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Autore: itssostrange    14/06/2015    0 recensioni
Se c'era una cosa che Louis sapeva fare era scopare, lui scopava tutto, senza rimpianti, senza coscienza, senza giustificazioni. I ragazzi ovvio. Le ragazze gli facevano abbastanza schifo. Un mucchio di anime erano da lui possedute per qualche ora in una buia notte londinese, dopo una serata in uno squallido locale, e poi venivano abbandonate ai piedi del letto, trafitte dai suoi occhi glaciali, perché Louis un'altra cosa sapeva fare perfettamente, frantumare cuori con la forza di uno sguardo, non sapeva cosa fossero le giustificazioni, secondo lui non servivano a nulla, non ne doveva a nessuno, lui metteva le cose in chiaro dall'inizio, era solo una scopata, e se qualcuno pretendeva di più, se qualcuno poi si aspettava una parola dolce, un bacio, o una carezza, peggio per lui.
Genere: Dark, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Quella sera Louis e Zayn uscirono recandosi in uno dei soliti locali. Avevano bisogno di qualcosa da bere, così si avvicinarono al bancone ordinando un paio di birre iniziando a guardarsi intorno
"Lou quello ti ha puntato" disse a un certo punto il moro accennando a un ragazzo molto figo che ballava e guardava Louis insistentemente
"Sarà facile" rispose il castano, e poggiando la birra mezza vuota sul bancone si avvicinò al tipo cominciando a ballare in modo non molto casto su di lui
"Io mi chiamo..." provò a dire il ragazzo
"Non mi interessa come ti chiami, mi interessa solo quello che vuoi fare" lo interruppe velocemente l'altro, lui non aveva tempo da perdere dietro a cose inutili
"Tranquillo, facciamo quello che vuoi, ma fammi dire almeno il mio nome, sono John" rispose il ragazzo
"Bene John, e hai anche una casa?" si informò Louis scocciato
"Certo, ed é proprio qui dietro" continuò l'altro con un sorrisetto malizioso
"Bene, se vogliamo muoverci andiamo, ma ricorda, solo una scopata, e dopo non voglio rivederti più" concluse Louis con parole taglienti come il ghiaccio, che fecero un attimo tentennare l'altro per la crudeltà con cui le aveva pronunciate
"Okay" acconsentì comunque sfiorandogli una guancia
"E non accarezzarmi, mi da fastidio" si lamentò Louis girando il viso
"Cioé posso scoparti ma non accarezzarti?" ridacchiò il tizio, John.
"Esattamente, ora muoviamoci" rispose il castano sempre glaciale avviandosi verso la porta seguito da John e facendo un segno a Zayn.
Una volta finito il castano si alzò dal letto e rivestendosi in fretta uscì senza nemmeno salutare, guardò il cellulare, erano ancora le 2, tornò al locale intercettando subito Zayn e facendogli un segno con la mano, che il moro ricambiò, mentre si stava avvicinando si ritrovò a sbattere contro qualcuno
"Ehi scus.." stava per dire, ma quando si accorse di chi c'era davanti a lui, credette di frantumarsi in mille pezzi lì stesso
"Ciao" disse semplicemente il ragazzo, un ragazzo riccio, un ragazzo bello, un ragazzo che semplicemente non avrebbe dovuto essere lì, e quella voce, quegli smeraldi verdi che si ritrovava al posto degli occhi stavano frantumando Louis in mille pezzi, con un dolore atroce. demoni che gli tornavano alla mente. il castano scosse la testa e si allontanò velocemente, non poteva permettere al suo ghiaccio di sciogliersi. Raggiunse Zayn che aveva guardato tutta la scena
"Come va brò?" chiese guardando fisso Louis
"Devo scopare" rispose l'amico, senza espressività di nessun tipo nella voce o nel volto
"Sicuro che non vuoi andare a casa.."
"No, mi serve solo qualcuno" ripeté il castano, sempre glaciale "qualcuno di semplice, non ho tempo per sedurlo" continuò guardandosi intorno "Perfetto" concluse intercettando un tizio seduto da solo su un divano non molto distante da loro e facendo già per avvicinarsi
"Lou.." lo fermò Zayn "sono con te"
"Grazie amico, davvero" rispose il castano con un sorriso, stavolta sincero, per poi allontanarsi e avvicinarsi al misterioso ragazzo
"Ehi.. Che ci fai qui da solo?" chiese Louis, l'altro, sorpreso, alzò di scatto lo sguardo
"Io.. Ehm.. Non lo so.." rispose
"Beh.. Ti va di venire a casa mia potrei.. Farti compagnia.." continuò Louis sedendoglisi accanto e passandogli una mano su e giù sul braccio "Allora?"
"O..okay vengo.. Con te" disse il misterioso ragazzo non completamente convinto
"Bene.." concluse Louis alzandosi seguito dal ragazzo "E tu sei?"
"Liam.. Mi chiamo Liam" Rispose l'altro
"Bene Liam.. Stai per scopare il dio del sesso" rise quasi malignamente il castano entrando in macchina e cominciando a guidare verso casa.

I due ragazzi erano sul letto di Louis, entrambi completamente nudi, Louis era sopra Liam 
"sei pronto?" chiese 
"S-si.." balbettò Liam, Louis cominciò piano ad entrare dentro di lui, che lanciò un urlo di dolore così forte che il castano, spaventato, si ritrasse subito
"S-Scusa.." balbettò Liam
"Tranquillo, forse é da un po' che non lo fai, ci riprovo" cercò di rassicurarlo il castano con un tono che aveva una nota di dolcezza non molto comune per lui, Liam annuì, così Louis, ancora più piano cominciò a entrare dentro di lui, che dopo varie smorfie di dolore urlò e si ritrasse subito
"S-scusa io.. Io.." balbettò per poi scoppiare a piangere con la testa sulle ginocchia
"Ehi.. Ehi che succede?" chiese Louis avvicinandosi e sfiorandogli una spalla, non sapeva nemmeno perché lo stava facendo, chiunque altro ormai l'avrebbe già cacciato di casa lanciandogli i vestiti dietro, ma quel ragazzo gli sembrava così indifeso, e soprattutto disturbato per qualcosa, e le persone così le capiva, perché anche lui lo era
"Io.. Io credevo di poterlo fare ma.. ma.." balbettò Liam guardandolo
"Aspetta.. Ma é la tua prima volta.." azzardò il castano, Liam annuì riportando la testa sulle ginocchia
"Potevi dirmelo" continuò il castano infilandosi i boxer e passando una coperta al ragazzo "Avrei usato più lubrificante, avrei.."
"Non é questo.." sussurrò Liam, Louis lo guardò non capendo
"Non voglio farlo così, non la prima volta, non ce la faccio" confessò abbassando lo sguardo
"Okay posso capirlo" rispose Louis sedendosi accanto a lui "ehi.. Non é la fine del mondo, prima o poi lo farai con qualcuno che ami" 
"Tu come fai? Come fai a non sentirti vuoto dopo?" gli chiese Liam senza pensarci
"Io.. Io.." cominciò a dire Il castano "Io ho dovuto farci l'abitudine! Io non c'entro ora! Perchè cazzo stiamo parlando di me?" concluse alterato, Liam iniziò a tremare e fece uno scatto indietro
"Scusa.." gli disse Louis, con la sua freddezza originale negli occhi, con quella voce robotica che non si addiceva per niente ai suoi lineamenti così angelici
"Scusa tu se ti ho fatto solo perdere tempo, hai tutto il diritto di arrabbiarti, anzi.. Forse é meglio che vada.." disse Liam facendo per alzarsi, ma Louis lo trattenne per un braccio
"Resta qui.. É tardi, sono le 3e30 del mattino. Non sono arrabbiato" gli sorrise, sinceramente stavolta, ritornando in se
"Va bene.. Grazie" rispose Liam stendendosi sotto le coperte, seguito da Louis
"Sono tagli questi?" chiese a un certo punto il castano passando le dita su dei segni rossastri sul torace nudo di Liam
"Beh.. Vedi.. Ho un gatto che.. Fa.. Molto feroce" cercò di dare una spiegazione il ragazzo
"O forse una lametta molto affilata.." rifletté Louis guardandolo con i suoi enormi occhi azzurri. Liam si sentì gli occhi lucidi e le lacrime cominciarono di nuovo a rigargli il viso e Louis fece una cosa che da tanto non si sognava di fare, si avvicinò al ragazzo e lo abbracciò, un abbraccio stretto, quasi da fratello
"Non sei solo" gli disse, l'altro lo strinse ancora di più e, dopo poco, incapaci di continuare a tenere gli occhi aperti, entrambi caddero addormentati.

Zayn aveva vagato per le strade tutta la notte, da quando Louis era andato via, non voleva tornare a casa, lì l'aria era troppo opprimente. A un certo punto, sempre a notte fonda, gli si era avvicinato un tipo poco raccomandabile
"Che vuoi?" chiese il moro squadrandolo
"Dammi una di quelle, amico" rispose l'altro, completamente ubriaco, indicando il pacco di erba che usciva dalla tasca di Zayn
"Se le vuoi te le procuri" concluse frettolosamente il moro voltandosi e facendo per andare via
"Ehi, dammi una di quelle ho detto!" urlò il tizio prendendolo per un braccio, così Zayn cominciò a tirargli calci e pugni finché il tipo non cadde a terra e lui poté correre via, si passò una mano sul labbro e poi la guardò, era sangue, quello gli avrebbe fatto male per un po'.
Si sedette su una panchina e si addormentò lì, risvegliandosi solamente quando la notte cominciò a svanire e in strada vagava qualche mamma che accompagnava il proprio bambino a scuola tenendolo per mano. Zayn riprese la bottiglia di birra mezza vuota da terra, bevendo qualche sorso e si portò una sigaretta alla bocca
"Mamma, perché quel ragazzo é lì da solo?" chiese un bambino sottovoce a sua a madre accennando al moro
"Tu non devi mai parlare con quelli così, é un drogato quello" rispose la madre cercando di non farsi sentire e tirando il bambino via più in fretta. Zayn sorrise, quasi ironicamente, drogato. Ormai aveva sentito quella parola tante, troppe volte, che aveva quasi perso il suo significato.
Zayn si guardò intorno alternando alla bocca la sigaretta e la birra. Zayn non era sempre stato così. Zayn non era pericoloso. Zayn un tempo, era stato tranquillo.

I primi raggi del sole entravano timidi dalla finestra di quell'appartamento ancora addormentato, proprio questo fece aprire gli occhi a Louis, che, facendo il punto della situazione, e vedendo Liam che dormiva pacificamente steso accanto a lui, si sentì spaesato, non era abituato ad avere qualcuno che dormiva nel letto insieme a lui, così si alzò e infilando un pantalone della tuta, uscì sul balcone a fumare una sigaretta. L'aria era fresca, ma non gli importava, non gli aveva mai dato fastidio il freddo che pungeva sulla pelle, e in quel momento ancora di meno dato che si sentiva sempre ghiacciato, sempre come in un congelatore soffocante, in cui si nascondeva, ma dal quale avrebbe voluto scappare urlando e sfondando le pareti con tutta la forza che aveva. Quando anche l'ultimo barlume di fuoco della sigaretta si spense, la lasciò cadere in terra e lentamente rientrò nella stanza vedendo Liam seduto di spalle sul letto che guardava il cellulare
"Ehi" disse il castano facendolo sobbalzare
"Ehi.. Buongiorno" gli rispose Liam una volta che si fu voltato
"Credevo non ti fossi ancora svegliato" continuò Louis avvicinandosi all'armadio per prendere una maglia
"No ero sveglio solo che... Avevo paura che ti arrabbiassi se uscivo sul balcone con te.. E quindi.." disse un po' imbarazzato il ragazzo occhi nocciola
"Non sono un mostro" gli rispose Louis con un sorriso aspro
"No io.. Lo so.. Cioé.. Louis ti andrebbe di andare a fare colazione?" chiese poi Liam mentre si rivestiva, evitando il suo sguardo
"Senti Liam" cominciò il castano "Sei un bravo ragazzo perciò te lo dico da subito, non c'é possibilità tra noi, questo non va bene, siamo stati tranquilli questa notte, ma ora é tutto finito, sempre che fosse iniziato qualcosa" non poteva permettere a Liam di invaghirsi di lui, sarebbe stato crudele farlo scontrare con i suoi demoni interiori, non poteva, e non voleva.
"Non é per far iniziare qualcosa. Non voglio innamorarmi di te" rispose Liam quasi come se gli avesse letto nel pensiero "É solo.. che non so dove andare"
"Come non sai dove andare? Casa tua?" chiese il castano 
"Mio... mio padre mi ha buttato fuori di casa l'altro giorno, quando ha scoperto che non mi piacciono esattamente le ragazze" confessò Liam evitando il suo sguardo, Louis rise, una risata quasi tagliente.
"Su andiamo" disse poi
"Dove?" 
"Da Starbucks a fare colazione, forza" concluse facendo segno a Liam di uscire e richiudendo la porta dietro di loro.
Liam uscì, cercando di reprimere la tensione che aveva addosso. Liam non era sempre stato così. Liam non era paranoico. Liam una volta, aveva avuto fiducia nelle persone.
   
 
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