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Autore: RedDisposition    11/06/2015    2 recensioni
–perché il caffè non lo danno qui dentro- sbuffò la latina –ti aspetti che diano la caffeina ad un branco di matte?- Santana scoppiò a ridere ma si bloccò vedendo lo sguardo titubante di Rachel nel guardare il suo pranzo –Rach quante altre volte dovrò dirti che devi mangiare se vuoi uscire da qui?- Rachel alzò lo sguardo sulla latina –io mangio, è quello che faccio dopo che mi fa paura- Santana alzò un sopracciglio –com’è possibile che abbiamo parlato di tutto tranne che della nostra storia?- Santana fece spallucce –non ne ho idea- si alzò le maniche di poco mostrando appena i polsi e Rachel notò un paio di bende, quelle che una settimana prima non aveva.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Kurt Hummel, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt, Mercedes/Sam, Quinn/Rachel, Rachel/Santana
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 21
-Rachel Berry!- la ragazza si bloccò davanti al suo armadietto e guardò oltre la sua spalla –dimmi Noah- il ragazzo le si avvicinò con la mandibola serrata e i pugni stretti –in aula canto, ora.- disse freddo camminando velocemente, Rachel si grattò una tempia e deglutì pensando a quello che poteva volere il ragazzo.
-dammi un valido motivo per non farmi fare una scenata!- Rachel lo fissò mordendosi un labbro, vide molti membri iniziare ad entrare e sentì il sangue ribollirle nelle vene, Santana non doveva assolutamente sentire quella conversazione –di che parli Puck?- Kurt entrò in quel momento seguito da Mercedes, avevano sentito il tono alto del ragazzo da fuori –ha baciato la mia ragazza!- Rachel cercò di bloccare le lacrime stringendo gli occhi, si passò una mano lungo un braccio nervosamente e fece per aprir bocca –Quinn me l’ha detto! Il giorno dopo che ci siamo rimessi insieme- la voce di Noah iniziava ad inclinarsi, come un lamento di un animale ferito –detto cosa?- Rachel strinse gli occhi più forte e sospirò appena sentì una voce conosciuta arrivarle alle spalle, guardò Puckerman che indeciso guardava Santana e poi Rachel, non volendo rovinare quel rapporto –San..- Rachel riuscì a sussurrare fissando Santana, ormai con le lacrime che stavano per scoppiarle negli occhi –che succede?- la latina si precipitò verso Rachel ma fu fermata da Noah che la fissava severamente scuotendo la testa –glielo dici tu o lo faccio io?- Rachel guardò gli occhi verdi del ragazzo e sospirò stringendo gli occhi e lasciando che le lacrime le cadessero –io e Quinn…- Santana strinse la mandibola, piegò le mani al petto e chinò la testa di lato –dov’è?- sussurrò con tanto rancore da sembrare un serpente avvolto nelle sue spire, si guardò intorno alla ricerca della bionda in questione –San aspetta- Rachel allungò una mano per prendere un braccio di Santana, ma la ragazza si ritrasse guardandola male –non toccarmi!- le urlò contro guardandola per un attimo, agli occhi ormai lucidi e rossi di Rachel si aggiunsero quelli velati di rabbia e tristezza di Santana, la latina fu la prima ad avere la forza di staccare quel contatto, diede le spalle al gruppo e camminando svelta si avviò ai corridoi, Rachel sentì un rumore partire dal suo petto e bloccarsi alla sua testa, forse era il suo cuore che si era arreso, che aveva smesso di battere e con un ultimo, piccolo rumore sordo l’aveva abbandonata, si girò verso Kurt e Mercedes che avevano la bocca spalancata, uno con lo sguardo severo verso di lei e l’altra aveva sbuffato passandosi le mani fra i capelli –Rachel- Noah provò a parlare, ma Rachel non riuscì a sentirlo, troppo persa nei suoi pensieri e nel caos che aveva fatto –hei ma che succede? Ho visto Santana correre per i corridoi con uno sguardo infuocato- Finn entrò guardandosi intorno e bloccandosi a fissare Rachel che ormai era scossa dai singhiozzi –Noah cosa le hai fatto?- Puck si morse un labbro passandosi una mano sulla cresta –ho fatto un caos! Dannazione!- il ragazzo sbuffò battendo un pugno sul pianoforte –non è stata colpa tua- Rachel riuscì a dire fra le lacrime sorridendo all’amico –Rachel mi spieghi che succede?- Finn le si avvicinò, ma non ricevette risposta, perché la ragazza era scoppiata fra le sue braccia, il ragazzone le accarezzò la schiena cercando di bloccare i singhiozzi mentre fissava Kurt che si alzò –devo andare- camminò svelto fino all’uscita e si avviò all’armadietto dove sapeva di trovare Santana.
 
-non provare a farmi il lavaggio del cervello Hummel- Kurt spalancò gli occhi quando sentì quella voce essere così fredda e distaccata –io in realtà volevo assicurarmi che tu non facessi una pazzia- Santana sorrise meschinamente e scosse la testa –fidati Kurt, non è quello che farò- la latina chiuse l’armadietto con forza, facendo sussultare di paura qualche matricola –e che hai intenzione di fare?- Kurt la bloccò per un braccio guardandole gli occhi scuri e freddi –oh, Kurt, lei non sa cos’ha generato- detto questo Kurt lasciò la presa sul suo braccio e vide la latina sparire in mezzo alla folla di studenti.
 
-Spero ti piaccia a lampone Berry!- Rachel strinse gli occhi tossendo leggermente quando sentì il liquido finirle per sbaglio in gola, una goccia le scivolava lungo la spina dorsale e un’altra parallela a quella, le scivolava lungo la valle dei seni –maledizione!- sbuffò passandosi le mani davanti agli occhi –Santana che fai? la tua la bevi?- Rachel rizzò le orecchie a quel nome, si dimenticò persino del gelo che iniziava a riempirle le ossa, si guardò alle sue spalle e spalancò la bocca quando Santana gettò una granita in faccia ad una matricola –la coach ci starà aspettando- Kitty urlò dall’altra parte del corridoio verso le sue compagne e passò accanto a Rachel versione gomma da masticare –Kitty!- la bloccò per un braccio cercando di non sporcarle la divisa da Cheerleader –da quando Santana è entrata in squadra?- la bionda fece spallucce –da ieri, Rachel faresti meglio a darti una ripulita, tra un po’ ci sono le nazionali e non vorrei che ti prendessi un malanno per le cazzate delle mie compagne di squadra- Rachel annuì e sorridendole le lasciò il braccio prima di avviarsi al bagno delle ragazze.
-Rachel che ti è successo?- Tina spalancò la bocca appena vide la ragazzetta entrare dalla porta del bagno delle ragazze –sono state le cheerleader- sbuffò la ragazza con le mani incrociate –e Santana- aggiunse poco dopo facendo spalancare gli occhi a Tina –ora fa parte della loro squadra?- Rachel annuì sbuffando –lei le odiava le Cheerleader- sussurrò aprendo l’acqua e iniziando a togliersi quel liquido dai capelli –dai ti aiuto, non pensarci, tra un po’ sarà finita- Rachel annuì e si lasciò pulire i capelli da Tina.
 
-sei una traditrice!- Santana sussultò guardandosi intorno, non era abituata ad avere tutti quegli occhi addosso –come hai potuto?- questa era la voce di Rachel, che le arrivò dritta alle spalle, si girò deglutendo verso di lei e pregando se stessa di non essere debole –se qualcuno di voi mi spiega cos’ho fatto di male forse capirò di cosa parlate- sbuffò scocciata guardando Kurt che aveva una mano sul viso –sei entrata nelle cheerleader!- di nuovo la diva le parlò con tono stanco, Santana sorrise malignamente, era stanca prima di iniziare quella specie di battaglia che la latina era pronta ad iniziare –sta zitta Berry- le lanciò uno sguardo di fuoco, uno di quelli che non era abituata a mostrare da un po’, non si stupì affatto quando la ragazza strinse la mandibola e si attanagliò il bordo della gonna con le mani –quello che ci tortura è che non riusciamo a capire il motivo per cui ti stai facendo comandare da quella strega-Santana sbuffò fissando gli occhi chiari di Sam –perché, bocca di trota, la Sylvester si aspetta che io voglia diventare capo-cheerleader, così ha fatto un compromesso con me, mi ha chiesto di fare la spia e io in cambio diventerò capo-cheerleader,  ho accettato, per ora sono la vicecapo-cheerleader di Kitty- si prese un momento per assimilare lo sguardo confuso di tutti gli altri –poi le darò delle informazioni sbagliate e la Sylvester non ci batterà mai più- Santana produsse un ghigno stronzo sul viso e con le mani incrociate guardò tutti gli altri, cercando di non fermarsi a guardare Rachel, sapeva che non avrebbe retto a lungo quella falsa, ma doveva comunque provare a rialzarsi da sola –hai avuto un’ottima idea, San!- Finn le sorrise esaltandosi –ne dubitavi bietolone?- sorrise sarcasticamente e vide qualche bocca spalancarsi, si sentiva di merda, non voleva mostrarsi così ma doveva farlo, altrimenti si sarebbe fatta sopraffare dai troppi sentimenti –va bene ragazzi, basta distrazioni, dobbiamo iniziare la lezione- il professor Shuester battè le mani posandone una sulla spalla di Santana, che lo guardò quasi dolcemente, non doveva fingere con tutti del resto. Quando tornò a far volare il suo sguardo sui compagni scorse quello di Rachel fissarla delusa, sapeva che la ragazza aveva capito quello che stava facendo, così sorrise tristemente e si avviò alla porta dell’aula –dove vai?- urlò Kurt ma venne bloccato dal professore che sorrise –Santana non starà con noi per oggi, deve recuperare un compito di spagnolo- Rachel alzò un sopracciglio e fissò Mercedes che scuoteva la testa –lo spagnolo è la sua seconda lingua professore, ci dica la verità- Rachel sbottò vedendo dei sorrisi ironici sugli altri visi –la verità è che l’hai fatta diventare un mostro- Kitty lanciò uno sguardo fulmineo a Rachel e scosse la testa fissando il professore, la diva si morse un labbro sbuffando –so quello che ho fatto, K. Ma non provare neanche a chiamarla mostro- sentì la risatina ironica di Kitty arrivarle alle orecchie e sbuffò –l’hai distrutta Rachel!- la diva fissò Kurt guardarla in modo severo –le hai dato tutta quella forza e poi le hai tolto il terreno da sotto i piedi, Santana sta brancolando nel buio come un automa, e la colpa non è di nessuno se non tua- Rachel non disse più niente, si limitò ad accennare un segno con la testa e sospirò con il respiro rotto dalle lacrime, abbassò lo sguardo guardando le sue dita –io la amo- sussurrò alzando la testa e sentendo le lacrime scorrerle sul viso –oh, Rach..- venne subito stretta in un abbraccio stritolante, capì fosse Noah solo dall’odore di dopobarba che lo identificava nel gruppo –si risolverà tutto, vedrai- Tina le poggiò una mano sulla spalla –ragazzi, facciamo che oggi le prove passano- il professore sorrise aprendo la porta della stanza –andate a rilassavi per un’ora, senza fastidi-.
 
-io la amo- Santana sussultò a quelle parole e si portò una mano al viso, cercando di fermare le lacrime, stava appoggiata al muro al di fuori dell’aula canto, riuscì a  sentire tutto, il modo in cui avevano attaccato Rachel e il modo in cui quest’ultima si era lasciata andare fra i singhiozzi. Santana cercò di fermare la voglia di correre nell’aula, e stringerla nelle sue braccia, dimenticare tutto quello che era successo e tornare in California, dove tutto sembrava essere estinto. Quando sentì le parole del professore cercò di sbrigarsi e rintanarsi nel bagno delle ragazze per evitare di essere vista e scoperta ad origliare, si chiuse in uno dei cubicoli bianchi e si sedette tenendo la testa fra le mani, le ci voleva un attimo di pausa da quell’armatura, dove poteva stendere quel sorriso sarcastico sul suo viso e stamparsi un’espressione distrutta, a pezzi, come il suo cuore. Si passò le mani sulla divisa e si sentì una cretina, lei odiava le cheerleader. Sbuffò e si guardò le braccia, coperte dalla maglia di lycra bianca che aveva messo sotto la divisa, sbuffò lasciando un pugno contro la porta di legno plastificato, il rumore sordo riecheggiò per poco nell’aria, giusto in tempo per sentire qualcuno entrare e singhiozzare mentre imprecava contro se stessa –sono stanca- sentì la ragazza sussurrare, aprì di poco la porta e le fu impossibile non riconoscere quelle spalle e quei capelli bruni che ricadevano sulla schiena della ragazza –Rachel- sussurrò a se stessa –cosa devo fare?- Rachel continuò a parlare contro lo specchio, ci fu un attimo in cui Santana fu sicura che la ragazza avesse visto il riflesso dei suoi occhi scuri dallo specchio. Dopo poco la latina vide Rachel girare la testa verso la porta e un rumore di passi avanzò per la stanza –Rachel, ti ho trovata finalmente- Santana guardò Mercedes confusa e mordendosi un labbro trattenne la voglia di uscire da quel posto e fiondarsi su Rachel per asciugarle quelle lacrime che ancora le cadevano lungo le gote –hei che succede?- la ragazza accanto alla diva le posò una mano su una spalla sorridendole –lei mi odia- sussurrò Rachel guardandosi fissa negli occhi dallo specchio – Rachel..- Mercedes provò a parlare sorridendo –no! Hai visto come mi guarda! Hai visto come mi parla!- Rachel lasciò un calcio contro il lavandino e sospirò cercando di trattenere la calma –è cambiata questo lo abbiamo notato tutti, ma non è per odio se l’ha fatto- Santana alzò un sopracciglio da dietro la porta, l’aveva chiusa, sigillata, appena Rachel aveva battuto il piede contro il lavandino, ora sedeva in un angolo, quel poco che poteva almeno –per cosa potrebbe averlo mai fatto?- la voce di Rachel sembrò non avere più forze, persino la voce stava andando a farsi fottere –perché ti ama troppo- sorrise la ragazza e vide le lacrime scendere sul viso della compagna, Santana sentì il singhiozzo di Rachel e si arpionò la bocca per evitare che le lacrime le colassero a picco.
 
 
-Bene ragazzi, oggi dobbiamo iniziare a determinare la scaletta per le nazionali- i ragazzi annuirono e il professore sorrise passandosi una mano fra i riccioli –Shuester!- il professore sussultò guardandosi alle spalle appena vide Sue guardarlo con il solito sguardo di sfida sbuffò innervosito –dimmi Sue- l’uomo cercò di mantenere un tono calmo, nonostante quella donna gli facesse passare tutta quella grandissima pazienza che aveva –ho bisogno delle mie Cherioo, l’allenamento è stato anticipato- Kitty spalancò gli occhi e lanciò uno sguardo a Santana che fingeva di essere estranea al tutto, continuando a limarsi le unghie – ma coach ci stiamo preparando per le nazionali, non possiamo perderci il glee per l’allenamento!- Kitty sbuffò passandosi una mano fra i capelli biondi –allora vorrà dire che durante la partita di campionato dei Titans non avremo il nostro capo-cheerleader, anzi lo avremo e da ora in poi non sarai tu- la bionda alzò un sopracciglio e si guardò intorno per chiedere un aiuto agli altri, ma tutti sembravano troppo spaventati per intervenire –Lopez!- Santana alzò di scatto la testa fissando la donna –sì coach?- la Sylvester le sorrise meschinamente –sei la nuova capo-cheerleader- Santana alzò un sopracciglio e fissò Kitty che aveva lo sguardo basso –ma coach..- provò a ribattere ma la donna le lanciò uno sguardo di fuoco –coach Kitty a faticato tanto per questo ruolo! Professor Shuester non può farglielo fare!- tutte le attenzioni si spostarono su Rachel, sembrava l’unica ad aver avuto il coraggio di parlare –nessuno ha chiesto il tuo parere Barbra, se fossi nei miei cheerio e non in questo ridicolo club sapresti quanto parlare. Quella proboscide che ti ritrovi in mezzo alla faccia farebbe da piramide- Rachel sbuffò abbassando lo sguardo –non le parli in quel modo!- la stanza si ammutolì, la Sylvester guardò Santana con odio e fece per parlare ma venne bloccata dalla latina –noi restiamo qui, al diavolo il suo allenamento, Signora Fletcher- Santana piegò le braccia al petto e giurò di aver sentito la risatina di Mercedes arrivarle da un lato della stanza –Santana..- Shuester si passò una mano sugli occhi per poi guardare Sue che teneva i tenti stretti e gli occhi sbarrati –Lopez! Nell’ufficio del preside! Ora!- Santana sbuffò e si alzò velocemente avviandosi da Figgins, Shuester e Sue la seguirono mentre la classe ripiombava nel silenzio.
 
Rachel si teneva un labbro fra i denti e gli occhi erano ancora increduli, Santana l’aveva protetta, non si rese neanche conto di quanto tempo fosse passato dall’ultima volta che la latina non le rivolgeva la parola se non per prenderla in giro –Rachel?- la ragazza venne riscossa da Finn che le sorrideva dolcemente –stai bene?- le chiese passandole una mano su una spalla –ho bisogno di un po’ d’aria- sospirò e lentamente si alzò uscendo dalla classe.
-la sospenderà?- Sam guardò Finn che fece spallucce –se la caverà con una nota disciplinare, per tutte le cose che ho combinato io sarei già dovuto essere espulso una centinaia di volte- tutti annuirono al commento di Noah e rimasero in silenzio a guardarsi.
 
-andiamo professore! Lei non fa altro che prenderci in giro da quando siamo entrati in questo liceo!- Santana sbraitò fissando Shuester che scuoteva la testa –tu sei arrivata solo quest’anno- Figgins si ammutolì appena Santana gli lanciò uno sguardo di fuoco –Sue ti chiedo un’ultima possibilità, Santana è..- provò a dire qualcosa ma si bloccò, la latina scosse la testa –sono malata? Sono una psicopatica? Prego professore, dica pure cosa sono- Santana strinse la mascella fissando Shuester –sei ferita- si limitò a dire l’insegnante, la latina si sentì crollare e giurò di aver lasciato libera una lacrima scorrere lungo la sua guancia –oddio Jlo non starai piangendo- Sue sbuffò alzando gli occhi al cielo –Sue non hai gli allenamenti da svolgere?- la donna guardò Figgins contrariata, ma quando vide lo sguardo duro dei due uomini sbuffò uscendo dall’ufficio del preside.
-mi dispiace- Santana sbuffò sprofondando nella poltrona davanti la scrivania del preside –per questa volta non importa signorina Lopez, ma se riaccadrà sarò costretto a prendere dei provvedimenti- Santana annuì e si alzò –non riaccadrà, conosciamo tutti com’è Santana- Shuester sorrise alla ragazza posandole una mano su una spalla –andiamo, abbiamo una scaletta da decidere- Santana annuì e seguendo Shuester uscì dall’ufficio.
 
Rachel era seduta lì fuori, con le spalle contro un armadietto e non faceva altro che fissare la porta per vedere quando i due sarebbero usciti. Sussultò quando vide le guance di Santana rigate e lo sguardo comprensivo del professore –cosa ti hanno detto?- Rachel scattò verso Santana e vide un ghigno stupito fissarsi sul volto dell’altra –che ho ragione, Berry- Shuester guardò Rachel e fece spallucce –io torno in classe, vi aspetto lì- l’uomo mise una mano su una spalla di Rachel e dopo aver sorriso a Santana si avviò. Le due stettero in silenzio per qualche secondo, si fissavano e Rachel ebbe l’opportunità di guardare di nuovo quel viso che era abituata ad ammirare –muoviti Hobbit, stai perdendo tempo- Santana la superò stringendo un attimo gli occhi appena si ritrovò a darle le spalle –ti ringrazio- sentì Rachel da lontano e sospirando continuò a camminare fingendo che Rachel non le avesse parlato.


Never a joy. 
Ecco come definire questo capitolo. Lo so gettatemi pure delle casse di pomodori in faccia. Ma dovevo farlo, insomma che divertimento c'è nel vivere/leggere una storia tutta rose e fiori?
Credo che farò comparire di nuovo una delle due biondine per aiutare ad aggiustare le cose, del resto la dannata trinità deve esistere ovunque, anche se qui Quinn credo che abbia meno possibilità di essere un'amica di Santana.
Grazie come sempre.
-Kisses,M

 
  
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