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Autore: Phoenix12    09/06/2015    3 recensioni
Ok, l’avevo promesso a Jason.
Avrei passato qualche giorno al Campo Mezzosangue.
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Poi c’è Will.
Lui non è semplicemente un amico, è strano.
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Una manticora mi attacca.
Paro il colpo con il piatto della spada e la respingo, subito ne arriva una seconda e insieme mi attaccano.
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Vedo Hazael piangere e Reyna gridare.
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“Va tutto bene Raggio di Sole, ci sono qua io. Resisti.”
**
Dopo la battaglia contro Gea le cose sembrano andare meglio per Nico.
Quando decide di rimanere a campo per un po' viene attaccato da due manticore, un segno del destino?
Ma verrà fuori il suo rapporto per una persona importante, molto importante, Will Solace.
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Spero di avervi incuriositi un po'.
Buona lettura, fatemi sapere cosa ve ne pare^^
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Quasi tutti, Reyna, Will Solace
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAP 6, TI AMO
POV AUTRICE
“Nico!”
Will rimase a terra, incapace di fare qualsiasi cosa che non fosse guardare il suo Nico scappare da lui.
“Nico…” sussurrò sapendo che non l’avrebbe sentito. Avrebbe voluto correre da lui, stringerlo tra le braccia e calmarlo, dirgli quanto l’amava… ma non ci riuscì.
Restò fermo lì a terra, mezzo bagnato, senza maglietta a guardarlo correre via, con la bocca socchiusa e gli occhi puntati sull’ormai lontana figura nera.
“Va da lui.” Si era dimenticato di trovarsi circondato da tutti gli altri.
“Vai da lui.” Ripeté Jason guardandolo negli occhi “Ne avete bisogno entrambi. Dovete parlare.” Gli spiegò Piper guardandolo seria, gli altri annuirono.
“Non posso…”,sussurrò Will “Cosa?” “Non posso..” disse più forte “Come sarebbe a dire “Non posso”?!” chiese Clarisse, Will prese un bel respiro “Se ora io andassi lì rischierei di spaventarlo ancora di più e poi come faccio a sapere che questo è quello che vuole anche lui? Chi sono io per stravolgergli ancora di più la vita?!” disse abbassando lo sguardo.
Jason chiuse gli occhi sospirando “Will, se conosco bene Nico -e fidati, lo conosco- quello che dovresti fare è andare da lui. Forse è vero, si è spaventato, ma non per colpa tua. Ne ha passate così tante che ormai quando gli succede qualcosa di bello non sa più come gestirlo. Ma da quando è tornato qui e a ha cominciato a passare del tempo con te ho visto riaccendersi una luce di vita in lui.” “Non l’ho mai visto così felice e tranquillo e questo mi rende veramente felice perché finalmente lui ora lo può essere.” Continuò Reyna sorridendo.
“E poi..” aggiunse scherzosamente Leo “Non mi è sembrato che quel bacio gli sia dispiaciuto, anzi..”
Will rimase a guardare tutti i ragazzi che lo circondavano.
Possibile che Nico ricambiasse? A Will sembrava impossibile, e fantastico.
Eppure, ora che ci faceva caso… quelle volte che arrossiva, balbettava, distoglieva o abbassava lo sguardo erano degli evidenti segnali, evidenti almeno quanto i suoi, e tutti se n’erano resi conto. Tutti tranne lui.
Si fece coraggio. Tanto valeva tentare.
Si alzò incurante di tutto e tutti e corse dietro a Nico.
Tutti sorrisero sollevati, se tutto andava bene entro quella sera avrebbero dovuto festeggiare una nuova coppia. Anzi: ne erano sicuri.
“Aspetta Will!” gridò Lacy “La maglietta…” gli altri sorrisero alla piccola figlia di Afrodite con i biondi codini, Mitchell si avvicinò alla sorellina mettendole un braccio intorno alle spalle “Sta tranquilla Lacy, gli e la ridaremo dopo..” disse sorridendo.
“Perché non ora?”  Piper le diede un tenero buffetto sulla guancia “Dopo te lo spiego.” Disse dolcemente, si girò a guardare Will raggiungere Nico, fece un sorriso degna di una figlia di Afrodite che ha appena architettato qualcosa “Grazie per l’aiuto Madre..” pensò sorridendo.
 “Forza non restate tutti imbambolati!” disse risvegliando tutti “Sono le cinque passate, non manca tanto alla cena. Dobbiamo preparare tutto per sta sera!” “Che vorresti fare scusa?!” le chiese Lacy insospettita “Vedrete.. ma mi servirà il vostro aiuto..”

***

Nico lasciò sprofondare la faccia nel cuscino.
Che era successo? Will lo aveva.. baciato!? Com’era possibile? Come poteva lui interessare a Will?
Will per lui era troppo. Troppo gentile, troppo solare, troppo bello, troppo.
Lui cos’era, invece? Lui era tenebroso, solitario, non avrebbe mai avuto speranza con uno come Will.
Eppure.. lo aveva baciato così dolcemente, come se non aspettasse altro da tutta la vita. E lui poi che aveva ricambiato! Lui, in effetti, stava veramente aspettando un bacio da quel maledetto e bellissimo figlio di Apollo. E che cavolo! Quel biondino gli incasinava la testa in maniera stratosferica! Si sentiva la testa -e il cuore- scoppiare.
Ma ora cosa pensava di lui? Prima risponde al bacio e poi scappa, l’avrà presa male.. magari ora lo odiava, la deluso e non voleva più vederlo.
Paure che si infransero quando il ragazzo in questione irruppe nella sua cabina.

Will correva verso la cabina tredici fino a farsi mancare il fiato.
Aveva finalmente capito tutto. Nico, il suo Nico, ricambiava, ne aveva avuto la conferma da Jason e gli altri. Non era un sentimento a senso unico. Questo lo faceva correre ancora più veloce.
Vide la porta nera della cabina e senza pensarci due volte la aprì fiondandosi dentro la cabina.
La prima cosa su cui i suoi occhi si posarono era la piccola e tremante figura stesa sul letto.
Si avvicinò fino a sedersi sul letto di fianco a Nico che se ne stava seduto a gambe incrociate con la testa chinata e la frangia a coprirne gli occhi.
Lo guardò per quella che sembrò un eternità poi si fece coraggio e gli prese  la mano, stringendola “Nico..” questi alzò leggermente la testa e puntò i suoi occhi nei suoi. Erano pieni di domande e timori, Will ci vide soprattutto paura di essere rifiutato.
Will fece per parlare ma non gli uscirono parole dalla bocca, si incastrarono tutte in gola incapaci di uscire ed essere udite.
 Allora fece qualcosa di assurdo. Avvicinò il suo viso a quello dell’altro fin che le loro fronti non si sfiorarono, proprio come quell’alba che sembrava così lontana. I suoi occhi cercarono quelli dell’altro. Riusciva a sentire i loro fiati unirsi. Azzerò completamente la distanza che li separava unendo le loro labbra.
Chiusero gli occhi assaporando le labbra uno dell’altro.
Quel bacio da timido e delicato si trasformò in qualcosa di più intenso.
Will lo strinse a sé con tutta la forza che aveva in corpo, come se avesse paura di perderlo, ma senza fargli male. Nico si aggrappò al collo di Will e si strinse a lui.
La lingua del biondo spinse sulle labbra di Nico, che acconsentì e dischiuse le labbra facendo incontrare le loro lingue, coinvolgendole in una danza tutta loro.
Le labbra di Nico erano fresche e morbide, timide, ma che non si tiravano indietro davanti a quelle calde di Will.
Si staccarono solo per riprendere fiato.
Will accarezzò una guancia a Nico asciugandogli qualche lacrima sfuggita al suo controllo “Ti amo Nico” gli soffiò sulle labbra “Ti amo e... beh ecco, è così. Non saprei dirti perché è successo tutto questo o come. So solo che ti amo. Amo quando sbuffi o quando fai finta di arrabbiarti. Amo la tua risata, così rara e speciale. Amo il fatto che tu non voglia ferire le persone e per questo le allontani, il fatto di dover fare tutto da solo perché temi che possa succederli qualcosa. Amo tutto di te, ogni minimo dettaglio. L’unica cosa che voglio è che tu sia felice, perché ne hai passate così tante che solo la metà bastano. Voglio vederti sorridere e ridere liberamente, senza che tu venga assalito dai fantasmi del passato. Voglio vederti crescere ed essere felice, voglio vederti vivere la vita che per troppo tempo ti hanno negato. E.. vorrei far parte di questa tua nuova vita.. voglio esserci sempre per te, voglio farti ridere nei momenti tristi, consolarti quando piangi, non farti sentire mai solo, voglio stare al tuo fianco per sempre perché ti amo. Io ti amo Nico Di Angelo e non riesco neanche ad immaginare una vita senza di te, voglio abbracciarti e baciarti ogni volta che ne ho l’occasione, vederti ridere senza aver paura di uno ieri o di un domani..” Nico rimase a fissarlo per quello che parve un secolo, con gli occhi lucidi e illuminati da una luce nuova. Si avvicinò pian piano alle labbra di Will e lo bacio dolcemente.
Un bacio veloce e umido di lacrime, un bacio che parlava da sé “Ti amo Will e tu neanche ti immagini da quanto te lo voglia dire, ma ho sempre pensato di non avere speranze.. mi hai ridato una vita che credevo persa in un abisso di tenebre e mi hai fatto conoscere il sole.. e forse non so cosa sia l’amore, ma se amore è quando ti vedo e sento le ginocchia cedere e le parole incastrarsi in gola, se è quando mi sorridi e riesco a vedere il sole dritto in faccia, se è quando mi fai sentire maledettamente bene con la tua sola presenza, allora si, ti amo anch’io Will Solace e voglio che ci sia anche tu nel futuro che dici di volere per me..” si fermò per riprendere fiato, non avrebbe mai pensato che quelle parole sarebbe potute uscire dalla sua bocca, ma Will sembrava la persona più felice esistente al mondo, e forse lo era anche.
Prese il viso di Nico tra le mani e lo baciò ancora e ancora, accarezzandogli le guance e tenendolo stretto a sé.
Will si sdraiò sul letto nero portandosi il moro dietro, facendolo appoggiare al suo petto, sempre senza staccare le loro labbra.
“Quindi ora.. stiamo insieme?” chiese titubante Nico quando si staccarono. Will guardò il ragazzo sopra di lui e sorrise “Certo! Anche perché mi sa che quelli non aspettano altro che una conferma..” “Dici che quello che è successo nell’arena è stato per merito loro?” “Beh.. qualcosa hanno architettato, di certo la caduta non era nei loro piani.” Disse Will pensando agli altri che si ingegnavano per far si che succedesse qualcosa tra loro, scoppiò a ridere solo al pensiero, Nico dovette pensare alla stessa cosa perché si unì anche lui alla risata. Caspita, quando rideva era ancora più bello “Beh, qualcosa sono riusciti a fare..” disse lasciandoli un leggero bacio a fior di labbra.
Ormai asciutti rimasero per un po’ sul letto del moro a chiccherare e baciarsi nell’intimità della cabina tredici.
“È ora di cena, dovremmo andare.. anche se preferirei rimanere qui con te.” Disse d’un tratto Will. Nico annuì e lo baciò ancora una volta prima di alzarsi da sopra al biondo “Meglio se andiamo, ma se vuoi dopo il falò possiamo tornare ancora un po’ qui.. se ne hai voglia..” Will sorrise e si tirò su anche lui “Sarebbe un onore Raggio si Sole.” Disse baciandogli una guancia prima di alzarsi e avvicinarsi alla porta subito raggiunto dal moro “Will..” lui si girò “Esci senza maglietta?” lui rispose con una semplice alzata di spalle “L’avrò lasciata all’arena. Dopo ne prenderò un'altra.”
Si avviarono insieme al padiglione della mensa, in giro non c’era nessuno, dovevano essere già tutti a tavola.


Quando entrarono nella mensa -mano nella mano- il caos li travolse.
Tutti i semidei li andarono incontro sorridendo e battendo le mani. Avevano unito tutti i tavoli formano una tavolata. In fondo si vedeva uno striscione nero con le scritte d’oro “Luce e ombra formano la vita.” Con intorno teschi d’argento e soli gialli. E un altro bianco con la scritta rossa “Viva la nuova coppia dell’anno.”
Nico rimase a bocca aperta, incapace di articolare una frase di senso compiuto. Will invece sorrideva divertito.
Dopo tutti gli abbracci e le congratulazioni degli amici Austin si avvicinò al fratello lanciandogli una maglietta del campo e gli sorrise. Will lo ringraziò infilandosi la maglietta -con una punta di dispiacere da parte di Nico, ovviamente tenuta nascosta-  e sorridendogli.
Hazael soffocò Nico in un abbraccio spacca costole, seguita da Reyna Percy Lou e tutti gli altri. Jason gli battè il cinque prima di abbracciarlo e sussurargli un “Sono fiero di te, amico.” all’orecchio.

Dopo cena si riunirono tutti al falò con i soliti canti.
Il fuoco brillava di un rosso caldo e intenso creando un bel contrasto con la notte così scura, era così vivo, eppure così bello da sembrare quasi un illusione, che Nico quasi ne rimase ipnotizzato.
Improvvisamente il cielo si illuminò di mille colori, alzarono tutti la testa per ammirare gli splendidi fuochi d’artificio che illuminavano la notte, opera di Leo e dei suoi fratelli e sorelle.
Will lo abbracciò da dietro e appoggiò il mento sulla sua spalla “Lo sai che ti amo vero?” gli chiese stringendolo a sé. Nico sorrise e girò la testa verso Will, sempre rimanendo nel suo abbraccio.
Erano così diversi, eppure insieme stavano così bene, come l’ombra e la luce, come il fuoco e la notte.
“Certo che lo so.” Disse prima di baciarlo.
Non si curarono dei fischi e degli applausi degli altri che li guardavano. C’erano solo loro sotto il cielo illuminato dai fuochi d’artificio e dal fuoco del falò.  Ed erano solo loro due, vivi, reali.
Questa era la verità. Questa era la realtà.

Ed eccoci alla fine di questa storia.
Spero che vi sia piaciuta e non vi abbia deluso o annoiato.
Grazie a tutti quelli che l'hanno aggiunta alle preferite, seguite, ricordate e che ha recensito, grazie di cuore, e anche a chi ha letto in silenzio.
Spero di non aver lasciato degli errori di battitura.
Grazie a tutti^^
A presto.
Baci
Phoenix




   

   
 
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