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Autore: Giulia dans le noir    12/06/2015    1 recensioni
L'intreccio di amori, ossessioni, gelosie di un gruppo di ragazzi, allenatori e non, che condividono la stessa casa e che si ritroveranno ad affrontare questioni più grandi di loro, quali la morte e il soprannaturale.
"Ma solo dopo la morte di Kekko le ragazze hanno cominciato a comportarsi in modo molto strano," ha detto Flavius.
"Cigolii, rumori nella notte." Li sentivamo anche in quel momento, ma immersi l’uno dentro l’altra com’eravamo, non ci facevano troppa paura. "Frasi gridate come nel vento, frammenti di pensieri... e Vivian e Merrie che sembrano possedute. Qui c’è qualcosa che va nel soprannaturale."
"Fantasmi."
"Fantasmi," ho annuito. E l’ho guardato intensamente nelle palle degli occhi: "Ma di chi?" "
[cit.]
Genere: Comico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Anime
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fantasma1

AVVERTENZA PER I LETTORI: Ogni tanto riemergo con storie disseppellite da anni di oblio! Sto elaborando una mia elaborazione della maturità, che cambierà fandom (sto buttando giù una saga familiare a tema The Lion King, ma prima che veda la luce passeranno mesi), ma per adesso mi faccio vedere solo riproponendo vecchie storie, scritte quando avevo più tempo/più ispirazione/più dolore da gridare al mondo.

Ho scritto la storia più di dieci anni fa, come si può ricostruire dalla data dei diari.

Questa storiella era capitolo di una storia più grande, di cui rappresentava sostanzialmente quello che adesso si chiama spin-off. Ma mentre la storia generale non ha quel tocco di brio che ancora me la fa piacere, questa mi muove ancora dei sorrisi.

 

E ho pensato di condividerla qui, nella speranza che magari possa far sorridere anche voi.

 

ALTRA AVVERTENZA: I personaggi umani che compaiono nella fiction esistono nella realtà. La storia raccontata, tuttavia, non ha alcun riferimento tangibile con avvenimenti svoltisi nella vita reale.

ENNESIMA, MA VI GIURO ULTIMA, AVVERTENZA: [nota originale scritta nel 2004]

I Pokémon e tutto quel che è ad esso collegato appartengono ai rispettivi proprietari. 

Tutti i personaggi menzionati in codesto capitolo, ad eccezione dei personaggi Pokémon, esistono nella realtà, ho soltanto provveduto a variare di poco i loro nomi e/o i loro cognomi e ad aumentare di qualche anno la loro età effettiva. Posso pertanto affermare che i personaggi non appartengono a me ma a loro stessi, fatta la dovuta eccezione per il personaggio che mi rappresenta (ma non vi dico qual è). Ma devo precisare che Yari è in realtà un ragazzo.

 

 

 

Il Fantasma Del Banki

 

 

Dal diario di Vivian Stanza,9 agosto 2004/x

 

Abbiamo bisogno di una cosa sola, nella vita: CONTEGNO! E in questa casa ce n’è sempre meno, ve lo assicuro io che ho sempre più esperienza della vita. Già sapevo che sono mesi che Flavius se lo tira con Kekko portandosi a letto metà delle ragazze che vivono in questa casa in via dei Magnacci, sperando così di rendersi interessante. Ma Flavius è anche la più strana creatura che abbia mai camminato su questa Terra, e questa me la spiegavo.

Ma non mi sarei mai immaginata che la reazione di Kekko sarebbe stata la stessa medesima!

Avete presente Kekko: maschio, villoso, virile. L’ho iniziato io al sesso, perciò so bene quello che dico.

Mi ha stupito, perciò: spero che quello che ha fatto gli abbia procurato anche del piacere dal punto di vista fisico... No! Spero che la molla che l’abbia spinto sia PIÙ CHE ALTRO il piacere fisico.

Sono passate poche ore da quando si è allontanato dal mio letto, non riesco ancora a dormire. Mira aveva detto che sarebbe rimasta ad allenare fino a tardi, e che al suo ritorno per non svegliarmi avrebbe trovato un altro luogo per dormire. Le avevo fatto notare che avrebbero dormito anche tutti gli altri e, non svegliando me, avrebbe per forza svegliato qualcun altro. Ricordo ancora il sorriso di Mira. Era allusivo; sì, s'ì, alludeva proprio a qualcosa.

"Magari qualcun altro farà tardi," ha asserito, come se cercasse di nascondermi un qualche inciucio incoffessabile. Ma non sa, ahilei, che l'ho già scoperto, il suo inciucio! Ma questo sarà evidente più avanti.

Comunque, per fortuna che avevo campo libero.

Non sapevo ancora, però, tutto quello che mi sarebbe successo nella notte, così mi sentivo quasi sola quando mi sono coricata alla solita ora. Poco dopo, ho udito il rumore della porta che si apriva ed è entrato Kekko.

"Ciao," ha sussurrato, sedendosi sul letto accanto a me.

"Ciao," ho replicato. Mi ha sorriso e ha detto una cosa del tipo:

"Sei più carina del solito stasera, sai?"

"Cosa vuoi, Kekko?" gli ho chiesto subito. Lo conosco, mio cugino.

"Sesso," ha risposto francamente lui. Sono rimasta così, strabiliata, stupefatta, meravigliata. Io e Kekko avevamo deciso di smettere di fare sesso già quattro anni fa. Mi sembra fosse partita da lui, poi, questa proposta. Che venisse a chiedermelo così, senza vergogna, a distanza di tanto tempo, questo m’ha lasciata alquanto perplessa.

"Kekko, avevamo detto di..." ho balbettato, incerta.

"Vivian, ti prego!" mi ha interrotto lui con lo sguardo supplicante di un cucciolo ferito. "Ricordo quello che avevamo detto... Ma ho bisogno, adesso, ne ho un così gran bisogno..." È stato scosso da un brivido. Questo mi ha confuso ancora di più le idee.

"Hai così tante donne che ti vengono dietro..." ho notato, piatta. Eppure mi tremava la voce, ricordo ancora di essermi sentita attorcigliare lo stomaco. "C’è quella Liviuska, ad esempio. Mi sembra abbastanza presa per..." Ero a dire il vero abbastanza stufa degli sbalzi ormonali di mio cugino, tanto più che aveva a disposizione una quantità incalcolabile di ragazze pronte a dargliela. Perché mai importunare la cugina, sua prima ed antica amante?

"Ma non capisci?!" ha incalzato Kekko, e ha preso le mie mani tra le sue. Ci siamo guardati, ed è stato uno sguardo così profondo, intenso... Ne ero quasi imbarazzata, peggio che mi avesse vista nuda. (anche perché mi ci ha già vista parecchie volte, abbiamo superato questi prerequisiti del pudore)

"Veramente no," ho risposto sinceramente.

"Flavius!" ha esclamato. L’ho guardato con aria interrogativa, e Kekko ha emesso un suono simile ad una risatina. "Mi sta sfuggendo di mano! È già stato a letto con Artemide, Merrie e Camilla... ed ho paura abbia messo gli occhi sulla nuova arrivata."

"Mira non è mica più tanto 'nuova', Kekko. Sta con noi da più o meno quattro mesi" ho notato, piatta. Fingevo disinteresse, ma dentro fremevo: ecco dove la stava passando la notte, Mira! Bella furbona, avrebbe dovuto raccontarmi tutto. 

Anzi, devo ricordarmi di chiederglielo.

"E questo ti tange?" ricordo di aver chiesto a Kekko.

"Certo," ha risposto lui. "Non sta bene che Flavius si comporti così"

"Certo potevi svegliarti prima," ho commentato. "Flavius se la spassa con le ragazze dallo scorso ottobre..."

"Bé, ma lo sai anche tu perché è stato con loro!" ha esclamato Kekko con fervore. 

Io l'ho guardato, provocatoria. "No, non lo so." ho replicato. "Dimmelo tu"

L'atmosfera si era fatta quasi eccitante. Mi piaceva.

"L'ha fatto per farsi notare da me" ha replicato lui. "Da me soltanto."

"E con Mira non potrebbe essere la stessa cosa?" ho replicato. Lo guardavo attentamente, godendomi le sue splendide fattezze, le ombre del suo sguardo, la piega delle sue labbra. Ho pensato all'improvviso che poteva non essere una cattiva idea cedere alle sue proposte. In quell'istante avrei pagato per avere le sue mani su di me.

"Ma non hai visto come la guarda?" ha sbottato Kekko. La sua voce ha tremato e mi sono accorta che era davvero turbato, Gli ho stretto forte la mano, per trasmettergli calore. "Con Mira è diverso. Lui la vuole" Gli si è spezzata del tutto la voce in un singhiozzo cupo. "La vuole per il suo sguardo, per la sua bocca, per le sue gambe.... la vuole persino per le sue parole! Io... io non posso permettere che..."

Si è interrotto, singhiozzando pietosamente sulle mie spalle. L'ho stretto a me, più forte del dovuto.

Avevo il cuore impazzito, la pelle e le guance bollenti. Desideravo Kekko, lo desideravo come niente al mondo, in un tumulto interno quasi doloroso. 

Kekko si è calmato e mi ha guardata, gli occhi ancora umidi di lacrime. I nostri volti erano vicinissimi, sentivo il tepore delle sue lacrime sulle labbra.

"Non lo posso permettere." ha ripetuto, più pacato. "Quindi, per favore, dammela."

"Non credo risolveresti molto copulando con me... sai?" ho asserito, simulando sicurezza. Ho deglutito a fatica, sforzandomi di tenere la parte "Daresti avvio ad una reazione a catena e..."

Mi ha baciato. E da allora in poi, non sono stata più capace di dire niente.

È migliorato. È stato come gli ho insegnato ad essere, ma ha affinato meglio le tecniche negli anni che ci siamo separati dall’intimità.

È tardi, non ho nemmeno sentito Mira rientrare. Ma a dir la verità, mentre ero con Kekko non ho sentito assolutamente niente fuori di noi due. È stato davvero bello, più di quanto avrei mai detto. Kekko ed io siamo intimi dall’età di quattordici anni lui e dodici anni io. Ma giuro che non è mai stato così.

                Sento ancora brividi corrermi su tutto il corpo. E ho anche sonno.

Quasi quasi mi metto a dormire. 

   
 
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