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Autore: TimeStrangerRey    06/06/2015    2 recensioni
Tutti voi conoscete la storia del Genio della lampada magica? Ovviamente, direte voi! E' quella dove un giovane strofina una lampada d'oro e poco dopo ne esce fuori un Genio, al quale chiede di esaudire 3 desideri. Ne siete davvero sicuri..? E se un ragazzo non volesse chiedere nulla al Genio, che succederebbe? E se non esistesse un solo Genio, ma altri quattro? E se non fossero soltanto dei Geni, ma qualcosa di più?
Tsunami, il protagonista di questa incantevole avventura, ha fatto la conoscenza di un Genio che, però, non ricorda gran parte del suo passato. Vi starete chiedendo quale senso ha questa storia? Ebbene: leggete e lo scoprirete! Ci si vede dentro!
[Dedicata alla mia carissima amica -nonchè folle- _CreepyAlis_]
Genere: Demenziale, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Harley/Jousuke, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Il Genio della seconda lampada

Non poteva essere vero! Indiettreggiai dopo che vidi l'interno della borsa. Nagumo assunse un'espressione alquanto strana. Sembrava quasi dispiaciuto per avermi sconvolta, ma non prestai molta attenzione a guardarla bene. Corsi fuori dall' aula e fuggii il più lontano possibile.

"Non è vero! È uno scherzo! Uno di quelli crudeli!"

'Choco!'

Mi voltai per guardare in faccia il ragazzo che mi chiamò.

'Tsuna...? Perché non sei a lezione?' gli chiesi asciugandomi in fretta le lacrime che mi erano uscite per lo spavento.

'Ho chiesto di andare al bagno' mi rispose una volta che mi raggiunse e mi sorrise 'Su! Asciughiamo queste lacrime. Tutti sanno che non si dovrebbe far piangere una ragazza' continuò con il suo tono dolce 'Mi vuoi dire cosa ti è preso tutt'un tratto?' e sempre dolcemente, con la sua manica dell' uniforme, mi asciugò le lacrime.

'Wow! Il trucco non si leva!' fece, poi, stupito.

'Che trucco? Guarda che io non mi sono truccata!'

'Che!?'

'Hai davvero pensato che fossi truccata?' e detto questo, scoppiai a ridere come una scema. 'E ora, perché mi guardi così? Sei inquietante'

'Bel ringraziamento! Io mi preoccupo per te e tu mi ripaghi dicendomi che sono inquietante!' sbuffò offeso. 'Sei più tranquilla ora?' mi chiese dopo un po'.

Io annuii e gli raccontai perché ero scappata dalla classe.

'Quindi, dentro la borsa di Nagumo c'era una lampada uguale alla tua, ma di diverso colore' riassumette Tsunami. 'Ma allora... perché lui ricorda il suo passato, mentre tu no?'

'Questo vorrei saperlo anche io, ma non è detto che anche lui ricordi tutto...'

Tutti e due non parlammo. Rimanemmo seduti sul corridoio, con un silenzio imbarazzante che ci fece compagnia, fino a quando non suonò la campanella.

'AAAH!!!' urlai spaventata.

Tsunami scoppiò a ridere.

'Sei davvero divertente! Ti spaventa di più la campanella della scuola che il fatto di non ricordare nulla del tuo passato' disse aciugandosi le lacrime che gli uscirono dal troppo ridere.

'Antipatico!'

'Aspettami qui. Vado a prendere la cartella e poi torniamo a casa' mi disse alzandosi e scompigliandomi i capelli. Per tutta risposta, gli regalai una linguaccia affettuosa.

"Che scuola enorme... Ma si può sapere quanti studenti si iscrivono qui? E perché anche Haruya ha deciso di venire in questa scuola? Perché? Perché non ricordo? Che cosa abbiamo fatto per meritarci tutto questo? Mi manca qualcosa, ma cosa?" Mentre riflettevo, mi acconciai meglio la gonna. "Ho mal di testa.. sono tanto stanca..' Feci per chiudere gli occhi, quando qualcuno mi richiamò alla realtà.

'Choco'

'Jou-?'

Mi girai, ma non finii di pronunciare il nome di Tsunami, quando vidi chi era.

'Haruya!'

'Ti sei ricordata di me, oppure hai dovuto chiedere a Tsunami il mio nome?' mi chiese con il suo solito ghigno, ma non uno di quelli cattivi... pareva dispiaciuto.

'Che cosa vuoi?' gli domandai nera.

'Nagumo?'

Quando Tsunami ritornò da me, si pietrificò nel vedermi con Haruya.

'Che cosa vuoi?' disse Tsunami con il mio stesso tono di prima.

'Siete già affiatati voi due!' constatò Nagumo... sorridendo? 'Stesso tono, stessa espressione..'

'Sbruffone! Io-'

Tsunami non finì neanche di parlare che gli tirò un pugno in pieno viso.

'Jousuke?! Calmati!' gridai in preda al panico.

'Choco, lascia che si sfoghi pure' mi disse Nagumo tastandosi il punto ferito.

Tsunami gli sferrò un altro pugno e neanche in quest' occasione, Haruya si difese.

'BASTA!' urlai. Non mi diedero ascolto nemmeno questa volta. Ero spaventatissima: Tsunami stava prendendo a pugni il suo amico, per colpa mia, perché mi aveva spaventata?! Assurdo! Mi allontanai da loro e uscii dall' istituto correndo. Non volevo più essere invisibile, perciò, non appena mi creai delle ballerine grigio scuro come il mio corpetto, perché, da quanto avevo potuto constatare, tutti gli umani indossavano delle scarpe, sciolsi l'incantesimo. Continuai a camminare per le strade della città. Nessuno prestava attenzione a com'ero vestita e questo era un bene, perché detestavo avere gli occhi puntati su di me. Senza accorgermene, arrivai in un grande parco dove c'erano tanti bambini che si stavano divertendo. Le loro risate libere cancellarono la rabbia che provavo.

"E sì, i bambini sanno come curarti!"

'Signorina? Signorina...?'

Mi sentii tirare la gonna e quando abbassai lo sguardo, vidi una bambina dai capelli castani, raccolte in due graziose treccine, che aveva le lacrime agli occhi.

'Ciao piccolina!' le dissi sorridendo e nel contempo, abbassandomi alla sua altezza 'Ti sei persa?'

Lei annuii e mi abbracciò. Le accarezzai la nuca e poi la presi in braccio.

'Su, dai! Andiamo a cercare la tua mamma! Sarà in pensiero, non credi?' le dissi dolcemente 'Come ti chiami?' domandai dopo un po'.

'Yuuka' mi rispose 'Che bei capelli che hai!'

'Grazie! E tu hai un nome bellissimo' le dissi sorridendole e arrossendo per il complimento che mi fece.

'Tu come ti chiami?'

'Choco'

'Choco...?' ripetè la bambina.

'Strano, eh?' feci imbarazzata.

'È bellissimo anche il tuo nome! Mi ricorda tanto la cioccolata!'

Che carina questa bambina! Se fosse la mia sorellina, ci giocherei giorno e notte!

'Com'è la tua mamma?' chiesi mentre mi guardavo attorno.

'Veramente... stavo aspettando mio fratello, ma non l'ho visto, così mi sono spaventata e...'

'Tranquilla. Facciamo così: gioco con te fino a quando non arriva tuo fratello. Va bene?'

A Yuuka iniziarono a brillare gli occhi e accettò subito, con una velocità strabiliante. Andammo sull' altalena e iniziammo a fare gara a chi riusciva toccare il ramoscello, che stava poco più in là dell' altalena (in alto), per prima.

'Choco, anche tu stai aspettando qualcuno?' mi chiese d'un tratto Yuuka.

'Io? Beh, in un certo senso... si...' feci imbarazzata. Giocammo a svariati giochi finché non si fece buio.

'Yuuka!'

Un ragazzo dalla pelle brunetta, occhi scuri e capelli a porcospino, color crema, stava correndo verso di noi gridando il nome di Yuuka.

'Shuuya!'

'È lui tuo fratello? ' chiesi rimanendo a bocca aperta. Non c'era che dire... era davvero un bel ragazzo!

Yuuka annuì e corse ad abbracciare il fratello.

'Yuuka, lei chi è?' le chiese il porcospino.

'Fratellone ti presento Choco, la mia nuova amica... Choco lui è Shuuya, mio fratello'

Ci stringemmo la mano.

'Sei davvero uno schianto!' mi disse Shuuya fischiettando senza parole. Ma qui i ragazzi erano sempre tutti così diretti?!

'Grazie per il complimento' gli risposi rossa in viso.

'Ora devo andare, è stato un piacere conoscerti! Spero di rivederti presto! Ciao!'

Ricambiai il saluto e mi risedetti sull'altalena. Iniziai a spingermi, nuovamente, su e giù e ogni volta che compivo quest' azione, ci mettevo sempre più forza. I giochi degli umani erano uno sballo! Poi, saltai dall' altalena e la gonna si alzò di poco, ma, essendo quasi ora di cena, c'ero soltanto io al parco, quindi potevo fare tutto ciò che volevo - compreso saltare e arrampicarmi sugli alberi -.

'Hey, tu sei Choco?'

Voce fredda, distaccata. Mi voltai per vederlo in faccia, avendo già intuito chi era.

'Suzuno Fuusuke?'

'Tsunami deve averti parlato di me... in ogni caso ti sta cercando ed è abbastanza preoccupato...' sbuffò seccato incrociando le braccia.

Non risposi. Ero arrabbiatissima e non volevo sentire scuse. Mi rigirai e rimasi di pietra a guardare un punto non preciso dell'immenso parco.

'Forza, andiamo da lui' detto questo, mi prese la mano e, con la grazia di un elefante, mi trascinò fuori dal parco giochi. La sua mano, al contatto con la mia, mi provocò un sussulto. Non ci feci caso. Ad ogni modo, percepii quanto questa storia lo infastidisse.

'Se per te sono una seccatura, puoi anche fare a meno di portarmi da Jousuke' gli dissi seccata.

Lui, per tutta risposta, mi guardò e sospirò. Facemmo tutta la strada in silenzio.

'Da dove vieni?' mi chiese, indifferente, improvvisamente.

Lo guardai stranita. Non ci conoscevamo neanche e già mi aveva fatto una domanda sul personale.

'E a te cosa può importare?' gli dissi tagliente. Solo quando mi accorsi di essere stata maleducata, nonostante nessuno lo avesse obbligato a cercarmi, mi affrettai a chiedergli scusa.

'Scusami, non volevo... Io...'

'Choco! Suzuno, l'hai trovata!' gridò Tsunami venendoci incontro.

'Jousuke!' ritrassi la mano da quella di Suzuno e quando Tsunami mi fu abbastanza vicino, lo abbracciai. Anche lui fece la mia stessa azione.

'Scusami. Non volevo comportarmi così... ' mi disse dispiaciuto.

'Non farlo più!' lo rimproverai stringendolo di più e affondando il mio viso sul suo petto.

Lui annuì, poi ci stacammo dall' abbraccio.

'Grazie Suzuno. Ti chiedo ancora scusa per prima'

Non mi rispose. Camminò in direzione dell'uscita dal parco e, con un cenno della mano, ci salutò.

'Scusalo tu. È sempre così' mi disse Tsunami.

Scrollai il capo. No, lui non era sempre stato così. Lo capii quando strinsi la sua mano pochi istanti prima: lui era una persona dolce, ma che purtroppo ha sofferto e stava soffrendo tuttora.

'Jousuke, torniamo a casa' gli dissi tirandogli la manica dell' uniforme. Lui mi sorrise e ci avviammo verso casa.

'Choco... adesso dovremmo cercare di far luce a ciò che vi è successo' disse Tsunami una volta che arrivammo al suo appartamento.

'Di che cosa stai parlando?'

'L'hai trovata Tsunami!'

Capelli rossi, groviglio di ciuffi che ricordavano tanto un tulipano, occhi dorati e... sguardo preoccupato?

'Haruya!? Ma che ci fai qui?' chiesi non riuscendo più a capirci qualcosa.

'I maschi hanno un altro modo di risolvere le cose...' disse con aria superiore.

.

.

.

 

'Che cos'hai detto a Choco per farla spaventare in quel modo?' gridò in preda alla rabbia Tsunami mentre sferrava un altro pugno all' amico.

'Le ho semplicemente detto di guardare la borsa! Lei é sempre stata un tipo troppo sensibile! E poi... non vi siete accorti di nulla voi due?' rispose Nagumo bloccando il secondo pugno di Tsunami.

'HEY VOI DUE! BASTA!' gridò Hiroto mentre fermò il pugno che Nagumo stava per dare a Tsunami e nel frattempo, Suzuno allontanò di qualche passo il ragazzo dagli occhi dorati.

'Tsunami che ti è preso tutt' un tratto?' chiese Midorikawa.

'Niente' disse freddo 'Ora scusatemi, ma devo andare a cercare una persona'

'E chi sarebbe? La ragazza per cui vi stavate prendendo a pugni?' fece Hiroto, accentuando il suo tono malizioso nell' ultima frase.

'È mia cugina e non è da queste parti...' disse Tsunami fulminando con lo sguardo l'amico.

'Com'è tua cugina?' chiese Suzuno, per evitare un'altra lite.

'E a voi cosa può importare?'

'Ti aiutiamo a trovarla, mi sembra ovvio!' rispose Midorikawa con fermezza.

Tsunami sospirò: se non erano veri amici...

'É vestita elegantemente, ha i capelli lunghi, color cioccolato, e ha la pelle chiara'

'Ha un nome?' chiese poi Midorikawa dolcemente.

'Choco Heri' disse Tsunami distogliendo lo sguardo.

'E c'è qualcosa che ama fare o un posto in cui le piace andare' domandò nuovamente, sempre con il suo solito tono dolce e comprensivo.

Ma Tsunami cosa poteva dire ora? L'aveva conosciuta solo quella mattina e una cosa che aveva imparato guardandola, era che Choco era un tipo estroverso e libero.

'Non le piace stare da sola' fece poi Tsunami ricordandosi delle sue parole.

'Io però voglio capire una cosa...' lo interruppe Hiroto 'Nagumo, tu come fai a conoscere Choco?'

Nagumo non seppe come rispondere, così decise di piantarli lì e di andarsene, ma Tsunami gli andò incontro e lo fermò.

'Và a casa mia e aspettami lì: tu ci devi fare chiarezza su alcuni punti' disse porgendogli le chiavi di casa.

 

.

.

.

'Poi siamo andati tutti a cercarti' finì Tsunami sorridendomi.

'Haruya, di che cosa io e Jousuke non ci siamo accorti? E perché io non ricordo nulla?' chiesi perplessa, forse più spaesata.

'Tu e Tsunami avete toccato la lampada nello stesso momento?'

'E noi come facciamo a saperlo?' si intromise Tsunami.

'Dove vorresti arrivare?' gli chiesi seria.

'Se un Genio e un umano toccassero la lampada simultaneamente, si dice che sviluppino un legame...'

'Che tipo di legame?' chiese Tsunami.

'Ad esempio: non vedere Choco per un pomeriggio, come ti ha fatto sentire? Mi hai preso a pugni perché ho messo paura a Choco, ti sembra un comportamento normale?' disse Nagumo seriamente e incrociando le braccia 'E tu Choco? Essere stata ignorata da Tsunami, quando gli gridavi di smettere, come ti ha fatto sentire?'

Io e Tsunami ci guardammo: sapevo benissimo cosa avevo provato. Rabbia... tristezza e... paura.

'E poi...' riprese Nagumo 'lo scoprirete più avanti a che cosa vi porterà questo legame...'

'Che vorresti dire?' gli chiesi leggermente impaurita dalle sue ultime parole.

'Niente...' ghignò con fare superbo.

'Choco!' mi richiamò Tsunami 'Domani è il tuo primo giorno di scuola!'

'Fermi tutti: cosa hai detto?' chiesi sotto shock

'Ti ho iscritta alla Raimon... cuginetta' fece lui con aria poco rassicurante.

'Vuoi dire che potrò stare con te? E con Nagumo?'

'Con me sì, con Nagumo non provarci nemmeno!'

Scoppiai a ridere.

'Grazie' gli dissi abbracciandolo.

Non avrei più dovuto rendermi invisibile per stare con lui. Guardai poi Nagumo.

'Senti Haruya: perché tu ricordi e io no?' chiesi tornando seria.

'Guarda che neanche io ricordo! Ho iniziato ad avere dei deja-vu, quando ti ho vista... ma nulla di più, mi spiace'

'Nagumo, sta tranquillo' gli disse Tsunami con fare comprensivo.

'Vado a casa, se no Suzuno mi chiude fuori di casa e lui è in grado di farlo senza problemi!' disse Haruya, perciò ci salutò e se ne andò.

'Choco, ti lascio il letto'

'Cos-?'

Non finii la domanda che mi arrivò qualcosa in pieno viso.

'È un pigiama' disse ridendo Tsunami.

'Che hai da ridere?' sbuffai offesa.

'La tua faccia! Hai fatto un'espressione davvero buffa!' e scoppiò a ridere.

Gli feci la linguaccia. Stavo per spogliarmi, quando Tsunami urlò imbarazzato.

'C-CHE COSA S-STAI FACENDO?'

'Ma come non si vede? Mi sto mettendo il pigiama che mi hai dato! Piuttosto, sei sicuro di star bene? Sei tutto rosso...' dissi con nonchalance.

'SEI UNA MANIACA!' gridò sempre più rosso.

'MANIACA IO!?' Jousuke, ma che ti prende!!?'

Tsunami si portò una mano in pieno viso. Poi mi si avvicinò.

'Solitamente le ragazze non si cambiano davanti ai ragazzi...'

'Perché? Voi umani siete davvero così strani!'

'Choco... se tu ti spogliassi davanti ad un ragazzo, qui penserebbero che tu voglia fare cose indecenti!' mi spiegò.

'MA VOI SIETE UNA COSA IMBARAZZANTE! SIETE DEI PERVERTITI SCHIFOSI!' gridai vergognandomi di quello che stavo per fare.

Mi sorrise e mi spieghò anche che non tutti qui erano persone, come le definivo io, cattive. Poi mi portò in bagno e mi lasciò sola, così potevo cambiarmi in tutta tranquillità, mentre lui avrebbe preparato la cena. Una volta svestita e indossato il pigiama celeste di Tsunami, uscii dal bagno e vagai per l'appartamento. Era davvero grande, ben pulito e ordinato.

"Io sapevo che i ragazzi erano il sinonimo di disordine"

Arrivai alla camera da letto che consisteva in un letto da una piazza e mezza, vestita con lenzuola turchesi e un piumino nero, una finestra che si trovava alla mia destra e sia i balconi che le finestre erano dello stesso colore del cielo. Una libreria piena di libri che era, invece, posta alla mia sinistra e a seguire c'era una scrivania. Misi i miei vestiti sopra la sedia e mi diressi in cucina, dove Tsunami aveva appena finito di cucinare.

'Ma quindi sappiamo anche cucinare!' dissi provocandolo e meravigliata allo stesso tempo.

Lui rise e mentre cenevamo parlammo della nostra infanzia -che per fortuna ricordavo benissimo- e delle varie figuracce che avevamo fatto. Finita la cena, sparecchiammo e andammo a letto.

'Tsuna..?' gli feci.

Eravamo così disposti: io dormivo sul suo letto, mentre lui nel piumino, per terra, vicino a me. Il giorno dopo avrei dovuto usare i miei poteri per riorganizzare la casa. Sfruttamento, ve lo potevo garantire!

'Da quanto ti piace Amanda Law?' gli chiesi, senza preoccuparmi del fatto che la domanda avrebbe potuto metterlo a disagio.

'Come s-? Ah, giusto... sei un Genio' affermò lui.

Grazie all' oscurità, potevo ritenermi salva dal ricevere i suoi sguardi intimidatori e forse la stava ringraziando anche lui, pensando che io non potessi vedere il suo rossore.

'Da due anni. Lei è stata la mia prima compagna di banco e la mia prima cotta' iniziò 'Inizialmente avevo in testa il surf, poi ho incontrato lei e...'

'Wow! Come hai fatto a capire che lei ti piaceva?' chiesi rapita dalle sue parole.

'Come succede a tutti!' tagliò corto. Me la stavo ridendo sotto sotto. Un ragazzo imbarazzato era troppo carino!

'E tu? Non sei mai stata innamorata di qualcuno?' mi domandò subito dopo.

'Io?' Non lo ricordavo. Non sapevo neanche che aspetto avesse, o per essere corretta, non ricordavo nulla di lui 'Sì, del mio coetaneo' risposi.

'Ti ricordi com'era?'

'Mi ricordo solo che è stato lui l'artefice di questa mia ciocca albina...'

'E per quale motivo?'

'Ecco... Notte!' così dicendo mi voltai dall' altra parte.

'Cattiva!'

Lo sentii sorridere.

'Notte'

E tutti e due fummo le ennesime vittime di Morfeo.


*** Angoletto dell' autrice che ora schizza male ***

Bonjour à tout le monde! Comment ça va? (Ciao a tutti! Come va?)

Questo capitolo non mi ha molto entusiasmata.. forse perché ancora non è ancora accaduto nulla ¬ͺ¬ Eccetto la parte in cui Choco si stava cambiando davanti a Tsunami... Mint sorry, ma mi sono divertita troppo a scriverla! xD
Grazie mille a shadow_tiger che l'ha messa sia tra le seguite che tra le preferite; Rosa (che non mi amazzerà per l'immenso ritardo <3), Vale (Inazumiana01, che mi deve la cioccolata dal momento che ho aggiornato! xD ti adoro, sappilo!), Mint (che mi scorticherà a prescindere... xD) e Ale (Che ringrazio per le recensioni che mi lascia ;D) che l'hanno messa tra le seguite e Giuly (schneider_stephan) che l'ha messa tra le ricordate! <3 Grazie mille, mi ha commossa questa cosa e non sapete quanto!! E poi r
ingrazio anche tutti quelli che leggono questa mia follia. Spero di poter leggere qualche vostro parere.

#Hakuna Matata
Baci, Bebe <3

  
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