Capitolo 5: Il sangue di Inuyasha
Inuyasha ansimò, mentre
cercava di riprendere fiato. La piccola strada nella quale era appena atterrato
era mortalmente silenziosa e vi regnava un'orribile confusione, sebbene avesse
visto di peggio nella propria epoca, durante le battaglie che aveva affrontato.
Il marciapiede era lacerato e strappato dal suolo in più punti, e i detriti
erano disseminati tutti lì attorno. Una sensazione nauseante gli attraversò la
spina dorsale. Era troppo tardi!
Inuyasha si scagliò fra le
rovine della strada fiutando Kagome. Poteva sentire
nell'aria l'odore del sangue di lei, così come quello del sangue dello youkai. Inuyasha si chiese disperatamente cosa potesse essere
accaduto, per provocare una così enorme confusione.
"Kagome!"
chiamò, cercando freneticamente attorno a sé un qualsiasi segno di vita. Dov'è il mostro? Dov'è Kagome?!
Fiutando ancora, poté percepire l'odore
metallico del sangue del demone. Corse giù per la strada, seguendo il sentiero
di distruzione, e l'odore diventava sempre più forte. L'orribile miscela del
sangue di Kagome e del sangue dello youkai, che l'aveva probabilmente attaccata alcuni
secondi prima, nauseava il suo stomaco.
Inuyasha scrutò il suolo,
sentendosi più terrorizzato di quanto si ricordasse d'essere mai stato. Se Kagome fosse morta sarebbe stata colpa sua, proprio come
era stata colpa sua la morte di Kikyou! Allora lui non
fu lì a proteggerla, e ora c’era stato neanche per Kagome.
Inuyasha toccò l'elsa di Tessaiga
al suo fianco e ringhiò per la frustrazione.
Improvvisamente, un odore raggiunse il suo
naso, lui si voltò e si avventò verso la fonte. Kagome
era distesa là, nascosta tra un mucchio di macerie. Sembrava soltanto che
dormisse e Inuyasha si precipitò al suo fianco,
depositando l'arco e le frecce vicino a sé.
"Kagome!"
gridò, tanto sollevato per averla ritrovata, quanto disperato per essere
arrivato troppo tardi. "Kagome!" gridò di
nuovo mentre la scuoteva gentilmente cercando di sentire il battito del suo
cuore.
C'era.
Inuyasha sospirò
sollevato. C'erano delle ferite. Innumerevoli graffi ed abrasioni, ed un morso
sul collo, sul quale Inuyasha poteva sentire il
fetore di un demone. Le ispezionò le ferite e quasi urlò a ciò che vide. Kagome aveva perso quasi tutto il suo sangue.
Inuyasha imprecò rabbiosamente
e si tirò Kagome al petto. "Cosa ti è successo?
Cosa cazzo è successo qui?!" imprecò tra i capelli di Kagome
macchiati di sangue. Avrebbe dovuto fare qualcosa alla svelta, prima che lei
morisse per l'eccessiva perdita di sangue. Ascoltò il cuore batterle nel petto
e capì che stava iniziando a rallentare la sua già debole andatura.
Inuyasha imprecò e la
ridistese al suolo. In un istante sfoderò Tessaiga e
si tagliò il polso sinistro. Trattenendo il dolore mentre il sangue fuoriusciva
liberamente dalla ferita e gocciolava a terra, Inuyasha
iniziò a succhiare dal proprio braccio, prendendo una boccata del suo stesso
sangue. Quindi si voltò verso il collo di Kagome per scoprire
la ferita e far fluire il proprio sangue all'interno di essa, obbligando il corpo
di lei a mandarlo giù fino al cuore.
"Dei, fate che funzioni" bisbigliò Inuyasha, mentre iniziava a succhiare di nuovo dal proprio
polso, ripetendo il processo ininterrottamente. "Dannazione, non
azzardarti a morire addosso a me, Kagome!" urlò
mentre cercava di raggiungere ancora il proprio polso.
Riposando dopo qualche altra boccata, Inuyasha chiuse la propria mano sulla ferita sul collo di
lei, bloccando così il sangue che le aveva trasferito. Pregò che le proprietà
curative del suo sangue youkai
fossero sufficienti per reagire con il corpo di lei e salvarla.
Inuyasha grugnì, mentre si
strappava un pezzo di manica e lo avvolgeva dolcemente attorno al collo di Kagome, per evitare che altro sangue ne fuoriuscisse. Poi
ne lacerò un secondo pezzo e lo annodò attorno al proprio polso, così da
fermare l’emorragia. Come lei, anche lui aveva perso una gran quantità di
sangue attraverso la trasfusione e stava iniziando a sentirsi un poco stanco,
ma ciò non gli importava. Se ciò avesse significato che Kagome
sarebbe sopravvissuta, le avrebbe dato volentieri i propri poteri pur di
aiutarla, finché lei non fosse guarita.
Attese un momento, osservandola e ascoltando
il cuore batterle nel petto. Era ancora lento e misurabile. Ma almeno batteva
ancora. Si sporse verso di lei e le toccò la fronte. "Kagome,
dimmi chi ti ha fatto questo. Li ucciderò".
Kagome non diede segnale
di aver udito. Era fredda.
"Lo giuro, ucciderò quei bastardi."
giurò Inuyasha mentre si toglieva la parte alta del
kimono per avvolgerla attorno a Kagome, così da
tenerla al caldo. "Ti porterò da qualcuno che possa aiutarti meglio di
quanto sia in grado di fare io" disse Inuyasha
mentre iniziava a sollevarla. Avrebbe trovato un guaritore, o in qualsiasi modo
fossero chiamati nel tempo di Kagome, che si sarebbe
preso cura di lei.
Inuyasha si accorse che
non c'era nessuno in vista e che tutto era mortalmente calmo. "Dove sono
tutti quei fottuti umani quando hai bisogno di loro?" ringhiò.
Fu allora che Inuyasha
percepì qualcosa. Era uno youkai. Mettendo velocemente giù Kagome,
Inuyasha fiutò l'aria. "Vieni fuori, bastardo.
Posso sentire il tuo fetore" urlò. Posizionò una mano su Tessaiga e la sguainò piano, tenendola di fronte al proprio
petto.
Dall'angolo di una costruzione quasi
completamente distrutta, apparve un mostro, che aveva le stesse sembianze,
pensò Inuyasha, di quella cagna di una millepiedi che
aveva avuto il piacere di rimuovere dalla faccia della Terra quando aveva
incontrato Kagome per la prima volta.
Il demone ringhiò e Inuyasha
poté vedere che era stato colpito da una qualche genere di raffica. Era stata Kagome a fare ciò? Non che questo importasse, in ogni caso,
dato che il bastardo stava per morire molto lentamente e anche più
dolorosamente per aver fatto del male a Kagome.
"Hanyou" disse semplicemente la bestia, osservandolo a
distanza. "Cosa vuoi, mezzo-sangue?"
"Hai tolto a Kagome
il suo sangue, bastardo, e io sono qui per vendicarmi!" urlò Inuyasha, tenendo Tessaiga di
fronte a sé.
Il mostro rise semplicemente. "È la tua
donna, vero? Bene, in ogni modo tu sei un cane bastardo, un hanyou, così è proprio degno di
te trovare una compagna di questa debole specie. Era un male che avesse
l'energia della Shikon no Tama in
sé. Bere il suo sangue è stato molto benefico, sebbene sia riuscita a nuocermi soltanto
minimamente grazie a questa cosa" Lo youkai tirò
fuori il frammento della Shikon dal proprio corpo e
lo gettò al suolo tra sé ed Inuyasha.
Gli occhi di Inuyasha
si aprirono per la sorpresa. Un frammento della Shikon!
"La sua energia era forte. È riuscita a
colpirmi un poco usando il potere che proveniva dal suo corpo. Non che ciò
importi ancora, comunque. Con il suo sangue, posso fare di più che con un
singolo pezzo del gioiello." Il demone incrociò le braccia sul suo grosso
petto e fermò la testa.
Inuyasha sentì il proprio
sangue ribollire. "Tu, bastardo! Ora morirai per ciò che hai fatto!" Inuyasha sollevò Tessaiga e
attaccò con furia. Sentiva l'adrenalina scorrergli nelle vene e si spinse in
avanti in un cieco attacco, che però fu facilmente deviato dal mostro con una
semplice sferzata della sua lunga coda squamata. Inuyasha si rigirò sui propri tacchi
più forte che poté e si sollevò per attaccare di nuovo, tentando di tenere la
propria spada bassa sul cranio del demone, per romperlo nell'oblio. Il suo
secondo tentativo fu deviato facilmente come il primo, e il mostro rise, mentre
stendeva gli artigli per squarciare il petto di Inuyasha,
che veniva lanciato via dal corpo del mostro.
Inuyasha se ne stava una
buona dozzina di metri lontano dal mostro, respirando già pesantemente a causa
dell'impatto con gli artigli di lui che gli avevano squarciato il petto. Con la
mano sinistra si toccò il torace, sentendo il caldo pulsare del suo sangue che
sgorgava liberamente. Inuyasha imprecò e si preparò
ad attaccare ancora. Perché Tessaiga non si
trasformava?
Inuyasha urlò, mentre
balzava in aria tenendo Tessaiga giù, verso la cima
della testa del mostro. Questa volta, lo youkai non si scomodò nemmeno a
fermarlo ma si limitò solo ad osservare. La potenza del colpo di Inuyasha si irradiò in circolo scuotendo le macerie da
terra, ma ciò fu la sola cosa che riuscì a fare. La lama arrugginita di Tessaiga rimase non-trasformata nelle sue mani doloranti.
Lo youkai rise alla
sorpresa di Inuyasha. "È così?" chiese
semplicemente. "Con tutti quei grandi discorsi, ho pensato che tu fossi
piuttosto potente. Suppongo che tu non sia veramente così forte, mezzo-sangue.
Non che ciò importi, ho altre cose di cui occuparmi, così dovrò concludere ora
questa graziosa battaglia. Addio, hanyou." Come un flash, lo youkai si lanciò in avanti verso Inuyasha, facendogli un altro grosso squarcio sul petto.
Inuyasha cadde
all'indietro in totale sorpresa. Cosa c'era che non andava? Perché Tessaiga non si trasformava?! Cosa diavolo stava
succedendo?! Inuyasha si alzò e si scansò a destra
più velocemente che poté per evitare gli artigli del demone millepiedi. Avevano
fatto già molti danni e, aggiungendo il fatto che aveva perso gran parte del
proprio sangue per aiutare Kagome, era in forma
approssimativa. "Dannazione, sto tentando di salvare Kagome!"
imprecò a denti stretti alla sua spada. "Non riesci a vederlo?!"
Scansando un altro attacco da parte del
mostro digrignante, Inuyasha cercò di reagire lanciandogli
i propri colpi, ma inutilmente. Questo mostro era incredibilmente forte e
veloce. Inuyasha ipotizzò che fosse per il fatto che
il costui aveva preso il sangue di Kagome, il quale
era intriso del potere della Shikon no Tama. Ciò spiegava l’innaturale forza e velocità del
mostro, ma non gli era molto d'aiuto. Se non fosse riuscito a scoprire perché Tessaiga si rifiutava di cooperare, era bello che morto, e Kagome non sarebbe sopravvissuta molto più a lungo, dopo
che la creatura si fosse stancata di lui.
Usando la spada per bloccare il potere grezzo
degli attacchi del mostro, Inuyasha grugnì
rabbiosamente, tentando di fermarsi. Le cose non stavano andando bene. Proprio
per niente. Sentendo qualcosa passargli sul fianco in un movimento confuso, Inuyasha guardò in basso, giusto in tempo per vedere un
flutto cremisi di sangue sgorgare dal suo corpo. Fu solo dopo che bloccò il
successivo attacco del mostro e che scansò la sua coda pungente, che Inuyasha percepì l'atroce dolore raggiungerlo e urlò in
agonia. Sì, le cose non sembravano assolutamente buone.
Kagome gemette e voltò
la testa con dolore. Le sue braccia, le sue gambe, la sua testa... tutto faceva
male. Kagome aprì lentamente gli occhi e cercò di capire
dove fosse. Ricordò l'attacco dello youkai e il suo
futile tentativo di difendersi, seguito da un dolore al collo.
Kagome sollevò una mano verso
il proprio collo e si sorprese nel sentire qualcosa avvolto attorno ad esso.
Fece scorrere dolcemente le proprie dita sul tessuto e lo riconobbe all’istante
come una parte della giacca di Inuyasha. Kagome sentì i propri occhi riempirsi di lacrime, mentre
abbassava di nuovo la mano come se fosse diventata pesante come il piombo.
Inuyasha era lì. Era
venuto.
Kagome riprese
lentamente i sensi, uno ad uno, e sentiva il cuore pulsarle nella testa. Il dolore
era insopportabile e non riusciva ancora a muoversi. Udiva dei suoni alla sua
sinistra. Incapace di riconoscere alcunché per alcuni istanti, Kagome chiuse gli occhi e girò dolorosamente la testa verso
la fonte. Sentiva il suono del metallo contro il suolo, che provocava in alcuni
istanti dei barlumi di luce, e c'era il demone. Poteva sentire e comprendere
quei suoni facilmente. Inuyasha era là? Kagome non era in grado di dirlo. La sua testa era troppo
confusa per registrare tutto ciò che stava accadendo attorno a lei. Voleva solo
riposarsi... Era così stanca. L'odore di Inuyasha le
era tutto intorno e voleva solo dormire e far finta che questo fosse solo un
sogno.
Calma com'era in quel momento, Kagome non si accorse che le sue ferite si stavano lentamente
chiudendo e che il flusso di sangue si era fermato. I buchi sul collo, dove
erano penetrate le zanne, erano però ancora fortemente visibili.
Kagome si sentì
trasportare nel sonno. Sebbene sapesse che ciò avrebbe dovuto importarle, non
riusciva a restare sveglia, fuori dalla terra dei sogni. Si sentiva così in
pace. Muovendo il braccio, tirò la giacca di Inuyasha
più stretta attorno a sé e respirò il suo odore, l’odore della foresta. Esso la
calmava. In quel momento, voleva solo riposarsi... Il mondo poteva attendere.
Fu soltanto il suono di un urlo di dolore che
la scosse da quella fantasia.
Quell'urlo. Quell'urlo...? Perché le suonava
così familiare? Kagome strinse gli occhi per un
momento, in riflessione, per poi aprirli dopo aver capito.
"Inuyasha!"
Inuyasha urlò per il
dolore bruciante, mentre la coda del mostro attraversava nitidamente la sua
spalla sinistra fin sulla schiena. Ogni cosa di lui era coperta di sangue,
tanto che riusciva a malapena a tenersi a Tessaiga e
sperare che la barriera di questa lo proteggesse contro il successivo brutale
attacco dello youkai.
Per ora tutto ciò che poteva fare era sperare. Un altro buon colpo e sarebbe
stato spacciato.
Inuyasha imprecò e provò
dolore, come non ne aveva mai provato prima. Lui sarebbe morto, Kagome sarebbe morta. Sarebbero morti entrambi e lui non
sarebbe mai stato in grado di dirle quanto lei fosse necessaria nella sua
epoca. Morendo avrebbe deluso il bonzo e persino Shippou.
La vecchia sacerdotessa si sarebbe rattristata, e chissà quale tipo di mostro
si sarebbe poi impossessato della Shikon no Tama! Della sua Shikon no Tama.
Chiuse forte gli occhi, mentre veniva colpito
ancora una volta dalla coda dello youkai, simile ad una frusta, e veniva spedito per la
lunghezza della strada, fino a schiantarsi sul duro suolo. Sporcizia e sabbia
si fecero strada nelle sue ferite fresche e gli causarono ancora più dolore.
Non tentò neppure di muoversi questa volta. Sarebbe morto comunque e non c'era
più nulla che lui potesse fare per proteggersi. "Maledetto corpo mezzo
umano... dannazione!"
Lottò un'ultima volta nel tentativo di
muoversi, ma rapidamente si arrese al dolore e girò la testa per vedere la
pozza di sangue che si stava accumulando sotto il suo corpo straziato. Lasciò
la presa su Tessaiga e imprecò nuovamente rivolto a
sé stesso. Perché suo padre non lo aiutava in questa battaglia? Perché? PERCHÈ?! Lo youkai si faceva sempre più
vicino. Poteva sentirne l'odore. Stava per morire e non c'era nulla che lui potesse
ancora fare per fermarlo.