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Autore: Spleen89    16/06/2015    6 recensioni
Una storia semplice. Emozioni, gesti e piccole avventure di una quotidianità mai banale, ma intensa. Oscar e André dall' infanzia alla maturità. Cercando di rivivere insieme a voi quello che sarebbe potuto accadere tra gli spazi bianchi dell' anime e del manga. Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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[Oscar]
 
Era uno stupido, completamente stupido  quel Grandier! Quasi quindici anni di cocciutaggine! Non sopportava questo dannato silenzio! Non sopportava di vederlo messo alla gogna! Lì al centro del cortile antistante le stalle, a petto nudo, piegato e con le ginocchia che iniziavano a sanguinare. Ci sarebbe stato un’ intera notte. Di certo almeno non avrebbe sofferto il caldo. Quella era la vecchia gogna di palazzo Jarjayes che non veniva più usata da decenni… ormai questo  genere di punizione per i servi era giudicata una cosa superata, almeno dal Generale che non amava punire la servitù, semplicemente preferiva mandare via direttamente chi tradiva la sua fiducia. Eppure stavolta si era deciso ad usare i vecchi strumenti di tortura. Di certo non avrebbe potuto cacciare André, il nipote di Nanny, il ragazzino a cui aveva affidato il suo erede!
 
 Oscar, solo parecchie ore dopo il fattaccio, aveva saputo dal vecchio Gerard che André, il buono e caro ragazzino dagli occhi di cerbiatto, aveva ad un certo punto preso a pugni Pierre. Il perché il vecchio stalliere non lo sapeva. André prima di iniziare a prendere a pugni Pierre stava conducendo alla stalla due nuovissimi purosangue ancora non addestrati che erano costati parecchio al Generale. Poi ad un certo punto il ragazzone con i capelli rossi si era avvicinato ridacchiando dicendogli qualcosa che evidentemente lo aveva scosso così tanto da sconvolgerlo a tal punto da farlo reagire in malo modo, lasciando andare le redini dei cavalli e saltando addosso a Pierre. Il cancello del palazzo era malauguratamente aperto e i cavalli spaventati dalla rissa erano scappati. Il Generale stava rientrando proprio il quel momento dal medesimo cancello e la sua carrozza aveva rischiato di essere travolta dai due purosangue. Non era successo fortunatamente. Nel mentre il vecchio Gerard era corso a separare i due e non era stato facile visto la determinazione  di André a non lasciare Pierre che cercava di rispondere ai pugni con poca fortuna. Il Generale, arrivato nel mentre davanti le stalle, aveva guardato furioso i due ragazzini ancora ansanti, con i vestiti strappati e la faccia gonfia e sanguinante. I due si erano bloccati in attesa della punizione che di sicuro sarebbe giunta di lì a poco.  Gerard poi le aveva raccontato di non sapere bene cosa fosse successo dopo perché il Generale lo aveva mandato insieme ad altri due uomini  a cercare i due cavalli. Oscar però aveva saputo il resto da Nanny che piangendo le aveva rivelato che non appena Gerard e gli altri erano tornati senza cavalli il Generale aveva deciso di fare mettere due vecchie gogne sul piazzale antistante le stalle e aveva predisposto che i due ragazzi ricevessero una punizione esemplare passandovi un’ intera notte. Aveva anche detto alla nonna che gli dispiaceva punire André che era sempre stato un ragazzo “diligente ed educato” così lo aveva definito, ma vi era stata una grave mancanza, aveva perso due purosangue costosissimi, addirittura aveva rischiato di essere travolto. Non poteva non punirli! E doveva punirli entrambi! Senza alcun trattamento di favore. Nemmeno la nonna però sapeva il motivo della lite. E lei, Oscar, voleva saperlo, voleva saperlo ad ogni costo ed eventualmente infilzare l’asino.
 
André e Pierre erano stati messi alla gogna, senza aver cenato o bevuto, dopo il tramonto.  Oscar aveva saputo a cose ormai fatte del pasticcio combinato dal mollaccione. Aveva visto Colette rischiare, avvicinarsi al fratello e portargli un po’ da bere. Aveva deciso di rischiare anche lei con André. Si era avvicinata a lui con un po’ d’ acqua. Lui aveva bevuto, era rosso in viso ed evitava di guardarla negli occhi.
“ Mi dici  cosa hai combinato?”
“ Beh immagino tu lo sappia già curiosa come sei” aveva grugnito lui.
“ Sì, ma lo voglio sapere da te” insistette lei
“ Mi sono distratto e i cavalli, quelli nuovi, sono scappati”
“ Ti sei distratto? Con Pierre? Magari prendendolo a pugni, no? Guardami in faccia scemo almeno!”- chiese indispettita lei
“  Eh sì giusto, giusto. Hai visto sai tutto quindi vai via adesso o passerai guai.” – evitava di guardarla ancora
“ No! Ti sbagli André non so il perché! Tu non sei uno che attacca briga così … dimmi cosa ti ha fatto quello lì?”- disse lei indicando la seconda gogna con Pierre dentro
“ Niente Oscar! “
“ Ho detto che devi dirmelo! E devi farlo!”- disse insistente lei.
“ No! Non stavolta! Smettila di fare la padroncina dispotica e prepotente! Non te lo dirò!”- disse lui deciso, stavolta guardandola negli occhi.
 
 Ad Oscar non restò altro da fare che voltargli le spalle, fargli una linguaccia e andare via risentita.
 
Era uno stupido André! Stupidissimo!  Una punizione del genere! Un’ umiliazione del genere per colpa di una stupida lite…Ma perché si ostinava a non volerle dire il motivo? Cosa aveva fatto quella sorta d’asino dai capelli rossi per indurlo a picchiarlo? André sembrava deciso a non dirglielo… e André sapeva essere cocciuto quasi quanto lei alle volte, quella era una di quelle volte, Oscar lo aveva capito dallo sguardo deciso che le aveva rivolto. Ecco,  Oscar non lo avrebbe saputo mai! Doveva rassegnarsi! Anzi non gli  avrebbe rivolto la parola per qualche giorno, non lo avrebbe spinto a parlarle così facendo, ma almeno gli avrebbe fatto capire tutto il suo risentimento!
 
Lei fra una decina di giorni sarebbe dovuta partire per passare l’estate in Accademia militare. E sarebbe stata la prima volta senza lui. Aveva come la sensazione che al suo ritorno sarebbe cambiato tutto il suo mondo. Il Generale le aveva detto che alla fine di quell’estate ci sarebbero stati “ grandi novità” e “grandi cambiamenti”… Ora sarebbe partita arrabbiata, arrabbiata enormemente con lui, perché se André che tanto parlava di fiducia e legame unico, ora non voleva dirle il perché di quella stupida lite evidentemente qualcosa del loro mondo era già cambiata.
 
[André]
 
Quella testona continuava ad insistere e a guardarlo con quegli occhioni blu indagatori! Ma no! No, no e poi no. Non avrebbe mai rivelato il motivo per cui aveva preso a pugni quello stupido di Pierre! Quel… quel… maniaco! Se ne vergognava troppo. Sarebbe stato un segreto! Certo uno di quei segreti che costa caro mantenere visto che lei gli avrebbe tenuto il muso per giorni, proprio prima di partire per l’ Accademia militare!
Che umiliazione, poteva andare peggio se solo lei avesse scoperto il perché… ma Oscar non sarebbe riuscita a sapere nulla nemmeno tentando di chiedere al ragazzone dai capelli rossi che ora era accanto a lui a subire quella stessa assurda punizione… di certo quello scemo di Pierre non avrebbe parlato. Non gli conveniva.
Che idea quella del Generale… punirli con la gogna! Certo sarebbe potuto andare peggio, sapeva di padroni che facevano cose orribili per punire la loro servitù, anche per motivi ben più futili. Però non era giusto, non era per nulla giusto quella cosa così medievale! Che poi per giunta era colpa del Generale se era successo tutto quel trambusto! Sì ecco, colpa sua che nella sua idea folle aveva deciso di crescere una ragazza, con un corpo da ragazza come un uomo, facendole indossare vestiti da uomo. I pantaloni… una qualsiasi altra donna non avrebbe mai portato i pantaloni. Le donne portavano le gonne! Gonne ampie o meno ampie e lunghe. Gonnone dove avresti potuto nasconderci una sedia… e lui e Oscar spesso e  volentieri si erano nascosti da bambini sotto le ampie gonne di Nanny. Gonne grandi così grandi da nascondere tutto per bene! I pantaloni invece avevano quel maledetto vizio di fasciare i fianchi e… e sotto i fianchi…Era logico poi uno finisse per guardare se a portarli fosse una ragazza, con dei fianchi e …e… un “sotto i fianchi” da ragazza! Maledizione! A ripensarci André ricominciava ad arrossire.
Non che da qualche anno non si fosse accorto di alcune differenze tra lui ed Oscar, ma era convinto, in realtà sperava gli altri non se ne fossero accorti. Ormai da quasi un anno il demonietto portava delle fasce che le comprimevano le forme del petto, quelle che lei tanto odiava e disprezzava, ma che alcune rare volte dalla camicia bianca erano perfettamente individuabili. André aveva visto la nonna portarle ogni due giorni delle fasce pulite e stirate e aveva capito osservando meglio come Oscar avesse ovviato a quello che per lei doveva essere il problema più evidente. Ma i pantaloni…eh i pantaloni fasciavano tutto, ma nulla nascondevano. Dovevano essere per forza così aderenti dannazione? Questo era altamente pericoloso da vedere per qualsiasi ragazzino in fase ormonale acuta e questo André lo capiva, lo sapeva…lo sentiva.
 
“ Ehi André anche stamattina hai fatto l’amante premuroso e hai svegliato la tua padroncina con tanti baci?”
“ Pierre ma quanto parli! Lavora su!”- disse André accarezzando i due nuovi purosangue del Generale.
André sospirò andava avanti già da qualche annetto questa storia! All’inizio arrossiva poi aveva deciso di ignorarlo! Da quando Pierre lo aveva visto arrampicarsi nel balcone di Oscar non gli aveva dato tregua con le sue battutacce di cattivo gusto! Se solo le avesse sentite Oscar, poi, la reazione sarebbe stata imprevedibile. Un giorno o l’altro l’avrebbe messo a tacere.
“ Lavoro! Lavoro! Sei tu che fai solo qualche ora alla mattina per poi seguire la tua amata padroncina! Ahaahah. Ma ascolta…ascolta… parla col tuo amico… dove siete arrivati tu e quella?”
“ Quella si chiama Oscar e poi che vuol dire dove siamo arriva…”- la domanda gli si fermò in gola, avendo afferrato il vero senso della domanda. Arrossì.
“ Ahahahah. André sei un ingenuo! Fai troppo ridere. Ma in realtà so cosa cerchi di fare. Lo “stalliere amante mantenuto” dalla strana padroncina!  Non ti facevo così arrivista Grandier… così arrivista da arrivare al letto di Madamigella ! Ahahah”- rise  sguaiato.
“ Pierre stai esagerando! Intanto Oscar non è strana per nulla! E poi sei davvero maligno a pensare queste cose. Io e Oscar siamo cresciuti come fratelli…”- disse André sentendo la rabbia montargli dentro e stringendo con forza le redini dei due purosangue che stava conducendo alla stalla come se avesse in realtà voluto stritolare per bene il suo interlocutore che era veramente un cafone.
“ Ma per favore… tu e quella non siete mica fratelli! Poi non è da fratelli arrampicarsi sul balcone di lei ed entrare in camera sua a qualsiasi ora… Poi si vede come la guardi. Mentre passa tutta altera davanti a te tu la guardi in un modo amico… e vabbè lì mica hai torto! Ha un bel culo quella!”
Di tutto quel discordo André aveva afferrato quasi solo quelle ultime parole HA-UN BEL- CULO- QUELLA! Non aveva nemmeno capito come, ma aveva colpito violentemente Pierre al viso e anche quando il ragazzone fu a terra continuava…e continuava senza sosta. Non gli importava nemmeno del fatto che Pierre avesse iniziato a rispondere ai colpi.  Non poteva permettersi di dire quelle cose… non su di lei!  Non aveva nemmeno fatto caso ai cavalli che scappavano spaventati. Voleva solo farlo tacere.
 
E ora la vedeva allontanarsi altera, a passo sostenuto. Guardò lì dove i fianchi la fasciavano di più. Era una donna. Indubbiamente donna. Fino ad allora era stato quasi un segreto tra loro, una differenza irrilevante scoperta da due bambini presso un albero… Ma ora tutti potevano accorgersene guardandola bene. Ma la cosa che lo turbava di più era che lui se ne accorgeva, se ne accorgeva sempre!
 
 
 
 
Ciao, sono riuscita a pubblicare solo la prima metà del capitolo “ Appena prima di andare in scena” spero di poter aggiornare in settimana. Ad ogni modo il titolo si riferisce a quei mesi antecedenti l’ingresso di Oscar e André nel “mondo”, anzi per essere precisi a Versailles… un mondo totalmente diverso dal loro piccolo mondo protetto.
A presto

Ladysibilla
  
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