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Autore: Rose_Penny    11/06/2015    1 recensioni
Tratto dal testo: "Il continuo ciarlare delle sue colleghe di lavoro nonché di una delle sue più care amiche, Victoria, riportò Bella alla realtà, con i piedi per terra o meglio con gli occhi al dipinto che aveva appena finito di restaurare, dove il viso del suo amato svettava tra tutti. Mai aveva disegnato viso più bello".
Una romantica storia d'amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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~~Salve ragazze scusate se ci ho messo così tanto ad aggiornare ma sono stati mesi davvero molto pesanti. Purtroppo non ho ricevuto nessuna recensione ma spero che il capitolo precedente vi sia piaciuto lo stesso ora vi lascio a questo nuovo capitolo. Un bacio a tutte.
P.S. grazie a chi ha messo la storia tra le preferite, seguite e da ricordare. Ai lettori silenziosi e a coloro che hanno lasciato una recensione. Spero che ciò che leggerete vi piaccia. Spero di poter leggere qualche vostro commento anche su questo capitolo. Vostra Rosepenny.

Primo bacio

Dal capitolo precedente:
Tutto quello che era successo era passato in secondo piano, non mi interessava, in quel momento c’eravamo solo io e lui. E forse qualcosa che stava nascendo fra di noi, che creava una sorta di bolla felice all’interno della quale tutto spariva. Io sto bene, qui e ora, con lui nonostante tutto e dovevo ascoltare la mia coscienza una volta tanto: lui l’avrà fatto con un buon motivo, sicuramente. Non è quel genere di persona che prende una pistola e spara al primo con il quale litiga. Si, volevo lasciarmi andare così come avevo deciso, volevo cogliere l’attimo e magari un giorno lui mi avrebbe detto cosa avesse fatto.

Questi pensieri mi avevano distratta per pochi attimi, sufficienti, però, da non farmi rendere conto che Anthony stesse parlando e io, come al solito, ero con la mente da tutt’altra parte.
“scusami Anthony ma, sai – dissi mentre le mie guance si coloravano di rosso – ero distratta” a queste mie parole vedevo i suoi occhi brillare dal divertimento “non ridere però” aggiunsi pochi secondi prima che lui iniziasse a farlo, mentre io mettevo su un broncio che doveva apparire del tutto infantile “su Bella non fare così! Si scherza, dai e lasciami dire che non ho mai riso così tanto” “uffaaa la smetti?! Ridere delle sventure di una povera fanciulla. Se queste sono sventure anche se non cr…” il suo indice posato sulle mie labbra mi aveva costretta a guardarlo in viso  e, di conseguenza, a bloccare il mio fiume di parole “mi chiedevo se ogni volta che ti trovi in una situazione imbarazzante – a quel punto provai a dire qualcosa – shh, fai parlare me. Allora, dicevamo? Ah si, chissà se in ogni situazione imbarazzante diventi tale e quale ad un fiume in piena. Devo dire che questa cosa mi piace. Ma diciamocelo – continuò avvicinandosi al mio orecchio – non è l’unica cosa che mi piace di te” rimasi senza fiato, non ero una di quelle che piacciono ai maschi e forse non lo ero mai stata ma non so per quale strano motivo le sue parole hanno avuto la forza non solo di far accelerare i battiti del mio cuore ma anche di farmi smettere di respirare. “comunque – riprese senza lasciarmi il tempo di dire qualcosa – ti stavo semplicemente chiedendo se ti andava che ti accompagnassi a casa, per recuperare il tempo perso oggi. Sempre se ne hai voglia, ecco” gli sorrisi “certo, perché no? E poi diciamocelo: devi farti perdonare” “ti giuro che se avessi potuto evitarlo lo avrei fatto! So che è stato un gesto maleducato il mio e so anche che non si lascia da solo qualcuno specie durante un appuntamento! Oh, se lo sapesse mia madre mi manderebbe a qualche corso di buone maniere ma…” “sei tu, adesso, il fiume in piena” dissi mentre lo fissavo “e stai arrossendo!” sembrava che le parti si fossero capovolte e anche se lui cercava di non ridere per riprodurre il mio stesso broncio, non poteva fare a meno di ridacchiare. Ma dopo essermi calmata mi avvicinai a lui e guardandolo negli occhi, gli dissi “accompagnami a casa, si sta facendo tardi e  sai una cosa? Adoro il tuo broncio” detto ciò, mi alzai sulle punte per cercare di arrivare il più possibile alla sua guancia così da potergli lasciare un bacio. Questo gesto lo lasciò senza parole e spero di essere riuscita a creare in lui quelle stesse emozioni che lui aveva suscitato in me. “allora mi accompagni o no?” aggiunsi, dopo aver fatto qualche passo e voltandomi verso di lui a guardarlo. Anthony non se lo fece ripetere due volte e mettendosi al mio fianco cominciammo a dirigerci verso casa.

Stavamo camminando da un pò senza dire nulla, godendoci quel momento di assoluta tranquillità fra di noi quando sento la sua mano afferrare la mia in una morsa calda e affettuosa. A quel punto mi girai a scrutarlo in viso e lo vidi sorridere. Strinsi le mie dita intorno alla sua mano e in quel momento anche io sorridevo come un ebete. Purtroppo l’atmosfera fu spezzata dal fatto che io ero ormai arrivata e quando mi fermai lui mi guardò con un cipiglio interrogativo “io sono arrivata” “abiti qui?” mi limitai ad annuire “tu al palazzo di fronte se non erro” “ugh si, sai, l’ufficio per il quale lavoro è molto più vicino da qui rispetto a qualsiasi appartamento che avevo visitato prima di scegliere questo” a quel punto guardai verso le nostre mani intrecciate. Era normale non voler sciogliere quel piccolo contatto fra di noi? “allora – disse mentre si passava la mano fra i capelli – ci sentiamo domani che ne dici?” “certo mi farebbe molto piacere” lo vidi annuire ma nessuno dei due sembrava volersi allontanare dall’altro “grazie per avermi riaccompagnata. Notte Anthony” mi sporsi per dargli un bacio mentre scioglievo le nostre mani.
Mi voltai di spalle e iniziai a dirigermi verso l’entrata del mio palazzo quando lui afferrò il mio polso fino a farmi ruotare così da avere i nostri visi vicini. Ci guardammo negli occhi fino a quando lui eliminò ogni altra distanza fra di noi e mi baciò tenendo il mio viso fra le sue mani mentre io, lasciandomi trascinare dal momento, infilai le mani fra i suoi capelli. Fu un bacio dolce e a stampo e mentre le nostre fronti si sfioravano lui disse “per un momento ho pensato che mi allontanassi” e per fargli capire che di quel bacio non mi ero assolutamente pentita e che lo avevo voluto anche io senza remore lo baciai ancora “ci sentiamo domani” gli dissi “certo. Notte mia Bella”. Lo guardai un’ultima volta per poi dirigermi verso il mio appartamento non prima di averlo guardato un’ultima volta e giurerei che quello sguardo inebetito fosse anche sul mio viso.

 

   
 
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