Parla Sam
Freddie aprì la porta e mi fece cenno di entrare nel suo appartamento. Da quant'era che non entravo lì dentro! Forse da quando ci siamo lasciati, ed è passato un sacco di tempo. Studiare non è certo uno dei miei passatempi preferiti, ma quando mi ha chiesto di studiare insieme senza volerlo ho detto di si. Ma giuro che le mie labbra si sono mosse da sole! Comunque sia adesso non posso più tirarmi indietro, no di certo. Ormai ero a casa sua, mentre sua madre lavorava di notte e Carly e Spencer erano a Yakima per prendersi cura del nonno qualche giorno. "Non ti ricordi più niente, eh?" mi disse, notando che guardavo molto profondamente tutte le parti di quella cucina. "No, assolutamente niente!" risposi. Mi fece fare un velocissimo tour della casa, e lasciò per ultima camera sua, dove cominciammo a studiare spagnolo. Io ero seduta sul letto e lui sulla sedia della sua scrivania, che aveva girato verso di me. A volte cominciava a guardarmi senza smettere più, io lo vedevo benissimo ma continuavo a guardare il libro, come per dirgli di smetterla, ma non mi ascoltava. Stava a fissarmi per tipo due o tre minuti, poi riprendeva a leggere. Una volta di queste, però, cominciò a non leggere più ed io, dopo un po', mi seccai. "Adesso basta, perchè mi fissi, ho qualcosa sulla faccia?!" quasi urlai arrabbiata "No, no... è che sei dannatamente perfetta" rispose lui come incantato. "Non dire sciocchezze, domani abbiamo il compito e se tu devi fare così io me ne vado a casa!". Mi alzai seccata, presi le mie cose e mi avviai verso la porta della sua cucina. "Sam, non puoi andartene" "Perchè no?" "Guarda fuori dalla finestra, sta nevicando!" sembrava pure contento di averlo detto, che stupido, quanto lo odio... Mi lasciò in cucina da sola per tipo un quarto d'ora, poi tornò con il suo cellulare in mano. "Ho chiamato tua madre" mi disse "Bene, sta venendo a prendermi?" "Beh... in realtà le ho detto che per stanotte ti fermavi a dormire qui". Mi alzai incredula "COSA?!" urlai "Hai capito bene" disse sorridendo malizioso "Accompagnami subito a casa!" ordinai "No, sai, non voglio bagnarmi, dovrei farmi la doccia e... anche tu" mi sussurrò nell'orecchio facendomi rabbrividire. Lo spinsi facendolo cadere per terra e mi chiusi in bagno.
Quella sarebbe stata una notte molto, molto lunga.

angolo dell'autrice:
Ciao! Spero che questa mia prima storia vi piaccia.
Ci sentiamo al secondo capitolo.
Ciaoo