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Autore: eyes_on_fire    09/01/2009    1 recensioni
come se meritassi tutto questo[...]C'erano fin troppe persone che pensavano di conoscermi,almeno superficialmente,mentre in realtà di me non sapevano niente. Niente.C'erano fin troppe cose di me che non rivelavo...
Introduzione modificata. Bisogna sempre chiudere i tag quando li si apre.
Nausicaa212, assistente amministratrice.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Prologo_ Il teorema di Fermat




Rieccomi! L'idea del teorema mi è venuta dopo aver letto "La ragazza che giocava con il fuoco" di Stieg Larsson.
Buona lettura!






Ero sdraiato sulla spiaggia di fianco a Strawberry, che in quel momento dormiva. Kyle era immerso nella lettura di un libro, Pam e Mina prendevano il sole, Paddy si esibiva in ruote e capriole sul bagnasciuga, mentre Shirogane era sdraiato di fianco a me, con un braccio intorno alle spalle di Lory, che lo guardava scrivere su un quaderno. Erano tutti tranquilli e rilassati, per una volta. Io invece, cercavo disperatamente di tenermi la mente occupata. Non guardare. Lascia perdere. Lo sai che succedono casini ogni dannata volta che...
Eppure ero troppo curioso per trattenermi. Mi voltai verso Shirogane. "Cos'è?" gli avevo chiesto poco prima, riferendomi ai calcoli che scribacchiava sul foglio. "Algebra. Il teorema di Fermat. Ne hai sentito parlare?" Avevo scosso la testa. Bugiardo. Certo che ne ho sentito parlare. Solo che non ci ho mai riflettuto su. Perchè io non posso, vero?pensai con rabbia. Cercai di calmarmi. Mi guardai intorno. Amici. Loro erano amici. Mi avevano perdonato di essere stato Profondo Blu, mi avevano accolto di nuovo al caffè, e non si sarebbero mai permessi di danneggiarmi in alcun modo...
Come se meritassi tutto questo. Come se non gli mentissi in continuazione... Già. In realtà, più che mentire, evitavo di parlare di certi argomenti. Tipo l'algebra. Perchè altrimenti sapevo già cosa sarebbe successo. Ci ero già passato e non era stato piacevole... Meglio nascondere ciò che ero veramente. Ma anche questo aveva le sue conseguenze. C'erano fin troppe persone che pensavano di conoscermi,almeno superficialmente, mentre in realtà di me non sapevano niente. Niente. C'erano fin troppe cose di me che non rivelavo, perchè io stesso mi costringevo a tenerle nascoste. L'unica persona, al di fuori della mia (numerosa) famiglia, che mi conosceva fino in fondo era Strawberry. A lei non potevo mentire. Ero fortunato, perchè lei mi amava così com'ero. Perciò potevo anche sopportare qualche rinuncia.
Ma ero davvero troppo curioso. Shirogane non faceva altro che scrivere,scuotere la testa, cancellare e riscrivere. Dai, solo una sbirciata... Gettai l'occhio sul suo foglio. Così quello era il famoso enigma di Fermat. Xcubo+Ycubo=Zcubo. Ryan ancora non riusciva atrovare la soluzione e la cosa lo innervosiva. A forza di scrivere e cancellare mi stava facendo venire l'ansia. Senza neanche accorgermene, avevo già iniziato a fare i calcoli a mente. Nel giro di 20 secondi avevo già scartato due ipotesi. Ci riflettei per dieci minuti buoni. Poi...
"Ah!" "Tutto ok?" mi chiese Shirogane. "Si, tranquillo, tutto ok..." E poi, senza un motivo preciso, scoppiai a ridere. "Che c'è di tanto divertente?" "Davvero non ci sei ancora riuscito?" Oh cazzo. Ma ti rendi conto di cosa hai appena detto? Certo che sono proprio idiota. Lui mi guardò storto. "Vuoi provarci tu, forse?"
In quell'attimo non pensai a cosa stessi facendo. Semplicemente presi la matita e scrissi la soluzione sul foglio. Shirogane era allibito. "Come cazzo hai fatto? Non puoi averlo risolto da solo. Come ci sei riuscito??" Ci mancava solo che urlasse. Gli altri ci fissavano senza capire. Straw si era svegliata. Sette paia di occhi erano fissi su di me. "Allora?" "Allora cosa? Lo vuoi proprio sapere? Non ti farà piacere, neanche un po'."
Mi presi la testa tra le mani. Maledizione. Imbecille, imbecille, imbecille. La bomba stava per scoppiare. E io ce l'avevo in mano.
"è sempre stato così, fin da quando ero piccolo.Tutto ciò che è schematico, lineare, per me è estremamente facile. Addirittura noioso. Non ho mai avuto problemi a capire cose come queste, nè altre ancora più complesse. Algebra. Trigonometria. Fisica. Chimica. Tutta questa roba è un giochetto"dissi con rabbia.
Tutti , tranne Straw che sapeva, mi guardarono sconvolti. Non mi avevano mai visto così. Anzi, non mi avevano mai visto e basta.
"Ma perchè non ce l'hai detto, Mark? Sai che con noi i segreti sono al sicuro. Perchè non ci hai detto che anche tu sei un genio?" disse Kyle.
Feci una smorfia amara. "Perchè i geni sono quelli come Ryan, non quelli come me. Quelli come me sai come li chiamano? Mostri. Scherzi della natura." Mi misi a sedere epresi Strawberry in braccio. Lei mi rivolse uno sguardo d'incoraggiamento e sorrise.
"Raccontaglielo. Racconta anche a loro quello che hai raccontato a me"sussurrò. Feci un respiro profondo.
Per la seconda volta in vita mia, cominciai a raccontare.





Ecco qua... Questo è solo l'inizio... Ditemi che ne pensate e se volete che continui! ^-^ Bye bye!
  
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