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Autore: Coronet    08/01/2009    2 recensioni
Questa fanfic inizia quasi al principio del manga, a partire, per l'esattezza, dal volume 12 (versione italiana). Qui Kagome, vedendo Kikyou e Inuyasha baciarsi, si lascia assalire dallo sconforto. Allora lei non conta veramente nulla per l'hanyou?... Da questo momento in poi la storia prenderà un corso diverso rispetto alla versione originaria delineata da Rumiko Takahashi.
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Shippou
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5: Il sangue di Inuyasha

Capitolo 5: Il sangue di Inuyasha

 

 

Inuyasha ansimò, mentre cercava di riprendere fiato. La piccola strada nella quale era appena atterrato era mortalmente silenziosa e vi regnava un'orribile confusione, sebbene avesse visto di peggio nella propria epoca, durante le battaglie che aveva affrontato. Il marciapiede era lacerato e strappato dal suolo in più punti, e i detriti erano disseminati tutti lì attorno. Una sensazione nauseante gli attraversò la spina dorsale. Era troppo tardi!

Inuyasha si scagliò fra le rovine della strada fiutando Kagome. Poteva sentire nell'aria l'odore del sangue di lei, così come quello del sangue dello youkai. Inuyasha si chiese disperatamente cosa potesse essere accaduto, per provocare una così enorme confusione.

"Kagome!" chiamò, cercando freneticamente attorno a sé un qualsiasi segno di vita. Dov'è il mostro? Dov'è Kagome?!

Fiutando ancora, poté percepire l'odore metallico del sangue del demone. Corse giù per la strada, seguendo il sentiero di distruzione, e l'odore diventava sempre più forte. L'orribile miscela del sangue di Kagome e del sangue dello youkai, che l'aveva probabilmente attaccata alcuni secondi prima, nauseava il suo stomaco.

Inuyasha scrutò il suolo, sentendosi più terrorizzato di quanto si ricordasse d'essere mai stato. Se Kagome fosse morta sarebbe stata colpa sua, proprio come era stata colpa sua la morte di Kikyou! Allora lui non fu lì a proteggerla, e ora c’era stato neanche per Kagome. Inuyasha toccò l'elsa di Tessaiga al suo fianco e ringhiò per la frustrazione.

Improvvisamente, un odore raggiunse il suo naso, lui si voltò e si avventò verso la fonte. Kagome era distesa là, nascosta tra un mucchio di macerie. Sembrava soltanto che dormisse e Inuyasha si precipitò al suo fianco, depositando l'arco e le frecce vicino a sé.

"Kagome!" gridò, tanto sollevato per averla ritrovata, quanto disperato per essere arrivato troppo tardi. "Kagome!" gridò di nuovo mentre la scuoteva gentilmente cercando di sentire il battito del suo cuore.

C'era.

Inuyasha sospirò sollevato. C'erano delle ferite. Innumerevoli graffi ed abrasioni, ed un morso sul collo, sul quale Inuyasha poteva sentire il fetore di un demone. Le ispezionò le ferite e quasi urlò a ciò che vide. Kagome aveva perso quasi tutto il suo sangue.

Inuyasha imprecò rabbiosamente e si tirò Kagome al petto. "Cosa ti è successo? Cosa cazzo è successo qui?!" imprecò tra i capelli di Kagome macchiati di sangue. Avrebbe dovuto fare qualcosa alla svelta, prima che lei morisse per l'eccessiva perdita di sangue. Ascoltò il cuore batterle nel petto e capì che stava iniziando a rallentare la sua già debole andatura.

Inuyasha imprecò e la ridistese al suolo. In un istante sfoderò Tessaiga e si tagliò il polso sinistro. Trattenendo il dolore mentre il sangue fuoriusciva liberamente dalla ferita e gocciolava a terra, Inuyasha iniziò a succhiare dal proprio braccio, prendendo una boccata del suo stesso sangue. Quindi si voltò verso il collo di Kagome per scoprire la ferita e far fluire il proprio sangue all'interno di essa, obbligando il corpo di lei a mandarlo giù fino al cuore.

"Dei, fate che funzioni" bisbigliò Inuyasha, mentre iniziava a succhiare di nuovo dal proprio polso, ripetendo il processo ininterrottamente. "Dannazione, non azzardarti a morire addosso a me, Kagome!" urlò mentre cercava di raggiungere ancora il proprio polso.

Riposando dopo qualche altra boccata, Inuyasha chiuse la propria mano sulla ferita sul collo di lei, bloccando così il sangue che le aveva trasferito. Pregò che le proprietà curative del suo sangue youkai fossero sufficienti per reagire con il corpo di lei e salvarla.

Inuyasha grugnì, mentre si strappava un pezzo di manica e lo avvolgeva dolcemente attorno al collo di Kagome, per evitare che altro sangue ne fuoriuscisse. Poi ne lacerò un secondo pezzo e lo annodò attorno al proprio polso, così da fermare l’emorragia. Come lei, anche lui aveva perso una gran quantità di sangue attraverso la trasfusione e stava iniziando a sentirsi un poco stanco, ma ciò non gli importava. Se ciò avesse significato che Kagome sarebbe sopravvissuta, le avrebbe dato volentieri i propri poteri pur di aiutarla, finché lei non fosse guarita.

Attese un momento, osservandola e ascoltando il cuore batterle nel petto. Era ancora lento e misurabile. Ma almeno batteva ancora. Si sporse verso di lei e le toccò la fronte. "Kagome, dimmi chi ti ha fatto questo. Li ucciderò".

Kagome non diede segnale di aver udito. Era fredda.

"Lo giuro, ucciderò quei bastardi." giurò Inuyasha mentre si toglieva la parte alta del kimono per avvolgerla attorno a Kagome, così da tenerla al caldo. "Ti porterò da qualcuno che possa aiutarti meglio di quanto sia in grado di fare io" disse Inuyasha mentre iniziava a sollevarla. Avrebbe trovato un guaritore, o in qualsiasi modo fossero chiamati nel tempo di Kagome, che si sarebbe preso cura di lei.

Inuyasha si accorse che non c'era nessuno in vista e che tutto era mortalmente calmo. "Dove sono tutti quei fottuti umani quando hai bisogno di loro?" ringhiò.

Fu allora che Inuyasha percepì qualcosa. Era uno youkai. Mettendo velocemente giù Kagome, Inuyasha fiutò l'aria. "Vieni fuori, bastardo. Posso sentire il tuo fetore" urlò. Posizionò una mano su Tessaiga e la sguainò piano, tenendola di fronte al proprio petto.

Dall'angolo di una costruzione quasi completamente distrutta, apparve un mostro, che aveva le stesse sembianze, pensò Inuyasha, di quella cagna di una millepiedi che aveva avuto il piacere di rimuovere dalla faccia della Terra quando aveva incontrato Kagome per la prima volta.

Il demone ringhiò e Inuyasha poté vedere che era stato colpito da una qualche genere di raffica. Era stata Kagome a fare ciò? Non che questo importasse, in ogni caso, dato che il bastardo stava per morire molto lentamente e anche più dolorosamente per aver fatto del male a Kagome.

"Hanyou" disse semplicemente la bestia, osservandolo a distanza. "Cosa vuoi, mezzo-sangue?"

"Hai tolto a Kagome il suo sangue, bastardo, e io sono qui per vendicarmi!" urlò Inuyasha, tenendo Tessaiga di fronte a sé.

Il mostro rise semplicemente. "È la tua donna, vero? Bene, in ogni modo tu sei un cane bastardo, un hanyou, così è proprio degno di te trovare una compagna di questa debole specie. Era un male che avesse l'energia della Shikon no Tama in sé. Bere il suo sangue è stato molto benefico, sebbene sia riuscita a nuocermi soltanto minimamente grazie a questa cosa" Lo youkai tirò fuori il frammento della Shikon dal proprio corpo e lo gettò al suolo tra sé ed Inuyasha.

Gli occhi di Inuyasha si aprirono per la sorpresa. Un frammento della Shikon!

"La sua energia era forte. È riuscita a colpirmi un poco usando il potere che proveniva dal suo corpo. Non che ciò importi ancora, comunque. Con il suo sangue, posso fare di più che con un singolo pezzo del gioiello." Il demone incrociò le braccia sul suo grosso petto e fermò la testa.

Inuyasha sentì il proprio sangue ribollire. "Tu, bastardo! Ora morirai per ciò che hai fatto!" Inuyasha sollevò Tessaiga e attaccò con furia. Sentiva l'adrenalina scorrergli nelle vene e si spinse in avanti in un cieco attacco, che però fu facilmente deviato dal mostro con una semplice sferzata della sua lunga coda squamata. Inuyasha si rigirò sui propri tacchi più forte che poté e si sollevò per attaccare di nuovo, tentando di tenere la propria spada bassa sul cranio del demone, per romperlo nell'oblio. Il suo secondo tentativo fu deviato facilmente come il primo, e il mostro rise, mentre stendeva gli artigli per squarciare il petto di Inuyasha, che veniva lanciato via dal corpo del mostro.

Inuyasha se ne stava una buona dozzina di metri lontano dal mostro, respirando già pesantemente a causa dell'impatto con gli artigli di lui che gli avevano squarciato il petto. Con la mano sinistra si toccò il torace, sentendo il caldo pulsare del suo sangue che sgorgava liberamente. Inuyasha imprecò e si preparò ad attaccare ancora. Perché Tessaiga non si trasformava?

Inuyasha urlò, mentre balzava in aria tenendo Tessaiga giù, verso la cima della testa del mostro. Questa volta, lo youkai non si scomodò nemmeno a fermarlo ma si limitò solo ad osservare. La potenza del colpo di Inuyasha si irradiò in circolo scuotendo le macerie da terra, ma ciò fu la sola cosa che riuscì a fare. La lama arrugginita di Tessaiga rimase non-trasformata nelle sue mani doloranti.

Lo youkai rise alla sorpresa di Inuyasha. "È così?" chiese semplicemente. "Con tutti quei grandi discorsi, ho pensato che tu fossi piuttosto potente. Suppongo che tu non sia veramente così forte, mezzo-sangue. Non che ciò importi, ho altre cose di cui occuparmi, così dovrò concludere ora questa graziosa battaglia. Addio, hanyou." Come un flash, lo youkai si lanciò in avanti verso Inuyasha, facendogli un altro grosso squarcio sul petto.

Inuyasha cadde all'indietro in totale sorpresa. Cosa c'era che non andava? Perché Tessaiga non si trasformava?! Cosa diavolo stava succedendo?! Inuyasha si alzò e si scansò a destra più velocemente che poté per evitare gli artigli del demone millepiedi. Avevano fatto già molti danni e, aggiungendo il fatto che aveva perso gran parte del proprio sangue per aiutare Kagome, era in forma approssimativa. "Dannazione, sto tentando di salvare Kagome!" imprecò a denti stretti alla sua spada. "Non riesci a vederlo?!"

Scansando un altro attacco da parte del mostro digrignante, Inuyasha cercò di reagire lanciandogli i propri colpi, ma inutilmente. Questo mostro era incredibilmente forte e veloce. Inuyasha ipotizzò che fosse per il fatto che il costui aveva preso il sangue di Kagome, il quale era intriso del potere della Shikon no Tama. Ciò spiegava l’innaturale forza e velocità del mostro, ma non gli era molto d'aiuto. Se non fosse riuscito a scoprire perché Tessaiga si rifiutava di cooperare, era bello che morto, e Kagome non sarebbe sopravvissuta molto più a lungo, dopo che la creatura si fosse stancata di lui.

Usando la spada per bloccare il potere grezzo degli attacchi del mostro, Inuyasha grugnì rabbiosamente, tentando di fermarsi. Le cose non stavano andando bene. Proprio per niente. Sentendo qualcosa passargli sul fianco in un movimento confuso, Inuyasha guardò in basso, giusto in tempo per vedere un flutto cremisi di sangue sgorgare dal suo corpo. Fu solo dopo che bloccò il successivo attacco del mostro e che scansò la sua coda pungente, che Inuyasha percepì l'atroce dolore raggiungerlo e urlò in agonia. Sì, le cose non sembravano assolutamente buone.

 

Kagome gemette e voltò la testa con dolore. Le sue braccia, le sue gambe, la sua testa... tutto faceva male. Kagome aprì lentamente gli occhi e cercò di capire dove fosse. Ricordò l'attacco dello youkai e il suo futile tentativo di difendersi, seguito da un dolore al collo.

Kagome sollevò una mano verso il proprio collo e si sorprese nel sentire qualcosa avvolto attorno ad esso. Fece scorrere dolcemente le proprie dita sul tessuto e lo riconobbe all’istante come una parte della giacca di Inuyasha. Kagome sentì i propri occhi riempirsi di lacrime, mentre abbassava di nuovo la mano come se fosse diventata pesante come il piombo.

Inuyasha era lì. Era venuto.

Kagome riprese lentamente i sensi, uno ad uno, e sentiva il cuore pulsarle nella testa. Il dolore era insopportabile e non riusciva ancora a muoversi. Udiva dei suoni alla sua sinistra. Incapace di riconoscere alcunché per alcuni istanti, Kagome chiuse gli occhi e girò dolorosamente la testa verso la fonte. Sentiva il suono del metallo contro il suolo, che provocava in alcuni istanti dei barlumi di luce, e c'era il demone. Poteva sentire e comprendere quei suoni facilmente. Inuyasha era là? Kagome non era in grado di dirlo. La sua testa era troppo confusa per registrare tutto ciò che stava accadendo attorno a lei. Voleva solo riposarsi... Era così stanca. L'odore di Inuyasha le era tutto intorno e voleva solo dormire e far finta che questo fosse solo un sogno.

Calma com'era in quel momento, Kagome non si accorse che le sue ferite si stavano lentamente chiudendo e che il flusso di sangue si era fermato. I buchi sul collo, dove erano penetrate le zanne, erano però ancora fortemente visibili.

Kagome si sentì trasportare nel sonno. Sebbene sapesse che ciò avrebbe dovuto importarle, non riusciva a restare sveglia, fuori dalla terra dei sogni. Si sentiva così in pace. Muovendo il braccio, tirò la giacca di Inuyasha più stretta attorno a sé e respirò il suo odore, l’odore della foresta. Esso la calmava. In quel momento, voleva solo riposarsi... Il mondo poteva attendere.

Fu soltanto il suono di un urlo di dolore che la scosse da quella fantasia.

Quell'urlo. Quell'urlo...? Perché le suonava così familiare? Kagome strinse gli occhi per un momento, in riflessione, per poi aprirli dopo aver capito.

"Inuyasha!"

 

Inuyasha urlò per il dolore bruciante, mentre la coda del mostro attraversava nitidamente la sua spalla sinistra fin sulla schiena. Ogni cosa di lui era coperta di sangue, tanto che riusciva a malapena a tenersi a Tessaiga e sperare che la barriera di questa lo proteggesse contro il successivo brutale attacco dello youkai. Per ora tutto ciò che poteva fare era sperare. Un altro buon colpo e sarebbe stato spacciato.

Inuyasha imprecò e provò dolore, come non ne aveva mai provato prima. Lui sarebbe morto, Kagome sarebbe morta. Sarebbero morti entrambi e lui non sarebbe mai stato in grado di dirle quanto lei fosse necessaria nella sua epoca. Morendo avrebbe deluso il bonzo e persino Shippou. La vecchia sacerdotessa si sarebbe rattristata, e chissà quale tipo di mostro si sarebbe poi impossessato della Shikon no Tama! Della sua Shikon no Tama.

Chiuse forte gli occhi, mentre veniva colpito ancora una volta dalla coda dello youkai, simile ad una frusta, e veniva spedito per la lunghezza della strada, fino a schiantarsi sul duro suolo. Sporcizia e sabbia si fecero strada nelle sue ferite fresche e gli causarono ancora più dolore. Non tentò neppure di muoversi questa volta. Sarebbe morto comunque e non c'era più nulla che lui potesse fare per proteggersi. "Maledetto corpo mezzo umano... dannazione!"

Lottò un'ultima volta nel tentativo di muoversi, ma rapidamente si arrese al dolore e girò la testa per vedere la pozza di sangue che si stava accumulando sotto il suo corpo straziato. Lasciò la presa su Tessaiga e imprecò nuovamente rivolto a sé stesso. Perché suo padre non lo aiutava in questa battaglia? Perché? PERCHÈ?! Lo youkai si faceva sempre più vicino. Poteva sentirne l'odore. Stava per morire e non c'era nulla che lui potesse ancora fare per fermarlo.

  
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