Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: FreDrachen    17/06/2015    2 recensioni
Cosa potrebbe mai accadere se un Angelo si innamorasse di un Demone? E se il Demone ricambiasse?
Non è impossibile.
A Gabriele e Lilith è successo. E sono disposti a tutto per proteggere il loro amore proibito.
Anche a costo della vita.
Saranno messi a dura prova dagli Inferi e il Paradiso.
Il loro amore riuscirà a scalfire le avversità e perdurare in eterno? O sarà sconfitto condannandoli a un'eterna divisione?
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Heaven & Hell'
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Capitolo 56

Avvolto in un largo mantello nero che lo faceva sembrare ombra tra le ombre, Gabriele percorse le strade di Gerusalemme sotto l'acqua scrosciante, in cerca di un albergo.
La sua attenzione fu catturata da uno piccolo in periferia. All'esterno era grazioso, che alla luce dei lampioni sembrava di un panna chiaro.
Gabriele aprí senza esitazione la porta. L'interno era come se lo aspettava. Semplice ma al tempo stesso accogliente, Nell'aria si percepiva quasi un odore di casa.
Dietro al bancone ad attenderlo trovó un uomo sulla trentina, dai capelli ricci che sbucavano da sotto la kippah, il copricapo tradizionale usato dagli uomini ebrei. Aveva un sorriso amichevole, eppure nei suoi occhi lesse piú di quanto trasparisse all'esterno. C'era dipinta la paura che Raphael e gli altri gli avevano raccontato, la paura che segnava ogni vittima della guerra.
Perché quella magnifica città ricca di storia e sapere era contesa tra tre religioni:ebrea, musulmana e cristiana.
Gabe non capiva. Era vero, ognuno ritrovava le proprie radici in quella città, e allora perché non condividerla tutti e tre insieme?
Cosa pensavano di ottenere con la guerra? Alla fine avrebbero perso tanto tutti, perché in fondo tutte le guerre colpivano le persone normali. E, poi, chi diceva che gli avversari si sarebbero arresi?
Le sue erano considerazioni schiette, eppure sapeva che le soluzioni più semplici a volte erano quelle più efficaci.
Si avvicinò all'uomo, che sorrise cordiale.
«In cosa posso esservi utile?»gli domandó in inglese.
«Una camera per la notte»rispose Gabe poggiando alcune shequalim e qualche siclo, parte delle banconote e la moneta in uso in Isdraele.
L'uomo annuí, porgendogli una chiave dorata.
«Le va bene la numero 17?»
Gabe annuí e rispose con un timido:«Grazie».
Ringrazió mentalmente l'uomo per non avergli fatto domande sul suo strano abbigliamento. In ogni esercito del mondo si potevano trovare Angeli e Demoni in missione.
 Forse aveva capito che era uno dei buoni?
La stanza era piccola, con un letto singolo addossato alla parete, con sopra poggiate delle lenzuola bianche che sapevano di pulito, un piccolo comodino con una lampada e un piccolo armadio. Sulla parete opposta al letto si apriva una finestra che dava sul colle. Quel colle. Quel colle dove il figlio del Suo Signore era stato crocefisso molti anni prima. Quel colle che aveva assaggiato il sangue del  Messia.
Dopo che chiuse la porta della stanza alle sue spalle, gettó il tascapane e la spada e si tolse il mantello poggiandolo sulla sedia.
Tiró fuori dalla tasca un foglio semiaccartocciato dal troppo ripiegare. L'ultimo regalo di James. La sua unica possibilità di orientarsi nell'Inferno.
Lo aprí pur avendo fatto già un centinaio di volte. La rappresentazione era semplice, eppure Jam l'aveva costruita pezzo a pezzo leggendo l'Inferno.
 
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La mattina dopo avrebbe risalito il colle  per poi affrontare la Selva. Era proprio in una radura di essa che si celava l'entrata che l'avrebbe condotto all'eterno dolore, per dirla alla dantesca.
Chiuse gli occhi. Quella sarebbe potuta essere l'ultima volta che sarebbe venuto a contatto con il mondo umano. Perché le probabilità, secondo il suo pessimismo cosmico, di riuscita era pari allo 0,000000001 per cento.
Mugugnó voltando lo sguardo verso la finestra. No. Doveva farcela, per Beth. Le aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per stare con lei. E una volta le aveva assicurato che avrebbe attraversato anche l'Inferno, per lei. Ed era pronto ad onorare la promessa fatta.
Un brillio rischiaró la notte e un tremendo boato scosse l'intero edificio fin nelle fondamenta. Le vetrate andarono in frantumi, e la pioggia battente che cadeva copiosa e obliqua grazie al vento, si riversó nella stanza.
Gabe si sporse dalla finestra.
La carcassa di un camion era in fiamme, cosí come le auto vicino. Aveva centrato in pieno le vetrate del negozio di fronte, e i terrazzi dei piani soprastanti erano mezzi distrutti e adesi al palazzo in modo precario.
In lontananza si sentí il rumore di una sirena in rapido avvicinamento. Ma quello che lo colpì di più fu una bambina. Avrà avuto si e no, una decina d'anni e teneva stretto a sé un pupazzo raffigurante un orsetto. Aveva il volto pieno di furigine, e qualche graffio dovuto dai vetri andati in frantumi che dovevano averla colpita con la forza di un proiettile.
Singhiozzava, eppure sentiva le parole che pronunciava all'infinito:«Mamma…».
Il cuore di Gabriele perse un battito. Ecco ció che la guerra, ovunque andasse, lasciava dietro di sé.
Dolore e morte, il nutrimento delle forze oscure, ció che permetteva loro di andare avanti. Ogni volta che ci pensava reprimeva sempre un moto di disgusto. Erano creature cosí meschine e subdole, se traevano piacere nella sofferenza altrui.
Il proprietario bussó alla porta, e in inglese lo avvisó che l'albergo doveva essere evaquato.
Gabriele raccolse le sue cose e in tutta fretta seguí fuori l'uomo. Non era l'unico sulla strada, a parte i soccorsi, gli sfollati della palazzina. Si ritrovó a fianco di una famiglia tedesca, un uomo di mezza età britannico, e una coppia di ragazzi francesi.
Nel sentire parole sussurrate in francese la sua mente corse a Annabel. Il tradimento della sua migliore amica bruciava ancora nel suo cuore.
Dove aveva sbagliato? Possibile che non si fosse mai accorto dei suoi sentimenti? Ma piano piano ripensando all'amica ricordò ogni suo gesto nei suoi confronti, e solo in quel momento capi che Annabel lo desiderava ormai da anni.
Non lo aveva fatto apposta a non capire fin da subito come stavano i fatti. Per lei sentiva solo un'immenso affetto, lo stesso che si prova per un amico, nulla a che vedere con lo sfarfallio nello stomaco e il profondo piacere che provava in compagnia di Beth.
Beth.
Doveva sbrigarsi a raggiungerla.
Senza farsi notare si allontanó dalle persone. Sarebbero state piú al sicuro senza lui nei paraggi. Perché dietro quell'attacco c'era un Demone, l'aveva percepito. E non voleva che nessun altro umano ci rimettesse la vita per colpa sua.
Pochi metri e si confuse tra le ombre.
 
Uscire dalla città fu piuttosto facile. Tutti presi dall'attacco, non c'era nessuno alle porte a controllare gli spostamenti.
Gabriele fu rapido a mettere tra di sé abbastanza distanza dalla città. Si fermó quando raggiunse i piedi di un colle. Quel Colle.
Calpestare quella terra che si era impregnata del sangue del Messia, gli metteva addosso una strana inquietudine.
E sapeva che dall'altra parte, ad attenderlo si trovava la famosa Selva, che celava nella sua oscurità l'ingresso per l'Inferno.
Arrivato in cima gettó un'occhiata dietro di sé, alla città illuminata dai lampioni e dall'incendio non ancora domato. Si chinó e raccolse un pugno di terra nell'esatto punto(cosí gli aveva detto Raphael)dove si era issata la croce.
Aprí il palmo della mano, permettendo alla sottile polvere di disperdersi al vento notturno. Si ripulí la mano sui pantaloni, gettando uno sguardo quasi di sfida alla selva sottostante.
Sarebbe riuscita a domarla, dovesse costargli la vita.


Angolino autrice:
ciao a tutti :3
Ok...questo capitolo si è dimostrato difficile da scrivere, oltre che per il tempo mancante, anche per l'ambientazione nel mirino di diverse discussioni mondiali(o quasi ^^)
Spero di aver trattato la questione il meglio possibile :3 e specifico banche che ci sono in entrambi gli schieramenti sia angeli che demoni ^^
Ringrazio tutti voi che preferite/ricordate/seguite/recensite/leggete la storia ^^
A presto(spero)
Drachen



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