò al festival questa sera. E poi… me ne andrò. Senza dirle nulla di quello che provo” pensò.
“ Papà” disse il ragazzo. Ci fu un minuto di silenzio, e l’uomo dall’altra parte della cornetta pazientò “ prenotalo…quel volo per Los Angeles…per domani…domani sera…”

 

 

 

Al prossimo capitolo!
Preview capitolo 33: “ Sei tu, la stupida”

   
 
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