CAP.
1
CAMBIAMENTI
POV GINNY
Cammino con lo
sguardo sulle gambe che, movendosi, fanno ondeggiare la veste.
Non so dove sto
andando, so solo che ho bisogno di pensare a tutto tranne che a LUI.
Sono
giorni ormai che frequentemente penso a quegli occhi.
Non ne so il
motivo, quello che mi sconvolge è che so a chi appartengono
e continuo a
sperare che mi stia sbagliando.
Senza accorgermene,
poco prima del ritratto di Barnaba il Babbeo, vado a sbattere contro
qualcosa
che, afferrandomi, m’impedisce di cadere.
Non lo vedo in
faccia finché non sposto la rossa ciocca di capelli che mi
oscura la vista, ma
identifico comunque la persona che mi sorregge.
“Weasley, che
ci
fai qui?”
Quella voce, quei
capelli. Siamo vicinissimi. Vorrei scappare, correre fino a quando le
gambe non
mi sorreggano più. Ma la vista degli occhi del ragazzo, mi
hanno paralizzato le
ginocchia. È suo quel grigio tempestoso delle iridi che
tanto sogno e adoro.
“non sei
più capace
di rispondere? Eppure di solito le chiacchiere ti si
sprecano!”
Mi guarda
intensamente come cercando di scoprire la risposta senza che io
risponda.
Il suo volto
è
stanco e ingrigito ma rivela comunque un’innata eleganza e
bellezza.
“non parli?
Vabbè.
La prossima volta guarda dove cammini o ti farai male sul
serio.”
Fa per andarsene,
ma la mia piccola mano lo blocca afferrando la sua. Mi avvicino
fissandolo
indagatoria, un po’ addolcita dal modo in cui prima mi si
è rivolto,
apparentemente ignara del fatto che ci teniamo per mano. Draco sembra
notarlo
perché ci lancia un solo sguardo ma non ritrae la sua e
arrossisce un po’.
“come mai
l’ hai
fatto?”
Gli chiedo
impaziente.
“fatto
cosa?”
“come mai non
hai
lasciato che cadessi e perché mi hai detto di stare
attenta?”
“preferiresti
che
non l’avessi fatto?”
“no. Ma non
è da
te.”
“non
è da te
nemmeno spronarmi ad insultarmi e a comportarmi come il solito Malfoy
bastardo
e arrogante.”
“se rispondi
alla
mia domanda saprai la mia risposta alla tua domanda.”
“mi stai
minacciando?”
“forse.”
Ma qualcosa stava
succedendo nel biondo che di solito odiava me e la mia famiglia.
Sembrava, se
possibile, divertito dal mio comportamento.
POV DRACO
Il carattere della
ragazza, molto simile al mio, mi attrae, ma non è solo
quello.
Le mani della
Grifondoro, minuscole all’interno delle mie. Il suo esile
corpo vestito d’abiti
di seconda mano ma puliti e semplici. I suoi occhi, i suoi capelli.
“senti
oggi non è giornata, sono stanco.
Questo è il mio motivo. Il tuo?”
“perché
dovrei
dirtelo?!”
Un sorriso
scherzoso si stende sul volto solare della ragazza.
“Weasley!
Avevi
promesso.”
“davvero? Non
ricordo.”
“tu sei una
Grifona! Tu DEVI rispettare le promesse! Siamo noi serpi che possiamo
anche
fregarcene!”
“allora
vorrà dire
che oggi tu sei un Grifone e io una Serpe.”
Risponde
prontamente Ginny facendo la linguaccia.
“Ginevra!”
Entrambi ridiamo di
gusto, facendo sorprendere la rossa che non mi ha mai visto ridere.
“va bene. Ti
dirò
il motivo. Ero solo sorpresa del tuo comportamento. Ma mai quanto ora
che ti
vedo ridere con una Weasley.”
“e io allora?
Che ti
vedo ridere con un Malfoy?”
Ci guardiamo
nuovamente negli occhi, specchiandovici a vicenda.
Poi, senza sapere
cosa stia succedendo, l’uno si avvicina all’altra,
tirandosi per le mani,
ancora legate tra loro. Ci avviciniamo così tanto che
rimaniamo uniti attraverso
le labbra, l’emozione altissima, sento il calore salirmi fino
al cervello. Non
capisco più niente.
Poi la
realtà mi
blocca di colpo.
Così, come
se mi
fossi scottato con l’amore che stiamo provando, mi scanso
violentemente,
lasciando Ginny meravigliata e sbalordita. Mi appoggio al corrimano e
respiro
lento per riprendere fiato.
“ che cosa
hai?”
Chiede la ragazza
preoccupata.
“non si
può.”
“cosa non si
può?”
“noi. Non
possiamo…non possiamo…innamorarci.”
“perché
no?”
“perché
sono un
Malfoy e tu una Weasley.”
“questo che
c’entra?”
Chiede arrabbiata
incrociando le braccia sul petto e mettendo il muso.
“le nostre
famiglie
si odiano da secoli e…”
“ma noi non
ci
odiamo. Potremmo cambiare le cose.”
Lei è quasi
in
lacrime.
“tu ne
soffriresti
e anch’io.”
“soffrire di
cosa?”
Non ce la faccio a
vedere i suoi occhi così tristi e arrossati, allora corro
via verso il mio
dormitorio nei sotterranei, le parole di Ginny che m’
inseguono –soffrire di
cosa?-.
Lei non
sa……