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Autore: itssostrange    14/06/2015    1 recensioni
Se c'era una cosa che Louis sapeva fare era scopare, lui scopava tutto, senza rimpianti, senza coscienza, senza giustificazioni. I ragazzi ovvio. Le ragazze gli facevano abbastanza schifo. Un mucchio di anime erano da lui possedute per qualche ora in una buia notte londinese, dopo una serata in uno squallido locale, e poi venivano abbandonate ai piedi del letto, trafitte dai suoi occhi glaciali, perché Louis un'altra cosa sapeva fare perfettamente, frantumare cuori con la forza di uno sguardo, non sapeva cosa fossero le giustificazioni, secondo lui non servivano a nulla, non ne doveva a nessuno, lui metteva le cose in chiaro dall'inizio, era solo una scopata, e se qualcuno pretendeva di più, se qualcuno poi si aspettava una parola dolce, un bacio, o una carezza, peggio per lui.
Genere: Dark, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Se c'era una cosa che Louis sapeva fare era scopare, lui scopava tutto, senza rimpianti, senza coscienza, senza giustificazioni. I ragazzi ovvio. Le ragazze gli facevano abbastanza schifo. Un mucchio di anime erano da lui possedute per qualche ora in una buia notte londinese, dopo una serata in uno squallido locale, e poi venivano abbandonate ai piedi del letto, trafitte dai suoi occhi glaciali, perché Louis un'altra cosa sapeva fare perfettamente, frantumare cuori con la forza di uno sguardo, non sapeva cosa fossero le giustificazioni, secondo lui non servivano a nulla, non ne doveva a nessuno, lui metteva le cose in chiaro dall'inizio, era solo una scopata, e se qualcuno pretendeva di più, se qualcuno poi si aspettava una parola dolce, un bacio, o una carezza, peggio per lui. Louis si limitava ad alzarsi dal letto e uscire sul balcone a fumare una sigaretta lasciando alla sua ultima scopata il tempo di alzarsi, rivestirsi e uscire senza farsi rivedere, perché lui non voleva nemmeno rivederli, non voleva nemmeno riscontrarsi con quei volti senza nome che gli ricordavano ogni singolo secondo quanto tutto quello fosse vuoto.
 
Se c'era una cosa che Harry sapeva fare era correre, lui correva sempre, aveva cominciato a farlo quando voleva liberare la mente dai pensieri, quando il dolore diventava insopportabile, quando il senso di colpa lo logorava lentamente dall'interno non permettendogli di fare nulla, perché bruciava, al centro del petto, un fuoco atroce che non si sarebbe mai spento, così ogni mattina correva, correva per un ora, forse due, correva e basta, senza fermarsi, fin quando non era stremato, fin quando non gli bruciava ogni singolo muscolo e allora crollava a terra distrutto, perché sentiva di meritarlo, perché lui voleva soffrire, aveva bisogno di soffrire, aveva bisogno che qualcosa lo punisse per quello che aveva fatto.
 
"Ehi Lou.. Sei qui?" 
Una porta che si apriva e una voce, nemmeno troppo alta, che giungeva come coltelli affilati alle orecchie del ragazzo trafiggendogli ogni muscolo da un lato all'altro, .alzò lentamente il viso dal cuscino, forse aveva bevuto troppo quella notte, la testa gli faceva un male cane e non riusciva nemmeno a muoversi così ritornò alla posizione iniziale.
"Ehi questa casa é un casino, come stai?" chiese un ragazzo moro entrando nella camera non aspettandosi una risposta, immaginando già le condizioni dell'amico, gli si avvicinò e lo aiutò a rimettersi seduto
"Come va?" provò a chiedere di nuovo, l'altro annuì leggermente tanto per dare qualche segno di vita
"Ti ho portato qualcosa" continuò il moro porgendogli un cornetto, una sigaretta e una Red Bull "I migliori dopo una sbornia" 
Louis afferrò tutto e cominciò a sgranocchiare
"Che ore sono Zayn?" biascicò a un certo punto
"Le tre del pomeriggio" rispose il moro dando un'occhiata all'orologio "Ci hai dato proprio dentro stanotte.. Se non ti va non venire stasera.."
"No.. Vengo, ho bisogno di scopare qualcosa" rispose il castano senza quasi fargli finire la frase
"Come vuoi" concluse l'amico sedendosi accanto a lui e accendendo la TV.
Louis si guardò intorno incurante. Louis non era sempre stato così. Louis non era insensibile. Louis un tempo aveva avuto dei sentimenti.
 
Un ragazzo riccio correva, gli faceva male tutto ma correva ancora, da quanto non lo sapeva, gli capitò per sbaglio un orologio davanti, erano le 10 del mattino.. Fece un paio di conti.. Correva molto tempo ormai. All'improvviso crollò a terra, incapace di muoversi e chiuse gli occhi sentendo la pelle aderire con l'erba fredda del parco. A un certo punto gli sembrò che qualcosa di bollente gli toccasse la guancia e aprì di scatto gli occhi rimanendo folgorato da due abbaglianti luci azzurre, sbatté più volte le palpebre spaventato e, riuscendo a fare il punto della situazione, si accorse che erano solo gli occhi di un biondino che cercava di capire se stesse bene, così si rilassò e si lasciò di nuovo andare, cullato solo dalle aspre melodie dei suoi muscoli frantumati che sfregavano tra loro.
Quando aprì di nuovo gli occhi era in un letto, provò a muoversi, era un po' indolenzito ma stava bene
"Haz.. Tutto bene?" il biondino era appena entrato in camera da letto
"Si Nialler.. Tutto ok" gli rispose Harry con un sorriso abbastanza forzato
"Quanto hai corso?" chiese Niall 
"Tanto tempo" rispose il riccio, il biondo solamente annuì e andò a sedersi accanto a lui prendendogli un braccio, gli tirò sù la maglia scoprendo vari tagli
"Quando l'hai fatto questo?" chiese sfiorando un segno che sembrava più fresco degli altri
"Ieri sera.." sussurrò il riccio evitando il suo sguardo. Niall allungò una mano verso il comodino dietro di lui afferrando dell'acqua ossigenata e della garza.
"Meglio che non prenda infezione" disse
"Ahi" si lasciò sfuggire Harry mentre l'amico spargeva acqua ossigenata sui suoi tagli, alcuni ancora rossastri per il sangue che ne era fuoriuscito
"Scusa, lo so brucia" continuò il biondo arrotolandogli intorno la garza e chiudendo il tutto "Ecco fatto"
"Grazie" rispose Harry tirando giù la manica della maglia e facendo una smorfia di dolore
"Fa male?" chiese premuroso il biondo
"Non farei tutto questo se non fossi capace di sopportare il dolore fisico meglio di quello psicologico" gli rispose il riccio "Ora mangiamo qualcosa?" 
Appena ebbe pronunciato questa frase al biondo si spensero gli occhi e rimase a fissare il vuoto
"Io.. Non ho fame.." disse a Harry
"Nialler tu non hai mangiato nemmeno oggi" rispose il riccio sicuro guardandolo attentamente, era pallido e sembrava dimagrito ancora di più "E neanche ieri" 
Il biondo abbassò lo sguardo
"Dai.. Farò qualcosa che ti piacerà, ti prego" continuò il riccio accarezzandogli dolcemente una guancia, Niall lo guardò, c'era vera e propria preghiera mista a preoccupazione nei suoi occhi, così  annuì 
"Vado a preparare la tavola, scendi quando sei pronto" concluse alzandosi e dirigendosi verso la porta, Harry lo guardò attentamente, ormai le magliette gli calzavano larghe, era quasi scheletrico. Dopo qualche minuto si alzò dal letto ignorando i muscoli affaticati e scese giù cominciando ad armeggiare con pentole e posate per poi far trovare, non molto tempo dopo sulla tavola, due piatti con del filetto. I due ragazzi si sedettero
"Andiamo a ballare stasera?" chiese il biondo
"Tu.. Ce la fai?" gli rispose il riccio guardandolo attentamente
"Sto benissimo" sorrise l'altro, non molto spontaneamente
"Okay allora va bene" concluse il riccio guardando Niall che metteva in bocca forzatamente una forchettata di carne
"mi hai trovato per terra vero?" chiese Harry all'amico che stava infilando in bocca un altro pezzo di carne
"Si beh io.." stava rispondendo l'altro ma appena ingoiò quel misero boccone che aveva portato alla bocca cominciò a tossire, il riccio gli si avvicinò afferrandolo con le braccia
"De.. Devo vo.. vomitare" balbetto l'altro tra i colpi di tosse
"No.. No Nialler.. Guardami, guarda me, va tutto bene" cercò di rassicurarlo Harry portando i suoi occhi a quelli del ragazzo, che pian piano si calmò iniziando a respirare profondamente
"Harry non ce la faccio" sussurrò scoraggiato
"Non dire così, ti prendo qualcosa di fresco.. Una mela"
Il biondo annuì per cercare di non deludere l'amico, che si avvicinò al bancone e cominciò a tagliare una mela per poi porgerla al biondo che iniziò a mangiarla mentre Harry cercava di distrarlo
"Dai guardiamo un po' di TV" disse a un certo punto
"Okay andiamo" rispose il biondo sorridendo e trattenendo i conati di vomito che gli partivano dallo stomaco, doveva farlo per Harry.
Harry si sedette ignorando il dolore proveniente da ogni singola parte del suo corpo. Harry non era sempre stato così. Harry non era pazzo. Harry un tempo, era stato felice.
Niall si sedette ignorando quel misero cibo che si rigirava nel suo stomaco pregando di uscire. Niall non era sempre stato così. Niall non era strano. Niall un tempo, sorrideva sempre.
   
 
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