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Autore: BlackSong00    16/06/2015    1 recensioni
'Era una giornata diversa dal solito, anche troppo. Tra qualche ora mi sarei imbarcata sul volo per Buenos Aires, e , finalmente, dopo quattro anni, avrei potuto rincontrare la mia amata nipotina e...lui.
Il varco con il mio passato si sarebbe riaperto, d'altronde era inevitabile!
Non sapevo come avrei reagito una volta che ci saremmo incontrati, ne come lo avrei affrontato. Ma quel che sapevo era che lo amavo, e, anche dopo quattro anni lontana da lui, non ero riuscita a soffocare i miei sentimenti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angie, German, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Benissimo, mi mancava solo lui con quella sua faccia da prendere a schiaffi.
-Grazie del consiglio.- dissi, sorridendoli sarcasticamente e avviandomi verso la mia macchina che, ovviamente, avevo parcheggiato a kilometri di distanza dallo Studio.
-Okay, allora faccio questo pezzo di strada con te, visto che andiamo nella stessa direzione.- disse, raggiungendomi e facendomi l’occhiolino.
Lo guardai seria, e poi continuai a camminare.
Non avevo intenzione di spiaccicare parola e tantomeno di sopportare ancora i suoi discorsi senza un senso.
-E quindi Pablo si sposa…- disse, cercando di colmare quel silenzio che si era creato.
-Gia’.- risposi, continuando a camminare nella mia direzione.
-Hai intenzione di continuare a ignorarmi o vuoi per una volta comportarti da adulta?- disse, fermandosi e incrociando le braccia.
Mi fermai e lo guardai male, molto male.
Sbaglio o mi aveva dato dell’infantile?
Lui a me?
No, parliamone.
-Chi sarebbe l’infantile?- dissi, abbastanza esasperata dal suo modo di fare.
Cavolo, gli avevo praticamente detto tutto cio’ che provavo nei suoi confronti e gli avevo anche chiesto espressamente di uscire dalla mia vita. E lui?
Ovviamente lui doveva continuare a infastidirmi dandomi, tralaltro, dell’infantile.
Idiota.
-Tu.- disse, assumendo la mia stessa posizione e un’aria di sfida.
Angie stai calma, non commettere un genocidio e vai verso la tua auto.
-Non so poprio che cosa fare con te..- disse, restando indietro e alzando la voce per farsi sentire.
-Niente, anzi, puoi provare a sparire.- dissi, continuando a camminare e avvistando la mia auto ed entrandoci dentro.
Okay, forse ero stata un pochino, ma giusto un pochino, troppo “aggressiva”.
Ma che cosa avrei potuto fare?
Il modo migliore per dimenticarlo sarebbe stato questo, spero.
 
 
POV German
 
Tornai a casa adirato, molto adirato.
Io cercavo in tutti i modi di riallacciare il nostro rapporto, anche per il bene di Violetta, e lei mi trattava in quel modo?
Questa volta si era davvero superata.
Okay che questo e’ nulla rispetto a quel che le ho fatto passare io, ma quel che e’ troppo e’ troppo.
-Qui qualcuno e’ stato scaricato…- disse Roberto sorridendomi e uscendo dallo studio.
-Non ti ci mettere anche tu.- risposi, sedendomi arreso sul divano.
-Da quel che mi avevi raccontato e’ abbastanza palese la sua reazione.- disse, accomodandosi vicino a me.
-Tale da ignorarmi e comportarsi da persona altamente infantile?- dissi, guardandolo male.
-Oh certo, perche’ lei e’ l’unica che soffre e ci sta’ male!- dissi, alzandomi di scatto e senza dare il tempo a Roberto di controbattere.
-Perche’ non dici alla diretta interessata queste cose?- disse con un tono molto calmo.
-Per poi essere sempre colui dalla parte del torto? No grazie.- dissi serio.
-Voi due siete cosi’ complicati…- disse Roberto sbuffando.
-Grazie, me n’ero un tantino accorto!- risposi, sorridendo divertito.
In effetti eravamo complicati, molto.
Sbagliati, ancora di piu’.
Diversi, non ne parliamo.
Eravamo come due rette parallele che non si incontreranno mai.
La cosa piu’ buffa?
Non ho mai amato nessuno, a parte Violetta, come lei.
Il problema?
Lei ormai era stanca di provarci e come darle torto.
Ma non potevamo lasciare tutto cosi’, dovevamo risolvere la situazione una volta per tutte o si o si.
Dire le cose e poi ignorare una persona non equivale a risolvere il problema.
 

 
Un colpo.
Due colpi.
Tre colpi.
Qualcuno stava bussando alla porta ma ero troppo assonnata per andare a vedere ci era.
Quattro colpi.
Cinque colpi.
Dio, che fastidio.
Mi alzai e sbuffando andai verso la porta, aprendola.
-Se Maometto non va dalla montagna, la montagna va da Maometto!- disse Violetta sorridendo e con in mano un sacchetto.
-Ma la montagna non poteva aspettare che Maometto si svegliasse?- dissi, facendola entrare e chiudendomi la porta alle spalle.
-Ottima osservazione, ma in questo caso Maometto sarebbe arrivato tardi allo Studio e la montagna non vuole questo!- disse, sorridendomi dolcemente.
Mi limitai a sorriderle e poi mi avviai vero la camera da letto, bisbigliando un “mi rendo presentabile e arrivo”.
Al mio ritorno, trovai una Violetta che apparecchiava il tavolo per la colazione.
-Non oso nemmeno immaginare la faccia di Olga quando ha saputo che non facevi colazione a casa.- dissi, sorridendo divertita.
-In effetti ho lasciato questo compito a papa’.- disse, facendomi l’occhiolino.
Ah, perche’ oltre a rompere alla gente sapeva anche fare altro?
-Inoltre e’ anche molto dispiaciuta del fatto che non hai assaggiato la sua torta al cioccolato, la nuova ricetta con cuore di cioccolato bianco.- disse, con sguardo sognante pensando alla torta.
-Allora vedro’ di fare un giro da quelle parti..- dissi, cercando di non farle notare quanto mi mancasse la felicita’ e la gioia di casa Castillo.
-Certo che tu e papa’ siete proprio strani questi giorni…- disse, addentando il suo cornetto alla Nutella.
-Scusa?- risposi, facendo finta di non capire.
-Avete litigato dinuovo?- chiese, guardandomi male.
-Forse.- risposi, facendole l’occhiolino.
-Sei consapevole del fatto che alla fine riusciro’ comunque a capire il motivo, vero?- disse, con fare investigativo.
-Sono solo consapevole del fatto che, se non ci sbrighiamo, non arriveremo mai in tempo a lezione.- dissi, guardando l’orologio e iniziando a sparecchiare.
-Tanto io lo so che alla fine vi metterete finalmente insieme e tutti saremo felici e contenti.- disse, avviandosi verso la porta e aspettandomi.
Ignorai il suo commento e la raggiunsi.
Io e suo padre felici e contenti? Mai.
 
*Angolo Autrice*
Okay, e' sono tipo mesi che non aggiorno ma non ho davvero avuto il tempo materiale per farlo.
Scusatemi anche per la lunghezza del capitolo, ma non avevo molto ispirazione e, prima di rovinarlo completamnete, ho preferito lasciarlo cosi'.
Inoltre, ci stiamo anche avvicinando verso il finale della storia e "molti nodi iniziando a venire al pettine".
Prometto che aggiornero' molto piu' spesso.
Kiss, BlackSong00.
   
 
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