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Autore: Faith Grace    10/01/2009    6 recensioni
Se oralasciassi la mia mano,
probabilmente mi sentirei perso nei meandri oscuri della mia tristezza...
L'unica cosa che voglio è stringerti il più possibile...
...come non ho potuto fare con la persona che amavo...
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphonse Elric, Altro personaggio, Edward Elric, Sorpresa, Un pò tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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#16
Auftakt




Se potessi tornare indietro e cambiare una sola cosa della tua vita, lo faresti?
E se ci riuscissi, sei sicuro che questo renderebbe la tua vita migliore?
O invece questo cambiamento spezzerebbe il tuo cuore o magari quello di qualcun'altro?
Credo che tutti questi pensieri siano dovuti alla tua lontananza,
a volte mi chiedo perché non mi hai impedito di partire...
...sono proprio un egoista...



La porta della bibblioteca era insolitamente aperta, chiaro segno di ammonimento.
Tutti ormai avevano capito che, quando quella polverosa porta era socchiusa, qualcuno facilmente suscettibile aveva i nervi a fior di pelle e quindi se si teneva alla propria salute era meglio non varcarla.
Ma naturalmente erano solo voci di corridoio e per una persona cinica e calcolatrice come il Tenente Hawkeye non c'era assolutamente nessun pericolo.
Si diresse così con passo fermo verso un'angolo un cui spiccava, tra un cumulo di libri, una figura immersa nella lettura di un pesante tomo.
«Sapevo che ti avrei trovato qui»
Edward sorpreso alzò lo sguardo «Cosa c'è? Ho da fare ora»
«Lo so. Hai sempre da fare quando ti rinchiudi nella bibblioteca. Comunque sono venuta a darti questi» rispose lei secca, un po irritata dalla risposta del minore, porgendogli dei fogli.
«Cosa sono?»
«Da parte del Colonnello, ha detto che sono un'“anticipo”»
 Il biondino storse il naso alla parola Colonnello e con riluttanza afferrò quelle che avrebbero dovuto essere le informazioni sulla Pietra Filosofale.
«Il resto a stasera a quanto pare» continuò lei richiamando l'attenzione dell'Elric.
«Cosa?»
«Ho sentito che ne parlava con Havoc»
L'altro non rispose, si limitò solo a borbottare qualche imprecazione sottovoce.
Riza a quel punto si inginocchiò avvicinandosi all'alchimista.
«È innamorato» lo fissò con il suo sguardo autoritario «Ormai molti se ne sono accorti, ma non sanno che sei tu»
«E lei cosa ne pensa? Cosa devo fare?» mormorò quasi sottovoce scostando lo sguardo.
Per lei doveva essere difficile parlare di queste cose, sapeva che amava quell'uomo da molto tempo e ritrovarsi qualcuno che le mette i bastoni tra le ruote non è certamente piacevole.
La risposta non arrivò subito, ma qualche minuto dopo si stupì di ciò che aveva detto la donna.
«Io ti consiglio di andare»
Si girò verso di lei incredulo.
«Sei innamorato vero? Quindi perché non inseguire il tuo amore?»
«Io...io non ho mai detto di essere innamorato di lui» strinse i pugni sulle ginocchia guardandola serio «È quel bastardo che gioca con i sentimenti altrui!» terminò con voce tremolante.
Una lacrima solitaria rigò la sua guancia, prontamente asciugata.
«Perché vuoi comportarti da duro? Al cuore non si comanda»
«Io non vorrei mai essere caduto nella sua trappola»
«Ti capisco» sussurrò dolcemente e lo abbracciò.
Ed spiazzato da quel gesto, non cercò minimamente di scansarsi, ma invece si aggrappò quanto più poteva all'altra.
«La mia è proprio una vita di merda»
 «Ma non puoi opporti... devi soltanto viverla e sperare in bene»
«Di ciò che mi ricordo è sempre stata dolorosa, non ho quasi ricordi piacevoli. E tutto quello che ho fatto fino ad ora è solo cercare di ridare un corpo ad Al. Non vedo alcun motivo per cui possa sperare in bene»
 «Alcune volte il dolore diventa parte della tua vita tanto che ti aspetti che ti perseguiterà sempre, perché non riesci a ricordare un momento in cui non ci sia stato. Ma poi sentirai qualcosa di strano e in quel momento ti rendi conto di cosa sia la felicità. Per questo dovrai sfruttarla! Perché non saprai mai quanto possa essere fugace questa felicità»
«Tenente perché mi dice questo?» alzò appena il suo sguardo per vedere quello color cioccolato dell'altra.
«Perché non voglio che tu faccia degli errori – come ho fatto io – di cui potrai pentirtene»
Lentamente i due si sciolsero dall'abbraccio e Riza riprese la parola acquistando di nuovo il suo tono serio «Ti ho detto queste cose, ma questo non significa che avrai campo libero col Colonnello»
«Non ne avevo dubbi» sorrise schietto vedendola rialzarsi per uscire «Accetto la sfida»
«Buon per te»




Il tiepido sole ben presto tramutò in un vero  e proprio nubifragio, tipico di quella città.
E tutti i buoni propositi che si avevano per una bella giornata soleggiata sparivano di colpo.
Sospirò, Roy, iniziando ad accendere il fuoco nel camino, perdendo la speranza di poter vedere gironzolare per casa quella peste bionda.
Con quell'acquazzone nessuno si sarebbe sognato di attraversare la città solo per andare a prendere dei documenti.
 Già nessuno.
Ma dovette ricredersi quando sentì il campanello bussare e ritrovarsi davanti un faggiolino infradiciato.
«Non pensavo che saresti venuto con questa pioggia» disse il moro facendolo entrare.
 «Non pensavo che avrebbe iniziato a piovere dovrebbe dire. Dannata città di merda»
«Almeno per una volta non sono io quello che viene incolpato» rispose sfoggiando il suo solito sorrisetto.
«Dannato Colonnello la colpa è sua!» il minore lo guardò iroso.
«Ma di cosa scusa?» replicò scocciato, Mustang, portandosi una mano alla fronte con tono teatrale.
Adesso, lo sapeva, avrebbe iniziato ad inveire contro tutto e tutti.
“Ma perché non sono stato zitto?”
«Tutto quello che succede è colpa sua»
«Grazie per la tua riconoscenza! Ti prenderai qualcosa se rimani ancora qui così, vieni ti preparo un bagno caldo»
«Ma Colon...»
«Niente “ma” e seguimi»


Una volta lasciato solo e svestitosi, Edward, si immerse lentamente nella vasca da bagno.
Gli sembrava così strano starsene li a casa del Colonnello, e comunque una certa inquietudine si faceva sempre sentire.
Non doveva dimenticare che era a casa del nemico.
Continuò così a guardarsi furtivamente intorno per qualche minuto, sospettoso di un'altro dei soliti scherzetti di quel bastardo, ed assicuratosi che era tutto apposto, si rilassò del tutto abbandonandosi ai suoi pensieri.
Ma cosa sto facendo? Perché mi trovo qui?


Si era quasi assopito quando uno scossone lo fece risvegliare.
«Fullmetal?»
Qualcuno lo aveva urtato, aprì un'occhio.
«Edward vuoi farti più in la? Non riesco ad entrare se non ti sposti»
Il biondino si girò scocciato e gli venne un principio d'infarto vedendo la scena davanti a lui.
«C-C-COLONNELLO!! MA COSA CI FA QUI?!! E NUDO PERGIUNTA!! CHE VUOLE DA ME??? IO CHIAMO LA PROTEZIONE CIVILE, IL TELEFONO AZZURRO, LA GUARDIA DI FINANZA E GLI HOMUNCULUS!»
Il povero Roy, per non essere affetto da sordità precoce, si era già munito in anticipo di tappetti per le orecchie.
Gli scappò un sorrisetto un po perverso notando il colorito arcobaleno sulla faccia dell'altro.
Mustang 1, Elric 0.
«Secondo te che ci faccio qui? Voglio fare un bagno no? Adesso fammi un po di spazio»
«Ma neanche per sogno! Lo faccia dopo, e si copra!!» gli urlò contro Ed cercando di nascondersi il più possibile a quella vista.
Dannato, dopo ti faccio vedere io cosa ti combino!
«Su su siamo tra uomini» iniziò a sbeffeggiarlo dandogli dei colpetti alla spalla sinistra «Non avrai mica vergogna?»
«CHI?! IO?»
Il moro cogliendo alla sprovvista il ragazzo lo fece da parte e si infilo pure lui nella vasca.
«Colonnello esca subito di qui! Perché si è messo dietro di me?»
Effettivamente Roy si era seduto all'estremità e aveva Edward tra le gambe.
Una posizione alquanto equivoca.
«Non chiamarmi sempre Colonnello, adesso non siamo a lavoro Ed, e non darmi del lei» gli sussurrò sensuale queste parole all'orecchio sentendolo rabbrividire.
Perché mi fa quest'effetto la sua vicinanza? Inizio a sudare freddo...
«Come ci siamo finiti così?» chiese sottovoce Ed dopo un breve silenzio.
«In che senso?» il moro aveva preso ad accarezzare la morbida pelle dell'altro.
Da quanto l'avesse bramata non era dato sapere, anche perché neanche lui lo sapeva più.
Andava sempre dal collo fino a scendere la schiena, in un movimento continuo, scostandogli i capelli in modo che non dessero fastidio.
«Perché sta facendo tutto questo?»
«Te l'ho già detto il perché, non trovi?» rispose questi con non curanza, poggiando il mento nell'incavo tra sua la testa e la spalla, beandosi del profumo che emanava l'altro «Ti amo Ed...»
Edward non rispose e abbassò lo sguardo, dando poco conto alla posizione in cui si trovavano.
«...e lo so che tu provi lo stesso per me»
«Te l'ha detto il Tenente Hawkeye?»
«No»
«E allora come lo sai?»
«Lo so e basta, perché non è vero?»
Ma non ottenne nessuna risposta, gli passò un braccio attorno la vita e lo strinse a se.
«Non ti puoi opporre a tutto questo»
«Lo so Roy» questa volta si girò per specchiarsi in quei profondi occhi onice «Ho solo paura....di amarti troppo»
«Anche io» il maggiore sorrise e lo tirò a se baciandolo.
Mustang 2, Elric 0.



«Colonnello...?»
Chissà che ore sono...
Edward dischiuse un po gli occhi per guardare la figura dormiente di Roy, ma non gli arrivò altro che un debole mugolio di protesta, evidentemente l'altro dormiva già.
Non riusciva ancora a credere che erano nello stesso letto.
«Roy?» questa volta ritentò con un tono più deciso ma sempre sottovoce.
«Si...cosa c'è...?»
«C'è qualcosa che devo dirti»
Roy sbuffò sonoramente e si passò una mano sugli occhi «Non riesci a dormire?»
«No»
«È proprio così importante? Non puoi aspettare domani?»
«No»
Il moro si vide così costretto a girarsi verso il compagno vedendo le sue immense pozze d'oro colato posate su di lui.
«Dimmi» disse sistemandosi un po meglio la coperta sul petto lasciato nudo.
Notò una certa titubanza nel comportamento dell'altro.
«Ecco...se tu dovessi morire...io non piangerò»
«Ed?!» chiese un po incerto avvicinandosi di più.
«È tutto ok, fammi continuare» il biondino riacquistò un po di fermezza nella sua voce non lasciando trasparire più nessuna nota di timore «Per questo tu non dovrai piangere se io scomparissi...»
Mustang lo lasciò parlare ascoltando in silenzio, sapeva che prima o poi un argomento simile sarebbe comunque saltato fuori.
«...non resterò per molto qui»
«È successo qualcosa? Hai trovato una nuova pista?» chiese alla fine con dolcezza andando a sfiorare quei morbidi fili dorati.
Ma non ebbe mai risposta alla sua domanda «Questa è una promessa ok?»
«D'accordo» sospirò solamente avvicinando a se il corpicino dell'altro abbracciandolo.
Entrambi sapevano che il loro era un amore impossibile.
Mustang 2, Elric 3.


Non avresti mai pronunciato quelle parole,
non è da te, Roy.
Probabilmente avevi capito cosa sarebbe successo di li a poco...
...Quella fu la prima e ultima notte che passammo insieme...


ҳ̸Ҳ̸ҳ♥


Guten Abend...alles gut? XD Domani faccio un anno di EFP!!!
Com'è stato il ritorno a scuola? Peccato che siano già finite le vacanze ç_ç vabbé non allaghiamo nel dolore...
Finalmente ho postato questo capitolo che (come gli altri) vegetava nel pc da un tempo indeterminato; per quanto riguarda la scena di Ed e Roy a letto naturalmente sono restata sul vago proprio per far imaginare a voi cosa sarebbe successo XD.
Messaggio importante: il prossimo capitolo sarà il penultimo +__+ (finalmente)

Ora mi sorge una domanda, ma perché le letture aumentano in modo sproporzionato e le recensioni diminuiscono? °A° Mancanza di tempo e/o voglia? O Paura di non sapere cosa scrivere (mi ricorda tanto una mia amica T__T)
Vabbé ora passiamo ai ringraziamenti e alle anticipazioni.
NEXT 
#17
Klee
(trifoglio)



«Dai Al vieni da me!!! Sei l'unico che riesce a consolarmiiii»
«Fratelloneee dove sei??»
Mi dispiace fratellino, sono inconvenienti della vita che vanno accettati.


RINGRAZIO:
Liris
Aki_
valerya90
Crazyforever
eLiSeTtA

E ringrazio anche tutte le persone di questo fandom che hanno fatto un salto a leggere la mia fic bastarda Slpendid Lovestory? No thanks!

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