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Autore: La_Birba    09/06/2015    3 recensioni
ehilà :) sono tornata con la mia coppia preferita :) Bulma e Vegeta ovviamente :) questa volta ho unito la classica favola de "la bella e la bestia" alla mia coppia preferita :) premetto che adoro la versione disney, ma questa per ovvi motivi l'ho dovuta riadattare, reinventandomela in un modo tutto mio :)
dal testo del primo capito:
...Il re Vegeta amato da tutti fu impiccato in pubblica piazza per essersi opposto. Non tutti sapevano che il sovrano aveva un figlio, il principe Vegeta. Freezer una volta scoperto, si dice, che lo uccise. Il castello fu inghiottito dal bosco, inglobando ogni cosa, insieme all'unico vero erede.....
Spero che vi abbia un po' incuriosito :) fatemi sapere cosa ne pensate e spero vi piaccia :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Freezer, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Addio

 

 

La serata del ballo era stata perfetta. Bulma non si era mai sentita meglio. Insieme andarono sulla torre più alta ad osservare la luce lunare. Non servivano parole, ne avevano usate anche troppe. Era perfetto perchè non servivano sempre, non c'era disagio. La ragazza per la prima volta non trovava fastidioso quel silenzio. Stavano l'uno accanto all'altra, lei con la testa appoggiata sulla di lui spalla. Si godevano una fresca brezza. Il principe per la prima volta in vita sua si sentiva felice. Si era tolto un peso dal cuore ed ora voleva davvero vivere con lei. Aveva finalmente imparato ad amare. Cresciuto solo con una vecchietta e ripudiato da suo padre ancora in culla, non aveva mai amato davvero qualcuno. Non si era mai sentito davvero legato a qualcuno. Baba era una dolce signora ma non aveva mai saputo fargli da madre, era come una balia, niente di più. Gli aveva insegnato a leggere, a scrivere, ma sempre in modo distaccato. Era certo che il suo comportamento fosse dovuto al suo aspetto. Non lo aveva mai toccato, neppure sfiorato da quando aveva memoria. Bulma invece era lì, appoggiata alla sua spalla, aveva ballato con lui, si erano stretti in quella dolce danza.

Poche persone erano riuscite a raggiungere quel castello negli anni addietro, donne o uomini non c'era differenza, appena si mostrava o cercavano di ucciderlo o scappavano in preda al terrore. Appena l'aveva vista aveva pensato che fosse uguale a tutti gli altri, mai si era sbagliato così tanto. Stranamente era anche contento di essersi sbagliato.

 

Dal canto suo, Bulma si stava semplicemente godendo la compagnia del principe. Quando arrivò un vento gelido e le vennero i brividi, improvvisamente si ricordò del suo villaggio, di Freezer e soprattutto di suo padre. L'aveva abbandonato da giorni ormai, si domandava come potesse stare. Si staccò dal principe, lui la guardò e lei disse la frase che rovinò tutta quella meravigliosa atmosfera.

 

  • Mio principe, vi devo chiedere di venire al villaggio con me. Siete l'unico che può sconfiggere quel tiranno che ha ucciso il re. Mio padre...vorrei sapere come sta. Vi prego venite con me al villaggio.

 

Lui non rispose. Ogni singola parola gli aveva trafitto il cuore. Lei non provava i suoi stessi sentimenti. Pensava d'essersi immaginato ogni cosa. Lei non vedeva nient'altro che una bestia. Non gli stava accanto per amore, ma solo perchè voleva che lui uccidesse quel Freezer. Si alzò e se ne andò lasciandola sola. La odiava, le diede dell'egoista mentalmente. Lei rimase ancora sulla torre, non riusciva proprio a capirlo. Quella sera avevano fatto insieme un passo in avanti ed ora ne avevano fatti almeno tre indietro. Era difficile capire cosa gli passasse per la testa, ma doveva comunque convincerlo ad aiutarla. Gli abitanti del villaggio per quanto fossero brave persone erano stolti, si sarebbero spaventati alla sola visione, ma lei li avrebbe convinti a non fargli del male. Si era ormai convinta che anche lui era una brava persona, semplicemente confondeva i sentimenti.

 

Il giorno seguente, lei provò a ritornare sull'argomento. Stavolta lui rispose ruggendole contro.

 

  • Se volete così tanto la morte di questo tiranno perchè non lo uccidete da sola?

 

Lei all'inizio fu titubante, poi valutò l'idea. Era una ragazza tenace ed era vero, non si era fatta spaventare ne del principe e ne da quell'oscuro bosco. Non si sarebbe fermata difronte a nessun ostacolo.

 

  • D'accordo, ma allora dovete almeno addestrarmi. Non ho mai usato una spada!

 

Lui scosse la testa.

 

  • se acconsentissi ti manderei a morte certa, non posso permettertelo!

 

Bulma non si scoraggiò tanto facilmente. Decisa, se ne andò lasciandolo da solo. Girovagò per il castello, questa volta in un altro posto in cui non era ancora stata. Era immenso, a volte faceva fatica a ricordarsi dov'era camera sua. Quando a un certo punto trovò proprio ciò che stava cercando. Nell'ala est del castello, vi era una stanza con tanto di manichini, spade vere e non, archi e tutto quello che si sarebbe potuto trovare in una qualunque armeria. Aveva appena trovato la stanza perfetta per imparare a combattere. Prese una spada tra le tante e provò ad attaccare un manichino. Dopo poco era stremata. Non riusciva quasi più a reggersi in piedi. L'arma era troppo greve per lei e il non averne mai impugnata una non era di certo un vantaggio. Arrivò poi Vegeta, che intanto aveva visto tutta la scena. Quella stanza l'aveva fatta arredare lui in quel modo, proprio per poter sempre fare qualcosa. Lui si era sempre allenato, fin da bambino, era il suo unico passatempo. Con la pazienza e la perseveranza era diventato davvero forte.

 

  • Volete forse uccidervi voi stesse? Se continuerete così credo proprio che accadrà.

Bulma sembrò ignorarlo, non voleva fargli capire che aveva bisogno di lui e provò ancora ad attaccare il manchino, si sbilanciò e cadde a terra.

  • Ho capito, temo che dovrò allenarvi se non voglio seppellirvi.

 

Porse la mano a Bulma e la tirò su, la fece mangiare e riposare il dovuto, poi iniziarono. Il primo allenamento era con spade di legno. Lui le spiegò che l'addestramento si starebbe concluso, solo se fosse riuscita ad attaccarlo. Lei provò ad andargli contro, in fin dei conti doveva solo colpirlo. Lui si spostò agilmente e le diede un colpo sulla schiena che la fece andare a terra. Gridò di dolore.

 

  • Ah non ve l'ho detto, non mi farò tanti scrupoli a colpirvi..anche se siete una donna!

 

Lei si rialzò senza dire nulla. Freezer non avrebbe fatto di meno, lo stava capendo. Non si stava impegnando ma non la trattava con riguardo perchè neppure il tiranno l'avrebbe fatto. In cuor suo le era grata, il suo corpo un po' meno. La faceva capitolare per terra ogni volta che si avvicinava. Quando ormai le candele si furono quasi del tutto consumate l'allenamento si concluse. Bulma era tutta dolorante, Vegeta fu costretto a prenderla in braccio e la portò nella sua camera. Dopo poco le portò la cena. Si sedette in fondo al letto.

 

  • Non siete obbligata a continuare l'allenamento. Non ne siete in grado. Ditemi, perchè lo fate?

 

Non la stava guardando, era fisso su un punto dritto a sé. Quella domanda lo stava divorando dentro, ogni volta che si alzava si domandava il motivo. Cos'era quella cosa che la spingeva ad alzarsi ogni volta. Non importava dove o con quale potenza la colpisse, lei si tirava sempre su in piedi. Non credeva si potesse lottare con tale passione per qualcosa. Non se lo riusciva a spiegare.

 

  • Davvero non capite? Lo faccio per mio padre. Quando sono partita gli ho promesso che vi avrei trovato e che avreste ucciso Freezer. Gli ho scritto che non si doveva preoccupare. Non voglio deluderlo. Non sono una figlia perfetta, mia mamma è morta per colpa mia, anche se non me lo ha mai detto in realtà gli ho portato via il grande amore della sua vita. Voglio una vita migliore per lui.

 

Bulma aveva parlato con la testa bassa, coperta dai capelli. Quei ricordi le facevano male, piangeva in silenzio. Non voleva farsi vedere debole, nessuno poteva vederla debole! Vegeta non riuscì a dire nulla a tale confessione. Pensò solo che suo padre era stato fortunato ad averla accanto. Si alzò senza proferir altra parola. Poco prima di uscire dalla stanza, sussurrò:

 

  • Domani continuiamo. Ti aspetto nell'ala est.

     

Uscì senza aggiungere altro. Il giorno dopo di buon ora Bulma arrivò nella sala da allenamenti. Quel giorno furono meno pesanti. Gli spiegò la difesa, gli affondi e le posizioni. I movimenti furono più lenti. Ogni giorno il ritmo aumentava un po' di più. La ragazza iniziava a cavarsela. Non era ancora al suo livello e probabilmente non ci sarebbe mai arrivata, ma era un inizio. Dopo vari giorni lei riuscì a colpirlo. Usavano sempre la spada di legno. Lui si distrasse guardando i suoi occhi e lei gli colpì il fianco. Iniziò a esultare. Vegeta la fece cadere e la sovrastò con il suo corpo. Era sopra di lei, si avvicinò al suo orecchio.

 

  • Mai esultare finchè non senti l'ultimo respiro del nemico!

 

Lei rimase sorpresa. Faticava a respirare. Il principe tratteneva il fiato, le labbra della ragazza erano a pochi centimetri dalle sue. Voleva baciarla più di ogni altra cosa. Si specchiò nei suoi occhi, in quelle iride azzurre e vide ciò che era: una bestia nulla di più. Si alzò, proclamò l'allenamento finito e se ne andò. Odiava lei, così bella e odiava se stesso, così mostruoso. Da quel momento in poi ogni giorno si allenarono per un mese intero. Bulma migliorava sempre più, passarono da usare una spada finta fino a quelle vere. Era diventata agile, veloce e forte. Quell'ultimo giorno disarmò il principe. Gli puntò la spada alla gola, gli sorrise.

 

  • Direi d'esser pronta.

 

Lui lo sapeva da giorni ma non credeva che sarebbe riuscita a battere Freezer. Lei aveva detto che aveva ucciso i migliori cavalieri e per quanto fosse diventata forte non lo era abbastanza da vincere. Anche se lo aveva disarcionato non significava nulla, magari quel tiranno era anche più forte di lui. Lei abbassò l'arma. Continuava a sorridere, un sorriso che aveva illuminato la vita del principe. Se ne andò. Preparò un fagotto con alcuni provviste e candele e prese una lanterna. Questa volta anche se ci fosse stato il vento non sarebbe rimasta al buio. Di buon ora, il giorno seguente, aspettò Vegeta per un ultimo saluto. Quando arrivò gli fece un inchino, gli sorrise, gli prese le zampe tra le sue mani e lo ringraziò. Lui non disse nulla. Non rispose, non voleva neppure andarla a salutare. Non voleva dirle addio. Poco prima che aprisse il portone lui la fermò per un braccio la fece voltare e la abbracciò. Sperò che quel momento durasse per sempre. Premette il viso di lei sul suo petto.

 

  • Non andate. Rimanete. Non vi farò mancare mai nulla.

 

Lei si staccò da quell'abbraccio, gli carezzò una guancia.

 

  • Non temete, ci rivedremo e se così non dovesse accadere, sappiate che avrò sempre un posto nel mio cuore per voi. Se invece voi decideste di raggiungermi, la mia piccola dimora sarà sempre aperta per voi. Non sarà grande come questa reggia ma è accogliente.

 

Si voltò, lasciandolo lì, aprì il portone e scomparve dietro quell'enorme pezzo di legno nero. Era un addio, ormai non riusciva a immaginarsi una vita senza di lei, il suo sorriso, i suoi occhi. Andò nella camera di lei e si coricò inspirando l'odore di cui erano impregnate quelle lenzuola. Il suo profumo. Si addormentò cullato da quel dolce aroma che non avrebbe mai più sentito.





*****
tadannn :) devo dire che quando mi metto a scrivere poi porto subito a compimento il capitolo :) a volte sono proprio brava perchè non vi faccio mai aspettare troppo per un capitolo :) parlando di questo capitolo..ora come ora non ricordo quali parole, ma alcune so che le ho messe che mi sembravano un po' troppo contemporanee ma non ne trovavo altre con il significato che volevo :) ma forse chissà magari le ho cancellate..un punto l'avrò scritto e cancellato mille mila volte xD 
vabbè spero che vi piaccia..stiamo andando verso la conclusione..non è per cattiveria lo dico a tutti è solo che non mi piacciono le storie trascinate e soprattutto non credo di poter aggiungere altro alle idee che ho già in testa :) quindi direi che ci saranno ancora due capitoli e poi chiuderò anche questa storia :) <3
ma tanto tranquilli non è ancora arrivato il tempo dei saluti ;) non preoccupatevi :)
volevo comunque ringraziare le persone che commentano che la leggono ecc ecc...e soprattutto un grazie speciale al folle che ha letto le mie cagate anche in questo spazietto inutile che sto prolungando fin troppo xD

un bacione a tutti :) alla prossima ;)

  
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