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Autore: 3le___x    09/01/2009    3 recensioni
Come sappiamo tutti Rosalie ha salvato Emmett da morte certa dopo che un orso l’aveva sbranato. Dopo la trasformazione di Emmett lui e Rosalie iniziarono a conoscersi meglio… Questo è ciò che secondo me accadde dopo che Emmett si fu risvegliato dai tre giorni di tortura della trasformazione. Naturalmente è tutto narrato da quel pazzo del nostro fratello orso! xD
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Emmett Cullen, Rosalie Hale
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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3 - Prima caccia.
 
Uscimmo dalla stanza nella quale ero stato fino a quel momento e la cosa più strana che mi poteva capitare davanti appena uscito dalla porta fu proprio ciò che trovai: un’immensa croce di legno.
Cosa ci faceva una croce in una casa di vampiri? Anche i vampiri credono in Dio?
“Era del padre di Carlisle, era un pastore. Ma ti racconterà lui stesso la sua storia più tardi se vorrai” mi spiegò Rosalie, quando vide che impressione mi aveva fatto quella croce.
“Ok, mi sto incuriosendo e poi magari mi spiegherà anche qualcosa in più sulla mia nuova natura!” Sorrisi.
Sempre tenendomi per mano mi portò al piano terra dove ci attendevano gli altri.
La casa era semplicemente bellissima, molto chiara, luminosa e spaziosa.
Sulla mia destra c’era un salotto con una mega televisione. Chissà come si vedevano bene le partite di baseball?!?!
Con la coda dell’occhio notai Edward che scuoteva la testa in segno di disapprovazione.
Davanti alla tv c’era un bel divano di pelle bianca, affiancato da una poltrona dello stesso tessuto.
Continuai a guardarmi in giro e notai un grande pianoforte a coda. Strano che non mi fosse saltato all’occhio prima.
“E’ di Edward” mi sussurrò Rosalie all’orecchio.
Annuii in silenzio.
Stavo ancora guardando la bellissima casa arredata con suntuosi tappeti e quadri ovunque quando Carlisle iniziò a parlare:
“Ora ti porteremo con noi a cacciare e ti insegneremo come fare. Non ti senti assetato?”
Effettivamente, ora che me lo faceva notare, il fuoco non si era spento, si era solamente ridotto ad una minima parte del mio corpo: la gola.
“Se la sensazione che sento in gola è sete, si sono assetato!” dissi con un sorrisetto/mezzo ghigno!
“Bene, allora partiamo!!” disse Esme tutta eccitata.
Carlisle, Edward ed Esme corsero via a tutta velocità, mentre Rosalie mi restò accanto.
“Sei pronto?” mi chiese dolcemente con il suo sorriso sfavillante.
“Certo! Andiamo!” le risposi alla massima felicità.
Sempre tenendoci per mano uscimmo dalla porta e mi bloccai sul portico della casa.
Ci trovavamo all’interno di una radura in una foresta. Quando mai finirò di stupirmi?
“Dove ci troviamo?” chiesi cercando di riprendermi.
“Siamo nei dintorni di Nashville. Ci servono le foreste per cacciare e Carlisle ha trovato un impiego qui. Serviva un medico che facesse solo turni di notte.” Mi rispose lei con voce esperta.
“Carlisle è un medico? Ma... ma... come fa? Cioè, tu mi hai detto che il sangue umano per noi è una tentazione costante. Come può lui lavorarci ogni notte?” No, non finirò mai di stupirmi.
“Anni e anni di esperienza. Io non ce la farei. Anche se non ho mai assaggiato sangue umano non riuscirei mai a lavorarci costantemente”.
“Io non credo che riuscirò mai a trattenermi” le dissi chinando il capo.
Mi posò una mano sulla spalla e con l’altra mano mi alzò il mento così che potessi guardarla negli occhi. Mi confortò con quella sua voce soave: ”Non ti preoccupare. Io credo in te e so che ce la farai”.
Annuii rincuorato a partimmo.
Poco dopo ritrovammo gli altri.
Edward mi si affiancò ed iniziò a dirmi: “Non ti preoccupare, cacciare per noi è naturale. Vedrai che non avrai problemi”, e poi mi sorrise.
Forse potevamo diventare amici.
“Lo spero proprio” rispose al mio pensiero sempre sorridendo “ma non farmi arrabbiare, ok?!”
“Ook, tanto sono più forte di te! Quindi ti posso spiaccicare!” pensai ridendo tra me.
“Non ci contare… io sono più esperto!” mi rispose Edward con fare canzonatorio.
“Vuoi combattere? Qui, ora, subito?” chiesi spudoratamente.
“Magari più tardi. Esme non vuole”.
“cos’è che non voglio?” chiese con sguardo indagatore la diretta interessata.
“Edward dice che tu non vuoi che noi facciamo a botte!” mi lagnai.
“Ragazzi non ci provate nemmeno” ci rispose con un’espressione tristissima.
“Non ti preoccupare mamma, non lo faremo” le rispose Edward per consolarla. Poi mi si avvicinò e, con un sussurro che potei udire colo io, “dopo facciamo i conti”.
Sorrisi entusiasta. Finalmente avrei potuto capire quanto poteva essere forte un neonato.
Carlisle inchiodò di botto.
“Ok, siamo arrivati ragazzi! E’ ora di mangiare!
Adesso Emmett devi abbandonarti al tuo istinto e seguire la scia dell’animale che vorrai prendere”.
“In che senso seguire la scia?” domandai confuso.
Avevo perso un pezzo del discorso; perché doveva essere così difficile mantenere la concentrazione?!
Una risatina. Edward.
“Cos’è successo figliolo?” chiese Carlisle voltandosi verso Edward.
“Niente, niente” gli rispose guardandomi e sempre sorridendo.
Rosalie ci riportò all’ordine: “Se non avete nient’altro da aggiungere io sarei un pochino assetata e penso che sia giunto il momento anche per Emmett.
Adesso devi trovare la scia dell’animale che vuoi. In pratica devi identificare l’odore del sangue dell’animale che vuoi seguire. Non è difficile, basta trovare le scie”.
“Qui, poco più avanti ce n’è una di alcuni cervi. Non è molto, ma meglio di niente…” spiegò Esme.
“Andiamo!”.
Ero stra eccitato! Mi piaceva la mia nuova natura!
Avanzammo ancora un poco poi Rosalie mi fermò.
“Ecco, adesso segui quest’odore e… buona fortuna e buon appetito!” mi augurò con tutta la serenità di cui era capace.
L’odore di quelle creature mi avvolse e così iniziai a cacciare.
Correvo pazzamente per la foresta e mi stavo abbandonando completamente ai miei sensi, proprio come mi aveva detto Edward.
Vidi gli altri che si stavano lanciando nella corsa, ma io ero imbattibile, d'altronde ero un neonato.
L’odore diventò più forte ed io rallentai fino a fermarmi dietro ad un cespuglio.
Poco distanti da me stavano una decina di cervi.
La sete iniziò a farsi sentire sempre più forte.
Poi, con un balzo saltai fuori e addosso ad un cervo.
Come lo atterrai si sentì uno schianto, probabilmente le sue ossa si spezzarono.
Presi coraggio e finalmente affondai i denti nella giugulare dell’animale.
Sentii il sangue affluire dai due piccoli fori e diminuire a poco, a poco, fino a lasciare la povera bestia completamente prosciugata.
Rialzai il volto dalla carcassa rimanendo accucciato a terra.
Poi ripartii alla carica inseguendo i cervi che stavano scappando.
Mi sembrava di volare da quanto ero veloce e mi sentivo estremamente libero.
Raggiunsi il branco e assalii la prima creatura che mi capitava a tiro.
Atterrai anche questa e, come in precedenza, assaporai il gusto del suo sangue.
Continuai così per altre tre volte, ma alla fine mi ritrovai mezzo stordito.
Forse avevo esagerato, ma almeno la sete era passata, almeno per ora.
“Vedo che finalmente ti sei fermato!” Rosalie stava semplicemente morendo dalle risate.
“Mmmh..” mugolai.
“Hehe, la prossima volta sarà meglio che tu non esageri”. Ok, avevo ufficialmente toccato il fondo.
“Forse” sussurrai.
“Riesci ad alzarti?”
Ci provai e al sesto tentativo, con non poca fatica, riuscii a ritirarmi su.
“Dai andiamo, gli altri sono già tornati a casa da un pezzo!” stava trattenendo a mala pena le risate. Allora ero proprio uno straccio!
Mi riprese per mano ed iniziammo a correre.
Giunti verso metà strada mi fermai.
Non ce la facevo più! Ma i vampiri possono avere la nausea?
“Emmett che succede? Stai bene?” mi chiese preoccupata.
“No…” rantolai. “Credo di aver fatto indigestione, ho la nausea!”
A quel punto Rosalie non riuscì più a trattenersi e scoppiò in una risata fragorosa. Non avevo mai sentito suono più dolce e bello di quello.
“Ok, allora sediamoci finché non ti riprendi. Devo dire che un vampiro che fa indigestione di sangue ancora non lo avevo visto! Ma non ti preoccupare, il nostro corpo assorbe il sangue di una caccia abbastanza in fretta, anche se la caccia è superiore alla norma!” stava per scoppiare di nuovo a ridere.
Mi stesi a terra, completamente distrutto.
Dopo una decina di minuti in silenzio poi mi rialzai.
La testa aveva smesso di girare e andava molto meglio di prima.
Rosalie saltò in piedi: “Vedo che ti sei ripreso! Andiamo, ci staranno aspettando!”
Questa volta fui più veloce di lei e la presi io per mano trascinandola con me verso la grande casa bianca.
 
 
 
 
Spazio autrice:
Bene ragazzi, sono tornata alla velocità della luce con un nuovo capitolo!
Purtroppo per il prossimo dovrete aspettare almeno fino a domani sera se riesco a finirlo, ma non me sono certa al 100 %. xD
Ringrazio vivamente tutte le persone che hanno commentato!
E' la prima cosa che pubblico e quindi mi fa veramente piacere ricevere così tanti commenti positivi e anche i suggerimenti sono sempre ben'accetti! 
Ringrazio in modo speciale tutti quelli che mi hanno inserita tra i peferiti!

1 - alerana92

2 - amimy

3 - beba94

4 - bellezza88

5 - Honey Evans

6 - Madeline

7 - Shona

8 - sydney bristow

9 - xClaRyx

Alla prossima!
  
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