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Autore: principe delle stelle    12/06/2015    0 recensioni
Per quanto lo si desidera niente può fermare la ruota del fato. Lei la sognava sempre sognava da un po. Non la conosce non sa nulla di lei Eppure se ne innamorata. Alex ha paura di amare paura di legarsi,non permette a nessuno oltre poche persone di entrare a far parte della sua vita. Crede di aver raggiunto l equilibrio ma una sera incontra lei. intelligente, carismatica,sfrontata. Le ssconvolgerá la vitla.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Pioveva. Vetri. Sangue. Lacrime. Lampeggianti.
Tutto andava veloce.
Pioggia.
Persone vestite di nero, ancora lacrime. Lapidi. Parole non dette.
Funerale. Fine di una vita.
Un corpo di ragazza che cade seguito da un fulmine che squarcia il cielo.
Ospedale. Odore di disinfestante.
Dolore. Colpa. Menzogna. Promessa. Nascita di un legame.
 
 
Alexandra si sveglia in preda al panico. Da quanto non faceva più quel sogno?
Credeva di avere rimosso quei ricordi ma a quanto sembrava non era cosi.
Fa per alzarsi ma qualcosa gli e lo impedisce.
Si volta e vede Sabrina, con la testa sul suo petto, sul suo cuore che sperava non sentisse per quanto battesse forte.

P.v. Alexandra

-“Sei bellissima”.

Li sfiora il viso attenta a non svegliarla.

-“non posso innamorarmi di te, non sarebbe giusto”
Sospiro, rassegnata. Lei è bellissima, non posso innamorami di lei, anche se credo sia già troppo tardi.
Allungo il braccio prendo il telefono e compongo il numero dell’unica persona che può aiutarmi.

-Dimmi.
-Tra quanto puoi venire.
-Sono già qui. Vi Aspetto.
-Grazie
-Non faccia tardi lord.

Finalmente potevo iniziare, lui era lì ed io avevo bisogno di sfogare la mia ira e frustrazione. La guardo prima di andarmene. E bellissima, con i capelli color caramello sparsi sul mio cuscino. Quelle labbra rosa, piccole e perfette. Devo andarmene.
Non la volevo qui, con me in questo luogo, non volevo che mi si avvicinasse.
Dovevo allontanarla, ma come.
E testarda come lei non mi lascerà andare tanto facilmente.
Dovrò farmi odiare da lei, tanto è un’abitudine.
Ce un solo sentimento più forte dell’Amore e la sua nemesi l’odio.
Scendo nell’atrio decisa a iniziare la prima possibile.

 Prima iniziavo.
Prima lei andava via.
 Prima va via.
Più tempo vivrà.
Arrivo davanti a quella porta. Negli anni nulla è cambiato, entro e lo trovo lì seduto su quello sgabello a fumare, come sempre.
Si alza e viene da me, sorride malefico.

-“Allora lord è pronto?” il suo alito puzza di fumo e alcol.
-”Come sempre”.
Alza un sopraciglio come incuriosito dalla mia risposta. Lo capisco e da anni che non vado, li capisco i suoi dubbi.
-“Vedremo.” “Non ci andrò leggero, devo tirare fuori quello che dentro e che sicuro ha dimenticato". La settimana prossima iniziano gli incontri e non mi va che muoia per mano di un buzzurro.”. “Risponda una domanda.” “Cosa la spinta fin qui."
-” Voglio tornare a essere libero.” “Voglio dimenticare cosa è giusto e cosa non lo è.” “Soprattutto voglio smettere di essere umano."
-“ Capisco” "Estirperò le emozioni in lei, la renderò un uomo privo di sentimenti iniziamo quindi.”
 
 
 
Sabrina inizia a svegliarsi e sorride perché aveva dormito abbracciata alla donna che li piaceva e del quale si era innamorata. La sua felicità però dura poco, quando si accorge che Alex non era li. Si alza dal letto per cercare di capire dove lei fosse la porta, si apre e lei si volta convinta che fosse la ragazza, ma non era lei.
L’amico di Alex era entrato invitandola a fare colazione predisponendo ogni cosa.

A lei non interessava la colazione, voleva sapere, dove si trovasse Alex.

- “ Dove sta il “Lord”
-“Fuori. Mi ha chiesto di vegliare su di lei, se vuole un consiglio, lasci stare. Il nostro “ Lord” è particolare e se è venuto qua, ci sarà un motivo-.
- Che vuole dire.
- Il lord viene qua quando qualcosa lo turba, o lo spaventa.
 Non posso dire altro, non tradirò la sua fiducia.
Sabrina non sapeva cosa pensare era sta una conversazione illuminante sotto certi aspetti ma piena di buchi per altri.
La notte passata con lei le aveva fatto capire che la ragazza aveva avuto un forte trauma, forse più di uno, da come tremava, urlava si divincolava.
Le immagini di quella notte li ritornarono in mente.

Il divano era comodo ma non riusciva ad addormentarsi sentire il corpo di Alexandra sotto di lei, l’aveva eccitata ma di più quando lei aveva ribaltato le loro posizioni. Ma dei mugolii la destarono dai suoi pensieri.
Si alza dal divano e quello che vede la preoccupa. Alex in posizione fetale che trema tendendo le mani sulla testa come a volersi proteggere, Piangeva urlava.
A Sabrina gli si spezzò il cuore nel vederla cosi era chiaro che la ragazza stesse facendo un incubo.
Avvicinandosi di più riuscì a udire delle frasi sconclusionate.
Senza logica

-So come farla tornare a vivere, mi prenderò la colpa è il suo odio.
Perché tutte le persone che amano vanno via … Sono cattiva, sono un mostro perché mi amano, sono un orrore della natura. Piangeva e tremava sembrava una bambina indifesa e fragile. La sua mente da psicologa e suoi studi l’aiutarono a capire molte cose.
Non riuscendo a vederla cosi si avvicina a lei carponi, con dolcezza cerca di allontanarle le mani dalla testa, di abbracciarla, ma in un impeto di rabbia Alex la colpisce al fianco. Sabrina avverte il dolore ma non si scoraggia è dopo una lotta estenuante finalmente riesce ad abbracciarla.
Alex dopo un tempo che parve infinito sembra calmarsi. Abbraccia Sabrina con forza, come se fosse un’ancora di salvezza. Da canto suo Sabrina gli accarezza i capelli e la porta più vicina a se e poi sente quella frase, detta con tono sofferto.
-Libera il mondo da me, uccidimi e poni fine alle mie sofferenze.

Sabrina rimase turbata da quella frase le parole della detective, il fatto che Lucy e le atre fossero così protettive nei suoi confronti. Tutto si fece chiaro. Alexandra Allen Davis non era la ragazza forte e affascinante che credeva, quella era una maschera, sentiva di amarla ancora di più. Sarebbe stata lei a guarire le sue ferite, a ricomporre i pezzi cento, mille volte se fosse stato necessario.
In quella notte di luna piena, in quella stanza, con il fianco dolorante e la donna che amava stretta tra le sue braccia. Sabrina Ellis giurò di salvare Alexandra e di farsi amare da lei. E quello Che Sabrina voleva. Sabrina lo avrebbe ottenuto.
  
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