Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: SabrinaSala    15/06/2015    3 recensioni
Emanava un fascino particolare. Qualcosa di antico mescolato a un qualcosa di moderno. La pelle chiara, il naso perfetto. Gli zigomi alti e marcati, gli occhi di quel particolare punto di blu, in grado di apparire quasi neri a volte, ma non ancora contaminati dagli effetti del passaggio, costellati da ciglia chiare come i capelli corti. E le labbra… oh, le labbra! Labbra disegnate. Da togliere il fiato. Rosse e sensuali.
Ed era suo.
Lo era sempre stato...
***
«Allora non hai proprio capito, Rose! » Sean la guardò con disprezzo «C’è chi farebbe carte false pur di ottenere una possibilità. Una sola possibilità di avere quello che a te è stato semplicemente offerto! »
***
Nord America. XXI° secolo. L’inquieta Rose si chiede perché mettere in discussione tutto. Una vita perfetta, un fidanzato perfetto, un futuro perfetto. Ma quel "patto di sangue", sancito più di duecento anni prima, sembra soffocarla mentre due caldi occhi nocciola potrebbero indicarle l’unica via d’uscita. L’unica deviazione dalla strada che qualcuno ha già scritto per lei…
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1 - Ethan
 
Sprofondata nel sedile ergonomico dell’auto sportiva di Ethan, Rose aveva finito col non ascoltarlo più. Fermi all’unico semaforo di Sunsetville, la ragazza lasciava vagare lo sguardo fuori dal finestrino, perdendosi tra le gocce di pioggia che si rincorrevano sul vetro.
Annoiata, il mento appoggiato al dorso della mano,  sentiva la voce profonda di Ethan elencare gli aggiornamenti dei preparativi per la festa di fidanzamento.
Una goccia, due gocce, tre gocce… contò, seguendo la scia di quelle lacrime. E fu allora che li vide. Due profondi occhi scuri che incrociarono i suoi. Marrone nel marrone.  
Istintivamente si tirò su, scostando la ciocca di capelli castani che le attraversava la fronte, acuendo lo sguardo per catturare tra le gocce l’immagine di un ragazzo moro, fermo alla stazione di servizio, impegnato a riempire il serbatoio di un vecchio furgone sgangherato.
Evidentemente un forestiero, si disse.
Indossava una maglia grigia sotto una camicia a scacchi rossa e blu, sbottonata,  e nonostante la piovigginosa temperatura autunnale, le maniche arrotolate fino ai gomiti.
Verde.
L’auto scattò in avanti. Rose afferrò un’ultima istantanea dello sconosciuto che si voltava seguendo la macchina con lo sguardo. Uno sguardo rivolto a lei, o più probabilmente a quell’auto rossa fiammante,  evidentemente in contrasto con il mezzo rottame che lo aveva portato fin lì?
Si sedette composta, riportando gli occhi sul cruscotto. La voce di Ethan una cantilena sensuale e opprimente.
«Rose…»
Si volse a guardarlo, intercettata dal suo sguardo blu intenso.
La ruga leggera che gli attraversava la fronte le strappò un sorriso, così come la sua estrema avvenenza. Era terribilmente bello! Giovane e atletico. Emanava un fascino particolare. Qualcosa di antico mescolato a un qualcosa di moderno. La pelle chiara, il naso perfetto.  Gli zigomi alti e marcati, gli occhi di quel particolare punto di blu, in grado di apparire quasi neri a volte, ma non ancora contaminati dagli effetti del passaggio, costellati da ciglia chiare come i capelli corti. E le labbra… oh, le labbra!  Labbra disegnate. Da togliere il fiato. Rosse e sensuali.
Ed era suo.
Lo era sempre stato.
Quel pensiero irritante la portò a mordersi istintivamente il labbro inferiore.
«Non mi stavi ascoltando? » le domandò Ethan accigliato, assumendo un’aria irresistibile.
Rose emise un sospiro, voltandosi di nuovo verso il finestrino per sfuggire al suo sguardo. Quasi si sentisse in colpa. Chiunque altra, al suo posto, avrebbe ringraziato il Cielo per un’opportunità del genere. Non lei. Che a diciannove anni si sentiva schiacciata, obbligata da un patto che lei non aveva mai siglato.
«Mi sono distratta… Perdonami » disse.
Ethan le fece scivolare addosso uno sguardo rassegnato, mentre le sue labbra sorridevano di un leggero rimprovero.
«Non devi chiedermi scusa, lo sai… », mormorò. «Tu non devi sottometterti a me. »
La convinzione che vibrava in quell’affermazione arrivò a Rose come l’ennesima pugnalata. Possibile che non capisse? La sua gentilezza le faceva male.
Si volse.
«Ethan, io… »
Senza lasciarla parlare, Ethan si piegò verso di lei. Il fruscio della camicia azzurra, poi un bacio leggero che le sigillò le labbra. Soffermandosi nei suoi occhi nocciola, il ragazzo le sorrise mettendo in evidenza i denti candidi e perfetti. Seducente come solo lui sapeva essere.
«Riprenderemo il discorso più tardi. » disse riportando gli occhi sulla strada deserta. «Non dobbiamo decidere tutto adesso», concluse sfiorandole un ginocchio con la mano libera dal volante.
Tra di loro scese il silenzio.
Un silenzio imbarazzato per Rose. Incapace di adattarsi alla situazione ma anche di trovare una via d’uscita. Un pensiero rivolto ai due occhi scuri lasciati alla stazione di servizio.
Un silenzio carico di promesse per Ethan. Orgoglioso della sua bella ragazza, ma soprattutto orgoglioso di amarla tanto intensamente. Cosa non scontata per un MacKenzie… Il Destino, pensò, era stato generoso con lui. 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: SabrinaSala