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Autore: Meiux_    14/06/2015    6 recensioni
Storia ad OC | iscrizioni aperte
[Ovviamente crossover con Hp] [Inserimento di altre quattro Oc] [Ambientato nel film 'La Pietra Filosofale'/Chrono Stone] [Come al solito aggiungo OOC per sicurezza] [Romantico in certi punti]
Il perché del titolo? Solo io e un'altra persona lo sa, lo scoprirete solo a metà storia!
Dal secondo capitolo:
[...]
Stava per addentare il biscotto quando una forte scossa, fece tremare tutto. La tazza di latte bollente si rovesciò tutto sulla tuta della ragazza, stava per cacciare un grido quando, a fare spazio ci fu lo stupore nel vedere fuori dalla finestra.
Ancora quel tremito e Kia scattò in piedi fissando la porta. Fuori c’era qualcuno che bussava chiedendo di entrare.
Bussarono di nuovo. Junior si nascose sotto il tavolo. Alle loro spalle si sentì un boato e zio Jonh piombò in cucina allarmato.
Ci fu una pausa. Poi, la porta venne colpita con una tale forza che uscì di netto dai cardini e atterrò con uno schianto assordante sul pavimento.
[...]
Spero che possiate apprezzare! Vi aspetto dentro! -
Genere: Avventura, Fantasy, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tsurugi Kyousuke, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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C A P I T O L O 11

Halloween

 
A dire il vero, dopo averci dormito su, Kia e Etsuko erano arrivate alla conclusione che la sera precedente era stata una splendida avventura e non vedevano l’ora di viverne un’altra. Nel frattempo, Kia aveva informato ad Etsuko sul pacchetto che sembrava essere stato trasferito ad Hogwarts, e quindi le due ragazze passarono un bel po’ di tempo a fare congetture su cosa poteva aver bisogno di un nascondiglio così.

   << E’ una cosa o molto preziosa o molto pericolosa >> commentò Etsuko.
   << O tutt’e due >> concluse Kia.

   Ma dal momento che non avevano nessuna informazione certa su cui basarsi, non avevano molte possibilità di indovinare che cosa fosse.
Né Sakura né Alexandra mostravano il minimo interesse, forse anche perché non avevano visto quello che le due ragazze invece avevano avuto davanti.
   Sakura si rifiutava di parlare con Kia e Etsuko, ma era una signorina so-tutto-io così prepotente che le ragazze consideravano il suo silenzio un’insperata fortuna.

   Ma quello non era l’unico mistero da risolvere. Non riuscivano a spiegarsi il perché Marina e Annie, dopo quella notte, non erano andate più a trovarle. Si comportavano tutti in modo completamente diverso.
   Nel tentativo di darsi una risposta, Estuko e Kia camminavano per il corridoio, cercando di impegnare quei minuti di libertà.
 
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   << Oh no, ma dov’è andato a finire? Ah! Accidenti a Filch, devo averlo perso quando ieri stav- AHIO! >> era andata a sbattere contro qualcosa … o qualcuno? Lo sapeva, ormai era diventato normale per lei, cadere rovinosamente sul pavimento e sentire il freddo delle mattonelle a contatto con il suo fondoschiena. Le accadeva quasi tutti i giorni che non si era nemmeno resa conto di non essere distesa a terra. E allora chi la stava sorreggendo?
“Ma come faccio a saperlo se continuo a tenere chiusi gli occhi?!” si rimproverò da sola mentalmente.

   << In questo momento dovresti dire “oh, grazie di avermi aiutato” o almeno aprire quegli occhi, eh? >>. Sollecitata da una voce, aprì i suoi occhi gialli e si ritrovò tra le braccia di un ragazzo che non conosceva nemmeno, terribilmente vicina al suo viso. Lanciò un urlo di imbarazzo che colse alla sprovvista il ragazzo e gli fece mollare la presa, facendola cadere, stavolta sul serio.
   << Ma dico, sei diventata pazza?! >> disse il ragazzo con le orecchie coperte dalle mani.
   << Veramente io- Ehi un momento, pazza a chi! >> disse rialzandosi in piedi di scatto.
   << Dimmi tu se urlare alla persona che ha evitato che il tuo fondoschiena facesse una brutta fine, sia una cosa normale >> in effetti il ragazzo aveva ragione ma lei non voleva accettarlo, poi non sapendo che rispondere, mise il broncio e incrociò le braccia. Lui la guardò di sottecchi in espressione tra il divertito e l’indifferente. << Senti, mi piacerebbe molto rimanere a discutere con te, ma ho cose molto più importanti da fare >> l’albino continuò a camminare dando una pacca sulla spalla della ragazza e sicuro che ormai non lo sentisse più, aggiunse: << Ciao bambolina >>.

   Eh no. Come si permetteva di chiamarla in quel modo? << Ma cosa-? EHI TORNA QUI! Vuoi le botte? Non chiamarmi bambolina! >> urlò, attirando l’attenzione di tutti. “Bambolina ce lo dici a tua sorella. Appena lo rivedo lo riempio di ceffoni” pensò sbuffando in continuazione mentre riprendeva a cercare l’oggetto smarrito.
“Però, era davvero un figo della madonna, ammettilo” le disse una vocina dentro di sé.
   << Ho un avviso per te cervellino: tu chiama di nuovo quel rompiballe “figo della madonna” e ti faccio passare la voglia di funzionare quando cavolo ti pare. Dopo la Madonna la vedi tu! >>
   “Sissignora!”

   Il suo sorriso si tramutò in un ghigno di soddisfazione e orgoglio, e subito dopo questo scomparve nuovamente, lasciando spazio a un’espressione confusa. Nel discutere con la sua coscienza non aveva fatto caso a dove stesse andando, e ora si era ritrovata in un corridoio in cui non era mai stata. << Oh no, di nuovo no! >>
   “Ancora nei guai eh?” rise la vocina. In quel momento la ragazza avrebbe tanto voluto darle un pugno, se non fosse che, per farlo, avrebbe dovuto picchiarsi da sola.
   << Okay, calma. Continua a camminare a caso e alla fine ti ritroverai fuori da questo pasticcio >> si disse l’azzurrina. La maggior parte delle volte ne usciva per pura fortuna, e dire che lei di fortuna, ne aveva poca! Sperava in un’anima pia capitata lì come lei per caso, magari che l’avrebbe aiutata a tornare in Sala Comune, e invece si ritrovava sola con un cervello con una vita propria, a dialogare di cose bizzarre; come i cumoli di ragnatele che formavano le figure di tanti animali, per esempio.

   Stava camminando più o meno da dieci minuti pieni e quello che continuava a trovarsi davanti erano solo statue maledettamente identiche. Impossibile orientarsi li dentro. Si appoggiò ad una colonna stranamente di colore differente dalle altre e si massaggiò le tempie evitando una crisi. Poi si girò verso la colonna e in un attimo di panico poggiò la fronte sull’ammasso di mattoni che formavano quella colonna. Improvvisamente tutti i mattoni cominciarono a rigirare su loro stessi e non molto dopo si era formato come una specie di passaggio circolare, per niente illuminato. Ci sarebbe entrata se non fosse stato per due voci che attirarono la sua attenzione. Tra il tunnel spaventoso e la possibilità di uscire da quel posto umido, preferiva la seconda.

   << Kia, ma dove siamo?! Avevi detto che Elena ci aspettava qui! >>
   << Io non ho mai detto questo, ho solo detto che Elena ci stava aspettando … molto probabilmente in corridoio >>
   << Chi sarebbe la baka ora? Eh? >> la ragazza continuò a seguire le due voci, che continuavano ad avvicinarsi, anzi, erano troppo vicine per non avvistare ancora nessuno. Si guardò in torno e girò l’angolo. Lanciò un urlò e ne ricevette altri due di rimando. Non sapeva se essere spaventata o ridere per la strana situazione.
   << Chi sei tu? >> domandò la ragazza castana.
   << N-non sei un mostro, vero? >> disse l’altra ragazza, che per lo spavento si era nascosta dietro la compagna.
   << No, sono una persona normalissima … o quasi. Mi chiamo Juno Okinori e sono una Grifondoro, voi siete? >> rispose l’azzurra.
   << Okinori, Okinori … questo nome non mi è nuovo >>
   << Okinori? Ma certo, Juno! >> uscì allo scoperto la ragazza dai capelli rossi, che per poco non fece cadere entrambe le ragazze.
   << Kia, Etsuko, siete voi? Non vi avevo riconosciute con sto’ buio pesto! >> disse Juno. << Ora, usciamo di qui >>
   << Si, be’ ecco. Il problema è che non sappiamo come >> si grattò dietro la testa Kia.
   << Ovvio, perché una CERTA persona pensava che qualcuno potesse aspettarci in questo lurido posto >> Etsuko cercava di tenere meno possibile i piedi su quel suolo tutto appiccicaticcio, e con un’espressione disgustata guardava malissimo Kia. Ora pure quelle due non la smettevano di litigare, ma a differenza di altri, loro lo prendevano come una cosa giocosa.

  Juno le guardava divertita, era meglio che andare al cinema. Poi in un istante di silenzio sentì un rumore di passi e si precipitò a vedere chi fosse, prima di fare qualche cavolata. Ma effettivamente alla rossa di essere scoperta, non gliene importava niente, tantoché corse verso la figura come una bambina.
   Fortunatamente era solo Elena!

   << Ragazze, ma dove caspita- Mi spiegate come ci siete finite qui dentro? >> sopraggiunse la bionda con le mani ai fianchi. Nessuna delle tre ragazze osava rispondere, continuavano a fischiettare e guardare per aria tranquillissime.
   “Ma in fondo cosa aspettarsi da tre combina guai come loro” si ritrovò a pensare scuotendo la testa rassegnata. Elena le voleva bene, ma era una prefetta e doveva assicurarsi che tutto e tutti stessero a loro posto, che nessuna regola venisse infranta. << Lasciamo perdere. Vi stavo cercando, su, gli altri stanno aspettando solo noi in Sala Comune >>.

   Kia, Etsuko e Juno si scambiarono uno sguardo interrogativo, fecero in contemporanea spallucce e seguirono la maggiore. In quel corridoio regnava un silenzio tombale e stranamente era calato pure il silenzio fra le ragazze, anche se di cose da dire ne avevano molte!
 
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   << Matthew è Leviòsa, non Leviosà! >> sbottò Sakura guardando con sguardo crucciato il compagno. Si rimboccò le maniche dell’uniforme, agitò la bacchetta e formulò l’incantesimo, che per giunta riuscì impeccabilmente. Tirò un sospiro, erano ore che continuavano a provare l’incantesimo e ancora niente! Continuavano a sfogliare e risfogliare le stesse pagine con le istruzioni per eseguire decentemente la formula. Il corvino era sfiancato dal comportamento severo di Sakura, ma di più sembravano esserlo le ragazze sedute sulle poltrone all’angolo della stanza.

Alexandra non ne poteva più e continuava a massaggiarsi le tempie per evitare che le scoppiasse un mal di testa; Annie con la schiena poggiata al muro si rigirava una ciocca di capelli tra le dita, segno evidente che stava per perdere la pazienza; Rubex imprecava mentalmente in tutte le lingue possibili, anche se oramai era abituata al comportamento da maestrina della castana; l’unica che sembrava non irritata era Marina, forse perché troppo intenta a fissare il display del telefonino.

Alexandra si era appena issata in piedi, sull’orlo dell’esasperazione quando dalla porta spuntarono Elena e le tre “disperse”. << Finalmente, non ne potevo più! >> si lasciò subito cadere sulla poltrona.

   << Di già? >> rise la prefetta. << Comunque ora che siamo tutti possiamo iniziare >>
   << Si Elena, dicci. Cosa c’è di tanto urgente da interrompere il mio riposino? >> commentò Alexandra.
   << Tutti voi penso siate a conoscenza di Halloween, no? Ecco è da un paio di anni che sono qui ad Hogwarts che ho questo desiderio e non è mai stato festeggiato. Ma quest’anno perché non la organizziamo noi una bella festa? >> li guardò tutti con uno sguardo di chi aveva già un piano.
   << Sono d’accordo, una festa è quel che ci vuole per ravvivare la situazione! >> urlò Juno alzando il pugno in aria.

   << Perfetto! Io ho già avvertito il preside Silente, e ha detto che acconsente >>
   << Va bene e quando dovrebbe essere la festa? >>
   << Domani >>
   << Cosa?! >> gridarono tutti all’unisono sbalorditi. << Almeno è tutto pronto? >>
   << No, ancora dobbiamo allestire la Sala Grande e preparare i dolci >> disse tranquillamente la bionda.
   << E tu credi di farcela in un solo pomeriggio. È una follia >> puntualizzò Annie.
   << Ma ci divideremo i lavori e comunque già Shirou ha pensato a tutto. Vedrete ci divertiremo un casino! >>
   << Uh, uh! Ci maschereremo pure? >> disse speranzosa Kia strattonando per un braccio Elena, che acconsentì solo per liberarsi della presa terribile della ragazzina.

Alla fine tutti accettarono di organizzare la fantastica –secondo Elena– festa di Halloween, anche se alcuni non ne erano poi tanto sicuri.
Sistemarono tutto il necessario la sera stessa; Juno si era offerta di cucinare i dolci e la torta, ripetendo che avrebbe sbalordito tutti e ovviamente Etsuko l’avrebbe aiutata; Elena e Shirou avevano contribuito ad allestire per bene tutta la Sala Grande, non tralasciando nulla; Annie e Rubex avevano procurato degli inviti per tutti gli studenti e Marina,insieme al suo fidato computer, aveva lavorato alle musica; infine Kia, Alexandra e Matt, sotto i vigili ordini di Sakura, avevano distribuito tutti gli inviti.

In tutta la scuola era visibile l’interesse di tutti e, gli studenti non vedevano l’ora che quella sera sarebbe arrivata. Perfino gli organizzatori, erano davvero curiosi di constatare il loro impeccabile lavoro.
 
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   << Dove cavolo sono finite quelle tre! >> Elena era su di giri, possibile che ogni sacro santa volta Kia, Juno e Etsuko dovevano ritardare sempre?
   <> disse Marina nel mentre sistemava le ultime casse per la musica e ascoltava la canzone che si ripeteva per la centesima volta nelle sue cuffie blu.

   << O semplicemente si sono scordate di procurarsi un costume e stanno rimediando tutto all’ultimo minuto >> Annie invece aveva optato per la scelta più ovvia ovvero: la pure realtà. Erano ancora solo a metà anno e si era fatta contagiare dalla simpatia di quelle piccole Grifondoro, era perfino diventata loro amica. Ciò però non la distoglieva dal suo obbiettivo: diventare una grande strega e quando lei inizia un lavoro, lo manda sempre al termine, alla vecchia maniera. Non avrebbe cambiato il suo carattere serio. Ora infatti era seduta sulla panca vicino al lungo tavolo in acero, -coperto dalla tovaglia a tema e pieno di bicchieri e dolci che Juno stessa si era preoccupata di aggiungere- con le gambe accavallate e le braccia conserte al petto. Aveva la netta impressione che sarebbe successo qualcosa quella sera …

   << Mi tocca ammetterlo, ma avete ragione >>
   << Elena è inutile aspettare direi di iniziare! >> Shirou si era avvicinato al Elena e le aveva dedicato un sorriso rassicurante. Subito dopo prese la mano della sua ragazza e con l’altra fece segno a Alexandra e Rubex di aprire le porte per far entrare tutti i ragazzi.
 
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   << Oh ma come ci siamo potute dimenticare i costumi? >> aveva gridato la rossa mentre cercava disperatamente qualcosa di utile nel suo baule.
   << Non troverai mai niente in mezzo a quel disastro! >> l’aveva rimbeccata la compagna ancora intenta a infilarsi le scarpe.
   << Dovresti deciderti a dare una riordinata una volta ogni tanto eh Kia >> come prima volta che entrava in quella camera, Juno non aveva avuto quella che si può definire “una buona impressione”. Erano in evidente ritardo e ancora Kia non aveva trovato nemmeno le calze da indossare.

 
Perfino Etsuko, che solitamente di moda non ne capiva un calderine, si era trovata il costume adatto - anche se completamente a caso -. Aveva abbinato degli stivaletti marroncini, dei collant a strisce, dei pantaloncini a palloncino verdastri, una camicetta bianca coperta da un gilè nero e per finire un piccolo cilindro nero sul capo. Non sapeva con precisione da cosa era vestita, pensava a un clown in veste da elegantone.

Juno invece aveva ritrovato nei meandri del suo baule un vecchio vestito che anni fa aveva indossato per il carnevale alle elementari. Era incredibile che dopo tutto quel tempo, l’indumento le calzava ancora perfettamente. Si posizionò di fronte allo specchio per sistemare la fascia gotica sul capo, che avrebbe sorretto da due fermagli a forma di rosa gialla sui suoi soliti codini. Passò più di una volta le mani sulla gonna per evitare che si spiegazzasse  e in fine si allacciò un lungo nastro turchese intorno alla vita, e sul retro ne fece un fiocco.
 
   << Ho trovato! >> esclamò Kia mostrando alle due amiche una mascherina verde acqua.
 
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   << Santissimi Kami! Alexandra mi puoi spiegare che cosa succede qui? >> disse Sakura appena in tempo per schivare la zucca che era appena votata sulla sua testa. Se n’era andata per appena cinque minuti per andare a ritirare altri dolcetti che in Sala era scoppiato il finimondo. Un gruppetto di ragazzi si era alzato sulle panche e aveva iniziato a lanciarsi i dolci addosso, altri a cantare a squarcia gola seguendo il ritmo dei ragazzi che improvvisavano delle coreografie per ballare.

   << Oh beh, si stavano annoiando e io gli ho dato qualche consiglio >> aveva risposto la castana con noncuranza fissando le sue unghie.
   << E Elena è al corrente di tutto ciò? >>
   << Certo, ha approvato >>
   << Almeno Juno, Etsuko e Kia sono arrivate? >> chiese sull’orlo dell’esasperazione Sakura guardandosi supplichevole intorno.
   Alexandra alzò di poco lo sguardo e indicò le tre che stavano appunto mettendo in quel momento piede nella Sala. Rubex le raggiunse subito. << Finalmente ragazze! Wow state benissimo e … di cosa sei vestita Kia? >> aveva chiesto mentre continuavano ad avanzare per la stanza.
   << Teoricamente si è messa solo una maschera >> puntualizzò Etsuko.
   << Divertente Etsu … Ma dai proprio nessuna sa riconoscere Flaky? La supereroina di un fumetto! >>
La rossa tirò un sonoro sbuffo al no delle amiche, poi improvvisamente una voce le interruppe << ATTENZIONE! >>

Kia fece appena in tempo per abbassarsi e evitare un porridge in pieno viso.
Quando si era rialzata aveva incrociato lo sguardo di qualcuno vagamente familiare e di istinto aveva pronunciato << Matt? >>
   Il ragazzo era in piedi sulla panca e indossava la stessa mascherina della rossa, solo che la sua era di color cremisi.

   << Ehi raga- Che sta succedendo qui? >> intervenne Annie, vestita da gatto nero.
   << Scusateci! Non volevamo colpirvi con il porridge >> scese dalla panca Taiyou seguito da Fey, evidentemente era stato lui a lanciare il porridge, e nel tentativo di colpire il corvino aveva totalmente sbagliato mirando alle ragazze.
   << Fey! >> aveva gridato Etsuko assalendo l’amico – modo molto strano per abbracciare qualcuno –.
   << Non avevo mai notato la somiglianza di Kia con Flaky e di Matt con Splendid, sono perfetti con quel costume! >> affermò Taiyou divertito.
   << Okaaay, poi mi spiegate perché quei due sono arrossiti. Intanto che ne dite di andare a mangiarci un po’ di zucca? >> fece Juno per rompere il ghiaccio.
   << Prima che se la tirino tutta addosso … >>


   << PRESIDE SILENTE! UN TROLL NEI SOTTERRANEI! PAURA! ATTENZIONE. Io ve lo avevo detto che non sarebbe stata una buona idea >> queste furono le uniche parole che uscirono dalla bocca del professor Quirell prima di cadere svenuto sul pavimento tutto imbrattato di glassa.

   Silente si posizionò subito in piedi e attirò l’attenzione degli altri insegnanti a se, dopo iniziò subito una serie di indicazioni agli studenti. Si alzò subito un forte mormorio di voci e tutti iniziarono a spintonarsi per avvicinarsi di più al preside.

   Marina si fece largo fra la folla di ragazzi e si precipitò dagli amici con aria affannata << C’è sul serio un Troll … >> Annie porse un bicchiere d’acqua alla compagna e dopo aver bevuto il contenuto la castana aggiunse: << … ma non si trova nei sotterranei … >>
 

To be continued …
 
 
*ANGOLO DI VOI SAPETE CHI*
Ehilà gentah! Eccomi risorta dall’oltre tomba con questo capitolo, tra l’altro venuto di schifo.
Credetemi dopo aver scritto ben undici capitoli l’ispirazione se ne va via e non sapevo proprio come descrivere la serata di Halloween.
Avrei voluto aggiungere molte altre parti ma veramente non sto trovando il tempo per scrivere. Domani ho esami ;w;
ComunquO credo che una volta terminati gli esami, riprenderò a scrivere il prossimo capitolo, dove magari riprenderò i fatti accaduti in questo capitolo.
Poi che dire, ah si! I personaggi che interpretano Kia e Matt sono in parte veri, nel senso la storiella che ci sta dietro l’ho inventata io,
ma i nomi sono presi da un anime. Se vi interessa conoscerla, scrivetemelo nella recensione e magari nel prossimo capitolo la scrivo.
Detto questo, ho introdotto una nuova OC, ossia la meravigliosa Juno di Cari Chan!
Non le ho dedicato molto spazio nella storia ma ti prometto che nel prossimo le darò molta più attenzione.
Colpo di scena alla fine! Tranquilli non sono così prevedibile, la scena non sarà la stessa del film, è totalmente diverso il finale!
Non posso aggiungere nient’altro o questo si trasformerebbe in spoiler, e tutti noi odiamo lo spoiler, VERO?
Chissà cosa succederà nel prossimo capitolo! Ci vediamo fra due settimane al prossimo aggiornamento
!

{ Konnichiwa I r e c c h a n }
   
 
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