Storie originali > Giallo
Segui la storia  |       
Autore: Yuyo    16/06/2015    0 recensioni
Un detective di cui non si conosce nulla sta passando le sue vacanze in giro per l'Europa, attirando omicidi e misteri da risolvere. Adesso si trova in un albergo tra le montagne, isolato dal resto del mondo a causa di una tempesta di neve. Nell'albergo, un largo assortimento di personaggi e un morto. E questa volta, non è il maggiordomo Jenkins.
Genere: Mistero, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La dichiarazione di Miss Hyde - Un anello in meno - Il bracconiere e il poliziotto - La soluzione

"Tutti si conoscono da troppo poco. Masterson e Hendrick. Aman e Hutch. Ma Masterson e Hutch si conoscevano da molto...  
Il detective, ancora seduto in poltrona col the ormai freddo, venne interrotto nel corso dei suoi pensieri dal ritorno delle altre persone. Ognuno riprese il posto di prima e come se non si fosse mai interrotta la seduta, l'investigatore tornò all'assalto.   
-Signorina Hyde, può raccontarci la sua serata?    
-Si... ecco. Quando sono arrivata qui lo sentivo che c'era qualcosa che non andava, a partire dalla neve. Quella maledetta neve che adesso ci costringe in questa casa, tagliata fuori da ogni via di comunicazione con la civiltà. Ma... Scusate se ho divagato un pochino. La sera del delitto... Sono rimasta in sala da pranzo con la signora Hutch. Circa mezz'ora prima del delitto, ho raggiunto Jonah in biblioteca per parlare un po'. Siamo rimasti lì fino a quando non abbiamo sentito il grido.     
-Grazie signorina Hyde. Lei non è una persona molto facoltosa vero?     
-Nossignore. Mi succede spesso di non arrivare a fine mese.   
La ragazza si strinse nelle spalle.
-Eppure sull'anulare ha il segno di un anello, dalla forma decisamente elaborata se ben ricordo. Lo portava qualche giorno fa mi pare. 
-Oh, si. È l'anello di famiglia. Adesso è in camera. Ma cosa c'entra col delitto scusi?   
La ragazza si fece sospettosa.
-Niente, niente, pura curiosità.    
-Prima di chiedere la testimonianza di Jonah- Il detective si fregò le mani -Vorrei fare una domanda a Mia Aman.  
-Mi chieda ciò che vuole e le risponderò nei limiti del possibile. 
-Lei... Chi è in realtà?
 
Con estrema, teatrale lentezza, portò una mano alla folta chioma nera, e iniziò a tirare fino a che tutti i capelli si furono staccati. Lasciò cadere a terra la parrucca, poi con il fazzolettino lavò via il pesante trucco dal volto. Quello che rimase, tra pizzi e merletti, era un uomo sulla quarantina, dal volto largo, zigomi alti e lineamenti scolpiti. Nonostante gli abiti femminili, emanava un'aura di fierezza.
-Mi presento. Io sono Petyr Stone; e lei è una persona maledettamente intelligente.
 
Mentre la comitiva, commentando la scoperta, ritrovava la calma, il detective e l'uomo misterioso si ritirarono a parlare tranquillamente nella cucina.
-Come mi ha scoperto?    
-Si stava mettendo lo smalto, ascoltando le deposizioni, e quando le ho chiesto la zuccheriera me l'ha passata subito. Nessuna rispettabile signorina si mostra ad altre persone mentre si fa bella. Questo e molti altri particolari, uno dei quali non sarà sfuggito a chi ha ascoltato le deposizioni. Chi è lei, signor Stone?
-Sarò franco con lei, perché so che comunque scoprirebbe la verità. Sono un bracconiere, un cacciatore di frodo. Ero ferito, poco prima che iniziasse la tempesta di neve. Il freddo si faceva pungente e i fiocchi iniziavano a scendere. Ero troppo lontano dalla città e nel capanno sarei morto. Guardi qua.   
Slacciando nastri e pizzi, mise a nudo la schiena. Una larga fasciatura copriva tutto il torace. Sul bianco delle bende, fioriva una larga macchia di sangue.
-Dovevo ripararmi da qualche parte. Ma se mi fossi presentato qui, sarebbe stato inutile. L'unica volta in cui mi hanno scoperto mentre ero a caccia, era nel parco di questo albergo, proprio dalla signora Hutch. Mi aveva detto che se mi avesse rivisto mi avrebbe ucciso, e non dubito E se fosse ancora viva, lo farebbe. E qui ci incontriamo, il resto lo sa.
Il detective si lisciò la barba pensoso. 
-I vestiti li avevo nella baracca nel bosco. Un tempo vivevamo lì con mia moglie- soggiunse, come per persuadere l'investigatore della verità di quelle parole.
-È un altro il punto che mi risulta poco chiaro. Come si è ferito in questo modo nel bosco?
-C'era qualcuno fra i cespugli. Scambiandoci per bestie selvatiche, ci siamo sparati a vicenda. Lui, non è stato così fortunato. Ho provato a salvarlo, ma la ferita era troppo profonda. Prima di morire, mi ha dato questa lettera, e ha blaterato qualcosa a proposito della Corsica, dei contrabbandieri e di alcuni diamanti. Giù in paese, ogni tanto si mormora che per questo albergo passino delle pietre preziose destinate al contrabbando...
-Questo spiega molte cose!- Il detective era euforico.  
-Mi segua, Stone! Il caso è chiuso!
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Giallo / Vai alla pagina dell'autore: Yuyo