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Autore: La_Birba    13/06/2015    2 recensioni
ehilà :) sono tornata con la mia coppia preferita :) Bulma e Vegeta ovviamente :) questa volta ho unito la classica favola de "la bella e la bestia" alla mia coppia preferita :) premetto che adoro la versione disney, ma questa per ovvi motivi l'ho dovuta riadattare, reinventandomela in un modo tutto mio :)
dal testo del primo capito:
...Il re Vegeta amato da tutti fu impiccato in pubblica piazza per essersi opposto. Non tutti sapevano che il sovrano aveva un figlio, il principe Vegeta. Freezer una volta scoperto, si dice, che lo uccise. Il castello fu inghiottito dal bosco, inglobando ogni cosa, insieme all'unico vero erede.....
Spero che vi abbia un po' incuriosito :) fatemi sapere cosa ne pensate e spero vi piaccia :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Freezer, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ritorno

 

I suoi occhi fecero fatica ad abituarsi al buio della foresta. Nonostante fosse partita con il sole alto nel cielo, in quel bosco vi era una notte perenne. Non sapeva come sarebbe riuscita ad arrivare al villaggio, era già stata fortunata ad arrivare al castello sana e salva. Stavolta però aveva una spada, gliel'aveva data il principe, la sua spada. Le aveva raccontato di averla ordinata a Baba del metallo migliore esistente. Si sentiva protetta con quell'arma con lei, come se Vegeta fosse in quel pezzo di metallo. Non sapeva neppure lei quanto aveva camminato, non sapeva dire se erano ore o solo pochi minuti, si sentiva stanca e affaticata come la prima volta che vi si era addentrata. Trovò un albero cavo e vi si sedette, mangiò qualcosa e si addormentò.

Quando si svegliò non sapeva neppure lei quanto avesse dormito, il buio era rimasto uguale. Proseguì il suo cammino, le ombre non le facevano più paura, aveva preso coscienza di sé ed era divenuta una donna coraggiosa grazie al principe. Aveva imparato ad amare il buio e il silenzio, che le ricordavano una persona in particolare.

Dopo quello che parevano essere giorni di cammino e dopo aver finito le provviste e quasi tutte le candele si erano ormai consumate, vide un bagliore in lontananza. Iniziò a correre in quella stessa direzione sperando di essere arrivata al suo villaggio. Quando superò anche l'ultimo albero quello che le si parò davanti fu uno spettacolo raccapricciante.

 

Era arrivata nel suo paese ma era diverso. Il bagliore che aveva visto era una casa che stava bruciando. Sentiva le urla distorte delle persone al suo interno. Non c'era nessuno ad aiutare quella famiglia. Guardandosi intorno notò che anche altre case erano state bruciate, ormai erano nient'altro che ceneri. Vi erano le guardie di Freezer davanti alla casa in fiamme, simbolo che nessuno doveva aiutarli e soprattutto che erano stati loro ad appiccare l'incendio. Provò ad entrare per salvare quelle persone, ma il fuoco la bloccò. Non c'era nessuna via d'entrata ne di uscita. Non sentendo più le grida, Bulma comprese che ormai era troppo tardi. Non era riuscita a salvare nessuno. Saltò di nuovo dalla medesima finestra in cui era entrata e si rifugiò nuovamente nel bosco. Dalla luce fioca che c'era doveva essere il primo mattino, andò verso casa sua passando sul confine del bosco. Entrò dalla porta sul retro. Ogni cosa era sottosopra! I mobili ribaltati, lo specchio in frantumi. I suoi vestiti sparsi per terra, i cassetti e gli armadi rotti. Cocci di piatti e bicchieri ovunque, dovette stare attenta per non ferirsi i piedi. Di suo padre neanche l'ombra, girò più volte nelle stanze chiamandolo a bassa voce, non voleva farsi sentire dalle guardie che potevano essere ancora fuori.

 

Iniziò a disperarsi, non sapeva cosa fare, si sentiva una sciocca ad essere stata così tanto tempo lontana da lui. Avrebbe dovuto accettare il suo destino, sposare quel mostro malvagio. Calde lacrime sgorgarono dai suoi occhi, singhiozzava in silenzio rannicchiata in un angolo. Urtò poi con qualcosa di appuntito. Guardò e vide l'unica sua salvezza. La spada! Era lì per un motivo, ed ora era sempre più determinata nella sua impresa. Si asciugò gli occhi e partì per quell'enorme reggia. Non le importava essere vista dalle guardie o dai compaesani, presto il tiranno sarebbe morto e quell'incubo finito. Quando arrivò difronte all'enorme porta, deglutì, sospirò ed entrò.

Quella reggia era magnifica, quasi quanto il castello del principe. Era maestosa, si sentì piccola e innocua rispetto a tanta grandezza. Strinse di più l'impugnatura della spada per riacquistare un po' di coraggio. Vegeta l'aveva addestrata al meglio, se era riuscita a battere lui poteva battere anche Freezer, che era fisicamente la metà.

Respirò profondamente.

 

  • FREEZER FATTI VEDERE! TI SCONFIGGERÓ!

 

Gridò così forte da rimanere senza fiato. Rimase in ascolto della risposta che non arrivò. Con il cuore in gola iniziò ad addentrarsi in quell'immensa villa. Sperava in cuor suo di trovare suo padre, cercò dunque delle prigioni. Scese delle scale, si fermò dietro un angolo per guardare, c'era un tipo basso e grasso alla guardia di quella porta, si ricordò essere Guldo o qualcosa di simile. L'aveva intravista.

 

  • Ehi! Chi va' là? Fatti vedere!

 

Si avvicinò a lei velocemente, lei fu più veloce e gli diede il manico della spada in testa facendolo svenire. Gli rubò le chiavi ed entrò. Era un posto oscuro poco illuminato. Chiamò suo padre, la sua voce le ritornò nelle orecchie per via dell'eco.

 

  • Bulma, mia cara, sei tornata! Sei viva!

 

La ragazza seguì la voce del padre fino alla cella. L'aprì e finalmente si riabbracciarono dopo troppo tempo che non si erano visti. Lei guardò meglio il genitore, lo trovò invecchiato, sporco e ferito. Aveva le braccia viola da tutte le botte che gli avevano dato. L'occhio destro era socchiuso, non riusciva ad aprirlo per il male.

 

  • Padre, cosa vi hanno fatto? Mi dispiace così tanto!

 

L'uomo la abbracciò, la tenne stretta a sé. Era così felice di rivederla. Dopo tutto quel tempo pensava fosse morta. Lui aveva ricevuto le peggio cose, oltre alle botte anche umiliazioni di ogni genere. Freezer voleva farla pagare alla famiglia che si era preso gioco di lui. Non lo aveva ucciso solo perchè si divertiva ad umiliarlo. Dopo che Bulma era scappata, molti al villaggio si erano ribellati. Avevano provato a scappare ma erano sempre riusciti ad acciuffarli e a mandarli sulla forca. Ogni persona che non portava rispetto, moriva tra le fiamme.

Presi dalla felicità di essersi ritrovati non si accorsero che qualcuno era entrato nelle prigioni.

  • Bentornata!

 

Diede un colpo alla ragazza e la fece svenire. Il vecchio provò a ribellarsi per salvare sua figlia, ma lo scagnozzo di Freezer di risposta lo spinse in cella e lo frustò. Il suo compagno prese la ragazza sulle spalle e la portò al cospetto del capo.

 

Bulma si risvegliò di colpo sentendo bruciare la guancia. Era stata immobilizzata, sopra di lei c'era Freezer.

 

  • Ben svegliata maledetta traditrice. Pensavi di rimanere impunita per ciò che mi hai fatto? Hai sbagliato di grosso!

 

Aveva sussurrato ogni cosa al suo orecchio. Le prese il mento, si stava avvicinando per baciarla. Lei gli sputò in faccia e provò a divincolarsi, di risposta le arrivò un altro schiaffo sulla guancia sinistra.

 

  • Sei solo una povera mentecatta!

La guancia si stava gonfiando le doleva.

  • Sei un bastardo! Ti sconfiggerò Freezer!

Un altro schiaffo, sempre sulla stessa guancia! Una risata malefica.

  • Ebbene volete sfidarmi? Povera sciocca. D'accordo dunque! Vi farò morire con onore!

 

Detto questo si alzò dal corpo di lei. Andò vicino al suo trono dove erano appese armi di ogni genere. Prese una spada simile a quella della ragazza e poi le tirò la sua facendola strisciare fino ai suoi piedi. Lei si rialzò ancora un po' stordita, si massaggiò la guancia. Raccolse la spada e si mise in posa per l'attacco. Era agitata, nelle sue mani c'era il suo destino ma non solo anche quello del villaggio e del padre. Era consapevole che non poteva sbagliare nulla.

Freezer aveva il sorriso stampato in faccia. Lasciò cadere la spada, facendo un suono stridulo che riecheggiò nell'immensa stanza.

 

  • Posso batteri anche senza!

 

Rise di nuovo, sembra un pazzo. Bulma non si fece intimorire. Aveva la spada di Vegeta, questo bastava per poterlo battere. Sospirò. Si scagliò all'attacco. Lui sparì poco prima di essere attaccato, spuntò alle sue spalle con un colpo ben assestato al braccio le fece perdere l'arma e con la coda la fece cadere. Prese la spada della ragazza. Mentre lei si stava rialzando lui le puntò la lama alla gola. Lei deglutì. Era davvero arrivata la sua fine, aveva riabbracciato suo padre e questo le bastava, eppure le mancava lo stesso qualcosa. Quando Freezer stava ormai per darle il colpo di grazia, chiuse gli occhi. La fine non stava ancora giungendo, riaprì gli occhi e si ritrovò dinanzi a lei una coda pelosa. Alzò lo sguardo.

 

  • Vegeta..sei tornato..!



    Tadannnn :D ecco il sesto capitolo :) pensavo sinceramente venisse più corto ero terrorrizzata più che altro invece dai è un capitolo nella norma :) (normale secondo i miei standard xD) comunque bo..oh mio dio devo dire che Freezer mi sembra proprio un classico cattivo poco caratterizzato..non so..perchè alla fine mi sembra che lo sto facendo odiare così tanto per xD mi dispiace quasi averlo fatto così..anche se nel cartone è cattivo lo stesso più o meno allo stesso modo :) devo dire che lo spazio di Birba è scritto come il culo xD le virgole non esistono, ma perchè per me le faccine sono come le virgole xD ok la smetto di cazzeggiare :) ringrazio come sempre tutti :) <3 alla prossima :) che spero, anzi dovrebbe essere l'ultimo capitolo ;)

  
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