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Autore: Bunny05    16/06/2015    3 recensioni
Martina Stoessel - Jorge Blanco
" 《 Dice una calda e sensuale voce maschile. Alzo lo sguardo e vedo due grandi occhi verdi. 》"
Cosa succede quando due regazzi tanto diversi si incontrano? Tutto può cambiare la realtà, una ragazza forte e passionale si scontra con il classico ragazzo che non prova sentimenti, ma cosa succede quando i sentimenti entrano in gioco, quando il destino fa di tutto per avvicinarli. L'amore è il sentimento più forte e più pericoloso di tutti, l'amore gli cambierà la vita.
Amicizia, divertimento, pericoli, tensioni e amore si concentrano in questa storia di due ragazzi destinati ad incontrarsi.
"L'amore è un fulmine, non si sa dove cade finchè non è caduto "
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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Destinati a stare insieme ( The End )
 
Sono appoggiata alla porta e mi tengo le gambe al petto, sono triste, esausta e arrabbiata per tutto questo, vorrei solo che non fosse successo nulla, perché sono così stupida? Perché ho creduto che Jorge potesse farmi del male? Alex e Sophia sono sempre stati d’accordo e mi domando da quanto tempo, mi sono sempre chiesta come avrebbe fatto a dividerci se era chiuso in quell’istituto e la risposta c’è l’avevo sotto il naso. Maledetta me e le mie insicurezze, mi alzo e inizio a camminare avanti e in dietro, indosso il vestito di scena, quello di Podemos, è un abito bianco con le spalline e uno scollo squadrato, è attillato, davanti è corto e dietro ha una coda morbida lunga che arriva fino ai piedi dove indosso i miei stivaletti con il plateau alto, mi guardo e penso che fra 5 minuti dovrei cantare con Jorge, cosa penserà quando non mi vedrà arrivare? Che mi sono tirata indietro ancora una volta? Il mio cuore accelera e con lui anche il mio respiro, penso che ho bisogno di Jorge, del suo amore e lui e solo lui può farmi stare bene come voglio. Mi siedo su una sedia e prendo una chitarra, inizio a cantare Podemos e penso a lui, al mio più grande amore, credo di non poter più vivere senza lui, senza vedere il suo sorriso e i suoi occhi, il ragazzo che mi fa sentire al sicuro, che sa farmi ridere e rendermi felice, perché l’ho lasciato andare? In questo momento la canzone starà per iniziare, chissà cosa starà pensando Jorge, vorrei piangere ma la rabbia me lo impedisce, vorrei rompere tutto, fisso le mie mani tremanti e penso che ormai Sophia ha ottenuto ciò che voleva. Ad un certo punto sento qualcosa sbattere contro la porta, << Sophia se sei tu aprimi! >> urlo << Non puoi fare così >>, sento la serratura scattare, afferro la maniglia della porta e la apro, non faccio in tempo a vedere chi mi ha aperto che qualcuno mi abbraccia, un abbraccio forte e pieno di preoccupazione ma anche d’amore, lo riconosco dal contatto e anche io lo abbraccio, il mio Jorge è venuto a salvarmi. << Stai bene? >> chiede sciogliendo l’abbraccio e afferrarmi il viso con le mani, << Si credo >> dico confusa << Come hai fatto a sapere che ero qui? >> domando, << Non lo sapevo >> risponde, io lo guardo con una faccia confusa, << Quando ho visto Sophia sul palco, mi ha detto che te ne eri andata e che avrei dovuto cantare con lei... >> io continuo a fissarlo << Non gli ho creduto >> dice per poi fissarmi dritta negl’occhi, io deglutisco sonoramente e faccio un passo indietro perché non riesco a resistere a lui e ai suoi occhi che mi guardano con amore, << Mi hai detto che avresti cantato con me, se era vero che te ne eri andata non credo che avrei cantato con lei comunque >> lui piega di poco la testa e continua a guardarmi << Sei sicura di star bene? >> domanda, << Tu non gli hai creduto? >> dico a voce bassa, << No Martina! Io la conosco meglio di te e so che non devo fidarmi delle sue parole >>, << Io invece l’ho fatto! >> dico << I-io gli ho creduto >>, sto fissando il pavimento con la testa bassa e sento Jorge prendermi la mano, di colpo alzo la testa per fissarlo, << Non importa, non ho mai smesso di amarti >> dice con un piccolo sorriso, << Ora andiamo a cantare la nostra canzone! >> dice e insieme ci avviamo verso il salone dello spettacolo, mentre ci avviamo io mi fermo di colpo << Che hai? >>, << Alex >> dico, << Alex cosa Martina? >> il suo tono cambia e diventa preoccupato, << Alex e Sophia erano d’accordo nel separarci, lui mi ha chiamato poco tempo fa! >>, << Come? >> domanda << Perché non me l’hai detto o non l’hai detto a nessuno? >>, << Perché ho controllato e lui era la pensavo che mi avesse detto che ci avrebbe separato solo per farmi paura e invece usava Sophia l’ho scoperto solo quando mi ha chiuso qui dentro >> faccio un respiro profondo, lui mi accarezza dolcemente il viso << Nessuno ti farà più del male ok? Dopo lo spettacolo andiamo a denunciare tutto questo >> dice, io annuisco con la testa e mano nella mano ci dirigiamo verso i camerini. << Grazie a dio state bene >> urla Mechi, << Martina dove eri finita? >> chiede Clara, dopo una spiegazione veloce lei ci spinge sul palco, << Dai che tocca a voi ho già dovuto inventare qualcosa per far passare il tempo e siamo arrivati alla fine quindi lo chiudete voi lo spettacolo >>. Quando io e Jorge saliamo sul palco tutti gl’occhi sono puntati su di noi, le luci sono soffuse e sullo sfondo lo schermo proiettava petali di fiori, la musica comincia e noi iniziamo a cantare, si sente tutto l’amore che c’è tra di noi, gli spettatori sono in completo silenzio ad ascoltarci, Jorge mi prende piano la mano mentre cantiamo, vedo le mie amiche piangere lì davanti sotto il palco e i ragazzi sorridere e darsi il cinque, Hilary mi guarda e mi fa un piccolo e dolce sorriso. Alla fine della canzone io e Jorge siamo veramente troppo vicini, lui mi sta guardando e io non riesco più a muovermi, lo vedo sorridere appenda e poi le sue labbra sono sulle mie, dall’alto scendono dei petali di fiori rossi, gli spettatori scoppiano in un fragoroso applauso, tra le urla, il chiasso che la gente fa io riesco solo a sentire tutto l’amore che ho per Jorge. Quando le sue labbra si staccano dalle mie inizio a focalizzare cosa sta succedendo intorno a noi, Jorge sorride piano a me e poi guarda tutte quelle persone applaudire e io con lui.
 
Siamo a casa, domani qua ci sarà una festa di inizio estate con tutta la famiglia e gli amici, dopo lo spettacolo Sophia è stata portata via dalle forze dell’ordine e anche lei farà parte di un istituto per giovani con problemi e ad Alex hanno allungato la permanenza all’istituto ancora per un anno, grazie anche a Hilary che ha testimoniato tutto, l’ho ringraziata molto anche se all’inizio era contro di me, forse era solo manipolata da Sophia perché mi è sembrata una brava ragazza, ha capito che tutto quello era sbagliato e ha deciso di aiutarmi, una seconda possibilità si dà a tutti, io sono felice finalmente non c’è più nessuno a darmi il tormento. Sono nella camera di Lodo dopo essermi fatta una doccia, non ho ancora parlato con Jorge del bacio, ovvio che voglio stare con lui ma almeno dobbiamo parlarne. Sono agitata e vado avanti e indietro nella stanza di Lodo, cosa dovrei fare? Andare o non andare a dormire da Jorge? Non siamo tornati insieme non posso andare da lui così dobbiamo parlarne penso tra me e me. Sento qualcuno aprire la porta e penso sia Lodo, << Finalmente sei arrivata! Cosa dovrei fare andare o no da Jorge a dorm… >> quando mi volto vedo che non è Lodo ma Jorge, lui mi guarda e sorride, si avvicina piano a me e quando è vicinissimo mi fa un sorriso beffardo, io lo guardo confusa, poi mi mette un braccio intorno alla schiena e mi afferra le gambe e io mi ritrovo tra le sue braccia come una principessa, ho il viso talmente vicino al suo che ogni impulso del mio corpo mi dice di baciarlo, cerco di regolare il mio respiro e credo di essermi morsa un labbro perché lo vedo sorridere maliziosamente. Piano esce dalla stanza e siamo nel corridoio, << Dove mi stai portando? >> domando, << Dove dovresti essere >> dice, con la schiena spinge la porta di camera sua che è socchiusa e entra, mi appoggia a terra e si gira per chiudere la porta alle sue spalle. << Noi dovremmo parlarne prima! >> dico, sono talmente nervosa, mi sento come se fosse la prima volta che sto qua da sola con Jorge, << Si è vero dobbiamo parlarne >> dice mentre si avvicina sempre di più a me, << Cosa vuoi dirmi allora? >> chiede ad un centimetro dal mio viso, << C-che, dobbiamo pensare bene a come aggiustare tutto questo >> dico, il mio cuore sta impazzendo, siamo talmente troppo vicini che sono confusa, tutto il mio corpo mi sta dicendo di saltargli addosso ma devo riuscire a trattenermi, mi mordo ancora il labbro mentre aspetto che mi dica qualcosa, sorride ancora << Ok e cosa vuoi fare? >> la sua voce è lenta e sensuale, << I-io non lo so ma senti Jorge noi dobbiamo pensar… >>, sorride sempre più forte e poi posa le sue labbra sulle mie e io non riesco a resistergli, rispondo al suo bacio con passione, passo le mie mani tra i suoi capelli, sento i suoi sorrisi sulla mia pelle, << Non sai quanto mi sei mancata >> dice, nei suoi occhi verdi una scintilla di felicità di accende, << Anche tu >> dico senza fiato, << Non ti lascerò mai più andare via da me >>  esclama mentre continua a darmi dei piccoli baci su tutto il viso,  io sorrido felice di tutto questo. << Quindi dormi con me? >> domanda << Ho davvero bisogno di sapere se tornerai a dormire con me >>, io lo fisso per un po’ senza dire nulla << Si >> dico infine piano, sento la sua felicità esplodere in tutta la stanza, << Ti amo! >> dice guardandomi dritta negl’occhi << Ti amo davvero >>, vorrei piangere dall’emozione di questo momento << Anche io ti amo >> dico sorridendo un po’ imbarazzata ma felice. Ci sdraiamo nel letto e lui inizia ad accarezzarmi e coccolarmi, poco dopo mi sdraio sopra di lui, << Quanto mi mancava >> dico senza pensarci, << Ti mancava dormire sopra di me? >> domanda confuso, io alzo la testa e gli sorriso << Si >> dico, << A me mancava tutto di te >> dice finto arrabbiato, io rido e la sua felicità aumenta. Le sue mani vanno su e giù sulla mia schiena e quei movimenti mi fanno venire i brividi, di nuovo senza rendermene conto mi mordo il labbro, << Tinita sei sempre la solita >> afferma guardandomi ridacchiando, io inizio a dargli tanti teneri baci su tutto il viso e sul collo, alla base di esso gli do dei piccoli morsetti, << Martina non ho molta resistenza in questo momento, sai è da qualche settimana che non ti ho e… >>, << Shh >> dico e sorrido, gli alzo piano la maglietta e poi continuo a dargli quei piccoli baci anche sul petto e sulla pancia. Lui mi getta sul lato e poi lo ritrovo sopra di me, << Sono sempre io il più forte qui non è cambiato nulla >> dice ridacchiando, gli metto le mani intorno al collo e inizio a baciarlo appassionatamente, afferro la sua maglietta e gliela tolgo, ormai sono in preda alla passione voglio Jorge Blanco e tutto quello che è successo me lo fa desiderare ancora di più. Piano piano, come una carezza inizia a spogliarmi, lo sento sempre sorridere, credo che Jorge in questo momento sia la persona più felice del mondo lo percepisco, così dolcemente finiamo nel nostro mondo di passione. Sono nuda sotto le coperte siano sdraiati sul fianco uno difronte all’altro e Jorge mi guarda dolcemente negl’occhi mentre mi dà delle piccole carezze sul volto, << Sei felice? >> chiedo sorridendo, << Si molto Tinita! >> risponde << Sei tu che mi rendi felice, nessun’altro >>, il mio cuore si riempie di gioia << Non sai quanto è bello riaverti qui a dormire con me >>, << Anche io sono felice di essere qui con te >> gli dico << Non voglio perderti mai più! >>, << Non succederà perché noi siamo destinati a stare insieme >>, le parole di Jorge invadono la mia mente, io e lui siamo destinati a stare insieme ed è vero, tutto quello che c’è stato tra di noi dall’inizio ci ha portato qui, era destino che ci incontrassimo e che ci saremmo innamorati l’uno dell’altro. Mia madre è in parte a me, << Io sono sempre stata con te Martina >>, in quel momento capisco che non dovevo cercare mia madre ne salvarla perché lei è sempre stata dentro di me, nel mio cuore, non mi ha mai lasciato veramente. Sento le risate di Sophia e Alex rimbombare, << Ti aiuterò >> esclama mia madre guardandomi negl’occhi, mi afferra una mano e insieme andiamo verso di loro, << Che volete fare? >> ride beffarda Sophia, << Voi non conoscerete mai il vero amore! >> ribatte arrabbiata mia madre, ad un tratto un luce inizia a formarsi nel punto in cui io e mia madre ci teniamo per mano, << L’amore è il sentimento più forte >> dice lei guardandomi << Non smettere mai di crederci >> piano mi sorride mentre quella luce diventa sempre più grande e luminosa, riesco quasi a percepirne la forte l’energia, << Che state facendo? >> domanda Alex infuriato, << Farvi scomparire dalla mia vita >> rispondo arrabbiata e sicura di me, ora che ho capito, ora che so che mia madre è sempre stata con me mi sento più forte. << No >> urla Sophia, << Non potete farlo! >>, << Invece si >> a rispondere è mia madre << Non mollare Martina >> dice poi rivolta verso di me, in una frazione di secondo quella grande luce di energia invade tutto quel posto. Mi accascio a terra esausta, quando mi accorgo che quel posto ha ripreso vita capisco di essere nello stesso posto in cui ho incontrato Jorge e Sophia e Alex sono spariti. Mia madre è di fianco a me e mi appoggia una mano sulla guancia per accarezzarmela, << Sei stata brava tesoro mio >> dice con un piccolo ma dolce sorriso, << Jorge >> dico ricordandomi di lui, << Non ti preoccupare tesoro >> vedo mia madre guardare qualcosa dietro di me, quando mi volto anche io vedo Jorge sorridermi, velocemente lo abbraccio, << Dov’eri? Come stai? Che ti è successo? >> domando velocemente, << Sto bene >> e lo vedo sorridere a mia madre, << L’unico modo per farti trovare tua madre era farmi prendere, dovevi capire da sola che lei è nel tuo cuore >> io guardo Jorge confusa, << Fidati di lui Martina >> mia madre mi si avvicina e mi prende per mano, << Io starò sempre con te qui >> dice indicando il mio cuore.
 
Sono in giardino con le ragazze a preparare la nostra festa, Alba sta gonfiando i palloncini ed è tutta rossa in faccia poco dopo Facu la raggiunge per aiutarla, Lodo, Cande, Ruggero e Xabi stanno mettendo le decorazioni, Jorge e Diego sono andati a comprare le ultime cose per la festa, gl’adulti sono dentro casa a parlare con Rosa di cosa è meglio far da mangiare, credo che Rosa si sia presa una cotta per Roberto, io sono con Mechi a preparare la tavola e non perde l'occasione di fare domande, << Allora? >> mi guarda lei maliziosa << Avete fatto la pace? >> chiede, << Oh Machi sei sempre la solita >> la guardo ridacchiando, tutte le ragazze ci raggiungono appena finiscono di fare le loro cose, i ragazzi sono andati a prendere gli strumenti nella sala della musica, << Lo sappiamo che avete fatto la pace e anche come >> mi guarda Cande, << SiSiSi >> saltella Alba felice, io guardo Lodo perché è l’unica a cui ho detto cosa è successo stanotte, << Prova te a nascondere qualcosa a Mechi! >> mi dice Lodo incrociando le braccia al petto, infondo ha ragione è impossibile nascondere le cose a Mechi, << Ok, abbiamo fatto la pace contente? >> domando, << Si Molto >> e tutte mi abbracciano. Dopo mezz’oretta vedo Jorge ritornare appena mi vede mi sorride e viene verso di me, << Eccola qua la mia dolce metà >> mi sorride e mi cinge la vita dal dietro e mi dà un piccolo bacio sul collo, io gli sorrido e mi volto per baciarlo, quando il bacio finisce vedo tutti i nostri amici che ci fissano e io li guardo male, << Che avete? >> domando, << Era ora, non sopportavamo più tutte quella situazione >> sbotta Ruggero che si prende una gomitata da Cande, << Già siete fatti per stare insieme quindi stateci >> alza le spalle Diego che è abbracciato a Lodo << Io non so come farei senza di lei >> continua guardandola negl’occhi e lei piano gli posa un bacio sulle labbra, << Ok, Ok che momenti sdolcinati >> dice Mechi e Xabi subito dopo la raggiunge, << Dai che ti piacciono anche a te queste cose >> gli dice mentre gli dà una carezza << Si è vero  >> dice lei un po’ imbarazzata e noi ridacchiamo, poi notiamo Alba e Facu fissarsi, li guardiamo per un po’ << State bene? >> domanda Cande, << S-si >> risponde Alba distogliendo lo sguardo da Facu imbarazzatissima. E’ finalmente sera, sono in camera mia con le ragazze e mi sto vestendo, indosso un vestito morbido corto, ha le spalline fini e la scollatura a V, è bianco, alla vita ho un cinturino marrone e dei sandali bassi dello stesso colore, mi trucco un po’ e lascio i capelli sciolti un po’ spettinati, piano apro il mio porta gioie e sfilo la collana che Jorge mi ha regalato al compleanno, la stringo nella mano e ripenso a lui, << Devo mettertela? >> domanda dolcemente Lodo, << Si Grazie >> sorrido piano. Quando siamo pronte e stiamo uscendo dalla stanza le fermo tutte << Aspettate! >> dico, << Che c’è? >> domanda Mechi confusa, << Io volevo dirvi che siete le migliori amiche che io potessi avere, senza di voi non so se sarei riuscita a superare tutte le cose che sono successe quest’anno, voglio ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me, siete uniche al mondo! >> dico con le lacrime agl’occhi << Non desideravo amiche migliori di voi >>, Mechi sta letteralmente piangendo, Lodo ha la pelle d’oca, Cande e Alba sono abbracciate una all’altra con gl’occhi lucidi, poi tutte insieme mi abbracciano, << Anche per noi sei unica Martina >> dice Cande, << Già ti vogliamo molto bene >> ribatte Alba, << E ci saremo sempre per te >> Machi mi sorride ancora con le lacrime agl’occhi, << Promesso >> continua poi Lodo tenendomi una mano << Ora è meglio andare se no finisce che iniziamo tutte a piangere >> continua poi lei e noi tutte ridacchiamo felici. Scendiamo in giardino dove tutti ci stanno aspettando, << Ciao tesoro mio come sto? >> domanda nervoso mio padre, << Bene, perché ti importa è una festa tra di noi? >> domando confusa, << N-no così per sapere >>, << Che ti succede papà? >> chiedo con uno sguardo interrogativo, << N-nulla >> balbetta, Clara arriva alle spalle di mio padre e lui si gira per sorriderle, lei è splendida in quel vestito morbido nero a fantasia di fiori, corto, in testa porta un cappello di paglia, lei mi guarda << Tutto bene? >> domanda a mio padre anche lei deve aver notato la sua agitazione, << S-si benissimo >> dice e si allontana per andare verso i ragazzi, Jorge mi guarda e mi sorride e io lo ricambio << Sta bene tuo padre? >> domanda Clara distogliendo il mio sguardo da Jorge, << Non lo so, davvero non l’ho mai visto così agitato >>, << Anche Vittorio e Isabella continuano a sorridermi e a guardarmi >> mi dice a bassa voce, << Strano! >> la guardo con una faccia buffa, << Già >> ribatte con una faccia stranita. Poco dopo Jorge viene verso di me, poi lo vedo fissare la collana che ho al collo e sorride piano << Sei bellissima >> dice sembra quasi imbarazzato, << Lo so >> dico ridacchiando mi avvicino piano e gli do un dolce bacio sulle labbra, sorride << Sono felice >> dice << Abbiamo tutta l’estate da passare insieme >>, << Si insieme >> dico sorridendo gli metto le mani intorno al collo e lui continua a sorridermi, << Che hai? >> dico sorridendo << Mi nascondi qualcosa >> e gli do una piccola pacca sul braccio, vedo i nostri amici dietro di me avvicinarsi e mi giro a guardarmi, << Si può sapere che avete? >> li guardo allargando le braccia, << Tieni >> mi giro verso Jorge che mi sta porgendo una busta, io lentamente la prendo e continuo a guardare prima Jorge e poi i miei amici che sorridono come dei bambini, << Mi state spaventando seriamente >> dico, mentre apro la busta << Stai zitta e guarda >> borbotta Diego. Dalla busta tiro fuori due biglietti aerei, guardo Jorge e poi riguardo i biglietti, << Andiamo in Francia? >> chiedo senza parole, non riesco a staccare gl’occhi da quei due pezzi di carta che ho davanti, << Due settimane in Francia, Prima andiamo 4 giorni a Parigi e il resto delle vacanze in Costa Azzurra >> dice lui calmo e con un gran sorriso, << Io e te? >> chiedo, << Io e te… e tutti loro >> dice indicando tutti i miei amici, voglio urlare dalla felicità << Davvero? >> dico, << SI >> dicono tutti, io mi getto su di Jorge e lo abbraccio poi abbraccio tutti gl'altri, sono così felice che potrei volare, finiti i cinque minuti di baldoria con i miei amici abbraccio Jorge e gli do un bacio, << Sai che sai rendere la mia vita unica e speciale >> gli dico, << Tu la mia >> risponde, stavolta è lui ad avvicinarsi per darmi un bacio, uno di quelli lunghi e passionali, << Ehi voi due andateci piano, sei comunque mia figlia Martina >> dice mio padre e io inizio a ridere << E vedete di fare i bravi quando andrete in Francia, non voglio diventare nonn… >>, << No papà ti prego smettila di parlare >> dico, << No Martina tu devi capire che io mi preoccupo… >>, << Si ma non puoi dire queste cose >> e inizio a bisticciare comicamente con mio padre mentre Jorge ci guarda ridendo.
 
Siamo tutti a tavola e stiamo cenando, << Rosa siediti con noi >> dice Vittorio, << Oh no davvero! >> risponde lei, << Invece si Rosa >> dice dolcemente Isabella << Sei parte della famiglia >>, Rosa arrossisce un po’ e imbarazzata si siede al tavolo, ci sono un sacco di cose da mangiare Rosa ha superato se stessa, << Allora quando partirete per la Francia? >> domanda Clara, << A metà Luglio >> risponde Lodo agitata << Ho sempre voluto andare in Europa! Credo che ogni anno andrò in uno stato diverso >>, << L’anno prossimo potremmo andare in Italia >> parla Ruggero << Così vi mostro il mio paese, beh tranne a Tini che la già visto >> dice, << Martina ricordati di ripassare un po’ il francese che mi ricordo che facevi fatica ad impararlo quando eravamo in Francia >> sento mio padre dire, << Io l’ho imparato benissimo il francese papà, sei tu che non riuscivi ad impararlo >> lo rimprovero, << No ti sbagli >> ribatte lui, << Invece no io non sapevo imparare bene il tedesco, ma papà cos’hai? Non ci sei con la testa! >>, << C-cosa no io mi sarò confuso scusa >> dice e poi beve un sorso d’acqua. Finalmente è l’ora del dolce, << IO DEVO DIRE UNA COSA >> urla mio padre alzandosi dalla sedia e tutti lo guardiamo, << Io volevo ringraziarvi tutti, per essere stati una famiglia e degl’amici eccezionali per mia figlia, siete persone straordinarie e Vittorio sa benissimo come la penso su tutti voi, ma c’è una persona che è veramente diventata molto importante per me e che mi ha riaperto il cuore cosa che credevo impossibile >> Clara capisce che sta parlando di lei e arrossisce sgranando gl’occhi, tutti guardano mio padre per capire a dove volesse arrivare, << Clara >> dice piano << Sei una donna incredibile, sei perfetta e non c’è una singola cosa che cambierei di te per questo >> vedo mio padre infilarsi la mano in tasca e inginocchiarsi davanti a lei e trattengo il fiato, << Vuoi sposarmi? >> dice. Clara guarda mio padre incredula, tutti sono in silenzio, poi lei si volta verso di me e io le sorrido, << Si >> dice fissandolo, tutti applaudono battono le mani contro il tavolo e urlano per la gioia di quel momento. Io vado ad abbracciare mio padre e Clara come tutti quelli che sono presenti, << Cantiamo >> dico ai ragazzi, Facu va a prendere il Mixer e lo collega all’elettricità, fa partire la base di Euforia e tutti noi ragazzi ci mettiamo a cantare e a fare la coreografia. Festeggiamo per tutta la notte, abbiamo cantato, riso, giocato, la serata più bella di tutta la mia vita. A una certa ora gli adulti ci salutano e vanno a dormire, i ragazzi rimasero li ancora per qualche ora e poi anche loro andarono a casa tutti felici e gioiosi, << Vieni con me >> dice Jorge, << Dove? >> chiedo, << Fidati >> mi guarda con i suoi occhi verdi e io non posso far altro che fidarmi di lui, gli afferro la mano che mi porge e iniziamo a camminare finché arriviamo dietro la casetta della piscina, noto un dondolo tutto ricoperto di fiori bianchi, guardo Jorge e poi mi dirigo verso quel meraviglioso dondolo, piano mi siedo sui cuscini bianchi e inizio a dondolare, Jorge sorridendo si avvicina a me, << Ti piace? >> chiede, << Si >> e anche lui si siede in parte a me sul dondolo, appoggio la mia testa sulla sua spalla, gli afferro la mano e guardo il cielo pieno di stelle e una luna enorme, piano sorrido << Ti amo >> dico a Jorge guardandolo negl’occhi che alla luce della luna assumevano un colore più profondo, << Anche io >> risponde. Ripenso a tutto quello che è successo, l’accademia è finita, sono contenta di aver conosciuto persone meravigliose Vittorio, Isabella, Rosa, mio padre è felice con una donna meravigliosa Clara non avrei voluto di meglio per lui, i miei amici sono straordinari, sono la mia forza il mio sostegno, Lodo per me è una sorella su cui contare sempre e poi c’è lui, la cosa più straordinaria di questo mondo, Jorge è riuscito a entrare nel mio cuore, nelle mie vene, non posso più pensare a una vita senza di lui, tutto quello che mi fa sentire va oltre a tutto quello che credevo di poter provare. << Stiamo qua a guardare le stelle? >> dico sorridendo a Jorge, << Qualsiasi cosa per te >> dice, dolcemente ci baciamo sotto quel cielo stupendo, niente e nessuno ci avrebbe più allontanato. Un momento magico che vorrei durasse per sempre.
 
   
 
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