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Autore: melanita    12/06/2015    4 recensioni
Era solo una giornata di vacanza, per Guerra. Non aveva la minima idea che si sarebbe ritrovata ad accudire quattro gattini orfani, né che liberarsene fosse così difficile, soprattutto quando facevano quella cosa con gli occhi. Ma per fortuna può sempre contare sull'aiuto più o meno volontario di altre rappresentazioni antropomorfiche, per non parlare di angeli, diavoli, ed un Anticristo. In fondo, quando può essere difficile avere dei gatti?
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5:
Serpenti, gatti e piante non vanno d'accordo

 

- Voi volete che io che cosa un che cosa?-
Crowley aveva passato gli ultimi seimila anni a stupirsi molto spesso. Innanzitutto, di tutto quello che gli umani era in grado di inventarsi. In secondo luogo, a stupirsi di tutto quello che lui stesso era in grado di inventarsi per non rimanere senza lavoro, visto che sembravano decisi a far tutto da soli. Ed in terzo luogo, il genere di luogo che per entrare richiede una mappa segreta, una decina di parole d'ordine ed almeno cinque trappole mortali, a stupirsi di quanto concerneva la strana amicizia un certo Nemico con la passione per i libri.
Ma tornando al punto. Quello che si era ritrovato di fronte alla porta del suo appartamento non riguardava umani, demoni o angeli, il che era una novità. Riguardava due Cavalieri dell'Apocalisse, quattro gatti, e la seria possibilità che uno dei gatti in questione gli vomitasse sulle scarpe.
E lui che aveva pensato che fosse una giornata noiosa.
- Ascolta, Crowley, non è difficile.- spiegò con pazienza Carestia, cercando discretamente di pulirsi le scarpe sullo zerbino:- Devi soltanto agitare le dita e rimettere in salute questo esserino. Poi puoi tornare a tramare nell'oscurità, escogitare tentazioni, andare a cena con il tuo angelo o qualsiasi altra cosa tu volessi fare oggi.-
Crowley stava per iniziare ad elencare i motivi per cui un demone non guariva i gattini, ed avrebbero fatto meglio a rivolgersi ad un veterinario. Poi ripercorse l'ultima parte della conversazione e decise che c'era qualcosa di più urgente.
- In che senso il mio angelo?!-
Inquinamento e Carestia si scambiarono un'occhiata esasperata, poi il secondo scrollò le spalle:
- Adesso non cambiare argomento. Sei in grado di salvare il sacco di pulci o no?-
- In realtà non hanno pulci, Guerra ha comprato a tutti e quattro il collarino anti...- iniziò Inquinamento, salvo poi zittirsi di fronte allo sguardo inceneritore del suo collega più anziano, ed ai disperati tentativi di Crowley di non soffocarsi per la sorpresa.
- Guerra?! I gatti sarebbero di Guerra?!-
Carestia si limitò a lanciare un'occhiata significativa all'interno della stanza, dove i tre gattini non avvelenati erano sgattaiolati mentre loro parlavano. E dove un raffinatissimo divano in pelle nera, mai utilizzato fino a quel momento, era già diventato un campo di battaglia grazie ai piccoli ma determinati artigli delle bestioline.
- Andatevene dal mio divano, gatti infern... dannat... cattivi!-
Quando il demone si voltò di nuovo nella loro direzione, dopo uno scatto fulmineo che aveva avuto come unico risultato quello di far scappare i due gattini in mezzo alla giungla di piante lussureggianti che occupava un intero lato dell'appartamento, i  due Cavalieri dell'Apocalisse erano riusciti a riprendere un'espressione seria.
- Avete intenzione di riprendervi questi esseri o di stare lì a fissarmi?-
- Io ho le mani occupate.- fece notare Inquinamento, sollevando il gattino che ormai stava assumendo una sfumatura verdastra:- Certo, se tu guarissi questo micetto potremmo sempre recuperare gli altri ed andarcene...-
Crowley valutò la situazione con la freddezza e rapidità che ci si aspettava da un Agente Operativo dell'Inferno. Da un lato, c'era il rischio che la sua reputazione fosse macchiata... ma che reputazione? Dopo il fiasco dell'Apocalisse-che-non-c'era-stato, era già tanto se era ancora vivo. D'altra parte, poteva sempre essere in credito di un favore con due delle entità più potenti della storia umana, tre se quei due fossero stati costretti a spiattellare tutto a Guerra. Ma se Aziraphale avesse saputo che aveva salvato la vita ad un gattino innocente, non l'avrebbe più finita di ricordarglielo...
La decisione fu presa quando un sonoro crash lo informò che almeno uno dei suoi vasi non era sopravvissuto all'incursione dei gatti dell'Apocalisse.
- Va bene, sistemerò la palla di pelo. Voi tenete gli altri tri lontani dalle mie piante, mi stanno scombinando tutto il programma di crescita.-
Tradotto, non si poteva certo permettere che la giungla da interni più terrorizzata di Londra scoprisse che c'era qualcosa di più terrificante di lui.
La guarigione del gattino dall'avvelenamento richiese un totale di quindici secondi. Il dibattito interiore sull'opportunità di ucciderlo per aver vomitato sulle sue scarpe durante l'operazione ne richieste il doppio, ma alla fine Crowley concluse che non valeva la pena di essere disintegrato da Guerra per un paio di scarpe che aveva evocato due ore prima con uno schiocco di dita.
Fu costretto a ripeterselo svariate volte quando una serie di crash ancora più rumorosi del primo lo avvisò che i due Cavalieri dell'Apocalisse stavano fallendo miseramente nella loro promessa di recuperare gli altri tre diabol... pestiferi animaletti. In compenso alcune accurate composizioni floreali stavano facendo conoscenza con il pavimento. Con un sibilo di frustrazione, il demone si lanciò all'assalto.
Fu così che quando, dieci minuti dopo, la porta dell'appartamento si aprì, il nuovo arrivato si trovò di fronte ad un caotico campo di battaglia, a tre figure umanoidi distese sul pavimento con espressioni tra lo stupefatto e l'agonizzante, ed a quattro gattini che, apparentemente soddisfatti del risultato, stavano facendo le fusa all'unisono in cima allo stereo.
Crowley trovò la forza di sollevarsi su un gomito e fissare l'essere alla porta, mentre con l'altra mano tastava il pavimento alla ricerca dei suoi occhiali.
- Angelo. C'è una spiegazione.-
I gatti scelsero proprio quel momento per scivolare giù dallo stereo, portando con sé cinque metri di cellophane.



NdA:
E rieccomi con un altro capitolo! Stavolta in tempi decenti... viva me! E non possiamo avere una fanfiction di Buona Apocalisse a tutti senza Crowley e Aziraphale, giusto? Quindi, eccoli qui...

 
  
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