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Autore: eli_s    14/06/2015    4 recensioni
Talvolta dobbiamo camminare sulla propria strada sfiorando inconsapevolmente ciò a cui siamo destinati.
Piccolo tentativo Delena di raccontare come si sono girati attorno per un po' prima di trovarsi davvero.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Giuseppe Salvatore, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Hoes over bros

 

***

 

 

 

Dopo il ballo con Klaus, Caroline si è trovata faccia a faccia sulla pista con Stefan e hanno iniziato a ballare imbarazzati fin quando la voce soffice di lui non l’ha supplicata di poter parlare e recuperare la loro amicizia, ma è stato in quel momento che la ragazza ha realizzato che fin quando non avesse sistemato le cose con Elena, si sarebbe sempre sentita di non poter ricominciare con lui.

 

Gli occhi verdi si sono allargati leggermente feriti e lei ha visto, come una voragine senza fine, la ferita aprirsi e sanguinare insieme a tutto quel che resta della loro amicizia.

E questo l’ha spezzata definitivamente costringendola a fuggire dalla sua stretta e stavolta non è stata la rabbia a farla muovere, ma il dolore della perdita, l’amara constatazione delle ceneri di un bene che sembra irrecuperabile.

 

Per questo ha fatto un passo indietro andandosene con il volto in lacrime e i singhiozzi a scuoterle il petto, lasciandolo incapace di parlare sulla pista.

 

-Care-

 

Sente la voce di Elena che la chiama, sta aspettando che il signore del guardaroba recuperi il suo cappotto e si stringe nelle spalle esausta. Non può sostenere uno scontro anche con lei, non adesso che è provata da Stefan.

 

-Elena …ti prego-

-Cosa è successo?-

-Non credevo ti importasse-

-Ehi-

 

La prende leggermente per un polso invitandola a guardarla negli occhi.

 

-Anche se sono arrabbiata o ferita non vuol dire che non ti voglia bene o non mi preoccupi per te-

 

Caroline scioglie per un istante la tensione notando lo sguardo sinceramente preoccupato della sua non più amica con la quale avrebbe un disperato bisogno di parlare e annuisce provando a trattenere un singhiozzo; a quel punto Elena la sorprende tirandola nel suo abbraccio e accarezzandole i capelli.

 

-Andrà tutto bene, risolveremo tutto-

 

Ha bisogno, Elena, di mettere a posto i pezzi sparsi della sua vita.

 

 

 

***

 

 

 

-Damon ma che ti è preso? Attaccare il Sindaco in casa sua, alla sua festa-

-Mi ha provocato, ha offeso la nostra famiglia-

 

Alaric, Stefan e Damon sono nell’ampio parcheggio davanti a Villa Lockwood, tutti e tre in giacca a morire di freddo dato che Ric ha trascinato suo nipote a prendere un po’ d’aria e vedere di calmarsi.

Stefan, dopo il disastroso ballo con Caroline, ha visto la scena tra suo fratello e alcuni membri del Consiglio così lo ha raggiunto provando per un attimo a scacciare il peso delle sue colpe e perché no, riversarlo inconsciamente sulla bravata di Damon.

 

-Si ma tu non devi rispondere alle sue provocazioni-

 

Ha una faccia furibonda, non che gli interessi di tutelare suo padre intendiamoci, ma non sopporta che si facciano commenti sulla sua famiglia o sul modo in cui hanno affrontato la morte di Lily, nessuno può parlare di sua madre.

 

-Sono degli stronzi, lo sappiamo. Ma sono riuscito a sistemare le cose, ora subentrerai tu...il loro voto è importante-

-Ah me ne sbatto del loro voto, Ric. Apparteniamo a questa città quanto loro e se non gli sta bene che si fottano!-

-Lo sai che non funziona così-

 

Respira come dopo una corsa e si aggiusta la giacca scombinata dalla presa di Ric.

 

Intanto Elena e Caroline sono uscite, viste le condizioni di trucco e lacrime la mora ha proposto di andare a casa dell’amica  e dopo aver avvertito i suoi sono uscite.

Bonnie le raggiungerà da Care quando avrà finito di ripassarsi Kol nella camera degli ospiti.

 

E trovano gli uomini- che stanno incasinando le loro vite- a discutere animatamente nel piazzale, probabilmente di quanto accaduto poco prima con quelli del Consiglio.

 

-Damon ti prego non sputtanare tutto il lavoro di Ric-

-Non ti preoccupare Stefan, sto facendo quello che ti ho sempre detto avrei fatto-

-Certo, facendo scenate e prendendo a pugni il Sindaco, vuoi farti denunciare? Sei padre dannazione!-

 

Questo non avrebbe dovuto dirlo, Ric lo capisce dal lampo che attraverso gli occhi gelidi del maggiore mentre brucia le distanze raggiungendo il fratello minore.

 

-Ragazzi adesso basta-

-Lo so fin troppo bene quello che sono e se le mie scelte non le condividi girati dall’altra parte-

-Fai come vuoi, tanto è sempre così...o si fa come vuole Damon oppure andiamo tutti all’inferno!!-

-Oh scusa se non sono Santo Stefan, ah dimenticavo...nemmeno tu sei così bravo come dici, almeno io non mi nascondo sotto le gonne altrui-

 

E nell’esatto momento in cui pronuncia quelle parole, incrocia nella penombra del parcheggio le iridi scure di Elena che si spostano scottate e imbarazzate.

 

Grandioso.

 

Suo fratello segue il suo sguardo notando le due ragazze insieme e sembra capire, dopo un attimo di confusione, a cosa si riferisca Damon.

Amarezza, fastidio, perplessità.

 

Perché Elena si sarebbe confidata con lui?

 

-Ci vediamo a casa...io recupero Jo e dopo ne riparliamo-

 

Ric richiama l’attenzione e tentativamente anche l’ordine; li indica entrambi con lo sguardo proprio come un padre autoritario che rimbrotta i figli che bisticciano per la bici.

Appena rientra, Stefan sospira.

 

-Vado a prendere i cappotti, aspettami qui-

 

Dà le spalle a suo fratello e lancia appena un’occhiata a Caroline che lo evita mentre Elena lo guarda dispiaciuta.

E un po’ le sembra di averlo tradito perché dalla faccia di Stefan capisce che non ha gradito che abbia spifferato a Damon dei loro problemi.

Sente la vergogna colorirle le guance e sospira appena, tornando a cercare le pozze chiare del ragazzo dai capelli neri che ora fissa scocciato il cielo sopra di sé.

 

Elena si volta verso Caroline cercando le parole giuste per dirle che vorrebbe andare a parlare con lui, senza sembrare un’idiota impanicata, ma l’amica la precede.

 

-Vado a prendere la macchina intanto-

 

Annuisce e per un istante è grata di vedere che la conosce così bene, nonostante tutto, da capire ancora i suoi bisogni.  

 

Si avvicina lentamente a Damon tentando di non scivolare sui tratti ghiacciati del porfido e sulla propria agitazione.

Non sa bene cosa dirgli, ma vuole sapere cosa sta succedendo.

 

-Se avessi saputo che queste feste sono così noiose sarei rimasto a casa-

 

Le scappa un sorriso. E’ sempre il solito buffone.

 

-Beh, Richard Lockwood è uno stronzo-

 

Gli occhi cerulei si spostano finalmente su di lei, piccola, impacciata e infreddolita.

Vorrebbe chiederle scusa, ma non lo farà perché quello che ha detto lo pensa davvero, anche se forse non avrebbe dovuto usarlo per ferire suo fratello.

 

-Non volevo metterti in mezzo-

 

Sono dentro a tutto quello che ti riguarda e ci sono fino al collo.

Pensa questo, Elena, mentre avanza verso di lui.

 

-Mi stai chiedendo scusa?-

-No, semplicemente non volevo metterti in mezzo-

-Damon tutto questo non ti tocca…-

 

Fa un passo traballante, le fanno male i piedi e ha un disperato bisogno di piangere o urlare.

Di sfogarsi.

 

-Cosa te ne importa di cosa pensano gli altri?-

-Mi sembra evidente che non me ne importi nulla-

-Invece mi sembra il contrario...e non perché rischi di giocarti il Consiglio, ma perché tu non devi dimostrargli niente-

 

Continua a percorrerla lentamente, registrando le sue parole, le sue espressioni, la dolcezza della voce, gli occhi che si crucciano e si chiede da dove derivino il coraggio e la libertà che sfodera fiera nell’affrontarlo.

 

E vorrebbe allontanarla, ferirla, costringerla ad odiarlo perché non può sopportare il modo in cui lo sta guardando come se lei si accorgesse di qualcosa che lui non vede.

Di un barlume di luce, di possibilità di bene che Damon non può permettersi di sentire.

 

-Non stavo cercando di dimostrare qualcosa, se vuoi farmi la paternale raggiungi pure Stefan-

-Capisco che tu sia arrabbiato e infastidito, ma non permettergli di distruggere quello che hai costruito-

 

C’è una sottile e palpabile differenza tra le parole di suo fratello "non sputtanare il lavoro di Ric" e quelle di Elena "non permettergli di distruggere quello che hai costruito", lei sposta sempre il punto, cambia la prospettiva e sembra l’unica in grado di vedere le fondamenta della casa che sta provando a metter su da anni.

 

Gli occhi supplichevoli di Elena lo lasciano ancora senza parole; ma la presenza di Stefan alle spalle della ragazza lo costringe a spostare lo sguardo turbato oltre lei.

 

Suo fratello lo raggiunge e in quel momento l’auto di Caroline la affianca illuminandoli coi fari.

 

Elena si morde un labbro non volendo mollare la presa su di lui, ma la situazione si sta facendo troppo pesante.

 

-Buonanotte Elena-

 

Deglutisce e li osserva dirigersi verso la Camaro.

E le pare assurdo aver sostenuto una conversazione simile con lui, di essere stata così sfrontata nel dirgli tutto quello che pensa, ma non può tollerare tutte le ingiustizie che sembrano continuamente abbattersi su di lui e il bruciante bisogno di proteggerlo e mostrargli il suo stesso cuore sono più potenti di ogni struttura mentale che si possa imporre per tenerlo lontano.

 

Ma ormai Damon è entrato sotto pelle ed Elena non sa più se potrà tirarlo via.

 

 

 

***

 

 

 

-Non è stato decisamente il miglior ultimo dell’anno di sempre-

-Parlate per voi-

 

Bonnie ridacchia mentre si toglie le scarpe e si slaccia l’ingombrante abito per sdraiarsi sul letto insieme alle altre già in versione palla di capelli e pigiama.

 

-Che pensi di fare?-

 

Bonnie ed Elena alzano gli occhi sulla bionda intenta a sgranocchiare liquirizie rosse.

 

-Pensavo di unirmi a voi-

-Prima fatti una docci,a non ti presto un pigiama fin quando non ti sarai tolta Kol Mikaelson dalla pelle-

-E’ una persona pulita-

-Oh non ne dubito, ma sai della sua acqua di colonia nauseante e soprattutto di sesso-

 

Elena scoppia a ridere e Bonnie, indispettita, salta sul letto e abbraccia Caroline che inizia a urlare scacciandola.

 

La bionda si riprende mentre la brunetta euforica riprende a infilarsi il pigiama, poi si volta verso Elena che ridacchia ancora.

 

-Elena-

 

La mora alza gli occhioni leggeri in quelli azzurri ora un po’ più seri.

Le afferra le mani in un gesto solenne per attirare la sua attenzione.

 

-Ti prometto che nessun ragazzo ci dividerà mai più...-

-Care-

-Lo so che non è del tutto risolto ma...mi farò perdonare da te-

 

Le iridi scure si inteneriscono ed Elena si limita ad annuire senza dir nulla, ma sa già che in cuor suo è tutto perdonato.

 

-Le amiche prima dei ragazzi-

 

Bonnie le raggiunge posando anche lei le mani su quelle delle amiche e dopo un istante di serietà afferra un cuscino e inizia a colpirle.

 

E passano la serata così a ridere e recuperare tutto il tempo perduto.

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutte!!!

 

Chiedo perdono perché nei capitoli precedenti non ho mai spiegato il titolo scelto da dove derivasse.

 Hoes over bros (One Three Hill docet) è un’espressione usata per esprimere il concetto del “le amiche prima dei ragazzi” ed è la promessa da cui le tre –soprattutto Elena e Caroline- ripartono per rimettere in sesto il loro rapporto.

Nel frattempo Damon si confronta con suo fratello e Ric riguardo l’accaduto con Logan Fell e il sindaco e come sempre sono condividono il suo modo di agire. Si sa che Damon è istintivo ma la preoccupazione maggiore è che possa compromettere il lavoro di Ric.

Preoccupazione espressa in modo diverso dagli uomini Salvatore.

Elena entra in gioco in seconda battuta per provare a calmare Damon o sapere almeno come sta e ribalta il suo punto di vista rispetto a quello di Stefan.

E qui vediamo che anche gli altri, in modo sottile –Grayson, ora Stefan e un po’ Caroline- si accorgono di un rapporto misteriosamente nato tra la ragazza e Damon.

 

Ringrazio come sempre le bellissime recensioni che mi lasciate! E ne attendo altre…e prometto che cercherò di accelerare un po’ gli eventi!

 

Baci

Eli

   
 
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