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Autore: Cinnamon_Meilleure    09/06/2015    0 recensioni
Angels e devils hanno iniziato il loro secondo anno alla Golden School, e sono più pronti che mai alle nuove sfide che li attendono.
Raf, ancora innamorata di Sulfus, ha deciso di dimenticarlo per il bene di entrambi, nonostante ciò la distrugga.
Sulfus, invece, è ben deciso a non rinunciare a lei, a qualunque costo. Ma il prezzo che ha scelto di pagare è molto caro, il gioco che ha scelto di giocare potrebbe essergli fatale. Può l'amore andare oltre le regole e le convenzioni, oltre i peggiori ostacoli? Persino oltre... la morte?
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Ho scritto questa storia molto tempo fa, ai tempi in cui esisteva ancora il forum di angel's friends, forse i fan di vecchia data se ne ricorderanno. Mi chiamavo Dolce-Kira, e grazie a questa storia ho conosciuto una persona meravigliosa che è tuttora la mia migliore amica online. Lei insisteva sempre affinché la pubblicassi su EFP, e ora ho deciso di farlo.
La storia si collocatemporalmente dopo i 52 episodi della prima stagione.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti, Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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1. Ritorno alla Golden School
                
Raf emise un lunghissimo sbadiglio quando fu l’ora di alzarsi. Erano arrivate le sue migliori amiche, Urié, Dolce e Miki. Perché? Perché non la lasciavano dormire in pace? Ma certo, era il gran giorno! Oggi era il primo giorno del secondo anno di Stage! Non appena se lo ricordò saltò giù dal letto in un baleno, entusiasta.
–Andiamo! Che gioia andare tutte insieme!- Esultò.
–Confermo!- Esclamò Urié, gioiosa.
Dolce, invece, sembrava perplessa. –Ma come, sei già pronta? E... il trucco? Non ti dai neppure una veloce rassettata?
Miki rise. –Non sai pensare ad altro.... andiamo, è già tardi, cerchiamo di arrivare in orario, dobbiamo dare il buon esempio come angel!-Disse, orgogliosa di sé stessa.
-Perfetto, andiamo!!- Affermò nuovamente Urié alzando il pugno verso il cielo trionfante. Poi, insieme, ma ognuna con le proprie valige, i propri sogni e le proprie speranze, lasciarono Angie Town, avviandosi verso un nuovo anno alla Golden School.
 
-Rieccoci! Mi sembra passato un secolo, ed è solo da pochi mesi che non vediamo i terreni!- Disse Miki.
 –Secondo voi avremo ancora gli stessi terreni? Vorrei continuare ad aiutare Edoardo... – chiese Dolce, pensierosa.
–E’ probabile. Oh, guardate, ecco la scuola! Quanti ricordi....- Disse Raf. Le Angel, prese dall’euforia e dall’allegria, volarono più veloci che potevano, sorpassando i terreni, i quali, al contrario, non sembravano affatto contenti di ricominciare la scuola.... e c’era qualcuno che condivideva la loro infelicità: i devil.
-Guardate! Ci sono proprio tutti!! Hey, ecco il professor Arkan!-
- E la Temptel? Lei dov’è? Non dimenticarti di lei!! – Miki si girò, e vide il suo grosso avversario di sempre: Gas.
–Gas, vedo che ci stai riprovando....
Lui sorrise a trentadue denti. –Ovviamente! Io continuo a detestarla moltissimo! E’ un orrore per me tornare a scuola proprio per incontrarla!- Disse, fiero ed orgoglioso.
L’angioletta sbuffò. –A proposito... vedo che non sei dimagrito nemmeno un po’... anzi, sarei pronta a scommettere che hai messo su qualcosina... – Disse in tono malizioso, indicando la sua grossa pancia.
Il devil sbuffò.-Quante volte te lo devo dire: è l’offesa più cara che mi abbiano mai fatto... quasi mi commuovo... -. Miki gli fece una linguaccia, stizzita.
–Miki! Gas! Lo stage non è neppure iniziato, e voi state già litigando?- Chiese severo il professor Arkan.
– Mi scusi... davvero – e abbassò la testa.
–A me sembra un pessimo inizio! – Si congratulò la Temptel, soddisfatta, e Gas ringraziò scortesemente per la scortesia.
Nel frattempo, arrivarono anche gli altri devil: Cabiria, Kabalé e Sulfus.
–In ritardo! Perfetto, ragazzi, consideratelo il primo brutto voto dell’anno. – Si congratulò la Temptel.
Centinaia di voci, terrene e sempiterne, riempivano la scuola. “Chissà quali saranno i gruppi di quest’anno...” Si chiese Raf. Allora, in quell’istante, Sulfus le si avvicinò, fiero.
–Hey, angelo! Quest’anno ti darò del filo da torcere, se sarai mia avversaria!
Lei sollevò le spalle. –E’ tutto da vedere...- Rise la ragazza, con sufficienza, facendo ondeggiare i capelli al di là delle sue spalle con un movimento che a Sulfus parve assolutamente incantevole. Tentò di nascondere un sorriso. Lui, invece, non ci provò neppure a nascondere il suo, di sorriso. Si leggeva la gioia nei suoi occhi dorati.... Erano felicissimi, anzi di più.
 Dolce ed Urié, nel frattempo, analizzavano le loro nuove compagne di classe: c’erano delle angel conosciute, come Lynn, Edhera, Serafina, Ang-li... e altri mai visti prima. Dolce commentò: -Mi sembra che Serafina sia un tantino troppo pallida, non si è messa il fondotinta... e Lynn avrebbe bisogno di un rossetto diverso! E guarda com’è vestita Edhera...
–Io, invece, mi sento in formissima! – Disse Urié.
Il professor Arkan tentò di richiamare l’attenzione dei ragazzi.
-Ragazzi.... angel..... devil...- Nessuno lo stava a sentire. – Quest’anno,- urlò a squarciagola, mentre la Temptel sbadigliava placidamente lasciando il tutto all’esimio collega- Le classi saranno miste, per una maggior socializzazione degli studenti.... e le coppie di sfidanti saranno diverse! E se non tacete, non ve le dirò mai, e neppure i vostri nuovi terreni!- Urlò, con tutta la voce che gli era rimasta nella gola. Improvvisamente, nella scuola, regnò un silenzio di tomba. Arkan sospirò.
- Uff... allora... Dolce contro Kabalé.-
- Cabiria contro Urié. Miki contro Raphitya. – Gas, Raf, e Sulfus si guardarono, perplessi. Chi avrebbe avuto come rivale la ragazza? Il mistero fu presto risolto. – Gas contro Raf, e Sulfus contro Ang-li. – Il ragazzo sospirò di sollievo. Non essere avversario di Raf gli dava una grande gioia, e anche un grande vantaggio... Perché altrimenti ci sarebbero stati litigi a non finire, ne era sicuro.
Però anche Ang-li era un caro amico di Raf... anzi, era il fratello di Miki! Lei, in disparte, lo guardò da lontano. Lui avrebbe scommesso che voleva resistere. Ma non ci riuscì, perché i suoi occhi erano irresistibili.
- Ciao.
- Ciao....hai visto... sono molto felice che, ecco... insomma....-
-Che non siamo avversari? – Lo precedette Raf.
 –Si...
Lei annui, dandogli le spalle. –Si, anch’io ne solo felice... però...-
-Però che cosa?
 Lei si girò, e gli rivolse uno sguardo carico di dolore che trapassò come una lama i suoi occhi. Lui rimase scioccato. –Ma non lo capisci!- Esclamò lei. – Tutto questo non fa che aumentare l’illusione... noi non potremo mai stare insieme.... mai... e se non siamo avversari questo ci farà stare ancora più male... – E la angel abbassò lo sguardo. Lui le sfiorò la mano, delicatamente ma così intensamente da farle provare un brivido, facendola avvampare.
–Ti sembra un’illusione? Non succede più niente, tra noi il V.E.T.O. non ha più effetto... – Lei si girò. Era meglio andare via, prima che quella discussione diventasse troppo dolorosa...
 – Mi dispiace, no.
E lui, sorpreso ed addolorato, rimase fermo a guardarla mentre volava via. Gli arrivarono accanto Cabiria e Kabalé.
–Sulfus, non dirmi che voli ancora dietro quell’angioletto!- Lo punzecchiò Kabalé. Lui non rispose. Cabiria lo difese. –Non lo giustifico di certo, ma lo capisco. Capita d’innamorarsi, più spesso di quanto immagini. Meno spesso che un devil ami una angel, però…
Kabalé sgranò i suoi matti occhi gialli. –Cabiria??? Non ti sarai mica....- la devil volò via, agitando la mano come a scacciare il pensiero. –Aspetta! – Strillò la diavoletta, volandole dietro. – Devi dirmelo! Sono la tua peggior amica!!!
 Finalmente Sulfus era stato lasciato in pace? Ma neanche a parlarne. Ecco, infatti, comparire Gas.  –Guarda che se vuoi ci vado piano  con  LA TUA FIDANZATA....
Sulfus s’infuriò. –Cos’è, siete tutti d’accordo, oggi? Scocciamo Sulfus? Non stavo bene, tutto solo, con il mio dolore? - E se ne volò via, lasciando Gas da solo. Lui alzò le spalle e si accodò alla Temptel. Era finita anche la sua pace.
 
Ang-li chiese chi fosse Sulfus, e Raf gli rispose che era andato via. Ang-li notò il suo atteggiamento strano, e la sua tristezza, ma non fece domande. Dopo pochissimo, lei se ne andò nel sognatorio. Le altre non commentarono. Le vere lezioni sarebbero iniziate l’indomani.
Nel letto, quella sera, guardando la pallida luna  che si affacciava nella sua stanza, si chiese se davvero dovesse smettere di amare Sulfus per sempre, e le sfuggì una lacrima.
 
-No, Raf. Potremo amarci. Te l’assicuro io. – Pensò Sulfus, che in quel momento guardava la stessa luna. Rigirandosi un misterioso ciondolo d’oro fra le mani, sorrise. L’avrebbe usato presto. Aveva la soluzione che gli avrebbe permesso di amare. Non sapeva, allora, quanti sarebbero stati in pericolo, per una sua scelta che non sarebbe stata neppure meschina.... Ma chi poteva immaginarlo, allora?
 
   
 
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