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Autore: La Lady    10/06/2015    2 recensioni
Dal primo capitolo:
Si aspettava qualcosa di buoi, freddo, pieno di orrori.
No sciocco, ancora nella morte sei in grado di mentire a te stesso.
Ti sei sempre immaginato che al momento della tua morte il mondo si tingesse di rosso, e che l'unico sole avesse gli occhi verdi ed un sorriso solo per te.
Coppie più avanti, a sorpresa.
Genere: Avventura, Slice of life, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Il trio protagonista, Severus Piton, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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cap2
Era finita.
Finalmente era del tutto finita.
Guardare il cortile di Hogwarts pieno di macerie e fumo, al contrario di ogni aspettativa, era lo spettacolo più bello del mondo.
I Mangiamorte superstiti, raccolti in gruppo, buttarono le bacchette in terra.
Non sarebbe valsa la pena combattere, lo sapevano, e inermi aspettavano la loro sorte all'arrivo degi Auror.
Solo tre persone si distaccarono dal gruppo, a testa alta, i biondi capelli sferzati come da un vento invisibile mentre si allontanavano dalla sconfitta.
Ma, alla fine, chi era veramente il vincitore e chi i vinti?
Hermione si guardò intorno, sconvolta dalla grande liberazione di Voldemort e dai cadaveri che, sapeva, aspettavano in infermeria
Ed infatti eccoli, muti martiri di guerra che non avranno la possibilità di vedere il futuro.
Hermione osservò la famiglia Weasley, abbracciando il proprio ragazzo e cercando parole di conforto.
Ma cosa potrebbe mai esserci di confortante in una famiglia che ha appena perso un figlio? ad una madre che abbraccia i figli sapendo che da quel momento in avanti ne mancherà sempre uno all'appello?
E poi voltò lo sguardo sulle due figure dei neo sposi: Remus e Dora.
Il loro bambino avrebbe sentito sempre parlare delle grandi gesta dei suoi genitori, eroi contro la sconfitta del grande Tu-Sai-Chi, ma nessuna parola avrebbe sostituito le braccia snelle di Tonk per un abbraccio, ne lo sguardo dolce di Remus.
Hermione sentì le lacrime agli occhi.
Un altro "Harry Potter", un altro bambino senza genitori, la cui fama è conosciuta da utti tranne che da lui.
Hermione Granger si fece una promessa.
Quel bambino non sarebbe cresciuto da solo.

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-Ancora un ragazzo di Tassorosso.. Avanti Ron, ci siamo quasi-
Erano ormai le luci dell'alba quando i tre ragazzi, ormai troppo uomini per essere chiamati il Golden trio, portarono l'ultimo corpo senza vita dentro la scuola.
I parenti delle vittime si erano riuniti i un comune stato di silenziosa preghiera mentre quelli in grado di andare sulle proprie gambe, come li aveva definiti la professoressa McGonagall, furono pregati di unirsi ai festeggiamenti nei vicini villaggi.
-Potter - si sentì chiamare il ragazzo da quel forte accento scozzese - sarebbe il caso che tu ti riposi un po' dopo... Beh, hai sconfitto il più grande mago oscuo di tutti i tempi, per Godric, non credi di aver fatto abbastanza?-
-Professoressa- dissero i tre ragazzi insieme - ne manca ancora uno.

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Hermione camminava dietro a Harry, chiusa in un silenzio imbarazzante.
Ron chiudeva la fine e, ogni tanto, sentivano imprecarlo contro i ragni della Stamberga Strillante.
Tutto ad un tratto l'arcigno professore di Pozioni le era sembrato per quello che veramente sapeva fosse fin dal principio:
un uomo tremendamente solo.
Certo, bastardo fin nel midollo ma pur sempre un uomo solo che ha devoluto la sua vta per una causa grandissima.
L'amore.
Hermione si chiedeva, mettendo un passo davanti all'altro, quale potenza può spingere un uomo ad un atto simile.
Sapeva che il professor Snape nascondeva qualcosa, non le era mai importato quel che pensava la gente. Dumbledore si fidava di lui.
Certo, dopo averlo ucciso aveva avuto delle incertezze ma... Nel profondo sapeva che c'era qualcosa di... sbagliato in tutto.
Severus Snape non avrebbe mai ucciso un uomo come il preside senza un valido e misurato motivo.
Se c'era una cosa di cui era certa era l'onore del suo ex professore.
Ex...
-Harry... Vuoi che vada...- Il Ragazzo Vincitore Che Era Anche Sopravvissuto si era fermato davanti alle scale.
-Io... Io devo farlo.-
Hermione prese per mano l'amico e, dato uno sguardo a Ron, iniziò a salire le scale verso l'ultimo e vero eroe di quella lunga battaglia.

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Era svenuto.
O forse era davvero morto.
Forse ce l'aveva fatta, era morto sul serio e fanculo a Potter ed ai suoi fantomatici discorsi sui biglietti dei treni.
Non ci sono treni nell'aldilà.
C'era la pace.
Eppure sentì un urlo ed un tonfo sordo vicino a se.
Come poteva essere?
Magari la baracca stava per crollare, non se ne sarebbe stupito dopo tutti quegli anni e quei disastri.
Dov'era Potter?
Era sopravvissuto?
Cercò di aprire gli occhi ma la luce lo accecava,
Luce... Non c'era luce quando aveva visto il pennutaccio piangere per lui.
Cos'era quindi?
-Professore!-
Tossì, cosa stupida in un momento come quello, ma l'aria faticava ad entrare nei polmoni e, molto probabilmente, aveva del sangue in luoghi di cui non voleva pensare, sopra e sotto pelle. Aprì piano gli occhi, incontrando quegli di Lily, come se stesse per morire di nuovo in un momento all'altro.
Ma l'aria continuava a filtrare, fiera e combattiva di vivere.
Sentì dei gorgolii uscirgli dalla bocca poi Potter si chinò ad abbracciarlo forte.
Harry Potter non seppe mai che le prime parole dopo la non-morte di Severus Snape furono "ti ci sono voluti sette anni e quasi la mia morte per chiamarmi professore, idiota".

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Hermione Granger provava dei sentimenti contrastanti.
Voleva vomitare, urlare, e scagliarsi contro il mondo.
Li, davanti a se, l'uomo che avevano visto morire respirava ancora, il collo sfigurato da una orribile cicatrice ancora rossa ed infiammata.
Sul petto, notò infine la giovane donna, una piuma di fenice.
L'ultimo regalo di Dumbledore per il suo uomo.
Una seconda vita.



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Eccoci qua!
Secondo capitolo molto ma molto transitorio.
Ammetto che non mi piacciono i capitoli transitori e forse lo si nota bene.
Abbiate pietà, prometto che l'idea è buona, deve solo ingranare fra uno o due capitoli!
Ringrazio chi, coraggioso, è arrivato a leggere fin qui e...
Al prossimo capitolo!

   
 
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