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Autore: GaiaAkuma    10/06/2015    1 recensioni
“Sì, è stato un bel periodo, ma mai quanto quello passato con voi” le dice, da bravo marito amorevole, Frank.
"Non ci ho mai creduto, sai. E il fatto che neanche i nostri non ci abbiano creduto, sai Christa, mi riscalda il cuore" sorride Ray alla moglie, che gli stringe la mano.
"Non voglio tornare indietro. Non voglio. Non voglio. Non sono io. Non sono io." Kristin cinge il fidanzato passandogli una mano tra i capelli, cercando di portar via i brutti ricordi.
"Chissà se verrà mai accettata, 'sta cosa. Chissà se la accetterò mai io stesso. Forse no. Ah, i capelli rossi. Belli erano. Chissà." Lindsey guarda preoccupata il marito, ma lui è freddo, congelato dal nome sullo schermo.
My Chemical Romance, best fanbase.
Dopo tutto questo tempo.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di scantinati stretti e pieni di alcohol”

 

Sullo schermo ora scorrono le loro punte di successo. Tutti i singoli, praticamente. E quello non dà noia a Ray, appoggiato gentilmente sulla spalla di Christa. Il problema è quando la scritta “I Brought You My Bullets You Brought Me Your Love”, e una foto di loro, dei suoi amici, della sua prima famiglia, ancora agli inizi, in quello scantinato, a un'ora indecente non meglio specificata.

 

“Ray, basta birre” Ray lasciò abbandonata sul pavimento la birra scadente ormai quasi finita. Poi si alzò faticosamente e strofinandosi gli occhi prese in mano la chitarra.

“È la cosa, quarta notte insonne che passiamo?”

“Più o meno”

Mikey ripescò dal pavimento la sua bottiglia di birra.

“Ehi stronzetto, quella è MIA birra, mia” Mikey fece spallucce e svuotò la bottiglia in un sorso solo. Poi si accasciò tremante sul pavimento moromorando qualcosa di sconosciuto, se non per la parola “caffè”, ripetuta troppo spesso.

Matt uscì dalla sala di registrazione, sudato e disgustoso. Crollando sulla prima sedia che gli capitava a portata di culo, fece per aprire la bocca ma la richiuse in fretta, esausto.

“Avete della birra qui?” esordì Geoff, pure lui in condizioni penose.

“N..”

“Mikey, bastardo, sii gentile con quest'amico qui” esordì Ray “secondo te non le abbiamo? Siamo tre poveri sfigati, in uno scantinato usato come sala di registrazione, alle quattro di notte, o del mattino, dimmi te come vuoi”

Geoff stramazzò direttamente sul pavimento, allungando debolmente la mano in un misero tentativo di prendere l'ultima bottiglia rimasta.

“Non ho mai avuto un'esperien...”

“Tre poveri sfigati che dovrebbero essere quattro” Mikey si aggiustò nervosamente gli occhiali sul naso.

“Ma andrete lontano, ve lo dic...”

“Dov'è finito mio fratello?” continuò, stropicciandosi le mani e afferando istintivamente sia il basso, sia la birra ormai finita.

“Appena tutto questo sarà finito, ce ne andiamo a una bella fes- cosa vorresti 'dovè finito mio fratello'?

Ray si prese la testa tra le mani, passando le dita rovinate dalla chitarra per i capelli corti.

“Fottutissima società. Io voglio una pettinatura afro, non questa cagata a mezzo tra una piramide e il pelo di un cane bagnato” mormorò disperato, mentre Geoff dava di matto, con il solo risultato di far addormentare Matt e di ritrovarsi un Mikey che camminava su e giù per la stanza.

Nell'esatto momento in cui Geoff si stava per tirare addosso dell'acqua ghiacciata trovata chissà dove, urlando “Quel pezzo di merda di Gerard Arthur Way mi sentirà, ho bisogno di lui per un'ultima parte di Knives/Pen o come cazzo l'avete chiamata ora”, Gerard aprì la porta dello scantinato, una mano su una bottiglia non meglio identificata e l'altra sul culo di un ragazzino basso, più o meno dell'età di Mikey.

“E tu saresti?” chiese Ray, mentre Mikey portava Gerard in bagno a vomitare.

“Frank Iero, dei Pencey Prep”

“Dei- ah, quelli che suonano prima di noi, giusto?”

“Già” Iero sorride timidamente, e Ray ricambiò. Lui sì che aveva dei bei capelli.

“E...che ci faresti qui?”

“Beh, Gerard non mi sembrava nelle condizioni di arrivare a casa da solo” rispose mordendosi il labbro, già rosso.

“E perché hai la custodia di una chitarra in mano”

“Lei è il mio amore” disse Frank accarezzando in modo quasi fanatico la custodia “E, non so, volevo vedere se vi serviva una seconda chitarra.”

Ray gli sorrise di nuovo, questa volta dubbioso. Non credeva che il ragazzino potesse capire cosa significava quella banda di sfigati, cosa voleva fare, dove voleva arrivare.

Ma nonostante questo, nel momento in cui Frank tirò fuori la chitarra e strimpellò un attacco di una delle loro demo, tutti i dubbi se ne andarono, definitivamente. Quel ragazzino sapeva più di loro di loro stessi.

 

Ray fissò con un sorriso malinconico la testa di Frank, dietro di lui, girato verso il capo nero di Gerard.

“Non ci ho mai creduto, sai.” dice a Christa “Mai. E secondo me, nessuno ci crede, né noi né i nostri killjoys” gli si annebbia la vista.

“Siamo ancora noi, dopo tutto. Siamo ancora noi, in quello scantinato.”

Christa gli stringe silenziosamente la mano, un'aria incoraggiante negli occhi, e Ray si ricorda di quanto la ami.

“Andrà tutto bene, ce l'hanno fatta di sicuro.” gli sussurra.

E Ray tiene dentro di sé che anche lui è andato a votare per loro, per i loro fan, che sembra riduttivo, creando una finta mail. Qualunque cosa per non farla finita lì.

Ha pigiato anche lui quella scelta, quel “My Chemical Romance”.

Quell'idea nata in uno scantinato, quel “My Chemical Romance” completato.

 

angolo della tizia che si fa chiamare autrice

 

Buonasera, popolo.

Principalmente due cose, visto che il mio cervello sta crollando e voglio solo andarmene a vedere Supernatural in pace *se Mir ((aka la scrittrice di Destroy Me e di Entropy che sono fab cià)) è online*
*update: ieri non riuscivo a fare cose con l'html quindi eccomi qui prima di andare a scuola, yay
 

Dunque, prima cosa. Mi scuso per aver cambiato un po' i tempi degli avvenimenti, ma trovo che torni meglio così. Come avrete visto, con questi due mi sono concentrata proprio sugli inizi, ma c'è una ragione se lo faccio, credetemi [prega in aramaico].

Poi, so che questo capitolo è ancora più corto del precedente, ma come ho già detto, questo è giusto un mio piccolo sfogo che mi andava di condividere con voi disperati come me.

Terzo ((avevo due? Scherzavo)) il linguaggio, soprattutto parlato, è volutamente volgare e semplice, so scrivere anche senza parole brutte [uau gaia no evita], se passate a vedere anche la mia vecchia OS (sì sono una brutta persona e mi faccio pubblicità) è scritta meglio, diciamo.

Quarta, e ultima, si spera, domani probabilmente aggiornerò a un'ora assolutamente indecente (della serie più domani l'altro) perché ho la festa di scuola *lancia coriandoli*

Buono, vi ringrazio again se siete per qualche istinto masochista arrivati fino a qui, e nulla, spero vi siate almeno divertite/i o commosse/i :3

Recensite o stellinate (troppo twitter) o anything se vi va :3

 

Keep Running,

gaia

   
 
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