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Autore: Masumi Sera    12/06/2015    2 recensioni
Dopo la morte di Xena, Gabrielle va in Egitto per svolgere una missione. Di ritorno dal viaggio decide di andare da sua sorella, ma lì appena arriva si ammala e comincia a delirare,e Xena che le era accanto comincia a capire che sta facendo soffrire troppo la sua amata Gabrielle. E cosi decide che deve fare di tutto per tornare da lei.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash | Personaggi: Gabrielle, Xena
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il proprio io
 
 
L’amore è-vuole adagio-
Fusione d’anime affini.
Loro alleanza, loro unione,
loro fatale ritrovarsi,
loro fatale,ahimè,tenzone.
E se nell’impari duello
Dei due cuori l’uno è più soave,
non v’è dubbio, di certo sarà quello
che consumato d’amore e di tormento
le pene soffrirà fino a morire ...   (Fëdor Tjutčev)
 
Il  giorno seguente, dopo aver fatto colazione tutti e tre, Nykoz disse loro di tornare in camera, e che appena fosse pronta la stanza della meditazione le avrebbe chiamate.

In camera ...

“Sei sicura di stare bene?” “Si, sta tranquilla Xena, è solo un po’ di nausea, che sarà mai.” “Va bene, però dimmi se ti senti male non vorrei che ti succedesse qualcosa.”  Xena si avvicinò a Gabrielle, l’abbracciò e gli diede un bacio sui capelli biondi dell’amata.  “Okay, adesso invece di parlare perchè non ci rilassiamo su questo fantastico letto, prima che Nykoz ci faccia chiamare?” “E va bene, ma solo riposare, ancora sono stanca da ieri sera. Non mi ha fatto dormire per niente stanotte.” “Per caso ti dispiace che ti abbia tenuta sveglia?” gli risponde Gabrielle con una punta di malizia.      “Hey, io non ho detto questo, ti ho solo detto che ero stanca.”   “Si, si, come no.”

Dopo un’ora e mezza vengono a bussare alla porta è una ancella di Nykoz che afferma che la prima ad andare nella stanza della meditazione sarà Gabrielle.
 
Nella sala della meditazione ...

“Bene Gabrielle, ora noi andremo a scoprire cosa c’è dentro il tuo animo, andremo a scavare e a cercare di riscoprire il tuo sentimento per Xena e vedere quanto le sei fedele.”   Alle parole dette da Nykoz Gabrielle cominciò ad innervosirsi.  – Come è riuscito a capire come mi sento in così poco tempo, senza dirgli niente.-pensò-   “Scusa Nykoz come fa a sapere che io ho dei dubbi sui miei sentimenti verso Xena?”   “Perchè non è così, allora dimmi che cosa è Xena per te e cosa provi verso di lei?” “Xena è la mia famiglia, è tutto ciò che mi rimane. Non saprei che fare se lei mi lasciasse da sola e non la potessi più vedere come spirito. Già è stata dura doverla perdere in Giappone, non sopporterei di perderla nuovamente, è l’unica persona che per me conta davvero.”  “Sé vero ciò che dici lo vedremo, puoi starne certa.”   “Bene, allora perchè non iniziamo.”    “Bene, ora possiamo procedere.”  

Nel frattempo in camera ...

“Uffa, ma quanto diavolo ci mettono. È passata più di un’ora, che cavolo stanno facendo per volerci tutto questo tempo.”

Più le ore passavano, e più Xena cominciava a innervosirsi e ad iniziare a girare per la stanza preoccupandosi per Gabrielle.

Finalmente a notte inoltrata Gabrielle rientra in camera, e non appena si avvicina al letto gli sviene sopra esausta. Xena dopo essersi accertata che stesse bene, la copre con un lenzuolo e la lascia riposare. Mentre lei esce dalla camera per raggiungere il divino Nykoz.

Una volta trovato nel salone principale, gli va addosso come una furia.

“Che diavolo è successo durante queste ore e perchè era esausta?”  “Niente per cui tu, ti debba   preoccupare, ho visto che era incerta su cosa provava per te e così l’ho aiutata a capire.” Dice Nykoz con tutta la tranquillità che ha in corpo, senza fare caso all’irascibilità di Xena che aumenta di secondo in secondo.  “Che diamine vuoi dire? Spiegati meglio.”  “Se io, ti chiedessi che cosa provi per lei che cosa mi risponderesti?”  Xena dubbiosa su ciò che il divino le sta chiedendo, gli risponde  come se ciò fosse ovvio.  “Ti risponderei che io l’amo più della mia vita.”  “Allora perchè ti sei sacrificata per quelle anime?” Xena abbassa lo sguardo avendo capito che ha centrato il problema. “Perchè non credevo che soffrisse così tanto, e che io soffrissi nello stesso modo per vederla penare ogni giorno per la mia morte. E’ da poco che ho appreso quello che le ho fatto e che ancora le faccio sopportare, ed è per questo che voglio tornare.”  “Hai un animo nobile, come mi ha detto la tua amica, ma io ti devo avvertire che lei, non sa bene cosa prova per te. Se forse, qualche mese fa le avresti chiesto cosa provasse per te, avrebbe risposto come te, che ti ama più della sua vita ma ora ...”  scoraggiato il divino tacque, osservando la reazione di Xena che aveva il volto bagnato di lacrime. “Ora cosa? Continua.” Gli dice con voce spezzata.  Titubante Nykoz risponde. “Ora, lei, dice che tu sei, la sua famiglia, che sei tutto ciò che le rimane, anzi che le rimanebbe, e che se tu scompariresti anche come spirito, non riuscirebbe ad andare avanti.” È così dicendo, si allontana lasciandola sola, mentre Xena continua a piangere in silenzio avvolta dall’oscurità della notte.

Il mattino dopo appena sveglio, Nykoz fa chiamare Xena per la meditazione, che come quella di Gabrielle si prolunga fino a tarda notte. Xena una volta uscita dalla sala resta sconvolta da ciò che era successo, incapace di dare a ciò un senso, e si dirige verso le camera, dove trova Gabrielle che l’aspetta davanti la finestra.

“Allora, come è andata?”  “Hai il coraggio di dirmi anche come è andata?” le disse Xena con una faccia tra l’incredulo e il sorpreso, “Vedo dunque che non c’è bisogno che io ti racconti.” Le  risponde amareggiata Gabrielle. “Non ti volevo turbare, so che l’avresti presa un po’ male, anche non capendo come sia potuto accadere.” Prosegue con un lieve sorriso sulle labbra. “Questo lo puoi ben dire. Non so’ come sia potuto succedere, visto che io sono uno spirito, e che noi non possiamo.” Xena sospira, leggermente più serena, per poi procedere. “Tu, tu sei ... tu sei incinta.” Gli dice con la gioia che gli risplende negli occhi.  “Ed è mio figlio, tuo figlio, nostro figlio, Xena.” Continua Gabrielle con lacrime di felicità per la notizia appena data alla compagna.
 

 
Il mio spirito è solo tuo,ed unicamente tuo ...
Sei tu, la sola, l’unica, ed sola,
La metà perfetta del mio cuore.
La mia Anima Gemella.
   
 
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