Partecipa al Contest Cross over a rotazione.
Cap.6
Un
coniglietto non proprio tenero
"Non
poteva avere i poteri dell'estate? No,
per forza la signora della neve doveva essere" si lamentò
Anna. Si piegò
in avanti e starnutì, il naso le pizzicava ed era arrossato.
"A
me il ghiaccio piace" rispose
Kristoff. Stringeva le corna di Sven e stava ritto, gli zoccoli
dell'animale
sotto di lui lasciavano delle impronte nella neve.
"Anche
a me piace l'estate!" gridò
Olaf. Si mise a correre accanto alla renna, su cui erano seduti i due
giovani.
Anna
si
mordicchiò il labbro, incidendolo.
"Tu
non puoi conoscere l'estate"
brontolò il venditore di ghiaccio.
Il
pupazzo
di neve si grattò la punta della carota-naso con il
dito-rametto e sorrise.
"Un
giorno la conoscerò! Incontrerò un
sacco di pupazzi di sabbia!" si vantò.
Kristoff
ghignò e Anna gli tirò un colpo con il mento
sulla spalla, gonfiò le guance e
sbuffò.
"Glielo
dovremmo dire" bisbigliò
Kristoff.
Anna
corrugò
la fronte e si voltò di scatto, la ciocca candida le
finì davanti al viso.
"Piantala!"
si lamentò.
Kristoff
sentì
la propria renna fare una serie di versi e strinse più forte
le gambe ai suoi
fianchi.
"No,
davvero, glielo dovremmo dire"
disse, indurendo il tono.
"Che
carinoooo!"
strillò Anna. Lasciò andare il giovane,
saltò giù dalla renna e si mise a
correre.
Kristoff
fermò Sven e si voltò, vedendo Olaf correre
dietro la giovane principessa
dimenando le braccia.
"Certo
che è parecchio impulsiva" si
lamentò. Scese dalla renna e prese le redini del suo
animale. Sven fece una
serie di versi e guardò la carota sul naso di Olaf con gli
occhi liquidi.
"In
fondo cosa ci si può aspettare da una
che vuole sposarsi con uno appena conosciuto?" chiese Kristoff, facendo
un’altra voce. Raggiunse la ragazza, il pupazzo di neve
scivolava su un lago
ghiacciato, sorridendo.
Anna
teneva
tra le braccia il coniglietto pasquale, era grande due mani e sbuffava.
Le sue
guanciotte pelose erano arrossate, i baffi tremavano e la peluria era
arruffata. Si copriva il volto con le orecchie lunghe due dita.
Anna
lo
sollevò e lo mostrò a Kristoff.
"Non
è un amore?" chiese.
Il
coniglio
ringhiò e cercò di morderlo, addentando l'aria
con gl'incisivi.
"Veramente
no" ribatté il giovane.
Anna
sbatté
il piede in terra.
"Non
capisci nulla. Lo coccolo io questo
amoruccio della mamma" brontolò.