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Autore: Prinkipas    07/06/2015    1 recensioni
ATTENZIONE: Tutti i diritti dei personaggi di "Pretty Guardian Sailor Moon" appartengono a Naoko Takeuchi.
In questa storia racconto dal primo incontro di Princess Serenity con Prince Endymion fino alla caduta del Silver Millenium, prendendo gli elementi del manga e ampliandoli o modificandoli a mio piacimento.
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Endymion/Serenity
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
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Act 02

Sogno

- Emotions and Confusion -

 

 

<< D'accordo allora, ci vediamo domani sera. >> concordò Endymion, che non poteva distogliere lo sguardo dagli occhi di Serenity.

Solo in quel momento lei si accorse che si stavano tenendo per mano, ed in quel preciso istante abbassò lo sguardo su di essa, dove sentì una piccola scossa. Endymion però riprese la sua attenzione quando le alzò il mento con l'indice.

<< E se devo essere sincero, il motivo principale che mi porta ad aspettare con impazienza quel momento, non è la Luna, ma il fatto di poterti rivedere, Serenity. >>

I volti di Serenity ed Endymion erano sempre più vicini, ma lei non ne era spaventata, tutt'altro; provava un' emozione mai provata prima. D'istinto Serenity chiuse gli occhi, pronta a ricevere il suo primo bacio, quando senti un'improvviso dolore su tutta la faccia.

<< AHIA! >> gridò, portandosi la mano sul volto dolorante.

<< Mars, hai esagerato dandogli una cuscinata in faccia! >>

Serenity riconobbe immediatamente quella voce, ed infatti quando aprì gli occhi vide Mercury che stava rimproverando Mars che però la ignorava.

<< Ben svegliata Princess. >> disse Venus che era sdraiata accanto a lei, intenta a giocherellare con una ciocca dei capelli di Serenity.

<< Come mai hai dormito con i vestiti addosso? >> chiese Jupiter, incuriosita anche dal fatto che le coperte non erano sgualcite quasi per niente.

<< Ehm, p-perché... Ieri sera ho guardato per un bel po' la Terra, cosi subito dopo, per la stanchezza, mi sono buttata direttamente sul letto .>> mentì.

<< A forza di guardare quel pianeta ti consumerai gli occhi. >> disse Mars.

<< Io faccio quello che voglio! >> ribatté Serenity, ancora arrabbiata per la cuscinata, e si buttò nuovamente sul letto.

Appena richiuse gli occhi, l'immagine di Endymion che la stava per baciare si presentò più vivida che mai, ed i suoi occhi si spalancarono velocemente.

<< Ah, era solo un sogno... >> sospirò Serenity.

<< Cosa era solo un sogno? >> chiese Venus, imitando il suo tono di voce.

<< N-niente... >> rispose Serenity, distogliendo lo sguardo da lei.

<< Non ci cred- >>

<< Forza, mettitele. >> la interruppe Mars, facendo cadere sul ventre di Serenity delle scarpe che sembravano fatte di cristallo.

Serenity le rivolse uno sguardo confuso.

<< Valzer. >> spiegò Mars con un ghigno.

<< Eh?! >> disse sconcertata Serenity << No! Non ne ho voglia! >>

<< Non cominciare a lamentarti. >>

Le ragazze si voltarono verso la porta, e videro Luna ed Artemis entrare.

<< Mi hanno raccontato cosa hai fatto l'ultima volta. Princess, se continui ad evitare i tuoi doveri, non salirai mai al trono. >> la rimproverò Luna.

<< Ma cosa c'è di così importante nell'imparare il valzer? >>

<< E' il ballo principale di ogni festa, ed è sempre la regina ad aprire le danze. Quindi, come tutte le altre principesse venute prima di te, devi impararlo. >> spiegò Mercury.

<< Ma voi mi dite sempre che devo continuare ad essere così come sono: unica! Se imparerò il valzer mi amalgamerò a tutte le altre. >> tentò Serenity.

<< Il ragionamento fila. >> notò Venus.

<< Ma che fila! >> sbraitò Mars spazientita.

Lei era sempre posata ed educata, come una vera principessa di Marte, eppure Serenity (e forse Venus) era l'unica in grado di tirare fuori quest'altra parte del suo carattere.

<< Se stanotte non vuoi dormire nella stanza oscura, vedi di sbrigarti. >> disse Mars, uscendo dalla camera.

<< No, la stanza oscura no. >> si lagnò Serenity, scendendo dal letto per infilarsi le scarpette.

“La stanza oscura” non era nient altro che una piccola cameretta posta in un'ala sperduta del Moon Castle, da cui non era visibile la Terra ed, essendoci solo una piccola finestrella, la notte era sempre buia. Serenity ci finiva ogni volta come punizione, e siccome era molto paurosa, la notte la passava quasi del tutto insonne.

Mentre le ragazze si dirigevano verso la sala dei ricevimenti, dove si svolgevano le feste, Serenity sbadigliò rumorosamente più di una volta.

<< Sembra che tu ieri notte non abbia dormito molto. >> notò Jupiter.

Serenity si irrigidì e si affrettò a contraddirla, visto anche lo sguardo interessato che Venus sfoggiava.

Forse però Venus non si arrabbierebbe... pensò. L'altra notte si era messa a letto con l'idea di non rivelare a nessuno quello che aveva fatto, ma adesso si sentiva cosi felice, che avrebbe voluto gridarlo a tutta la galassia.

La sala dei ricevimenti era la più grande, con molte finestre ad arco poste sui lati mentre in fondo c'era il maestoso trono della regina. Serenity, notò che in un angolo, i musicisti si stavano già preparando.

Mars sbatté le mani per attirare l'attenzione su di se.

<< Allora Princess, adesso io e Mercury ti faremo rivedere i passi. Tu presta molta attenzione. >>

Fece un cenno con la mano all'orchestra e loro iniziarono immediatamente a suonare. Mars portava con fare esperto Mercury, che sembrava volteggiare sulla pista.

Non riuscirò mai a ballare come loro, pensò Serenity, sentendosi già in ansia per quando sarebbe sicuramente inciampata davanti a tutti durante una festa.

<< Ok, adesso provaci tu con Jupiter. >> disse Mars.

<< No, l'accompagno io! >> si offrì Venus che prese Serenity sotto braccio e la portò al centro della pista.

Mars fece ripartire la musica e si mise a contare ad alta voce in modo che Serenity potesse seguire il tempo.

1,2,3-1,2,3-1,2,3 contava Serenity, tenendo lo sguardo fisso su i suoi piedi.

<< Ah, era solo un sogno... >>

Serenity alzò lo sguardo su Venus, che la stava guardando con un sorriso furbo.

<< Allora, me lo vuoi raccontare questo sogno? >> bisbigliò.

<< Non me lo ricordo più. >> rispose Serenity, ritornando a fissarsi i piedi.

1,2,3-1,2,3-1,2,3

<< Deve essere proprio intimo questo sogno se non me lo vuoi raccontare. >>

Serenity sentì le guance arrossarsi e si maledì per essersi lasciata sfuggire quella frase.

<< Ho indovinato! >>

<< Ora basta mi deconcentri. >> cercò di zittirla, ma sapeva che Venus non l'avrebbe smessa fino a quando non avrebbe saputo quello che voleva.

Quando la lezione terminò, Serenity si precipitò in camera sua decisa a riposare, in modo tale da essere il più in forma possibile la sera. Si sdraiò e chiuse gli occhi, sperando di poter aver la fortuna di rivivere il sogno di quella mattina, quando sentì un forte rumore metallico. Si mise seduta e poco dopo Venus entrò con un salto dalla finestra. Faceva sempre così: quando non poteva entrare dalla porta, attaccava la sua catena alla balconata e poi si arrampicava.

Serenity ammirò la catena riposizionarsi da sola, come se avesse vita propria, sulla vita di Venus, che intanto avanzava verso il letto.

<< Come mai ti sei chiusa dentro? >> chiese con un sorriso a trentadue denti.

Serenity si buttò nuovamente sul letto, sbarrando gli occhi, sperando così che Venus capisse che in quel momento non aveva voglia di parlare. Venus però, testardamente, si sedette sul bordo del letto.

<< Chissà cosa penseranno Luna o Mars quando verranno a sapere che, nelle prime ore del mattino, te ne vai a zonzo per il Moon Castle. >>

Serenity spalancò gli occhi e si alzò cosi velocemente da fargli venire un po' di nausea.

<< Cos- M-mi hai visto? >> disse tremando.

<< Oh, ma allora nascondi veramente qualcosa. >> Venus si avvicinò ancora di più a lei, mettendo le mani chiuse a pugno dietro a Serenity, come per bloccarla. << Ed io che pensavo fossi semplicemente andata in bagno. >>

<< I-infatti è cosi. Tu invece cosa ci facevi alzata a quell'ora? >> tentò Serenity, cercando di cambiare discorso.

<< Non me la dai a bere. Io avevo il turno di guardia. Avanti... dimmelo. >>

Venus afferrò il mento di Serenity, in modo tale da farla per forza guardare dritto nei suoi occhi. Serenity sentii il volto arrossarsi, mentre il magnifico profumo di Venus le riempiva le narici.

<< Anche se non me lo vuoi dire, ormai credo di aver capito. Solo una cosa per te è cosi magnetica da farti stare alzata a quell'ora. >> bisbigliò.

Serenity ormai aveva la gola completamente secca ed il suo cuore batteva all'impazzata.

<< Sei andata di nuovo a fare uno spuntino notturno. >> concluse Venus, fingendo di essere contrariata.

Eh?!, pensò Serenity confusa ma allo stesso tempo sollevata. Venus l'abbracciò e caddero insieme sul letto.

<< La prossima volta però devi chiamare anche me. >> disse ammiccando.

Serenity si sentì un po' in colpa nei riguardi di Venus, ma aveva una strana sensazione: non era sicura di come avrebbe preso la notizia della sua passeggiata notturna. Quella passeggiata che oggi avrebbe avuto modo di replicare. Al solo pensiero di incontrare di nuovo Endymion, il suo cuore si riempì di un calore sconosciuto.

<< Senti Venus... Venere è l'astro dell'amore giusto? >> domandò Serenity, sentendosi un po' in imbarazzo.

<< Esatto. >> rispose Venus tranquilla.

<< Quindi tu, essendone la principessa... mi sai dire esattamente cos'è l'amore? >>

Venus si sentì colta di sorpresa per quella domanda, e posò i suoi occhi sul volto arrossato di Serenity.

<< Beh... >> Venus ebbe come un vuoto di memoria. Cos'è esattamente l'amore?, pensò. << Per esempio l'amore è ciò che lega te con tua madre, o quello che lega te con noi guerriere Sailor. L'amore ha varie forme... >> disse infine, cercando di essere stata abbastanza esaustiva.

<< Uhm. >> si limitò a dire Serenity.

<< Oppure... quello che ci lega ad una persona speciale. >> continuò Venus, come se fosse tornata in se.

Serenity si irrigidì, e Venus percepì quel cambiamento.

<< Il sogno... quest'improvvisa curiosità verso l'amore... Non dirmi che sei innamorata! >> disse Venus, eccitata.

Innamorata? Era quella la parola che descriveva il sentimento sconosciuto che provava? No, lo conosco appena, si disse Serenity, eppure aveva più volte sentito di alcune persone che avevano avuto un colpo di fulmine, ed ogni volta rimaneva affascinata da quel effetto misterioso.

<< Chi è? >>

Venus riportò Serenity con i piedi per terra, e si nascose gli occhi tra le mani, scuotendo velocemente il volto.

<< Ti stai sbagliando. >> sussurrò imbarazzata.

<< Ceeerto. Adesso comunque devo andare, ma ti comunico che questo discorso non finisce qui. >>

Serenity guardò Venus scendere dal letto ed uscire dalla porta, con uno strano sorriso.

Forse mi sono messa ancora di più nei guai, pensò Serenity sospirando.

 

   
 
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