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Autore: galvanix    08/06/2015    3 recensioni
Un'oscura presenza rischierà di mettere in serio pericolo la vita della piccola Bra, soltanto per vendicarsi del Principe dei Saiyan.
Riuscirà Vegeta a proteggere sua figlia?
A volte l'angoscia e la paura possono essere cattive consigliere...
“Ti conviene tornare a casa in fretta Vegeta, altrimenti tua figlia rimarrà davvero male del tuo comportamento, soprattutto nel giorno del suo compleanno” concluse il saiyan voltando le spalle all’amico per andarsene.
Goku riuscì a fare soltanto due passi bloccandosi alla rivelazione dell’altro:
“Ho una strana sensazione Kakaroth, riguardo Bra e non mi piace per niente” disse Vegeta con tono angosciato.
“Di cosa stai parlando, Vegeta?” chiese seriamente Goku.
“Ho come l’impressione che qualcosa stia per accadere…”
Genere: Drammatico, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Bulma, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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                                 CAPITOLO SECONDO
                                  
                                  Un Momento Speciale
               

               
                                                                        


Mentre Vegeta volava per raggiungere la sua famiglia, a casa Brief tutti festeggiavano la piccola Bra.
Intorno aleggiava una grande aria di spensieratezza e felicità da come si poteva notare dai volti dei presenti.
Tutti avevano un’espressione rilassata e tranquilla, infatti Trunks e Goten sparlavano sui loro primi appuntamenti con le ragazze, Gohan chiedeva consigli al padre di Bulma per alcuni progetti di lavoro, mentre la piccola Pan rincorreva il gatto del signor Brief.
Nel frattempo la signora Brief continuava a sfornare portate su portate per la gioia di Goku e l’irritazione di Chichi per il comportamento sconsiderato del marito.
Mentre Videl osservava la scena sorridendo senza farsi notare dalla suocera, Bulma stava andando a chiamare sua madre per portare la torta, ma passando tra i bambini si accorse dell’assenza della figlia.
Preoccupata si guardò intorno e notò la porta di casa semi aperta, così decise di uscire per dare uno sguardo ed è lì che la vide…
Era seduta a terra in giardino con le gambe incrociate e aveva l’aria di una bambina molto triste, in quel frangente.
Bulma, vedendola così pensierosa, decise di intervenire e si avvicinò alla piccola sedendole accanto.
Dopo qualche minuto di silenzio la donna chiese dolcemente alla figlia:

“Tesoro, cosa ci fai qui tutta sola specialmente nel giorno del tuo compleanno?”
Bra, inizialmente, esitò nella risposta poi però si fece coraggio e rispose con tono malinconico:
“Non voglio festeggiare senza il mio papà… Mamma tu sai quando torna?”

In quel momento Bulma provò una forte tenerezza e tristezza  vedendo la figlia dispiaciuta in un giorno così speciale per lei.
In fondo la bimba non chiedeva regali costosi o cose impossibili, ma soltanto la presenza del suo adorato papà.
Tuttavia la scienziata cercò di consolare la sua bambina in tutti i modi possibili, ma al suo ritorno il saiyan avrebbe dovuto darle delle spiegazioni più che convincenti.
Goku le aveva confidato che Vegeta sarebbe tornato presto, ma di lui ancora nessuna traccia.
A quel punto per cercare di tirarle su il morale, la donna le propose dolcemente:

“Bra ascolta, non ha senso aspettarlo qui fuori quando dentro ci sono tanti ospiti pronti a festeggiarti.
Fidati di me lui tornerà presto, magari vuole farti una sorpresa… Ora che ne dici di tornare dentro e mangiarci un bel pezzo di torta, magari prima che ci arrivi Goku” domandò Bulma accennando un sorriso.
“Va bene mamma, se mi dici che tornerà ci credo.
Però si deve sbrigare altrimenti Goku si mangerà tutto e non rimarrà niente neanche per lui” concluse la piccola riacquistando un po’ della sua allegria grazie alle parole convincenti della madre.

Entrambe si alzarono velocemente in piedi e Bra corse immediatamente in casa per prepararsi a ricevere la sua torta.
Bulma esitò un istante prima di rientrare perché si ritrovò a fissare il cielo e sperare di scorgere, da un momento all’altro, la figura del suo amatissimo saiyan.
Vegeta non amava questo tipo di usanze e lei questo lo sapeva, ma lui non avrebbe mai deluso la sua bambina solo per colpa del suo maledetto orgoglio…non questa volta perché se fosse accaduto avrebbe avuto davvero una lezione che non avrebbe dimenticato.
Nonostante ciò, la festa proseguì tranquilla mentre Bra apriva i regali ricevuti dagli ospiti presenti.
La serata trascorse tra le risate e giunse presto verso la conclusione.
Pian piano gli ospiti stavano lasciando casa Brief per ritornare nelle loro abitazioni e mentre anche la famiglia Son stava salutando la padrona di casa, Goku le si avvicinò e le disse con tono rassicurante:

“Non preoccuparti Bulma, vedrai che Vegeta tornerà prima che scocchi la mezzanotte. Si farà vivo presto, vedrai”.
“Goku, non difenderlo perché questa volta ha davvero superato se stesso. Bra ci teneva tanto alla sua presenza e non si è fatto ancora vedere…sono stanca di inventare sempre delle scuse per giustificarlo” rispose infuriata la donna.
“Bulma , non so se tu lo sai, ma Vegeta è molto preoccupato per Bra…ha detto di  avere una strana sensazione”.
“Davvero? Immaginavo ci fosse qualcosa di strano in lui.
All’improvviso questa mattina, guardando Bra, ha avuto una strana reazione che non mi sono potuta spiegare.
Comunque poteva parlarmene invece di scappare in questo modo” concluse seccata la scienziata.
“Probabilmente non voleva farti preoccupare” rispose pacatamente il saiyan.
“Si, ma in questa maniera si è perso il compleanno di Bra…
Non sopporto quando si comporta da immaturo nascondendomi le cose”.
“Porta un po’ di pazienza e vedrai che arriverà…
Ora ti saluto Bulma e grazie per la magnifica serata” esclamò Goku sparendo all’istante insieme alla sua famiglia.

Una volta salutati tutti, la scienziata rassettò il salotto dove avevano consumato la serata e fu allora che notò la piccola Bra addormentata pacificamente sul divano.
Si avvicinò a lei e le si sedette accanto facendole appoggiare delicatamente, senza svegliarla, la testa sulle sue gambe .
La osservò con sguardo amorevole accarezzandole i suoi lunghi capelli blu e pensando che doveva essere veramente stanca per addormentarsi sul divano.
Mancavano ormai dieci minuti alla mezzanotte e di Vegeta neanche l’ombra.
Ormai aveva perso le speranze per quella sera e senza rendersene conto pensò ad alta voce:

“Mi dispiace piccola mia, ma a quanto pare non sono riuscita a mantenere la promessa che ti ho fatto.
Tuo padre non è arrivato e non sai quanto mi rende triste tutto ciò…ma non temere perché quando ritornerà lo concerò per le feste” s’impose duramente la donna.
“Chi conci tu per le feste, donna?” domandò una voce profonda che la scienziata avrebbe riconosciuto tra mille.
“Sei tornato finalmente. Alla buon’ora…” replicò lei crucciata.

Il saiyan era appoggiato al bordo della porta finestra a braccia conserte e rimase in quella posizione per qualche minuto.
Osservò la donna e la figlia di fronte a sé ed infine si mosse per dirigersi verso di loro.
Si accovacciò all’altezza della piccola che stava dormendo profondamente e la guardò con aria preoccupata.
L’uomo cercò in tutti i modi per non farsi scorgere da Bulma,  ma quello sguardo così angosciato non sfuggì all’occhio sveglio della scienziata che prontamente chiese:

“Vegeta, ti prego dimmi cosa ti preoccupa…
Quella è la stessa espressione che avevi questa mattina.
Inizialmente non ho fatto domande perché pensavo fosse soltanto la mia impressione, ma ora che rivedo quello sguardo non posso non domandarmi cosa ti turbi.
Ti prego parla con me” proferì lei dolcemente e con un velo di dispiacere.
Il saiyan sembrò pensarci un istante, ma dopo qualche minuto, con tono serio, rispose:
“Prima c’è una cosa che devo fare” prendendo tra le braccia la piccola Bra e avvolgendola con la copertina che si trovava sullo schienale del divano.
“Aspetta Vegeta, dove la porti a quest’ora?” domandò impaziente la donna.
“Devo farle vedere una cosa” disse lui con tono serio.
Vegeta si diresse, con Bra tra le braccia, verso la porta finestra, ma prima di spiccare il volo notò l’espressione preoccupata di Bulma, così si avvicinò a lei e le lasciò un bacio in fronte sussurrandole:
“Quando torneremo ti spiegherò tutto”.

A quel contatto la scienziata chiuse gli occhi per poi fare un cenno affermativo con il capo.
A quel punto il compagno si allontanò da lei spiccando il volo per raggiungere la sua meta e lasciando la donna alquanto pensierosa.
Dopo aver volato per alcuni minuti Vegeta si fermò in cima ad una montagna dove si sedette, con in braccio ancora Bra addormentata, su di una rientranza.
Una volta seduto cercò di svegliare delicatamente la figlia, ma senza successo.
Ad un tratto si ritrovò a pensare, accennando ad un sorriso:
“Quando dorme neanche un intero esercito di saiyan sanguinari potrebbero svegliarla”.
Tuttavia ci riprovò cercando di essere più insistente finché la piccola non emise un piccolo gemito di disapprovazione, ma si ridestò presto quando udì la voce del padre:

“Bra, svegliati ho bisogno che tu veda una cosa”.
“Papà, alla fine sei arrivato…pensavo non venissi più” disse la bambina ancora assonnata.
“Beh, ora sono qui”.
“Papà, ma non siamo a casa. Dove ci troviamo?” chiese lei curiosa.
“Guarda di fronte a te” concluse con tono serio il padre.
Bra prese alla lettera le parole del saiyan e lo spettacolo che si ritrovò davanti la lasciò senza parole.

“Ma è bellissimo! Sei stato tu a farlo, papà?” chiese ingenuamente la figlia.
Dopo aver accennato ad un tenue sorriso per via della sua domanda, il saiyan rispose: 
“No, questa è opera della natura e la si può vedere solo a certe altitudini. Tuttavia ho una cosa che voglio darti e centra con ciò che stai vedendo” disse Vegeta ritornando serio.

Bra guardò in maniera perplessa il padre e nel frattempo il saiyan estrasse fuori dalla tasca dei pantaloni un piccolo cofanetto dorato.
Lo aprì con cura dove era custodita una collana e all’interno erano incastonate delle pietre azzurre che alla luce della luna brillavano intensamente.

La piccola rimase letteralmente a bocca aperta perché non si aspettava di vedere un oggetto di tale valore.
Incuriosita e meravigliata chiese al padre:
“Papà dove hai trovato questa collana? E’ davvero bellissima e luccica tantissimo”.
“Questo oggetto apparteneva alla mia famiglia più precisamente a mia madre. Me lo donò poco prima di morire e mi disse di regalarlo ad una persona speciale.
Oggi è il tuo compleanno e ho pensato di darlo a te” rispose serio il saiyan.
“Dici davvero papà? Questa collana è per me?” chiese la figlia euforica.
“Si, ma devi averne molta cura Bra perché è un oggetto molto prezioso” aggiunse Vegeta mentre legò al collo della bimba il suo regalo.
“Papà perché non lo hai dato alla mamma?”
“Bra devi sapere che questa collana è stata forgiata con pietre magiche che permettono di proteggere la proprietaria che le indossa. Tua madre non ha bisogno di protezione perché ci sarò sempre io a difenderla, ma tu un giorno lascerai questa casa ed io…” il saiyan non riuscì a terminare la frase per via probabilmente del suo orgoglio, ma fu la piccola a farlo per lui:
“Papà, ma io non ti lascerò mai perché starò per sempre con te” concluse lei ingenuamente.
A quella risposta Vegeta scappò un sorriso e subito aggiunse:
“Ne riparleremo quando sarai più grande…
Tuttavia c’è un motivo per cui ho voluto darti questo regalo in un posto simile.
Quella che stai osservando è un’aurora boreale.
Sai non capita spesso di vederla, ma quando accade regala dei paesaggi straordinari. Dicono anche che porti fortuna.
Ti ho portata qui per ricordati di una cosa Bra…il paesaggio che stai ammirando è prezioso quanto la collana che indossi.
Ti sto facendo questo paragone per ricordarti di portare sempre rispetto per ciò che ti circonda, non solo verso la natura, ma anche i suoi abitanti.
Io non l’ho fatto e il peso dei miei sbagli mi perseguirà a vita” concluse cupamente il saiyan.
La figlia, percependo lo stato d’animo del padre, si avvicinò a lui e lo abbracciò con tutta se stessa aggiungendo:
“Te lo prometto e grazie per il regalo…tu sei il miglior papà del mondo”.

A quelle parole Vegeta non poté fare altro che stringerla delicatamente a sé per farle sentire tutto l’affetto che lui provava per lei.
Nella sua vita aveva commesso tanti crimini e non ne andava fiero. Non sapeva cosa significava l’amore e l’affetto incondizionato per i propri figli e la propria compagna.
Grazie a loro aveva compreso quanto fosse bello ed emozionante provare sentimenti diversi da quelli che lo avevano accompagnato per i primi 30 anni della sua esistenza.
Suo padre gli aveva insegnato soltanto ad odiare e a vendicarsi verso tutti coloro che si mettevano sulla sua strada anche persone innocenti ed indifese.
Non poteva dimenticare il suo passato, ma poteva rendere migliore il suo futuro grazie al presente che stava vivendo insieme alla sua famiglia.
Non avrebbe mai potuto ringraziarli abbastanza e per questo, forse, si sarebbe sentito perennemente in debito, ma se il prezzo da pagare sarebbe stata la felicità eterna, si sarebbe sacrificato volentieri.
Era talmente perso nei suoi pensieri che soltanto dopo si rese conto che Bra si era profondamente addormentata tra le sue braccia.
La guardò teneramente dormire e le depositò un bacio tra i capelli.
Si era fatto veramente tardi, così decise di ritornare a casa per non far impensierire ulteriormente Bulma.
Strinse maggiormente a sé la piccola con la sua copertina per non farle prendere freddo e spiccò il volo verso casa, ma il saiyan non poteva immaginare che qualcuno stava tramando nell’ombra…
Infatti, nel frattempo, una navicella si stava avvicinando pericolosamente al pianeta Terra con a bordo un ospite che  risulterà particolarmente ostile a Vegeta e lo colpirà nel suo punto più debole…

                                                                                                                                                                    
                                                                                                            CONTINUA…

 

 


ANGOLO DELL'AUTRICE

Ciao a tutti!
Voglio scusarmi per l’immenso ritardo, ma ho avuto qualche impiccio e non ho potuto postare prima.
Ho voluto dedicare questo capitolo soltanto a Vegeta e alla piccola Bra, non inserendo ancora niente sui cattivi, proprio per lasciare un momento dedicato esclusivamente a loro.
Dal prossimo capitolo, vi assicuro, ci sarà più movimento…
Ringrazio tutti coloro che si soffermano a leggere la mia storia e chi trova un momento anche per recensire.
Grazie ancora e a presto!
Un Bacione.

GALVANIX

  
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