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Autore: linda1997    12/06/2015    1 recensioni
Questa fan fiction parlerà di una ragazza australiana che sarà costretta a trasferirsi nella fredda e lontana Inghilterra. Le sorprese non finiranno qui, in Inghilterra troverà il suo principe azzurro e scoprirà un segreto che le cambierà per sempre la vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Era l'inizio di un nuovo giorno, il primo che avrei trascorso in questa grigia città. Mamma aveva deciso di aspettare ancora un po' prima di mandarci a scuola, dopotutto eravamo appena arrivati. Ne approfittai così per andare a curiosare un po' questa gigantesca città. -Mamma, io esco. Ritornerò per l'ora di cena- esclamai a mia madre mentre cercavo di infilarmi quelle maledette e stramaledette converse rosa. -D'accordo tesoro, stai attenta e coprimi che in questa città si gela - mi raccomandò. - E allora cosa ci siamo venuti a fare qui?- borbottai sottovoce. -Hai detto qualcosa?- mi chiese. -No mamma, non ho detto niente, ciao- e detto questo uscì. Fuori faceva un freddo cane eppure i bambini correvano allegramente indossando magliette a maniche corte e pantaloncini corti. I passanti erano impegnati a guardare i loro cellulari per fare caso a una ragazzetta come me. Meglio, mi dissi. Mentre camminavo, mi accorsi di essere arrivata di fronte al cancello di quello che doveva essere un parco, mi feci coraggio ed entrai. Rimasi letteralmente a bocca aperta quando vidi l'interno di quel parco londinese: era coperto di verde, le aiuole erano ricolme di fiori che alla luce del sole splendevano come gemme colorate. Al centro era situata una fontana, attorno alla quale correvano i bambini accompagnati dalle loro madri. Piano piano mi avvicinai ad essa e mi sedetti ascoltando il dolce suono dell'acqua che mi faceva ricordare l'oceano di casa mia. Non mi accorsi di aver chiuso gli occhi fino a quando non sentii una voce risvegliarmi completamente dai ricordi. -Ehi signorina, si sente bene? - mi chiese una voce profonda. - Si grazie, stavo solo pensando- e mentre aprii gli occhi gli sorrisi. Non l'avessi mai fatto: di fronte a me se ne stava un ragazzo sulla ventina. E che ragazzo! Rimasi completamente abbagliata da quegli occhi che erano dipinti di un blu oceano, i suoi capelli erano castani e un ciuffo gli ricadeva dolcemente sull'occhio destro. Dio, che bello. Credo di essere arrossita e infatti... - Perchè sei arrossita? Non sarò mica io la causa vero?- scherzò il ragazzo dagli occhi magnetici e dal sorriso perfetto. - No no credo che sia il caldo sai com'è- e arrossii di nuovo, non mi potevo inventare una balla migliore? Ci saranno più o meno 8 gradi. - Come vuoi - mi sorrise - comunque io sono Louis, Louis Tomlinson e tu? - cazzo, il suo sorriso. - Io mi chiamo Sophie - gli dissi stringendogli la mano che mi stava porgendo. - Bene Sophie, non penso di averti mai visto da queste parti quindi presumo che ti sei appena trasferita - mi sorrise. - Sei un mago per caso? Sì, è vero. Io sono nata e ho vissuto in Australia fino a poco tempo fa quando i miei mi hanno detto che ci saremmo dovuti trasferire a causa del lavoro di mio padre- gli dissi. - E non sei felice immagino- contastò. - Eh già. Vedi lì ho lasciato tutto il mio mondo, la mia casa d'infanzia, gli animali, l'oceano, tutto insomma- e presa dalla nostalgia cominciai a raccontargli la mia storia fino a quando non posai lo sguardo sul cellulare e vidi che erano già le 20.00. Mamma mi avrebbe sicuramente ammazzato - Senti Louis, adesso devo proprio andare. Dovevo essere già da un pezzo a casa e adesso devo correre- gli dissi. - No problem, ti accompagno io in moto- e mi fece l'occhiolino. - Ok grazie- risposi. Abbracciata a lui sulla moto sentii delle emozioni strane che mai fino ad allora avevo provato: le farfalle nello stomaco, le guance arrossate, il cuore che tra un pò mi sarebbe scoppiato dal petto. Cosa mi stava succedendo? Quando arrivammo, ringraziai Louis e feci per entrare in casa quando all'improvviso mi sentii trascinare da qualcuno. Era Louis che mi diede un bacio sulla guancia prima di andarsene e di lasciarmi lì come una scema con una faccia da ebete che si portava una mano sul punto in cui la guancia era stata sfiorata dalle labbra. Louis. E mentre mi voltai per entrare dentro, paragonai i suoi occhi all'oceano.
  
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