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Autore: Katonoffirecrow    13/06/2015    3 recensioni
La trama parla di ciò che potrebbe accadere se l'armonia fosse l'unica forza regnante ad Equestria, senza lasciare più traccia di alcun genere di pensiero negativo, il che è contro ogni legge fisica e magica poichè dove c'è luce deve per forza esistere oscurità, e la storia narra proprio di ciò che potrebbe accadere se ciò accadesse.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Le sei protagoniste, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Con rapidità sorprendente le guardie reali di Princess Celestia portarono Trixie all'ospedale cittadino di Canterlot, dove venne messa a riposo in una delle stanze più protette e capienti visto che, per quanto ne potevano sapere gli stalloni, quella pony sarebbe tranquillamente potuta essere una spia della Forgia lasciata indietro dai propri compagni.

« Mmm che sfortuna. Speravo mi avrebbero condotto direttamente al castello, invece ora dovrò uscire da qui ed andarci con le mi-ops le sue gambe. » disse con tono leggermente scocciato il mago, facendo svegliare la giumenta imprimendo una leggera carica magica nelle sue sinapsi cerebrali.

« Ma—come ha fatto la grande e potente Trixie a giungere fino qui...? Poco importa, mi staranno di certo aspettando alla gara, ed il pubblico non può attendere. » disse l'unicorno, sollevandosi dalla branda bianca, osservando come la stanza fosse completamente disinfettata e priva di qualsiasi mobilio se non ciò da cui si era appena alzata, ed un bastone per la flebo.

Fu solo in quell'istante che Trixie si rese conto di come il suo bastone magico fosse svanito, preso in custodia dalle due guardie all'esterno della porta della camera.

« COME HANNO OSATO PRENDERE CIO' CHE E' MIO ?! Adess-»

« Meglio che ci pensi io. » disse Reason, sostituendo completamente la mente della giumenta con la propria, cominciando a dirigersi verso la grande porta smaltata, su cui posò l'orecchio sinistro udendo all'esterno il farfugliare dei due stalloni intenti a discutere su quanto fosse bella Trixie.

« Che razza di maniaci. Beh poco male, fatevi una dormita su. » disse con tono serio lo stregone, facendo palpitare i propri occhi azzurri.

Nello stesso istante, all'esterno della stanza due flussi magici fuoriuscirono dalla sfera magica sull'artefatto poggiato sul muro, che colpirono in piena testa le due guardie mettendole entrambe fuori combattimento.

Pochi secondi dopo Trixie fuoriuscì dalla stanza, facendo galleggiare magicamente il proprio bastone alle sua sinistra, osservando con sufficienza i due malcapitati, la cui memoria era stata cancellata.

« Molto bene. Direi che ora posso lasciarle più spazio ed attendere di giungere a palazzo, nel frattempo osserverò come è cambiata Canterlot ed il palazzo. » disse il negromante, calando il proprio controllo sulla giumenta che cominciò istantaneamente a cercare l'uscita dell'ospedale, trovandola facilmente grazie alle indicazioni sulle pareti.

Non appena varcò la soglia d'uscita dell'edificio, la giumenta si ritrovò nel pieno centro di Canterlot, dove migliaia di pony si aggiravano per le strade sorridenti, intenti a fare acquisti e passeggiare soli, o in compagnia in questa magnifica giornata in attesa che la finale del torneo di magia cominciasse la sera stessa.

Lentamente, con gli occhi di Trixie, Reason osservò quanto fosse cambiato il mondo dalla sua ultima visita, constatando come ora l'armonia fosse ad un tale livello da risultare quasi stomachevole e ciò era intollerabile.

« Questo..questo è assolutamente contrario all'equilibrio accidenti !! Devo assolutamente fare qualcosa. » sentenziò lo stregone, guardandosi attorno in cerca di qualcosa da poter sfruttare per regolare questa disparità di poteri.

Ma durante questa ricerca puntò il proprio sguardo sul castello delle principesse, e leggermente nacque un tetro sorriso sul suo volto cadaverico.

« Meh, diciamo che sistemerò il tutto stasera, e dunque sarà meglio avviarsi, c'è molto da fare e preparare. » disse con voce quieta il mago, cominciando a galoppare con Trixie verso la propria meta, scansando tutti i pony che gli ostacolavano la strada.

Qualche minuto dopo finalmente la giumenta raggiunse l'immenso portone del castello, che era strettamente sorvegliato a un vero e proprio muro di guardie regali che tenevano a distanza tutti i pony evitando che entrassero prima dell'orario prefissato.

In quel caos Trixie continuava ad essere spintonata ed alle volte toccata, al che, senza lasciare il tempo allo stregone i accorgersene, la giumenta cominciò a strillare come suo solito.

« ADESSO BASTA !! LA GRANDE E POTENTE TRIXIE NON ACCETTA DI RESTARE ASSIEME A QUESTI PERDENTI IN ATTESA !! PER PREPARARE IL MIO INCREDIBILE NUMERO DI MAGIA DEVO ESSERE SCORTATA ALL'INTERNO DEL PALAZZO PER ESERCITARMI !! » tuonò la giumenta divenuta completamente rossa in volto di rabbia, mentre Reason, se avesse potuto, si sarebbe schiantato una mano in volto.

« Questa pony ha un caratterino decisamente incontrollabile. Dovrò fare più attenzione, ma spero che almeno questa sua scenata non mi abbia rovinato il piano. » disse con tono serio lo stregone, osservando come attorno a loro si fosse formato come un vuoto, visto che dopo lo sbraitare di Trixie la folla si era leggermente discostata da lei, lasciando avvicinare una delle guardie, con un espressione quasi addormentata.

« Lei è una delle finaliste suppongo...» disse lo stallone dal manto grigio, tenendo sollevata con la magia una lista che scrutava con fare annoiato.

«...si, Trixie...bene, mi segua. »

« Grande e potente. »

« Come scusi ?»

« Io sono la grande e potente Trixie. Vedi di ricordarlo. Ed ora andiamo. » sentenziò la giumenta scostando lo sguardo offesa cominciando a seguire l'unicorno che sollevando un sopracciglio cominciò a dirigersi verso il portone che si dischiuse leggermente lasciando entrare i due.

« Incredibile, è riuscita a farmi entrare. Dovrò ricordarmi di andarci piano con lei se mai dovrà far parte di un mio piano. » disse con tono soddisfatto il negromante, che nello stesso istante cominciò ad osservarsi attorno cominciando a far uscire piccole scariche magiche dal bastone, imprimendo un piccolo marchi invisibili dell'equilibrio contro le pareti dei corridoi che percorrevano, sogghignando leggermente.

« Sono certo che questo gioverà molto all'equilibrio. » disse con tono soddisfatto Reason, sentendo però una voce chiamare la giumenta che stava usando, che la fece voltare di scatto verso un corridoio, dove un alicorno dal manto violaceo e dal crine viola e rosa si avvicinò alla maga con un leggero sorriso.

« Trixie...non mi aspettavo di rivederti qui. Specialmente come una delle finaliste della gara di magia...dimmi stai bene...? Mi sembri un pò...cambiata..» chiese alzando un sopracciglio la giumenta fissando la cavalcatura del mago che aveva di colpo preso ad ansimare e tremare leggermente, arrossendo in volto.

« Ma che diamine succede ?! I suoi livelli ormonali e la pressione sanguigna sono saliti alle stelle, se continua così le scoppierà il cuore sembra quasi che...no non ci credo. » disse lo stregone capendo i sentimenti della pony dal manto azzurro.

« C-Ciao Twilight, la grande e potente Trixie è felice di vedere che hai notato il suo cambiamento, ed è certa che ti piaccia visto che ora il suo potere è aumentato di almeno un miliardo di volte.

Tu invece....sei rimasta la stessa...» disse la giumenta, osservando coi propri occhi viola la principessa che le sorrise gentilmente, osservando con sguardo interessato l'artefatto che l'amica si portava dietro.

« E quello cos'è ? Un bastone magico ? Mi ricorda vagamente qualcosa che avevo letto in un libro della biblioteca regale...posso vederlo ? » disse la principessa, avvicinando lo zoccolo destro verso l'arma di Reason, il quale riprese istantaneamente il controllo su Trixie, facendola arretrare leggermente.

« Mi dispiace, ma questo è un oggetto piuttosto personale. Quindi preferirei che nessuno lo toccasse al di fuori di me. » disse con la voce della giumenta il mago, trovandosi a pochi centimetri dal volto il viso di Twilight Sparkle piuttosto stranita.

« Me ? Non usi più la terza persona, Trixie ? » chiese con tono inquisitorio l'alicorno, cominciando a far sudare freddo la giumenta, mentre Reason cominciò a far caricare un incantesimo stordente nella sfera del bastone, ma poco prima che agisse, una voce interruppe la loro chiacchierata facendole voltare entrambe verso un pegaso in armatura dorata, giunto in volo da loro.

« Princess Twilight Sparkle, lo spettacolo sta per avere inizio, vi prego di affettarvi. » disse con voce gentile Flash Sentry il cui arrivo fece di colpo arrossire l'alicorno, e la giumenta anche se per due motivi completamente diversi.

Infatti in quell'istante, l'ira e l'adrenalina di Trixie che il negromante salirono a tal punto che avrebbe potuto eruttare come un vulcano attivo, ma fortunatamente, grazie all'intervento della principessa che si voltò verso di lei, ciò non accadde.

« Forza Trixie, andiamo !! Ti accompagnerò fino al palco. » disse sorridente la pony, facendo di colpo calmare la serva del mago che annuendo leggermente con la testa cominciò a galoppare al fianco della giumenta che con a destra il capitano delle guardie regali, si avviò verso l'immenso giardino del palazzo del castello dove di certo ci sarebbe stato tutto lo spazio necessario per qualsivoglia esibizione.

Il tutto pareva andare bene durante il loro avvicinamento, costellato da un immensa quantità di marchi magici rilasciati dal bastone, quando di colpo il mago fece fermare Trixie, avvertendo un premito lungo la schiena ed una forte energia provenire da dietro una grossa porta, sigillata da diversi lucchetti.

« Trixie ? C'è qualcosa che non va ? »

« Cosa...cosa c'è dietro questa porta ? »

« Qui si trova il tesoro regale, niente di che, gemme, rubini, artefatti ma nulla di più. »

« Tu...tu non lo senti ? »

« Sentire cosa, scusa ? Sei sicura di sentirti bene Trixie ? » chiese la principessa, posando le labbra sulla fronte della giumenta che di colpo sfuggì nuovamente al controllo dello stregone, troppo intento a cercare di carpire la fonte di provenienza di quell'immensa carica magica, che appariva e scompariva ad intervalli regolari, come se fosse vicina ma anche infinitamente distante, senza dargli il tempo di identificarne l'origine o la forma.

« Questo potrebbe essere un problema. Non ricordavo che vi fossero esseri con un tale potere ad Equestria, questo è quasi pari a quello dei genitori di Celestia e Luna. Ma ora non posso indagare, si insospettirebbero. Ci penserò dopo. » disse con tono preoccupato il mago, osservando come l'immensa energia di colpo svanì, come scomparsa, e nello stesso istante, Trixie fosse completamente arrossita dinnanzi allo sguardo ed al bacio della principessa.

Quest'ultima arretrò leggermente osservando con un sorriso l'amica.

« Beh la febbre non c'è l'hai, forse sarai solo un po' agitata per la gara. A proposito, sarà meglio muoversi !! » disse Twilight Sparkle, cominciando a trottare verso il giardino, con dietro la puledra dal manto azzurro che gli si lanciò dietro anche senza che lo stregone glielo ordinasse.

Nello stesso istante, all'interno della stanza, nell'angolo più nascosto lo specchio magico cominciò a vibrare, mentre quattro figure dall'aspetto di pony cominciarono ad uscire.

« Allora è chiaro. Voi mi aiuterete nel mio piano, ed io ricostruirò le vostre gemme, chiaro ? »

« Si, sei stato sufficientemente chiaro. Ora però portaci fuori da qui. » sentenziò Adagio Dazzle, assieme alle due compagne, mentre Flux, illuminando il proprio corno di una forte luce rossastra fece svanire i quattro in un fugace bagliore.

Pochi istanti dopo, il vetro riprese a vibrare, stavolta in modo molto superiore a poco prima.

In quel momento, mentre una mano fuoriuscì appoggiandosi alla parte esterna dello specchio, una leggera risata animalesca riecheggiò nella stanza.

«E' giunta l'ora del re....» sentenziò con tono serio una strana figura, uscita dallo specchio, che si sedette di colpo a terra a gambe incrociate, cominciando a muovere la propria pelosa coda marrone mentre coi propri occhi dorati, che risplendevano nel buio della stanza, iniziò a sorridere.

  
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