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Autore: Kokky    09/01/2009    2 recensioni
[One Shot sulla Saga]
# 1: Specchio di verità; Lumia e Lucilla
# 2: A revelation for a child; Tristan e Lucilla
# 3: Le fiamme di un Dio; Glory e Lucas
# 4: “« Ciao, Caroline. Serata piena, eh? » domandò guardandola con gli occhi verdi colmi di... qualcosa. Qualcosa che Linnie non comprendeva.”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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A Livia, perché quando scrivo Insane è solo per te. Tutto tuo.






{ Regina di Cuori

[960 parole]

 

 

Caroline guardò le sue carte. Aveva un brutto gioco: un otto di Picche, un Asso di Fiori e un nove, un dieci e un Re di Cuori. Doveva cambiare per forza due carte, e sperare che il Principe e la Regina finissero fra le sue mani, comunque non per forza di Cuori – una scala bastava per una situazione come quella. Qualcosa di utopistico.

Ma Linnie, come sempre, non dimostrò alcuna emozione. Non lasciò trasparire nemmeno un cenno d inquietudine per quella partita di Poker fatta di carte spaiate.

Non fece caso, neppure, a quella presenza aitante dietro di lei, a un soffio di pochi centimetri, così vicino da poterlo toccare in un istante.

Invece osservò con attenzione chi teneva il mazzo, un giovane Slytherin del quarto anno, e con un cenno eloquente si fece dare due carte, porgendo quelle scartate. Il ragazzo le lasciò scivolare sul tavolo, e Linnie le raccolse con eleganza. Ma ne sfuggì una al mazzo, prima ancora che lei potesse vederla.

Cadde, rilucendo di arabeschi rossi e bianchi sul pavimento grigio. Una mano la prese da terra, mentre il corpo di Derek era così vicino a lei da poterne sentire la presenza massiccia e un leggero profumo dolciastro incatenato fra i suoi vestiti.

Ma era suo?, si chiese scioccamente Caroline; o era quello di una donna, impresso sulla corpo del ragazzo?

Derek gli porse la carta, sbirciandola con un sogghigno. Lei la prese e la rimise nel mazzetto stretto fra le mani, senza cambiare espressione: una bambola di porcellana, tanto finta quanto bella. E solo all’interno, nel suo Cuore, vi era la vera Caroline.

Lei riusciva sempre a mantenere quell’aria insondabile e senza tempo né età. Sembrava indifferente.

Ma si tese per un istante quando Derek si piegò verso di lei, sussurrandole solamente all’orecchio: « E’ una Regina. La Regina di Cuori. » per poi sorriderle e tornare dietro di lei, a guardare il suo gioco, a vegliare come un’ombra. Lui che era un orco.

Tutto quello era durato pochi secondo, una manciata di attimi stretti in un pugno morbido, un altro frammento di vita e di gioco.

Tornò alla normalità. Al Poker.

Sbirciò le carte.

Aveva fatto Scala Reale. Si poteva considerare fortunata, quella sera, felice per quel sicuro cumulo di soldi fra le sue mani. Ma tutto quello glielo aveva insegnato suo padre – e lei odiava suo padre, lo odiava. Lo ripeteva tanto spesso dal chiedersi perché sfruttasse ancora i suoi trucchi.

Per guadagnare, diceva Linnie.

Per avere ancora qualcosa che la legasse a lui, urlava senza essere sentita Caroline.

No, non poteva davvero essere felice per quella vincita. Perchè lo sentiva. Sentiva lo sguardo di Derek bruciarle la schiena, infiammando il suo cuore che batteva un po’ più veloce, quella sera.


I can’t take my eyes off you
I can’t take my eyes off you
I can't take my eyes...

 

Ammetteva, Linnie, che Derek era paziente.

Stava aspettando che il Poker finisse, seduto su un divanetto di pelle nera poco distante dal tavolo, per poter vedere tutto.

Stava aspettando lei.

Forse la immaginava come una preda, una difficile da prendere ma pur sempre una preda. Non capiva ancora che lei i suoi ammiratori non li filava nemmeno di striscio. Meglio non dare speranze, se non le portava nulla di buono.

Se no faceva un sorriso falso, ipocrita e tanto delizioso, ma sapeva che Derek non ci sarebbe cascato. No, uno Slytherin non si ferma alla superficie – la vede se c’è una maschera.

Chiuse il gioco, vincendo l’ultima partita e si mise nel portafogli il bel gruzzolo ‘guadagnato’ quella sera di Poker.

Con la coda dell’occhio scorse Derek alzarsi dal divanetto e avvicinarsi a lei, lasciando delusa una Ravenclaw del sesto anno che gli si era seduta accanto con intenzioni certe.

« Ciao, Caroline. Serata piena, eh? » domandò guardandola con gli occhi verdi colmi di... qualcosa. Qualcosa che Linnie non comprendeva.

Lei piegò la testa e asserì. Poi tentò di superarlo, ma una mano la bloccò fermandola per la spalla. « Toglimi le mani di dosso, porco. » ordinò lei, acida. Non c’era un vero motivo di essere arrabbiata quella sera, si diceva... ma aveva visto Vicious alla sera del Primo stare con un’altra ragazza.

Sapeva solo parlare, quello stupido.

« Senti, per quella volta... » continuò lui, ma Linnie si era già allontanata di qualche passo. La chiamò: « Caroline! »

Lei si voltò, furente. Gli occhi azzurri dal taglio elegante e affilato erano stretti e fiammeggianti, decisi. La sua voce non ebbe stonature né si alzò di tono.

« Vicious smettila di chiamarmi con quel nome. » disse. Con una tale intonazione da ferire pure Derek, che rimase ammutolito a ricambiare quello sguardo ferino e a guardare quella piccola Regina allontanarsi fiera e distruttiva.

Ma lui non era uomo d’arrendersi. Avrebbe tentato ancora, e ancora.

Fissò la Ravenclaw che aveva seguito speranzosa il litigio fra i due, che ora lo guardava con libidine negli occhi castani. Aveva i capelli biondi, lisci, ma un po’ più corti di Lei.

Derek, senza preamboli, la baciò, schiacciandola sul divano noncurante delle persone che li osservavano. Se ne sarebbero andati.

Incrociò la sua lingua, si mosse furente su di lei, rivendendo due occhi azzurri nella mente.

Non ne poteva più, si disse.

E si lasciò dominare dall’urgenza del sesso, per dimenticare la sua Regina che ordinava imperiosa e che dominava i suoi sogni.

« Meine Königin der Herzen... * » mormorò alla sua amante occasionale. Ma quelle parole non erano rivolte a lei.


I can’t take my mind off you
I can’t take my mind off you
I can't take my mind...
My mind... my mind...

‘Til I find somebody new

 

Lei era la Regina, la Regina di Cuori. Eppure lui non era il suo Re. No, quel posto spettava al Padre, Principe e Re che mai più sarebbe tornato – secondo Caroline.

Doveva solo aspettare. Continuare a crepare quel muro che si era costruita sapientemente, quella maschera d’infantile dolcezza e indifferenza.

E poi, poi l’orco sarebbe stato Re. E lei la sua Regina.

 

[The blower’s Daughter – Demien Rice #]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* Meine Königin der Herzen = Mia Regina di Cuori

# Non riesco a non guardarti. Non riesco a guardarti. Non riesco a non guardare...

Non riesco a non pensarti. Non riesco a non pensarti. Non riesco a non pensare...

Finché non trovo qualcun’altra.

 

~~~











Ambientata poco dopo il Primo ^^

Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno seguito. Ma finché non riprenderò a leggere l'Alchimia, questa raccolta rimarrà conclusa, quindi per ora questa è l'ultima shot. Grazie per i 10 preferiti. Un grazie speciale a: blackout, brilu, daia, Lily Evans 93 e rinslet. Non ho tempo per rispondervi una ad una e mi dispiace, ma non sapete neppure quanto mi avete reso felici con le vostre recensioni!

Grazie anche ad Axia che mi ha permesso di pubblicare queste shot (L).

A presto si spera. Recensite :)

   
 
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